
Vacherot, emozione e orgoglio dopo l’impresa contro Djokovic: “Un sogno incredibile, non riesco a crederci”. Balleret: “Vacherot sta vivendo una favola, nessuno poteva immaginare una cosa del genere” (Video della semifinale)


Il nuovo volto del tennis mondiale si chiama Valentin Vacherot. Il monegasco, protagonista di una cavalcata da sogno all’ATP Masters 1000 di Shanghai 2025, ha vissuto una giornata che ricorderà per sempre: la vittoria in due set contro Novak Djokovic (6-3, 6-4) e l’accesso alla prima finale Masters 1000 della sua carriera.
Nella conferenza stampa post-partita, Vacherot è apparso visibilmente commosso, raccontando un turbine di emozioni e una consapevolezza ancora da assimilare.
“Ho pianto nello spogliatoio, non riesco a descrivere quello che provo”
“A dire la verità, sono travolto dalle emozioni. Appena rientrato negli spogliatoi e acceso il telefono, ho iniziato a leggere i messaggi di amici e familiari da Monaco. È stato difficile trattenere le lacrime. Tutti mi hanno scritto, è qualcosa di incredibile. Non ho ancora parole per descriverlo. È un sogno che si realizza.”
Per il Principato di Monaco, quella di Vacherot è un’impresa storica: il 26enne è il primo tennista monegasco a raggiungere una finale di un Masters 1000, partendo addirittura dalle qualificazioni.
“Siamo un Paese minuscolo, con pochissimi atleti. In singolare sono l’unico nei primi 1000 del mondo, ma in doppio abbiamo due giocatori tra i migliori 40. Siamo una piccola famiglia. Sapere che la mia vittoria ha portato gioia a casa è la cosa più importante per me.”
“Affrontare Djokovic è stato surreale. Sono fiero di come ho gestito la partita”
Vacherot ha poi commentato il trionfo contro il numero uno di sempre, un successo che entra di diritto tra le più grandi sorprese della stagione.
“Giocare contro Novak è stato qualcosa di irreale. Ho mancato l’occasione di affrontare Federer e Nadal, quindi poter sfidare Djokovic è stato già un onore. Ma batterlo… non so come ci sia riuscito. Mi ha brekkato subito, ma sono riuscito a reagire e a rimanere calmo.
Sono molto orgoglioso di come ho gestito il match mentalmente, senza pensare troppo a chi avevo dall’altra parte del campo.”
Sul piano tattico, il monegasco ha riconosciuto di aver approfittato anche delle difficoltà fisiche del serbo:
“Ho notato che stava soffrendo un po’, ma non mi sono distratto. Ho pensato solo al punto successivo, al prossimo servizio. Nel finale mi tremavano le mani, ma ho tenuto duro e ho chiuso la partita. Sono davvero fiero di me.”
“Dal numero 204 al 58 del mondo in una settimana: devo ancora realizzarlo”
Con questa impresa, Vacherot compie un salto record nel ranking ATP, passando dal numero 204 al numero 58 del mondo.
“È incredibile. Prima di Shanghai pensavo che entrare tra i primi 100 entro fine anno sarebbe stato già fantastico. Ho lavorato duro dopo l’infortunio e credevo che con qualche buon torneo ce l’avrei fatta. Ma arrivare addirittura al numero 58… devo ancora rendermene conto.”
Il tennista monegasco ha poi ringraziato la sua piccola squadra e la federazione del Principato:
“Siamo solo in quattro, ma siamo molto uniti. Ho ricevuto messaggi e video dei ragazzi che si allenano a Montecarlo, tutti impazziti per me. È la cosa che mi rende più felice.”
“Un sogno in famiglia: spero di affrontare mio cugino Rinderknech in finale”
L’altro protagonista inatteso del torneo è Arthur Rinderknech, cugino di Vacherot, anche lui in corsa per la finale.
“Sarebbe incredibile affrontarci in finale. La nostra chat di famiglia è impazzita, non si ferma un secondo. Se Arthur dovesse vincere, non c’è dubbio: sarò nel suo box a tifare per lui.”
Un nuovo eroe per Monaco
Da tennista semi-sconosciuto a protagonista del sogno più bello del tennis monegasco, Valentin Vacherot ha scritto una pagina di storia a Shanghai.
Con umiltà, determinazione e un sorriso incredulo, il 26enne si prepara ora alla sua prima finale Masters 1000, consapevole che – qualunque sia l’esito – il suo nome resterà inciso nella storia del tennis del Principato.
All’indomani dell’impresa storica di Valentin Vacherot, capace di battere Novak Djokovic e di conquistare la finale del Masters 1000 di Shanghai 2025, il suo allenatore Benjamin Balleret ha parlato con orgoglio e incredulità di una settimana che ha superato ogni possibile previsione.
“È una vera e propria favola. Nessuno avrebbe potuto immaginare che Valentin potesse arrivare fino in finale partendo dalle qualificazioni. Se qualcuno lo avesse detto prima del torneo, avremmo riso. È qualcosa di quasi impossibile. Tutto il merito è suo: ha giocato un torneo straordinario.”
“Un lavoro di squadra costruito negli anni”
Balleret ha voluto rendere omaggio a tutto il team che ha accompagnato Vacherot in questo percorso, a partire dal preparatore atletico Julien Wahl, che segue il giocatore da quando aveva 13 anni.
“Julien è incredibile. Lavora con Val da quando era un ragazzino, e insieme abbiamo costruito un percorso solido. Siamo una squadra piccola ma molto unita. Prima di partire per la Cina ci siamo presi una settimana di pausa proprio per prepararci fisicamente al meglio, perché sapevamo che qui sarebbe stato caldo e faticoso.
Ma nessuno di noi pensava che avremmo giocato otto partite… era semplicemente impensabile.”
“Un traguardo storico per Monaco”
Vacherot è diventato il primo monegasco della storia a raggiungere una finale di Masters 1000, e il primo a entrare tra i top 100 del ranking ATP.
“Ha scritto la storia per sé e per il Principato. In passato aveva già fatto le qualificazioni a Madrid e Miami, ma mai si era spinto così in alto. È il primo monegasco nella top 100, ed è qualcosa di enorme per noi. Non ho parole, è davvero incredibile.”
“Non è superstizioso, pensa solo a giocare”
Il coach ha raccontato anche alcuni retroscena, come l’arrivo last minute della delegazione monegasca con Melanie-Antoinette de Massy e David Massey, che hanno voluto assistere di persona alla semifinale.
“Melanie mi ha scritto dopo i quarti dicendo: ‘Pensi che dovrei dirglielo o potrebbe sentirsi sotto pressione?’. Le ho detto di sì, che lo avrebbe solo reso felice. Val non è superstizioso, non si preoccupa di chi c’è nel box. Anche se arriva qualcuno all’ultimo momento, lui resta concentrato.”
“Contro i migliori gioca il suo tennis migliore”
Balleret ha sottolineato come Vacherot riesca a esprimersi al massimo proprio contro gli avversari più forti:
“È un giocatore che si esalta nelle sfide difficili. Quando parte favorito tende a essere più passivo, ma contro i top player non ha scelta: deve rischiare, e questo lo porta a dare il meglio. Lo si è visto contro Griekspoor, Bublik, Rune, e ora Djokovic.
Ha capito che per vincere deve imporre il suo gioco, e questa è la chiave della sua crescita.”
“Un sogno di famiglia: l’ipotesi di una finale tra cugini”
Con Arthur Rinderknech ancora in corsa, l’idea di una finale tutta in famiglia tra i due cugini monegaschi accende la fantasia di tutti.
“Non voglio pensarci ancora — ha sorriso Balleret — ma sarebbe qualcosa di incredibile. Arthur ha un match difficile con Medvedev, quindi ora andrò a tifare per lui. Se dovesse succedere… sarebbe la storia più bella di sempre.”
Una famiglia in delirio
Balleret ha infine raccontato l’atmosfera a Montecarlo:
“Le nostre chat di famiglia sono impazzite. Ogni giorno qualcuno scrive: ‘Prendiamo l’aereo e andiamo tutti in Cina!’. È una gioia condivisa, una cosa che unisce tutti noi. Qualunque cosa accada, festeggeremo insieme quando torneremo a casa.”
In un torneo che doveva essere solo un passaggio verso la fine di stagione, Valentin Vacherot e il suo team hanno trasformato Shanghai in un sogno a occhi aperti — una favola monegasca che il tennis mondiale non dimenticherà facilmente.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Benjamin Balleret, Masters 1000 Shanghai, Masters 1000 Shanghai 2025, Valentin Vacherot
4 commenti
Ma a parte la storia che sorpassa ogni fantasia, non era pieno di espertoni sul sito che scrivevano che se un tennista non é sbocciato entro i 22 anni non sboccerà mai?
Bellissima storia.
Bravo vacherot e arthur.
Un nostro amico su questa chat lo aveva ipotizzato,finale incredibileeeee