Peter Buldorini cambia bandiera: dal tricolore italiano al verde d’Irlanda
35 commenti
Una svolta importante segna la carriera di Peter Buldorini classe 2004 di Recanati, che in passato aveva conquistato anche il titolo di campione italiano Under 12. Da alcune settimane infatti, l’azzurro difenderà i colori dell’Irlanda sul circuito ATP e in Davis Cup (come già sta facendo oggi), paese con cui condivide le radici grazie alla madre, originaria di Carrick-on-Shannon, Leitrim.
L’annuncio ufficiale di Tennis Ireland arrivato alcune settimane fa
La notizia è stata comunicata direttamente da Tennis Ireland, che ha lavorato negli ultimi mesi insieme a Buldorini, all’ITF e all’ATP per rendere ufficiale il cambio di nazionalità sportiva. A commentare la novità è stato Cian Blake, direttore nazionale dello sviluppo delle performance:
“Abbiamo lavorato con Peter per mesi e sono felicissimo di aver concluso questo percorso. Mi ha colpito molto la sua professionalità e il suo impegno. Sono certo che rappresenterà l’Irlanda ad alti livelli per molti anni.”
Le parole di Buldorini
Emozionato, Buldorini ha raccontato la sua gioia per l’inizio di questo nuovo capitolo:
“La possibilità di rappresentare l’Irlanda sull’ATP Tour è un’occasione che non vedo l’ora di vivere. Ringrazio Tennis Ireland per aver reso possibile tutto questo. Sono pronto a lavorare duro e a dare il massimo sotto la bandiera irlandese. Non vedo l’ora di cominciare.”
Una nuova avventura internazionale
Con questo passo, Buldorini apre una fase inedita della sua carriera, portando con sé l’esperienza maturata in Italia, dove aveva già mostrato grandi qualità nelle categorie giovanili. Ora, con la maglia verde, il tennista cercherà di affermarsi nel circuito internazionale, con l’obiettivo di crescere e farsi conoscere anche a livello ATP.
Tennis Ireland ha già confermato il proprio sostegno al giocatore, augurandogli i migliori successi in questo nuovo e promettente percorso.
TAG: Peter Buldorini

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Si ok ma su quali basi rappresenta l’irlanda?? Origini,parenti,residenza??
L’inarrivabile Rino Tommasi, approcciava queste situazioni con una saggezza che merita di essere ricordata.
La discriminante per approvare o meno queste scelte (rappresentare un Paese piuttosto che un altro), dovrebbe essere data dalla provenienza della scuola dell’atleta in questione (es. se ho imparato a giocare a tennis e sono cresciuto come atleta in USA, poi ha una discutibile logica sportiva che mi sia concesso di rappresentare la Spagna anche qualora disponessi di doppia cittadinanza).
@ Pheanes (#4482332)
Di certo non ki riferivo a lui…
Ma quale congruo compenso, disagiato! Doppia cittadinanza dalla nascita, sceglie la strada che gli apre qualche piccola opportunità in più. Una cosa assolutamente normale e comprensibile, in questo sport difficilissimo (sport fondamentalmente INDIVIDUALE, peraltro) dove emergere è una delle imprese più ardue del mondo.
@ walden (#4482302)
Non lo sono e non sarò mai nello sport e nella vita in generale per me esiste solo la MERITOCRAZIA!!!
Ma smettila. Ha semplicemente scelto la nazionalità della mamma. Compenso di cosa? Immagino l’Irlanda riempirlo di soldi per avere un futuro top ten in casa. Ridicolo… neanche più il manipolatore sei capace di fare.
@ Maxx (#4482321)
beh insomma… ma contento lui…
Ha fatto bene, potendo scegliere . Avrà fatto le sue valutazioni e sicuramente qualcosa avrà ottenuto , mentre quando diventano italiani e fanno accordi con la Fitp e non ci è dato sapere cosa sono da applausi e non vediamo l’ora . La Grant intanto è stata convocata in Nazionale….
Ha fatto benone!
Son treni che passano poche volte, e con la situazione attuale italiana sarebbe stato ben difficile per lui trovare un posticino al sole.
Ha 21 anni… Good luck, Peter! 🙂
Il Colonnello Buttiglione si scopre patriottico….
Darderi vive in Italia da quando aveva 11
Il ragazzo ha giurato sulla Bandiera ma ha confuso le tonalità ed ora al Caffè espresso preferirà un buon Irish Coffee, pazienza.
@ Pheanes (#4482220)
Ho sempre combattuto contro questa cosa,vale per chiunque lo faccia,soprattutto per chi lo fa dietro congruo compenso
Lui ha questa possibilità di scelta, in Italia in questo periodo tennistico non trova un posto, per l’ Irlanda, è senza dubbio più importante la sua presenza. Avendo genitori di due paesi diversi non cambia il suo essere di “binazionale”.
Manipolatore confermato. In tutti gli sport cambiano nazionalità anche per un bisnonno e fai polemiche per uno che accetta la nazionalità della mamma.
Brutta cosa approfittare di ogni notizia per tentare di manipolare gli altri.
Ce ne faremo una ragione.
Peter chi?? Non mi sembra sta grave perdita
Luciano si è trasferito in Italia a 10 anni e non ha mai cambiato bandiera, ha avuto sempre e solo quella italiana; è normale che si senta anche argentino essendo nato là e avendoci passato l’infanzia. In ogni caso non credo proprio che si senta come Baez o Cerundolo che hanno vissuto solo in Argentina…
Quella di cambiare bandiera è ormai una prassi consolidata. Nel calcio è quasi la norma.Non vedo perché nel tennis dovrebbe essere diverso. Basta vedere il parterre dei tennisti Kazaki,che in realtà sono tutti russi.Del resto anche Giorgi è più argentina che italiana (come Darderi ed Agamennone) a prescindere da dove sono nati.
Vorrà dire che ce ne faremo una ragione.
Quando era un monocolore venne esaltato qui su LT,quando in un challenger beneficiò di una serie di avvenimenti strani e il sottoscritto fu ampiamente ricoperto dei consueti apprezzamenti per averlo sottolineato…
@ Massimo.bianco29@yahoo.it (#4482165)
Ognuno fa le scelte che ritiene migliori per la sua carriera e per la sua vita, se ti riferisci alla Grant lei ha la madre italiana e ha vissuto in Italia per la maggior parte della sua vita. Non è strana per niente la sua decisione.
Lui non lo conoscevo, sono andato sul sito ATP per vedere il suo ranking: n. 920, 20 punti. Dispiace ma in fondo se per lui è la scelta migliore va bene così. Ne abbiamo tanti di ottimi giovani e che uno preferisca essere tra i più forti in una paese dove c’è poca concorrenza ci sta. Sempre dal sito ATP il miglior irlandese è Michael Agwi, altro giocatore che non conosco, alla posizione n° 522, poi c’è lui.
Chi è il capitano dell’Irlanda ? Peter Clarke quello che faceva vedere all’arbitro segni fuori diversi rispetto a quelli dentro le righe dei vincenti di Stefano Galvani a Mantova ?
“Cambiare bandiera” ha un accezione negativa che non userei in questo contesto, significa
mutare opinione, parere o comportamento per opportunismo.
Ma va là, tasi!
Io questi non li capisco prima con una nazione poi con un’altra, un po come Darderi che si sente Argentino ma ora gioca per l’Italia mah…
Signori e signore il RENEGADE è servito!!!
Chi???
Ekkissenefr…tanti auguri Peter 😆
A mia memoria l’Irlanda non ha mai avuto tennisti nemmeno di livello medio, l’unico che mi ricordo è Doyle che insieme a Sorensen ci costrinse all’incontro decisivo in Davis all’epoca del passaggio generazionale tra i 4 moschettieri e Panattino, Cancellotti ed Ocleppo.
Il tricolore non lo ha lasciato.
Al massimo ha cambiato sfumatura
Tempi duri per i tennisti italiani. Difficile emergere, chi può cerca strade alternative.
Buona fortuna Peter
Notizia… essenziale ! 🙁
Vuole la foglia d’edera ?
Ce ne faremo una ragione. 😉
Ecco svelato..la mamma è irlandese.. quindi aveva la doppia cittadinanza immagino
va beh capirai..