
Pedro Martinez: “Nessuno riuscirà ad avvicinarsi al livello di Alcaraz e Sinner a breve termine”


Anche gli avversari ne sono consapevoli: Carlos Alcaraz e Jannik Sinner sono i migliori giocatori al mondo per distacco, davvero lontani da tutta la concorrenza. Lo conferma anche Pedro Martinez, sottolineando che a suo dire nessuno sarà in grado di avvicinarli ed essere davvero una insidia a breve termine. Lo spagnolo, diventato “famoso” per la sua particolare decisione di sbarcare sulla piattaforma OnlyFans per condividere – a pagamento – contenuti esclusivi del dietro del quinte del tour e della sua vita da professionista in giro per il mondo, ha parlato dello status quo del tennis di vertice, dominato totalmente da Jannik e Carlos. I due campioni hanno vinto i quattro Slam quest’anno, e le finali di tutti i più importanti eventi stanno diventando quasi una questione privata.
“Sarà difficile per qualcuno raggiungere presto il livello di Alcaraz e Sinner”, afferma Martinez a latere della Davis Cup, dove con la Spagna in quel di Marbella se la vedrà con i danesi di Rune. “Non vedo nessuno avvicinarsi a loro, anche perché Djokovic sta invecchiando”.
“Novak sta ancora giocando un tennis incredibile, ma quando uno degli altri due è dalla parte opposta della rete allora si avverte tutto il peso dell’età. È evidente che non ha più 30, 28 o 25 anni. Questi due ragazzi hanno 15 anni in meno di lui e sono nel fiore della carriera, mentre Djokovic ha tanti anni di carriera alle spalle. Sta giocando un tennis davvero buono, ma non è lo stesso di 10 anni fa, quando non perdeva così tanto”.
Per Martinez era Draper il candidato ideale a fare da terzo incomodo, ma i suoi ripetuti infortuni lo penalizzano moltissimo. “Draper stava giocando bene, ma non ancora al livello di Sinner e Alcaraz, poi si è infortunato a Wimbledon. Sta faticando un po’, con alti e bassi fisici. Vediamo se nei prossimi anni ci sarà qualche giovane giocatore in grado di raggiungere quel livello. Ma al momento, vedo una lotta tra loro due e poi una lotta tra tutti gli altri”. Quasi due tour separati lascia intendere Martinez, forse un’affermazione un po’ brusca ma, guardando all’ultimo periodo, piuttosto realistica.
Mario Cecchi
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Pedro Martinez
8 commenti
@ Ospite (#4481893)
Se lei conta anche una partita che non c’è stata (Cincinnati 2025) io potrei contarle una partita non ATP che però non credo non sia stata giocata con il massimo impegno da parte di entrambi, data la somma in palio.
Comunque negli ultimi due anni le finali che contano veramente (quelle slam) sono 4-4.
Non vedo così ben messo Musetti, meglio Shelton e Draper.
Tutti e tre condizionati da infortuni.
Era così anche prima che arrivasse Nole, a impensierire Rafa e Roger.
Draper pareva ben indirizzato, ma gli infortuni ripetuti lo hanno bloccato. Il più vicino a fare il salto, allo stato delle cose, è Musetti. Non sto dicendo che sia vicino, anzi. Ma è l’unico tra i giovani che sta arrivando con un po’ di continuità alle fasi finali dei tornei più importanti. E negli scontri diretti, pur perdendoli, si apprende.
Appaiato a Musetti vedo Shelton. Mensik, a me non convince, ma credo sia giusto citarlo. Fritz, della generazione anteriore, è l’unico in cui si può sperare in un exploit alla Wawrinka.
I vari Fonseca, Fills, Rune e compagnia .. non ancora pervenuti.
Pechino 24
Roma 25
Roland 25
Wimbledon 25
Cincinnati 25
Us Open 25
Sono sei. I conti sull’ esito li lascio a lei.
La negazione dei fatti e dei numeri non porta da nessuna parte. Come la poca educazione.
Ma li pagano per dire cose così intelligenti ? No, perché allora ci sarei Anch io , non chiedo tanto
Prima di scrivere lei impari a fare i conti, non è poi così difficile.
E tra i due citati ci sta una bella differenza, col piú giovane del due che sembra abbia deciso do maturare e che se arriva in finale contro l’ altro ne vince 5 su 6 (ultime 2 stagioni)
Pedro Martinez,
l’ “oracolo scontato” ? 😉