Non c'erano precedenti tra i due ATP, Copertina

ATP 250 Bruxelles: Bellucci non sfonda contro un solidissimo Giron

13/10/2025 17:13 3 commenti
Mattia Bellucci
Mattia Bellucci

Solido di fisico ma soprattutto di prestazione, il classico “muro” tennistico che non sbaglia mai e te le rimanda tutte, e nemmeno a caso… Troppo consistente e in ritmo al servizio Marcos Giron per le variazioni e attacchi un po’ “leggeri” di Mattia Bellucci nel primo turno dell’ATP 250 di Bruxelles, come racconta il 6-3 6-4 a favore del 32enne californiano che così conclude all’esordio la corsa del lombardo nel primo torneo indoor autunnale in Europa. È stata una vittoria limpida per Giron, bravo a prendersi un break all’avvio dei due set e non sbandare mai, estremamente continuo con la prima palla (68% di prime in gioco, perdendo solo 7 punti su 38 giocati) e forte nel comandare lo scambio alla sua velocità e ritmo, sbagliando pochissimo e spostando tanto l’azzurro.

La sensazione netta è stata di una totale sicurezza di Giron nell’entrare nella palla proposta da Bellucci, ha spinto con precisione e pochissimo coefficiente di rischio, badando al sodo e provando il vincente dopo aver spostato Mattia ed essersi aperto un varco. Il difetto originale della prestazione dell’azzurro è stata la sua incapacità di mettere pressione al rivale con la risposta: Giron è un buon tennista ma con precisi limiti, sia di tocco che di tenuta quando l’altro riesce a far sentire il fiato sul collo. Mattia oggi non c’è praticamente mai riuscito, arrivando solo una volta a palla break nel terzo game del primo set, annullata dall’americano con un ace, uno dei suoi dieci complessivi. L’aver servito con continuità e precisione, senza mai andare in difficoltà sulla risposta di Bellucci, ha consentito a Giron di gestire la partita alle sue condizioni, correndo molto e rimettendo palle sempre ben calibrate con l’idea di portare l’azzurro a prendersi un rischio a bassa percentuale. Infatti Mattia ha sbagliato troppo, sia cercando attacchi alla rete non abbastanza ficcanti che provando qualche pallata a chiudere da posizioni non sempre ottimali.

Bellucci è un vero “spadaccino”, un “fiorettista”, ma oggi la sua tattica di rallentare e poi accelerare non ha funzionato perché Giron è stato più bravo ad arrivare rapido sulla palla e tirare un drive consistente che l’ha rimesso in ottima posizione di campo, pronto a sfruttare la prima apertura di gioco. Nemmeno scendere a rete ha funzionato dalla risposta come in altre giornate perché gli approcci di Mattia in poche occasioni sono stati abbastanza insidiosi, mentre la difesa di Marcos è stata impeccabile, consistente e senza sbavature. Ha provato a variare, entrare col lungo linea Bellucci, ma Giron si è difeso davvero con qualità, tanto che in più occasioni l’azzurro ha aperto le braccia come dire “che posso fare?”. Proprio la sensazione di impotenza o comunque meno convinzione di poter girare la partita l’ha sicuramente penalizzato rispetto ad altre sue prestazioni, e allo stesso tempo ha dato fiducia e tranquillità a Giron, che ha condotto l’incontro con buon agio e non ha sofferto granché. Giron se non perde fiducia e ritmo con le variazioni devi stroncarlo con un ritmo e potenza superiore, ma non è affatto il tennis di Bellucci. Non veniva da un bel momento l’americano, forse la palla non così potente dell’italiano lo ha aiutato a ritrovare impatti sicuri e quel ritmo da dietro che può diventare fastidioso e pericoloso quando non sbaglia quasi mai e te le rimette tutte. Una vittoria meritata per Giron. Peccato per Bellucci, c’era la speranza che il suo tennis unico, fatto di continue variazioni, potesse mandare fuori palla l’americano, purtroppo non è andata così.

Marco Mazzoni

 

La cronaca

Giron parte col suo marchio di fabbrica: solidità. Un buon turno di battuta ed entra bene nel servizio di Bellucci con la risposta di diritto, proponendo palle consistente con poco rischio. Mattina invece è più incerto, sbaglia un paio di colpi e un bel diritto dell’americano ferma lo score sul 30-40. È bravo a spingere da dietro con la risposta di diritto Marcos, si apre un po’ di spazio e infila l’azzurro con un inside out che gli vale un break immediato. 2-0. Bellucci è chiamato a rincorrere. Con un buon attacco alla rete e poi un passante lungo linea Bellucci risale sul 30 pari e si guadagna una chance del contro break reggendo in uno scambio di ritmo. Giron annulla la palla break con un ace esterno più preciso che potente. Con un altro ace esterno 32enne californiano si porta 3-0. Stenta a prendersi ritmo e scegliersi l’azzurro, un errore di diritto e un doppio fallo, po sul 30 pari un nastro beffardo gli costa una palla del doppio break. Si salva con un ace, ottima curva esterna. Rischiando un attacco e con un bel servizio al centro, muove lo score Mattia, 3-1, ma non riesce ad incidere in risposta, con Giron bello solido e tranquillo nel macinare un tennis ordinato e niente più, ma non sbagliando niente (4-1). Si scorre fin troppo velocemente sui game di battuta, Bellucci non trova misura la risposta (spesso non la trova proprio!) ed è fin troppo facile per Giron chiudere il set per 6-3, bravo a tenere tante prime palle in campo e variare gli angoli. Un solo break ha deciso il parziale, ma troppa fatica di Mattia per incidere, guadagnare campo al rivale ed attaccare. I suoi migliori punti sono arrivati col servizio o dopo un’apertura importante di campo con la prima palla, mentre in risposta ha vinto solo 6 punti nel set.

Bellucci riparte al servizio nel secondo parziale. Prova ad attaccare di più aggredendo subito col diritto lungo linea ma non è né preciso né molto profondo, mentre Giron risponde quasi sempre. Un tocco errato con la volée alta di rovescio condanna Mattia ai vantaggi, e il secondo serve and volley di fila è punito dall’ennesima risposta potente dell’americano che così si prende una palla break. Come se la gioca Marcos! Rincorse a tutto campo, fa almeno tre volte il tergicristallo, muove benissimo la palla Bellucci ma l’attacco col diritto è corto e un Giron in totale equilibrio tira un bel passante vincente di rovescio. Break immediato, l’americano può fare corsa di testa e tutto gli riesce, sembra non soffrire la palla dell’italiano e la mancanza di qualità in risposta di Mattia lo sta facendo giocare libero e rilassato. Fin troppo proiettato avanti Mattia, con attacchi tropo leggeri. L’americano sul 15-30 trova un tocco clamoroso sotto rete, mostrando una mano eccellente che lo salva da una situazione complicata. Allarga le braccia Mattia, come a dire “che posso fare meglio di così”. Giron in effetti non sbaglia quasi niente, è solidissimo dal centro del campo ed è veloce nell’arrivare sulla palla. Ai vantaggi, 2-0 Giron. Un ace e un doppio fallo, Bellucci muove lo score nel set e in risposta cerca di alzare maggiormente le parabole dei colpi per spezzare il ritmo dell’avversario, ma Giron è un vero “martello”, arriva sempre bene e rimette palle profonde. Poi serve molto preciso (siamo intorno al 70% di prime palle in campo) e continua a sbagliare quasi niente. Mattia il sesto game in risposta sul 3-2 con un bel rovescio vincente, uno dei suoi, grande anticipo e impatto pulito. Cerca quindi di rallentare col back per togliere ritmo al rivale, ma ci arriva tanto bene Marcos e togliere velocità non è una tattica efficace. C’è un piccolo spiraglio sul 30 pari, una seconda di servizio, ma si gioca come in allenamento sulla diagonale di destra ed è Bellucci il primo a sbagliare col rovescio. 4-2 Giron. Marcos inizia il settimo game con l’ennesima risposta profonda, gli apre il campo e via un diritto cross, il suo vincente n.21. Perde la pazienza Mattia, esagera con un’accelerazione di rovescio lungo linea che gli esce più larga del corridoio. Brutto impatto che gli costa il 15-30. Un diritto in rete costa al lombardo una palla del doppio break sul 30-40. La salva con un tocco di rete molto difficile Mattia, il passante era calante e la sua gestione assai complessa. Col brivido ma anche molta bravura, Bellucci resta a contatto sul 4-3. Il parziale avanza spedito e nemmeno un interessante 0-15 sul 5-4 aiuta Mattia a mettere sufficiente pressione sul rivale, bravo a servire con grande precisione e affondare col diritto. Finisce 6-4 col decimo ace del match per Giron, davvero una splendida prestazione, sempre in controllo e successo meritato.

 

Marcos Giron USA vs Mattia Bellucci ITA

ATP Brussels
Marcos Giron
6
6
Mattia Bellucci
3
4
Vincitore: Giron


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3 commenti

zedarioz 13-10-2025 18:50

@ Alberto Rossi (#4498209)

Non paragono il modo di giocare, ma il fatto che entrambi hanno una caratteristica: non possono essere competitivi ad alto livello solo scambiando da fondo. Verrebbero triturati dai giocatori più potenti. Hanno altre armi, devono variare continuamente il gioco per mettere in difficoltà gli avversari. Ma per poterlo fare, nei primi colpi dello scambio e in genere nello scambio da fondo non devono essere travolti.
Per Bellucci è ancora più difficile perchè oggettivamente non ha il talento cristallino del francese. Comunque ha due anni in meno e ancora molto da imparare.

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Alberto Rossi 13-10-2025 18:03

Scritto da zedarioz
Bellucci a livello ATP può far partita con tanti solo a due condizioni:
– è in grandissima giornata al servizio
– è al 100% atleticamente
in ogni altro caso il suo tennis è troppo leggero e alla fine questo gap di potenza, soprattutto sul dritto, non può essere compensato dalle sue invenzioni estemporanee, spettacolari ma non ripetibili per tutta una partita. Spero che faccia la stessa evoluzione di Moutet, che da quando ha trovato una consistenza superiore nello scambio ha fatto il salto di qualità. Prima anche lui faceva un sacco di numeri di classe ma di vittorie ne otteneva pochine perchè troppo poco incisivo da fondo.

Concordo che Bellucci abbia ancora tanta strada da fare per entrare stabilmente nella top-50, ma il paragone con Moutet non regge, parliamo di due tennisti completamente diversi

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zedarioz 13-10-2025 17:58

Bellucci a livello ATP può far partita con tanti solo a due condizioni:
– è in grandissima giornata al servizio
– è al 100% atleticamente
in ogni altro caso il suo tennis è troppo leggero e alla fine questo gap di potenza, soprattutto sul dritto, non può essere compensato dalle sue invenzioni estemporanee, spettacolari ma non ripetibili per tutta una partita. Spero che faccia la stessa evoluzione di Moutet, che da quando ha trovato una consistenza superiore nello scambio ha fatto il salto di qualità. Prima anche lui faceva un sacco di numeri di classe ma di vittorie ne otteneva pochine perchè troppo poco incisivo da fondo.

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