Sinner pronto per Pechino: “Sto lavorando su nuovi aspetti del mio gioco, vediamo come risponderò in partita”
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Alla vigilia del suo esordio all’ATP 500 di Pechino 2025, Jannik Sinner si è presentato in conferenza stampa con il consueto mix di calma e ambizione. Dopo la finale persa allo US Open contro Carlos Alcaraz, l’altoatesino ha raccontato come si sente fisicamente e mentalmente, entrando anche nei dettagli del suo percorso di crescita.
“Il corpo sta bene, la mente anche. Dopo New York ho avuto qualche giorno libero e ora mi sento pronto. Il primo turno non è mai semplice, ma sono contento di tornare a giocare qui in Cina e spero di fare bene”, ha spiegato.
Uno degli argomenti toccati è stato quello lanciato da Roger Federer sul podcast di Andy Roddick, riguardo alla necessità di differenziare di più le superfici. Sinner non si è sbilanciato:
“Abbiamo tre grandi differenze – cemento, terra e erba – e già questo è tanto. È vero che molti hard court sono simili, anche se ci sono piccole variazioni, come a Indian Wells. Non so se ci saranno cambiamenti, ma il mio compito è adattarmi e credo di star facendo un buon lavoro in questo senso”.
Tornando allo US Open, Sinner ha ammesso di aver riflettuto a lungo su quella finale:
“Abbiamo lavorato molto su piccoli aspetti del mio tennis. In allenamento sto provando cose nuove, quindi gli errori sono un po’ di più, ma spero che questo porti presto risultati positivi. È solo questione di tempo. La partita è diversa dalla pratica, ma sono molto motivato”.
Un altro tema importante è stato il rafforzamento del suo staff, con l’ingresso stabile del fisioterapista Alejandro Resnicoff:
“Ha 15 anni di esperienza nel Tour, conosce bene il circuito. Non è venuto per cambiare tutto, ma per aiutare dove si può migliorare. È una persona molto onesta e rispettosa, ed è un privilegio averlo con me. Penso che stiamo andando nella giusta direzione”.
Con otto tornei giocati finora in stagione e tanta voglia di concludere l’anno in crescita, Sinner vede Pechino come un banco di prova per le novità che sta introducendo nel suo gioco: un passo alla volta, senza fretta, ma sempre guardando avanti.
I punti chiave della conferenza di Jannik Sinner
Condizione fisica e mentale: dopo lo US Open si sente in forma, pronto a ripartire.
Superfici: riconosce che i campi in cemento sono molto simili, ma lavora per adattarsi ogni settimana.
Finale contro Alcaraz: analizzata a fondo, ha iniziato piccoli cambiamenti tecnici e tattici.
Allenamento vs partita: consapevole che serve tempo per portare in partita ciò che prova in allenamento.
Nuovo fisioterapista: Alejandro entra stabilmente nel team, con esperienza e senza rivoluzioni.
Motivazione: grande entusiasmo per tornare in Cina e testare i progressi.
TAG: ATP 500 Pechino, ATP 500 Pechino 2025, Jannik Sinner

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E menomale: è una delle pochissime volte in cui il danaro non riesce (ancora) a comprare (proprio) tutto.
Ma già a Scianghai l’eccezione scompare e si rientra nella trista regola.
Probabilmente se non impara a servire lo metteranno anche fuori di casa:
si sa i turisti vogliono essere serviti bene a colazione!!!
Mi aspetto un Sinner molto aggressivo o per meglio dire, Federesco!
E nemmeno me ne frega una beata fava di prendere un caffè assieme a lei. Non ho tempo da perdere appresso a persone prive di pregio.
Non sopporto la presunzione soprattutto quando non accompagnata dai fatti
A questo livello, introdurre “cose nuove” e “cercare di essere più imprevedibili”, non significa necessariamente diventare giocatore “serve&volley”. Chiaro che il nostro ragazzo affinerà anche il gioco al volo, ma con quella frase intende cambiare alcuni particolari che, a un occhio inesperto come può essere quello della maggior parte dei commentatori, manco se ne avvede
A parte gli scherzi, intendevo fare notare solo che Pechino avendo un montepremi di + di 4 milioni è ancora considerato un 500.
Povero proprio no,visto che chi vince solo 3 partite porta a casa 6 milioni di dollari. Ahahah
Ah, non è perché scrive cose palesemente difformi dalla realtà che cerchiamo di commentare?
Evidentemente mi sbagliavo.
Eh certo, perché si deve guardare quanti soldi dà un torneo, non il suo prestigio, il suo albo d’oro.
Allora qual’è il “torneo” più importante al mondo? Non certo Uuimbledon, ma quello disputato solo l’anno scorso a Riad.
Povero tennis…
Che mi piace Musett
Non mi ricordo Enzo come ho definito il tennis di Musetti, 4 anni fa…In questa chat sono iscritto 3 anni…Ma “colpi al piumino d’oca” non rientra tra le mie tipiche espressioni.
Sicuramente ho sempre parlato molto bene dei colpi di Musetti perché adoro il suo stile e la completezza dei suoi colpi. Il suo rovescio a una mano ecc ecc…
Ho sempre detto che il tallone d’Achille è la forza mentale, è la forza del dritto. Poi non so se ti riferisci a me o qualcun altro su Musetti.
Però Enzo, a onor del vero su Sinner ti sei sbagliato molte volte. Non voglio fare polemiche, ma ci sono stati diversi utenti che hanno mostrato dei tuoi vecchi messaggi che avevano toppato spesse volte.
Puoi non pensarla così ma per me ne hai sbagliate molte.
È non c’è niente di male ad ammetterlo, tanto non è che io sia diverso. Ho le mie idee, i miei pronostici le mie ipotesi e ne toppo tante…
Te lo dico senza nessuna critica o cattiveria, non mi va di entrare in vecchie discussioni, però non mi è mai capitato di leggere da parte tua “avevi ragione”…, “mi sono sbagliato”…
Ma non a me Enzo a nessuno.
Se me le sono perse ti chiedo scusa.
Becker si lamenta, ma ci sono cose peggiori che vincere uno slam a 17 anni. Ad esempio, questa: c’è gente che è talmente rapita dalla foga di imporsi e di dar voti che è capace di stare col telefono in mano a mettere pollici verdi e rossi durante il tie break del terzo set di una finale di Musetti.
Pensa un po’ che abbiamo scritto lo stesso dubbio. Tu prima di me ma io l’ho scritto senza leggerti prima. Sono certo che sia una burla pure io.
@ Pippolivetennis (#4487963)
🙂 Io penso che il vero La Barbera oramai non scriva più da tempo. Ci sono almeno una mexxa dozzina di nick che “enzeggiano” imitando lo stile del vecchio Lo Fiasco e scrivendo robe allucinanti che o sono frutto di ignoranza o sono frutto di burla.
La mia impressione è che nessuno sia lui, al massimo uno dei tanti nick è un nipote burlone che entra nel suo account per burlarsi di lui (e di noi). Ma gli altri nick sono solo trolloni molto giovani che scrivo scemenze facendo finta di essere chi non sono. Il vecchio enzo scriveva cose bislacche e spesso prive di senso o frutto di errori, falsi ricordi, confusione. Ma non sparava eresie tanto palesi da essere davvero irritanti, sia se scritte appositamente, per rtrollare, o sia frutto di ignoranza
Oh, poi mi sbaglio, eh! 😎
@ Pippolivetennis (#4487963)
Bravo, al contrario del bruto e incivile che ti incita al turpiloquio, dimostri di essere una persona perbene. Mi piacerebbe che qualcuno dimostri un mio errore. Dire: tu non sei quello che 4 anni fa definì j colpi di Musetti al piumino d’oca? È ridicolo e riduttivo, allora era così. Sinner gracilino! È innegabile che ha avuto un sacco di problemi fisici. Quel tizio mi odia? Avrà i suoi motivi. Non lo conosco, ne c’ho mai preso un caffè insieme. Ciao enzo
No no, Detu, non è questione di simpatia…ahahahaha è questione di approccio. Con certi utenti ho solo deciso di approcciare in modo differente.
Enzo è una persona di una certa età ed è giusto portargli rispetto anche se 9 volte e mezzo su 10 non sono d’accordo con lui.
Se voglio dissentire lo faccio con più educazione ed equilibrio del passato. Mi fa stare meglio.
Molto spesso non gli rispondo molte volte no….
Enzo è solo una persona che ha le sue idee ma è poco aperto all’idea che lui non possa aver ragione. Mi piace metterlo in condizioni di poter dire “…mah, forse Pippo potrebbe aver ragione…”…
Se approcciamo con lui in modo sempre duro si chiuderà di più…
A fine 2026 non sarei sorpreso che Sinner sia il Numero 2 non più a livello mondiale ma a livello Italiano, vista la crescita di Lollo.
Sinner deve sicuramente completare il propio tennis perche e troppo vincolato dal servizio,a new york ha perso sia per il servizio sia perche atleticamente non era al top,a Parigi e a Londra jannik e stato superiore quindi niente drammi,Alcaraz ha sempre dei cali new york e stata un eccezione….solo che 4 mesi senza prende punti e difficile…
@ Pippolivetennis (#4487920)
Giustissimo, condivido pienamente tutto quello che volonterosamente e pazientemente hai scritto e mi spiace tanta fatica se pensavi che avessi opinioni diverse, che io ho espresso forse, una volta tanto, in maniera troppo sintetica con la frase “essere pronti a tutto”, avere cioè gli strumenti per fronteggiare sia chi gioca di potenza ma anche chi sorprende con variazioni…e il tuo commento è un perfetto manuale dove compare l’elenco di questi strumenti che tutti gli addetti ai lavori, credo, conoscono e sanno benissimo quanto sarebbe produttivo e vantaggioso per loro utilizzarli…ciò detto, il piccolo problema è l’attitudine a “mettere a terra” tutto questo e il “dovrebbe fare”, perdonami, ma a me suona velleitario: se bastassero le nostre istruzioni sarebbero tutti dei grandi e, come hai scritto, è vero che Novak è il mio preferito ma proprio perché il “dovrebbe” per lui è diventato la pratica, la capacità di resistere a tutti, di battere gli avversari più diversi e adattarsi a tutte le superfici, dosando potenza e utilizzando la sua intelligenza, tutte cosucce che i detrattori hanno fatto finta di minimizzare…ma adesso che si ipotizza per Jannik un’evoluzione secondo i tuoi saggi consigli, ecco che racconti esattamente quello che Novak “doveva” ed è riuscito a fare per essere il più vincente: Sinner è indicato come il suo successore, sicuramente trarrà dalla longevità di Novak utili indicazioni per rendere longevo anche il suo gioco
Quoto in toto
Sempre le stesse Idiozie degli stessi haters e trolloni vari ormai è abbastanza inutile commentarli, addirittura mi sta sfiorando l’idea che Enzolabarbera non sia reale, che sia un personaggio creato da qualcuno per farci divertire perché daiiiiii non può essere vero…
Pippo Pippo ma veramente ti stupisci che questo incompetente di lungo corso ci capisca qualcosa? Nemmeno sa che giocano due tornei diversi! Ma come fai a provare simpatia per uno così? Il giullare può anche risultare simpatico se non esagera. Ma questo non è un giullare ma uno che non capisce nulla ma si atteggia ad esperto. Eddai!
Il tuo ragionamento è interessante e condivisibile.
Aggiungo una piccola considerazione: sono tanti gli esperti che hanno valutato Federer e Nadal più “forti” (per colpi e/o tattica, forse Rafa giovane anche atleticamente) di Djokovic, però il serbo ha vinto più titoli di tutti!
Probabilmente oggi il bravo Alcaraz è più “forte” di Sinner (però c’è da considerare la stagione “anomala” dell’italiano, fermo quasi 4 mesi e sicuramente frustrato per una pena immotivata) ma non mi stupirei se nel 2026 l’azzurro vincesse più dello spagnolo, come è successo l’anno scorso.
Intanto vediamo a Torino come finisce…
@ Franco (#4487926)
Tanto per fare chiarezza sulla “favola” di Dimitrov: a Londra il NS Jannik si era fatto MALE e doveva giocare più lento di 10-15 kmh, ma via via che aumentava l’effetto degli antidolorifici… ecco che stava riprendendo “campo”.
Personalmente non credo che il bulgaro avrebbe vinto anche il 3° set e poi la differenza di età si sarebbe sentita… ma restiamo nel campo delle mere IPOTESI.
Per restare ai FATTI troviamo un H2H di 5-1 a favore di Sinner, con l’unico incontro vinto da Dimitrov nel 2020, a Roma, con un Jannik 18enne di “primo pelo”.
Negli altri 3 casi (Mannarino, Atmane e Shapo) abbiamo 3 mancini con traiettorie di servizio molto fastidiose ma non mi pare di ricordare che abbiano avuto neppure 1 match-point a favore…
Questi sono i FATTI mentre per le CHIACCHIERE potete andare tranquillamente “a ruota libera”.
Buon divertimento!
Ok… comunque ti correggo: non ha giocato per circa 4 mesi.
In realtà questi sono sempre stati suoi difetti solo che non venivano notati molto,adesso gli avversari giustamente con lui si impegnano di più nello studiare un modo per metterlo in difficoltà e questi aspetti ultimamente vengono ancora di più esaltati,poi non tutti ci riescono ma altri come Dimitrov e Shapovalov,Mannarino ed Atmane oltre ovviamente ad Alcaraz ci sono riusciti
Che Sinner sia in sudditanza psicologica con Alcaraz è evidente e palese, che poi possa competere per le posizioni di immediato rincalzo è altrettanto palese. Ma l’ impressione che sia svanito il suo magic moment è una dura realtà con cui si dovrà confrontare, prima o poi.
@ Annie3 (#4487804)
Si vero Annie che il serve and volley è una rarità come le discese a rete per i motivi che hai detto, ma a mio avviso, per quanto siano rarità ancora oggi devono far parte del bagaglio del tennista di un certo livello. Sinner non deve assolutamente snaturare il suo gioco ma non può pensare che potrà giocare chissà quanti anni a questo ritmo di palla. E’ troppo dispendioso e rischioso in termini di infortuni. Nel primo terzo della carriera può anche andare bene mettere pressione e vincere con quelle armi, perché la differenza con gli altri è ancora abissale, ma poi il fisico e gli infortuni e il subentrare di nuove leve ti costringono a cambiare strategia se vuoi continuare a stare lì, tra i primi 5 per molti anni. Con l’andare del tempo a mio avviso dovrà sfruttare più la tattica che la forza fisica e la pressione dei suoi colpi. Più si va avanti e più si renderà conto che ci saranno ragazzi che picchieranno più di lui e saranno fisicamente più prestanti. Allora la testa farà la differenza. Come? Con la tattica. E la tattica ha bisogno di varietà di colpi per incidere sui punti deboli dell’avversario. Il tennis a mio avviso è come gli scacchi. Ogni pezzo è importante per battere l’avversario. Anche i pedoni.
I big3, nella fattispecie Djokovic, che è anche il tuo tennista preferito è l’esempio lampante dell’evoluzione dei colpi e della tattica. Per quanto lui fosse maniacale anche dal punto di vista fisico e atletico, l’evoluzione dei colpi, la perfezione dell’esecuzione, la strategia di studio dell’avversario e la capacità di metterlo in campo sono stati fondamentali.
Sinner è carente in certe variazioni che nel suo tennis non devono necessariamente essere usate sempre e in modo importante nel suo tennis.
Sinner ha bisogno del suo tennis per circa due terzi delle partite, nelle restanti deve poter introdurre un 5-10-15% di altro (e lo deve saper fare benissimo) per cambiare gioco, per ridurre gli scambi quando è stanco, per spezzare il ritmo all’avversario.
Gli US Open sono l’esempio lampante che Sinner con il SUO tennis (Torri e alfieri) è riuscito ad andare in finale. Chi l’ha messo in difficoltà? Shapovalov (Torri, alfieri e qualche cavallo) e Aliassime (Torri, alfieri e pedoni). Il primo, mancino, in formissima e piuttosto vario nei colpi non gli dava ritmo e lo ha impegnato più del previsto. Il secondo giovane, in formissima, tirava quanto lui e Sinner l’ha vinta di testa ma è stata la dimostrazione che qualcuno a livello di velocità gli si sta avvicinando. In finale ha giocato con chi era in formissima e sa usare tutti i pezzi della scacchiera. Sinner avrebbe avuto bisogno di smistare le carte in finale, con qualcosa di diverso, di nuovo. Forse avrebbe perso? Ma forse avrebbe fatto sudare di più Alcaraz.
Per la parte intermedia e finale della sua carriera Sinner dovrà saper fare tutto. Non lo saprà mai fare come Alcaraz ma deve imparare ad usare ogni pezzo della scacchiera. Ma lo deve perfezionare da ora, non può aspettare ai 30 anni per introdurre certe cose, lo stava facendo fino a Cincinnati, poi si è adagiato e gli è costato caro. Ma sono certo che lui questo lo sa. E sta già provvedendo da ora.
Opinione mia personale.
Però una precisazione: scrivere che “è prevedibile” è fuorviante.Tanti esperti, campioni compresi,hanno mosso le acque con questa faccenda ma che Edberg battesse e scendesse,che Nadal ti mettesse nell’angolo sinistro,che Nole ribaltasse l’inerzia col lungolinea di rovescio era tanto prevedibile quanto letale. Di Sampras Agassi diceva “sapevo che sulla palla break avrebbe giocato l’eventuale seconda in kick esterno venendo avanti;lo sapevo e mi fregava comunque”.
Significa che Sinner ciò che fa lo fa da Dio, è insostenibile per praticamente tutti.Ciò che gli serve è aggiungere variazioni per sopperire ad alcune giornate in cui può risultare meno preciso, costringere Alcaraz ad adeguarsi e non a fare ciò che vuole e…divertirsi.Imparare a fare è per Jannik il divertimento maggiore:non sempre gli riesce con naturalezza ma non è uno che rifiuta le novità,che non vuole uscire dalla comfort zone; sa che la smorzata di rovescio non è il suo pane ,che a rete gli è complicato ma la sua umiltà sta nell’affrontare i limiti e questo gli piace.
Sapete qual’è la prima cosa che il maestro di tennis insegna all’allievo? Non far vedere mai al tuo avversario che sei in difficoltà, mascheralo come meglio ti riesce. No avere mai pietà del tuo avversario, basta un nulla per incoraggiando e far cambiare completamente la partita. Esempio. Quello che non è riuscita a fare Svitolina contro Paolini. Il tennis è uno sport molto psicologico. Sinner sa nascondere molto bene i suoi momenti di difficoltà. Non gli mai visto sbagliare o rompere racchette enzo
Perdi tempo caro Pippo, si tratta di un altro troll sinneriano ( di stampo musettiano)
Giusto Enzo, ma è ancora presto per tirare conclusioni. Perché quel timore reverenziale inizialmente Sinner lo aveva coi Top-10, poi coi Top-5 Poi con Medvedev ecc ecc…
Alcaraz per ovvii motivi è più ostico ma tutto dipenderà da molti fattori.
Solo per farti un esempio nelle prime 18 sfide tra Nadal e Djokovic (fino al 2010) lo score era di 14-4 per lo spagnolo. E poi sappiamo com’è andata (31-29) con il serbo.
Ho evitato il confronto con Federer perché c’è troppa differenza d’età.
La forza mentale di Sinner, la sua voglia di allenarsi in modo maniacale, la sua determinazione, la sua vostanza ecc ecc lo fanno avvicinare a Djokovic.
Pertanto il passato recente ci ha mostrato che tra tennisti di quella pasta e di quello spessore tutto è possibile. La differenza per me la farà la capacità di sapersi gestire fisico ed evoluzione del gioco nel tempo.
Alcaraz è più avanti su certi aspetti e Sinner su altri.
La loro rivalità è appena agli inizi.
Infatti, Il più alto ranking di un italiano prima di Jannik Sinner è stato il n. 4 del mondo, raggiunto da Adriano Panatta quasi mezzo secolo fa (1976) e qua tanti italiani stanno a trollare Jannik Sinner pure con motivazioni grottesche !
Ma per favore, dedicatevi ad altro …
Markux, tu immagina che si parla ancora oggi di Pietrangeli e Panatta dopo 50 anni. Oramai del tennista che sta macinando tutti i record tricolori se ne parlerà per altri 50 60 anni almeno.
Posizione n.1, n.2, n.3….oramai il suo nome è negli albi d’oro della storia del tennis mondiale.
Titolo più titolo meno, posizione 1 posizione 2, che ci frega?
Niente, c’è una ossessione continua verso i difetti di Sinner.
Ma lasciamolo e lasciatelo giocare! Sono super professionisti.
Ora le sue parole (credo ovvie) sono state secondo me decodificate male.
Il giocatore Sinner è quello che conosciamo. Ma in questo sport e a questi livelli altissimi bisogna sempre migliorare. Sono quei piccolissimi dettagli che nel medio/lungo periodo fanno la differenza. Lo farà lui, ma lo farà anche Alcaraz e lo faranno gli altri.
Molti commenti da funerale e senza contesto sono veramente fuori luogo.
In Italia, nel giro di pochissimi anni, gli allenatori di calcio sono diventati maestri di tennis. C’è stata una migrazione d’ufficio per cui tutti a tutti gli ex esperti di calcio gli hanno dato il patentino di maestro di tennis.
Per Sinner la stagione 2025 rimarrà comunque una stagione molto strana. Non ha giocato per circa 3 mesi, ha fatto cambi nel team. Chiuderà l’anno con pochi tornei giocati. Credo ne abbia disputati la metà di Alcaraz.
Tuttavia è riuscito a fare progressi ugualmente.
Se guardiamo agli SLAM ha fatto 4 finali slam di cui due vinte, una persa nettamente e l’altra persa in modo rocambolesco.
Dove posso firmare anche per una sola vittoria di uno SLAM all’anno? 🙂
È sufficiente che torni a servire come nei mesi pre-sospensione.
# da battere = batterlo
Sempre detto, se sta bene è estremamente difficile da battere, anche da Alcaraz.
Ero in impaziente attesa di un tuo commento, grazie
Il copione è sempre lo stesso: Enzo che commenta e i due falchi Detu e Marco M che piombano prontamente coi pollici rossi.
Ma non vi stancate mai?
Al massimo quello che ha evitato di incontrarlo è stato l’ altro visto che gareggia a Tokyo invece di difendere il titolo.
Poi, vuoi mettere Pechino contro l’altro torneo: se guardi il prize money di Pechino sembra un 1000.
Bravo Sinner: mai accontentarsi!
Tranquillo,il nr.1 se lo riprenderà dopo gli AO altro che perderà anche il nr.2.
@ enzo+ (#4487865)
Una cosa è certa, enzo è il numero 1 dei commentatori di questo forum. Nessuno più di lui ha subito, si fa per dire, tante critiche feroci. E’ segno di grande vitalità e competenza. I miei critici? Persondaggi anonimi, senza il “tocco”.
“Ma per favore” che ?
Ma forse non ricordi come batteva a Wimbledon…
E che potenza e profondità negli scambi ?
Certo non si puó dimenticare che nelle ultime 8 é 1-7,
e questi sono numeri, indiscutibili. 🙁
Come il murciano ha “studiato” con profitto la sconfitta di W, certamente i Nostri hanno studiato la sconfitta di USO.
Vedremo come va a Shanghai, o al più tardi alle Finals (se non forse prima in Arabia, anche se non conta per le statistiche). 😉
Jan ha saputo reagire dopo RG: vedremo ora… 🙁
Insomma, Jannik Sinner è come il Varenne di oltre 20 anni fa trasformatosi in asinello trottatore da Londra a New York

Ma come hanno fatto a non capire tutto ciò quelli del suo Staff ? Asini anche loro …
Sono piccoli particolari utili, ma se fossi in Sinner mi allenerei soprattutto sul servizio, la prima è una incognita…troppo ballerina come percentuali, non capisco normalmente un giocatore se non entra la prima dovrebbe servire in top-spin meno veloce con parabola ma accelera appena tocca terreno con rimbalzo alto
Ma anche nei movimenti e nei recuperi è diventato prevedibile fa semprele stesse mosse/ingenuità,se ci fai caso Sinner ha la tendenza nel riacquisire il centro del campo immediatamente quando viene buttato fuori da un lato senza neanche guardare cosa sta facendo l’avversario e se quello dall’altra parte è tatticamente intelligente o lo ha studiato molto gli rivà a giocare in quel lato fregandolo in contropiede,dovrebbe quindi aspettare dov’è direzionato l’attacco dell’avversario e partiremeno in anticipo così da far scegliere all’avversario dove tirare,oppure quando lo chiamano a rete con la smorzata il recupero lo gioca sempre incrociato lasciando tutto il campo libero se l’altrola rigioca,a quel punto meglio non partire proprio e risparmiarsi la corsa….deve perciò provare una controsmorzata o andare lungolinea
Ma io direi anche presto fuori dai 100
Mannaggia a quell’enzo lì, ogni suo post va a toccare tanti nervi scoperti. Che ridere, 10 numerini rossi? Lo considero un trionfo, il riconoscimento di un vero esperto di tennis. L’ho giocato per più di 10 anni. Miglior risultato? 33mo in un club di 350 iscritti. Ho vinto qualche coppetta. enzo
@ Pippolivetennis (#4487795)
Non ti voglio contraddire, potrebbe anche essere come dici. Quando però le buschi tante volte dallo stesso avversario, è impossibile non avere un certo timore reverenziale, è umano enzo
@ Lukaa (#4487821)
Meno male enzo
Oh perbacco …
Però, a ben riflettere, potrei anche darti parzialmente ragione … 😆
Tanto perché io rientro tra coloro i quali ritengono che il “Numero 2” lo perderà e come, ma per riprendersi guarda caso, molto prima che trascorrano altri 15 mesi, quello che a detta di tanti fenomeni che scrivono qui dentro era già da ritenersi il falso numero 1 … 😆
Non è un pronostico, ma soltanto una mera sensazione … 😎
Ahahahah grande
@ pablito (#4487726)
Così come ha perso a Wimbledon….ma per favore..
Infatti fanno tornei diversi…
Comunque secondo me ha lasciato intendere il motivo della separazione da Panichi…è arrivato e voleva cambiare tutto..
Clicca qui per visualizzarlo.
Se non impara a servire presto perderà anche il Numero 2.
@ Annie3 (#4487804)
Io non mi sto preoccupando di una possibile trasformazione di Jannik in Sampras o Bublik o Moutet.
Ha un team molto esperto e molto saggio, con Vagnozzi che capisce moltissimo di tecnica e Cahill che ne sa davvero tanta di strategia e tattica.
Non stravolgeranno le caratteristiche e qualità del ns campione ma troveranno schemi di gioco più funzionali alla vittoria, soprattutto contro Alcaraz.
Credo che non vedremo tutto il nuovo “campionario” già al prossimo incontro ma alcune novità potrebbero apparire a tratti.
Se l’azzurro ha vinto a Wimbledon, in modo abbastanza netto, su una superficie non proprio “ideale” al suo stile di gioco, voglio pensare che a Torino arriverà pronto per lottare come minimo “alla pari” con lo spagnolo.
si avvertono gli aspiranti che i CV per il posto di allenatore vanno inviati via raccomandata alla C.P.00237589AK di S.Candido(Bolzano)
Come dice uno che di tennis capisce poco come Ljubicic, i campioni sono capaci di rispondere profondo e sulle stringhe delle scarpe. E così fa Sinner. Poi talvolta, a secondo delle circostanze che spesso sono palle break, entra sia di rovescio che di diritto lungolinea o incrociato. Quindi quale sarebbe la novità? Abbandonare la risposta centrale per dedicarsi solo alla risposta aggressiva? A me sembra che l’impostazione tattica sia perfetta ma a New York è stato bravo Alcaraz che ha giocato dentro al campo andando in controbalzo e quindi in super anticipo sulla risposta di Sinner. La chiave tattica è stata questa. Poi in risposta sulle, ahimè, tante seconde di Jannik ha osato molto entrando aggressivo. La partita sta tutta lì. Quindi se vuole fare aggiustamenti ha senso solo in proiezione di altre partite con Alcaraz. Poi se in generale vuole fare più back o discese a rete va bene ma uno dei punti forti di Sinner è il ritmo massacrante a cui costringe gli avversari e quindi che facciamo cominciamo a rallentare facendo back quando il suo rovescio è un secondo diritto? O andiamo allegramente all’attacco quando il colpo non è abbastanza profondo? Ricordo che Nadal andava a rete dopo che aveva spostato l’avversario da una parte all’altra del campo e si trattava di assestare il colpo di grazia. Ma Nadal viene ricordato fortissimo a rete…
Dai Jannik!
La prossima stagione, salute permettendo, ci riprendiamo il N. 1, e magari portiamo a casa anche il Grande Slam!
“Ci” riprendiamo…si fa per dire!
Tocca a te bello!
Io però, ti seguirò sempre volentieri.
D’altro canto… Come si può far diversamente, dopo aver visto Alcaraz semibiondo con il cerotto blu al naso…pagliaccesco!
Beh, se il “serve and volley” così come in generale l’ “andare a rete” è ormai una rarità vuol dire che il tennis moderno, impostato su rapidità e potenza e su servizi dove ormai è quasi impossibile rispondere o, se si risponde, lo si fa con altrettanta potenza,lo sconsiglia vivamente per non essere sistematicamente passati…da quello che hanno mostrato finora, non so quanto sia semplice per Jannik snaturare il suo gioco basato sulla continua pressione anche con cambi di direzione che l’ha reso imbattibile con chi fa il suo gioco con minore intensità, più attaccabile da chi anticipa la sorpresa e riesce a padroneggiare la palla destabilizzandolo…personalmente continuo a pensare che nel tennis le belle teorizzazioni decadono quando ci si trova in campo a fronteggiare avversari diversi, a dover decidere in un nanosecondo come e dove tirare a seconda del peso della palla in arrivo, a dover fare i conti con la propria forma fisica e con gli stati d’animo creati dall’andamento dell’incontro…insomma, la partita preparata “a tavolino” mi sembra poco costruttiva visti i ritmi, i tempi, le variabili impazzite di questo sport sempre meno codificabile, che sarà anche più ripetitivo ma che offre anche invenzioni, colpi estremi, difese sorprendenti anche più originali di prima, tanto che alla fine chi è “pronto a tutto” può trarne motivo di tranquillità in partenza
Tu avresti evitato, Sinner no. Mi stupisce Enzo che tu dopo tanto tempo non hai capito chi è Sinner.
A prescindere dal fatto che si incontrino a Pechino o Tokio, Sinner non ha paura.
Sui contraccolpi psicologici penso che il caso Clostebol e il passaggio RG siano sufficienti per dimostrare la tenuta mentale del nostro ragazzo.
Allora non capisci i social.
L hai scritto alle ore 12,23
Sicuramente il fiasco di Barbera sara’ gia’ vuoto
Il banco di prova sarà al cospetto di Alcaraz. È con lui che nelle ultime 2 stagioni ha perso sette volte.
È contro di lui, quando sarà, che si avranno risposte sulla capacitá di “aggiustare” il tiro.
Il resto del tour, tra anni 90 oramai in evidente fase calante e 2000 che al momento stentano a progredire, è obiettivamente due livelli sotto.
Per ora.
Hai perfettamente ragione. Avrà un tracollo psicologico che farà crollare la sua classifica… almeno fuori dai 20.
Per cautelari dovrebbe evitare tutti i tornei a cui partecipa Alcaraz. Basta con i 1000, gli slam e rifiutare di andare a Torino
Non è detto che si incontrino in finale: una volta stabiliti i finalisti di Tokyo e Pechino, si svolgerà un sorteggione pubblico in cui verranno accoppiati i 4 giocatori. Poi ci sarà un ulteriore sorteggione per stabilire chi giocherà a Pechino e chi a Tokyo.
Sarà tutta una sorpresa.
Ma secondo me i cinesi che la sanno lunga, metteranno le palline fredde per accoppiare Sinner e Alcaraz e far giocare la finale a Pechino.
Clicca qui per visualizzarlo.
Secondo me, cambierà il grip introducendo il loden nell’industria tennistica. ..
Mi auguro che torni ad alzare la percentuale di prime palle, bisogna stare costantemente sul 60%, a volte anche qualcosa in più, specie contro Alcaraz. Il servizio deve tornare a essere un’arma a suo favore, ci aveva lavorato tanto ed era ormai una sicurezza, ma dopo lo stop forzato qualcosa si è inceppato in battuta. La cultura del lavoro di Jannik lo farà tornare un grande servitore, come era diventato.
All’ US open in finale ha servito meno bene o se preferisci male!,,,ma per tutto il resto del torneo mi sembra che il servizio sia stato il male minore!!!
Poi ti salta fuori la giornata che il servizio non entra o che il rovescio non risponde o che il dritto si affossa in rete,,,e ne facciamo subito un caso,,,
AVERNE DI JANNIK SINNER!!!
Prendi spunto dal post dell’amico JannikUberAlles (dopo l’altro articolo sul lavoro di Sinner) per entrare un poco nella tattica di gioco.
Jannik ha delle traiettorie di risposta al servizio abbastanza prevedibili (seppur lunghe e forti) e quasi sempre dirette ai piedi del battitore: recentemente si era visto qualche tentativo di incrociato o lungolinea, che potrebbe sviluppare con maggiore frequenza.
Altro aspetto: l’azzurro tende a mantenere lunghezza e velocità ma rispettando molto le diagonali, mentre potrebbe provare qualche vincente lungolinea.
Ancora: senza arrivare al serve&volley il ns campione potrebbe cercare con maggiore frequenza la rete in appoggio a colpi particolarmente profondi ed incisivi.
Infine: potrebbero essere introdotte delle diagonali più strette, per cercare di aprire ulteriormente il campo e cercare un successivo vincente.
Sono tutte soluzioni nuove e pure “facilmente” applicabili senza dover stravolgere completamente lo stile di gioco dell’alto-atesino.
Avanti!
Ha dimenticato di nuovo le pastiglie ahahahahahahhah Lo Fiasco Lo Fiasco e poi Dancas mi bacchetta pure perché lo derido troppo.
Ma come fai a non fare sarcasmo su uno che manco sa a quale torneo sono iscritti i due (a parte la str….amberia galattica: ammesso e non concesso si fossero incontrati? Ti pare Jannik abbia timori reverenziali? Dopo due slam vinti a testa perché ne dovrebbe avere?)
Lo Fiasco sempre più una macchietta
Dai Jannik, si riparte
Mettiamoci il …. Cilicio 😀
“Qualche condizionamento psicologico” come da Parigi a Londra, giusto?
Di sicuro c’è solo che i tuoi commenti sono sempre più gracilini 🙂
…. che poi con tanti altri ingredienti mirati spedirà a te con una bella dedica 😛
@ Luca (#4487761)
No, la frittata la lascia a te @ Luca (#4487761)
E che problema c’è,casomai va lei a imparargli come si serve non dimenticandosi di portare la frittata di cipolla
@ enzo+ (#4487749)
Ma dove esattamente si dovrebbero incontrare Sinner e Alcaraz ?
A metà strada tra Pechino e Tokio???
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Se continui a servire come allo US Open con i nuovi aspetti del tuo gioco puoi farci al massimo una bella frittatona di cipolle
Diventare un giocatore da serve& volley non è variare, è stravolgersi.
Le variazioni di traiettoria sono fondamentali per non consentire con facilità l’apertura di angoli ad uno come Alcaraz,le rotazioni (magari qualche slice al centro) servono perché se ben gestite permettono ditogliere sicurezza .
Non si tratta poi di battere e scendere ma di entrare magari alla Lendl,per battezzare la volée e risparmiarsi ulteriori colpi in spinta da fondo.
Ad Alcaraz vanno tolti i punti di riferimento altrimenti si crede padrone di fare il buono ed il cattivo tempo e non è il caso.
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Io avrei evitato di incontrare nuovamente Alcaraz in così breve tempo. Se si dovessero affrontare in finale, Sinner avrà sicuramente qualche condizionamento psicologico. enzo
Non capisco perche´un tennista che fa 5 finali slam consecutive vincendone 3 deva essere criticato da tifosi da divano e di tastiera.
Avrà probabilmente Atmane al secondo turno.
Il tennis odierno,anche nella sua “monotonia”,consente di sperimentare e Jannik,a meno che non si incontri un Mannarino,un Bublik,uno Shelton (o ovviamente Alcaraz) avrà il tempo, che è fondamentale,per gestire la fase in cui è opportuno fare qualcosa di diverso.
Poi è anche vero che cambiare traiettorie in risposta,entrare coi piedi sono variazioni che non servono con avversari normali ma gli rendono più confidenziali schemi da applicare con giocatori top ed Alcaraz in particolare.
Ho paura si sia dimenticato di fare qualche servizio in più, in allenamento…ma ci fai o ci sei?
Ho paura si sia dimenticato di fare qualche servizio in più, in allenamento…ma ci fai o vi sei?
A caldo dopo la finale persa disse di dover fare qualche aggiustamento (piccoli cambiamenti) e che metterà in conto di poter perdere qualche partita.
Secondo me potremmo vedere un Sinner che sperimenta qualcosa nel primo set degli incontri e se, per caso, dovesse andare sotto tornerebbe all’antico nei set successivi per non perdere partite nei primi turni.
Se gli aggiustamenti funzionassero già da subito potremmo anche vedere uno Jannik con più variazioni da utilizzare.
In ogni caso chi pensa che sia demoralizzato e in disarmo in attesa del 2026 mi sa che ci resterà male.
Oh redazione… 🙁
“…dopo la finale persa allo US Open… E LA PARENTESI DELLA LAVER CUP…”
Forse mi é sfuggito che Jannik abbia partecipato pure a questa esibizione ? 😉
Secondo me Sinner deve semplicemente continuare a giocare sui suoi colpi, servizio risposta, rovescio e diritto in top spin da fondo .. non sarà mai un giocatore serve and volley, non avrà mai il rovescio slice di Federer… a Flushing Meadows non ha perso perche prevedibile, ma semplicemente perché ha giocato male, specie al servizio e in risposta
dai!
“…lavorato molto su PICCOLI aspetti del mio tennis… piccoli cambiamenti tecnici…” ?
Spero abbia lavorato soprattutto e primariamente per migliorare la percentuale di prime di servizio, che non é un… “piccolo aspetto”, senza il quale (per non dire il resto), soccomberà sempre col murciano. 🙁
Allora Slam di New York non l’avevo visto molto brillante nei suoi fondamentali, anche quelli che sono normalmente più solidi.
A parte il servizio altalenante, stava facendo molti più “unforced” sia di dritto che di rovescio.
Mi è sembrato anche meno veloce e meno reattivo del solito…
Le repliche delle varie partite su SuperTennis, in questi giorni, mi stanno confermando le mie sensazioni.
Forse la “botta” (di virus) presa a Cincinnati non era ancora stata del tutto assorbita.
Spero che a Pechino si alzi il livello del Divino, in vista del Masters 1000 di Shanghai.
Alè Jan!
Forza e coraggio “rosso”, forza e coraggio!