
Arthur Rinderknech: “Il sogno impossibile. Domani ci saranno due vincitori, qualunque cosa accada” (Video della Semifinale)


Quella che si sta vivendo a Shanghai non è più solo una favola sportiva: è qualcosa che va oltre, un intreccio di famiglia, sogno e destino. Dopo la vittoria in rimonta su Daniil Medvedev per 4-6, 6-2, 6-4, Arthur Rinderknech ha raggiunto la sua prima finale in un Masters 1000 e lo ha fatto nel modo più incredibile possibile: sfidando suo cugino Valentin Vacherot, autore a sua volta dell’impresa contro Novak Djokovic.
In conferenza stampa, il francese è apparso emozionato, ironico e quasi incredulo.
“Il sogno impossibile”
Alla domanda su come si possa definire questa storia surreale, Rinderknech ha risposto con un sorriso:
“Il sogno impossibile. È un sogno che non potevamo neanche immaginare. Neppure nel sogno più grande avremmo pensato di vivere qualcosa del genere. Non so da dove venga o come sia successo, ma forse abbiamo fatto qualcosa di buono nella vita per meritarci un’esperienza così. È semplicemente incredibile.”
Una risposta che racchiude tutta la magia di un torneo che, da evento previsto per i big del tennis, si è trasformato in un romanzo familiare scritto da due outsider.
“Lottavo anche per aiutare Valentin”
Rinderknech ha raccontato anche le difficoltà del match con Medvedev, un duello estenuante durato quasi due ore e mezza e segnato da scambi interminabili.
“Nel primo set non riuscivo a superarlo, le condizioni erano lente e lui difendeva tutto. Ero stanco, l’umidità della sera era pesante. A un certo punto mi sono detto: ‘Almeno proverò a farlo stancare per Valentin, così domani sarà più affaticato di lui.’ Volevo aiutarlo già oggi, nel caso avessi perso. Poi però ho trovato un modo per vincere.”
Un pensiero che mostra non solo la complicità tra i due cugini, ma anche la leggerezza con cui stanno vivendo un momento storico per entrambi.
“Domani ci saranno due vincitori”
Quando gli è stato chiesto se ricordasse il loro ultimo confronto ufficiale – risalente al 2018 in un Futures francese, vinto da Arthur – il francese ha sorriso:
“Abbiamo colpito insieme migliaia di volte. A Texas A&M, quando avevamo 10, 12, 14 anni… abbiamo passato ore e ore sul campo insieme.”
E sulla finale tra cugini, ha concluso con parole che riassumono perfettamente lo spirito dell’impresa:
“Domani ci saranno due vincitori comunque. Sì, giocheremo una finale, ma oggi abbiamo già vinto tutto. Non potevamo chiedere di più. Domani vinceremo entrambi, qualunque cosa accada.”
Da sconosciuti del circuito a protagonisti assoluti di un Masters 1000 rivoluzionario, Arthur Rinderknech e Valentin Vacherot scriveranno domani un capitolo unico nella storia del tennis.
Perché, come ha detto Arthur, questo non è un sogno realizzato: è “il sogno impossibile” diventato realtà.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Arthur Rinderknech, Masters 1000 Shanghai, Masters 1000 Shanghai 2025
7 commenti
Appunti per gli organizzatori il prossimo anno:
1) pensione per Nole
2)convincere il governo centrale cinese a bloccare le attività industriali per due settimane
3)cambiare il preparatore atletico di Sinner
4) cambiare il preparatore atletico di Alcaraz
5)velocizzare i campi
6)abrogare il torneo di Bejjing
Alla fine dopo gli innumerevoli colpi di scena, tra ritiri e vittorie inaspettate, la finale più giusta.
”
I francofoni vincono un mille, in ogni caso, con gli esponenti più improbabili.
Maccio Capatonda direbbe “una strappalacrime storia!
Forse è anche giusto che i francesi vengano ripagati dopo la sfortuna capitata a Fils.
Vincesse il Monegasco e sarebbe l’apoteosi!
Fuori Sinner per crampi e Alcaraz per recupero, tutti i top ten hanno deluso il che fa riflettere: Primo pensiero il caldo e umidita hanno falsato il torneo. Secondo pensiero dopo i due fenomeni dietro un decadimento di valori……onore ha questi due giocatori che hanno meritato questa finale che forse rimarrà nella storia.
rind non è un quasi perfetto sconosciuto, ha strappato un tiebreak agli ottavi a ny ad alcarazzo, fatto fuori zverev a Wimbledon, giocato bene anche con jannik a Parigi
Bellissima esperienza per loro da quasi perfetti sconosciuti a giocarsi un master mille … sicuramente questa esperienza rinforzerà la loro amicizia gli ho visti incoraggiarsi ed emozionarsi l’uno per l’altro
Solo se le persone non sono affatto intelligenti!
Sarà dura per l’uno o per l’altro, andare a cena come ospite e vedere il trofeo perso. È così che cominciano le faide famigliari!!