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Djokovic chiede unità tra i tennisti, Roddick replica: “Le sue parole sono troppo ambigue”

23/10/2025 11:41 14 commenti
Novak Djokovic classe 1987 - Foto Getty Images
Novak Djokovic classe 1987 - Foto Getty Images

La battaglia aperta contro il calendario e la struttura del circuito ATP continua a essere uno dei temi più caldi nel mondo del tennis. L’introduzione dei Masters 1000 da due settimane ha avuto un impatto evidente sulla parte finale della stagione 2025: due giocatori della top 15 sono già fuori per infortunio, mentre molti altri arrivano alla tournée indoor in condizioni precarie.
Le critiche al calendario e alla gestione complessiva del circuito sono state sollevate da Jack Draper e Novak Djokovic, ma quest’ultimo è andato oltre, chiedendo una maggiore organizzazione tra i giocatori per difendere i propri diritti. Tuttavia, la proposta del serbo non ha ricevuto solo consensi.

Roddick risponde a Djokovic: “Novak ha buone intenzioni, ma la PTPA non rappresenta tutti”
A replicare alle parole di Djokovic è stato Andy Roddick, ex numero 1 del mondo e oggi analista nel suo podcast SERVED. L’americano ha messo in dubbio la chiarezza del messaggio del serbo, invitandolo a non ergersi a portavoce unico della salute dei tennisti attraverso la PTPA, l’associazione parallela dei giocatori fondata proprio da Djokovic.
“Quando parla di monopolio, a cosa si riferisce esattamente? Al monopolio dell’ATP? Dei tornei del Grande Slam? O di tutto il sistema?”, ha dichiarato Roddick.
“Novak ha ottime intenzioni, non c’è dubbio. I giocatori lo rispettano e lo considerano un vero leader. Tuttavia, se vuole affrontare temi così importanti, deve essere più concreto. Non basta creare un sindacato e dire di rappresentare tutti. Non è così che funziona, e la PTPA non ha ancora dimostrato di poterlo fare.”
Già in passato Roddick e Djokovic avevano espresso opinioni divergenti sulla governance del tennis, ma questa volta il confronto si inserisce in un contesto più ampio, segnato da tensioni crescenti tra PTPA, ATP e Grand Slam.

Il fronte aperto tra ATP, PTPA e Slam
Attualmente, la situazione nel circuito professionistico è complessa. Da un lato, diversi giocatori e giocatrici della top 10 avrebbero firmato una lettera indirizzata ai tornei del Grande Slam, chiedendo modifiche sostanziali:
una migliore redistribuzione dei premi in denaro;
maggior potere decisionale su questioni legate alla salute e al recupero fisico (come l’allungamento di un giorno della durata degli Slam);
la creazione di un fondo pensione per garantire una maggiore stabilità economica ai tennisti in futuro.

Dall’altro lato, la PTPA — guidata da Djokovic e Vasek Pospisil — ha formalmente accusato ATP e Grand Slam di gestire il tennis come un “monopolio”, chiedendo un nuovo modello di governance che riconosca ai giocatori un ruolo più influente nelle scelte strategiche del circuito.
Il clima resta incandescente. La PTPA tenta di guadagnare legittimità e spazio decisionale, ma incontra ancora la diffidenza delle istituzioni e degli organizzatori. Nel frattempo, gli infortuni e la stanchezza accumulata dai giocatori alimentano la sensazione di un sistema che non riesce più a tutelare pienamente chi lo rende grande: gli atleti.



Francesco Paolo Villarico


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14 commenti. Lasciane uno!

Di Passaggio 23-10-2025 14:58

Roddick ha inquadrato la problematica molto velocemente ed efficacemente.
Nole agisce senza sbavare troppo, ma un po’ sì. E stavolta non per colpa sua. Si è visto adesso es col caso clostebol. Situazioni ambigue, che non nascono dall’indole del Serbo, ma dalla situazione in sé. Non c’è possibilità di un sindacato di categoria, perché socialmente la categoria giocatori non c’è.Sono dei gladiatori tesi a sopraffare i loro simili, con differenze enormi tra i più forti e i meno forti,conseguenti privilegi, invidie ecc. Abbiamo un Cobolli che a Roma non riesce ad avere il campo che desidera, insieme ad un Nole che riesce ad ottenere ovunque l’orario di gioco che chiede. Impossibile che si sentano uniti per le stesse battaglie. Vogliamo parlare di quelli che riescono a giocare perché la banca gi ha concesso il mutuo? Se gli aspiranti sindacalisti giocatori hanno gli attributi li tirino fuori, insieme ai dobloni per una cassa comune che per la gran parte di loro sarebbe ossigeno vitale. Altrimenti muti e giocare e vincere, come si è sempre fatto.

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Annie3 23-10-2025 14:53

@ 22587 (#4504616)

Perdonami, ma non si può certo dire che Novak si esponga solo adesso a fine carriera…in varie forme ha sempre fatto emergere le sue caratteristiche “popolari” di non allineato con una mentalità omologata che ha sempre invece visto di buon grado i più “silenziosi” Rafa e Roger, la qual cosa, oltre al fatto che Novak i due li battuti più volte, ha contribuito a creare questo alone di “rivoluzionario divisivo” intorno ad un campione che ha semplicemente utilizzato, oltre ai meriti tennistici, anche la sua più spiccata personalità per raggiungere i traguardi e i record che ben conosciamo… sempre e comunque nel rispetto massimo e riconoscimento dei meriti degli avversari con una spontaneità, anche in campo, unica nel circuito

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Mastrolindo (Guest) 23-10-2025 14:38

Grande Nole, sono 20 anni che sei in pista, appena ti ritiri stappiamo lo champagne…ti vedo bene in politica, vai adesso, che la gente ancora ti ascolta come una divinità, più aspetti peggio è, la gente dimentica in fretta e sostituisce rapidamente i suoi totem…vai Nole futuro sindaco di Nola!

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SlamdogMillionaire (Guest) 23-10-2025 14:38

Scritto da 22587
A onor del vero, certificate le pecche dell’ATP che sono sempre più evidenti e manifeste, va detto per onestà intellettuale che è più “facile” esporsi quando si è a fine carriera piuttosto che quando si è in rampa di lancio.
Al netto di questa considerazione, i big del tennis odierno non posseggono (ancora?) la personalità dei big del recente passato per avere veramente voce in capitolo

a onor del vero va detto, sempre per onestà intellettuale, che la PTPA è stata fondata nel 2019-20 anno in cui Djokovic era al top e dominatore incontrastato del circuito

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22587 (Guest) 23-10-2025 14:22

A onor del vero, certificate le pecche dell’ATP che sono sempre più evidenti e manifeste, va detto per onestà intellettuale che è più “facile” esporsi quando si è a fine carriera piuttosto che quando si è in rampa di lancio.
Al netto di questa considerazione, i big del tennis odierno non posseggono (ancora?) la personalità dei big del recente passato per avere veramente voce in capitolo

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Andy.Fi (Guest) 23-10-2025 14:20

Stamattina ho letto una intervista di Ray Giubilo su Fanpage, famoso fotografo del circuito (foto Paolini dietro la racchetta). Non è molto attinente a questo articolo ma fra le tante cose interessanti che dice descrive il carattere di Jannik e Djoko. Dategli un occhio

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Alberto Rossi 23-10-2025 14:18

a differenza di tanti io non sono stato poi così “ottuso” sulla vicenda doping, ma la ptpa ha esagerato con Sinner e obiettivamente non rappresenta nessuno

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Sole e Luna (Guest) 23-10-2025 13:43

Diciamo che Nole su questi argomenti è solito fare dichiarazioni un po’ ambigue apposta per non sbilanciarsi troppo a favore di nessuna delle 2 parti, posso concordare sul fatto che il calendario ATP debba cambiare e che tutti i giocatori debbano unirsi per far sentire la propria voce ma creare la PTPA che va proprio a “dividere” il circuito tra chi è favorevole e chi no non è la via giusta per un cambiamento radicale

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+1: luca71
Moi (Guest) 23-10-2025 13:35

Perfettamente d’accordo

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Annie3 23-10-2025 13:23

E’ vero, un sindacato non può agire come tale se non c’è la forza e la compattezza della base, ossia dei tennisti che operano nel circuito…non è ambigua la PTPA, è ambigua l’adesione di tanti professionisti interessati che, mantenendo un atteggiamento incerto e quasi timoroso di dispiacere agli organismi istituzionalizzati, non arrivano a costituire un fronte efficace per dare voce in capitolo al sindacato e avere potere contrattuale nelle legittime richieste di miglioramento ad un andazzo che sta dimostrando pecche sempre più evidenti

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+1: Scolaretto, Caronte
sergioat 23-10-2025 13:14

Scusate, non capisco: ma l’ATP non è l’associazione dei tennisti professionisti? Allora perchè non intervengono direttamente loro? Qual’è la necessità di un’altra organizzazione che conta ancora meno? Riformate l’ATP prima

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Markux (Guest) 23-10-2025 12:39

Novak parla a nome del suo Sindacato e di ambiguo c’è solo Roddick che parla a nome di chi?

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JannikUberAlles 23-10-2025 12:11

@ JannikUberAlles (#4504543)

ATP no ato!

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JannikUberAlles 23-10-2025 12:10

Negli ultimi 5 anni la velocità del gioco (misurabile con l’intervallo tra le 2 battute dello scambio) è aumentata di circa il 30-40% e sono pure i campi in cemento a rappresentare la maggioranza delle superfici di gioco.

A questo si aggiunge lo scadimento della qualità delle palle dal 2021, che diventerebbero più gonfie e lente dopo pochi scambi…

Si parla pure di superfici opportunamente “rallentate” per aumentare gli scambi e lo spettacolo…

Il risultato finale si traduce in uno stress fisico straordinario per i giocatori!

Se tutto questo non bastasse, quest’anno ci sono state pure delle condizioni climatiche “estreme” (prendo ad esempio Cincinnati e Shanghai).

Forse ATO qualcosina lo potrebbe pure fare, o no?

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+1: MarcoP