
Tsitsipas ancora alle prese con problemi fisici: “Sto consultando vari specialisti per capire cosa mi sta succedendo. La situazione mi mette molta ansia”


Stefanos Tsitsipas da tempo è sulle prime pagine dei notiziari tennistici più per fatti extra campo che per i suoi risultati, scaduti al tal punto da averlo fatto scivolare al n.27 della classifica successiva a US Open. Risse verbali, vorticosi cambi di coach, questione amorose, ma anche e soprattutto infortuni che da tempo lo penalizzano. Parlando ai media locali in occasione della Davis Cup, uno sconsolato Tsitsipas ha affrontato i suoi fastidi fisici che non gli permettono di ritrovare un rendimento consono al suo talento. La schiena da tempo non va, e tutto il suo tennis è depotenziato da renderlo facilmente aggredibile per la maggior parte dei rivali.
“Sono ancora alle prese con il mio infortunio, cercando il modo di guarire e consultando molti specialisti” racconta Stefanos, “sto facendo di tutto per capire bene cosa mi stia succedendo. Negli allenamenti prima di US Open stavo molto bene ma appena ho iniziato a giocare match ufficiali i problemi sono tornati. Provo molto stress e ansia, questo mi sta influenzando molto, così come la mancanza di fiducia nel mio tennis dovuta al fatto di non aver vinto quasi partite negli ultimi mesi.” Tsitsipas ha attualmente un bilancio di sole 21 vittorie a fronte di 17 sconfitte nel 2025. Dopo i quarti di finale a Barcellona lo scorso aprile, dove tra l’altro si ritirò contro Fils dopo solo due game, non ha più vinto più di un incontro in ogni torneo disputato.
“Fisicamente mi sento meglio rispetto a due o tre settimane fa” continua il greco. “Lo US Open è stato complicato per me perché sono sceso in campo con tanti dubbi sul fatto di riuscire a finire il mio primo match. Ho avuto pensieri molto negativi perché mi aspettavo di stare molto meglio alla schiena, la parte del mio corpo infortunata. Contro Altmaier ho avuto bisogno di chiedere il trainer in due occasioni e la verità è che da settimane mi capitano molte cose spiacevoli di cui la gente non ha la minima idea”.
“Entrare in partita e sentire subito fastidio è qualcosa che mi distrugge mentalmente. Da tempo dedico enormi sforzi e innumerevoli ore di lavoro per recuperare. Dal punto di vista psicologico, vedere che dopo tutto questo non sei in condizione di competere mi destabilizza profondamente. Visto i problemi che sto passando, non me la sento di promettere niente riguardo a quello che potrò fare in questa sfida di Coppa Davis.”
Ultima nota relativa ai social, un mondo dal quale Stefanos sta cercando di uscire: “Voglio rendermi indipendente dai social network: li ho usati come rifugio per sfuggire a tutto lo stress che ho provato a causa dell’infortunio e mi sono ritrovato a passare ore al telefono, guardando video. Allontanarmene è una questione di salute mentale, voglio ispirare anche altri giovani a fare lo stesso” conclude Tsitsipas.
Davvero un periodo no per Tstisipas, che dopo aver dato interessanti segnali di ripresa, fisica e tecnica, con la bella vittoria al 500 di Dubai si è di nuovo perso in mille problematiche, fisiche e non.
Marco Mazzoni
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Ma infatti da come lo descrive sembra anche un problema psicofisico. Il fatto che ha provato ansia, tensione e il problema si è acuito con i match ufficiali scendendo in campo la dice lunga. E’ un mix di condizione pessima e crollo nervoso che, come dici tu, creano un circolo vizioso.
Il legame tra fisico e testa è purtroppo importante.
Laddove il fisico si usura la testa ne risente e amplifica il dolore. Subentra la paura. Un circolo viziosissimo.
Non riesco proprio a farmelo piacere, l’idea è che piagnucoli sul latte versato e di una maturità molto, molto latitante…
I 28 anni li fa il 12 Agosto dell’anno prossimo. Solo per la cronaca.
Il Greco ha un tennis molto “aggregabile” dagli avversari? Forse intendevate “aggredibile”?
potrebbe essere anche Sinnerite..
La stragrande maggioranza dei giocatori che la contraggono tramite ripassata non si riprende più..
Come diceva la nonna…’a capa è na sfoglia di cipolla….
Dovrebbe pensare a fare altro nella vita ormai
Tsitsipas è come quelle macchine costrette a fare molti kilometri in poco tempo. All’apparenza sono ancora in ottimo stato, ma motore e sospensioni si sono logorati. Come lui molti tennisti ante2000, Medvedev su tutti enzo
L’ansia ce l’hanno quelli che si alzano la mattina alle 6 e vanno a farsi il mazzo ..
Mi dispiace Stefanos ma sei solo un privilegiato ..
Bene, ha scoperto a 28 anni che i social sono tossici. È come dire che se ti sbronzi la mattina ti fai un cicchetto appena alzato (consiglio di un veneto dopo una sbronza in montagna). Ma facesse il lego come Sinner…
La diagnosi e’ semplice, soffre di Patologia parentale cronica.