Tien: “Il 2025 è stato un grande anno per me. La cosa più importante? Non la classifica ma l’esperienza da vittorie e sconfitte”
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“Learner”, ossia lo studente, colui che impara. Nomen omen direbbero i latini, su Learner Tien, uno dei giovani più interessanti e migliorati nel corso del 2025. Il teenager statunitense ha iniziato la stagione da n.122 al mondo e dopo aver passato le qualificazioni ha brillato agli Australian Open, con una splendida vittoria di Medvedev e l’approdo negli ottavi, stoppato da Sonego. Poi i quarti anche al 500 di Acapulco, un apprendistato senza grandi risultati sulla terra battuta e sull’erba i quarti a Maiorca. Sul natio cemento in Nord America ha ripreso a macinare buoni risultati, esplodendo di nuovo in Asia dove ha centro i quarti a Hangzhou e soprattutto la finale a Pechino, dove solo Sinner ha fermato la sua corsa. Prima di Parigi indoor aveva un bilancio di 26 vittorie e 22 sconfitte, tanti i tornei disputati e grande il bagaglio di esperienza acquisito. Proprio l’esperienza è a suo dire l’aspetto più importante del suo anno, anche più del best ranking ragguardevole al n.36 (ora è appena dietro al n.39). Parlando a Parigi con Tennis Channel, Tien si è detto molto soddisfatto del suo primo importante anno da Pro.
“Cerco solo di trarre il massimo dalle vittorie e dalle sconfitte”, afferma Learner, “Ovviamente è più difficile trarre qualcosa dalle vittorie, quindi bisogna apprezzare un po’ le sconfitte, soprattutto le tante prime volte di questo 2025. C’è stato tanto in questo anno, in tutti i sensi”.
“Giocare questi nuovi eventi, con giocatori che non conoscevo ancora, ti fa scoprire aspetti del tuo gioco che forse non sapevi esistessero. Prendi quel che hai vissuto in partita, quindi ci ripensi e cerchi di correggere i difetti. Penso che questo sia stato fondamentale per me per tutto l’anno.”
Con una “vecchia volpe” come Michael Chang a suo fianco il tennis tattico e ragionato di Tien ha uno stimolo in più ad evolvere e diventare sempre più completo. “Il 2025 non è ancora finito! Voglio prendermi questa opportunità per fare ancora un po’ di strada e magari riuscire a salire anche in classifica” conclude Tien, che a Parigi dopo aver battuto Borges all’esordio affronterà di nuovo Rublev, loro terza volta nel 2025 (una vittoria a testa i precedenti tra Washington e Cincinnati). Non è un obiettivo facile, ma Tien non è lontano dall’assicurarsi un posto tra le teste di serie ai prossimi Australian Open. Obiettivo a breve, ma lui guarda lontano, consapevole di poter ambire anche a posizioni ben più importanti.
Mario Cecchi
TAG: Learner Tien

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È vero come fonseca.
Sembrava aver trovato la settimana “giusta” in Cina ma, al contrario, si sta confermando con risultati di assoluto prestigio.
Però non lo caricherei ancora sulla nave dei futuri top-5 o addirittura “potenziali” #1…
In ogni caso lascio il verdetto ai talent-scout di LT.
Lenta mica tanto… 30 del mondo a 19 anni… Tieni conto che ha la stessa età di un Landaluce… (ci corrono 2/3 settimane)
Fenomeno.
Seguivo Learner da quando era jr, all’epoca tutti a parlare di Shang, che a 18 anni giocava già nel circuito, Landaluce, Prizmic, Mensik, Blockx, dei soliti francesi che fra 4/5 anni avranno un tennista che vincerà uno slam (lo ripetono da 40 anni, prima o poi succederà)… e poco credito a questo ragazzo statunitense dal nome strano e dall’aspetto che ricorda certi personaggi di film tratti da romanzi di Stephen King…continuo a pensare che sia lui il futuro del tennis a stelle e strisce, più di Shelton e di Michelsen, più anche di ottimi tennisti come Quinn. Lo penso perchè nel suo nome “colui che apprende” c’è il suo “beruf” la sua missione.
Un giocatore solidissimo, se riesce a migliorare un po’ i colpi di inizio gioco, può fare una brillante carriera.
A me il ragazzo ricorda il maestro Chang.. farà tanta strada e già il prossimo anno sarà un top-10
anche a me piace molto come personaggio.
temo però che i suoi principali difetti, il servizio e la mancanza di punch non gli consentano di arrivare nei top player…
Bello da vedere,bella personalità e sembrerebbe gran bella persona.
Non me ne perdo una di partita, è una bella novità del tennis.
Ha la sua crescita lenta ma continua , rispetto a Fonseca si vive e vede con meno rumore e a me così piace.
Spero che porti a casa un torneo entro 2025, lo vedo piuttosto cresciuto.