
Che cuore (e classe) Djokovic, ma non basta. Alcaraz è troppo potente e veloce, vince in tre set e torna in finale a US Open


Mai sottovalutare il cuore di un campione. Una frase bella, toccante, racconta fiabe e imprese fantastiche di atleti straordinari che riescono ad andare oltre alla fatica, agli anni, alle difficoltà, realizzando l’impossibile. Leggende che danno tutto e di più, ma stavolta per il “vecchio” campione non c’è lieto fine. Un cuore immenso, abbinato ad una classe cristallina, non sono sufficienti a Novak Djokovic per arginare la prepotenza, classe e velocità brutali di Carlos Alcaraz nella prima semifinale di US Open. Regge con le unghie e determinazione leonina il serbo, ma il servizio lo tradisce in passaggi importanti (il tiebreak del secondo set in particolare) e lo spagnolo scappa via verso un meritato successo che lo riporta in finale a New York. Finisce 6-4 7-6(4) 6-2 per Alcaraz, che ora attende l’esito della seconda semifinale tra Jannik Sinner e Felix Auger-Aliassime. Qua Carlos vinse il suo primo Slam nel 2022, diventando il n.1 più giovane della storia da quando il ranking è calcolato al computer; potrebbe tornarlo scalzando Sinner se vincerà il torneo (o se Jannik perdesse stanotte la sua semifinale).
È stata una partita notevole, con fiammate di qualità assoluta e un secondo parziale di grande equilibrio e spettacolo, con il pubblico tutto in piedi quando Djokovic è andato avanti di un break all’improvviso, e poi che reazione Alcaraz, di potenza e rabbia, con colpi eccellenti. A Djokovic è mancato l’aiuto del servizio, ma non solo: ha pagato con la risposta di diritto – e lì tanto e bene ha martellato Carlos – ma soprattutto è mancata la forza nelle gambe per reggere l’impatto di scambi mozzafiato e durissimi. Infatti i migliori punti il serbo se li è presi attaccando, prendendosi rischi, venendo a rete e tirando con precisione geometrica il rovescio lungo linea; ma quando si è andati allo scontro frontale, al braccio di ferro a massima velocità in scambi intensi, Alcaraz è stato nettamente più forte e costante. Un Alcaraz non brillantissimo e più pratico rispetto a tante sue partite dove ha abbagliato per colpi vincenti a mille all’ora e soluzioni da show-time. Contro Djokovic si è attenuto maggiormente a una tattica più semplice: concretezza. Nessuno oggi riesce ad accelerare quanto lui da ogni posizione, colpendo palle basse, “morte” o altissime generando una potenza inarrivabile; per questo ha condotto – giustamente – la partita senza cercare la riga o il vincente a tutti i costi ma giocando con potenza e profondità, in modo da forzare l’errore dell’avversario dopo tre o quattro pallate consistenti.
A inizio partita Djokovic ha testato un po’ tutto il testabile, ma è stato respinto con perdite perché Carlos ha risposto molto bene, agevolato anche da una giornata grigia del serbo con la prima palla (60% di prime per “Nole”, ma in realtà nei momenti cruciali è stato ben sotto al 50% e l’ha pagato a caro prezzo). Ha capito ben presto Novak che provare a solleticare il diritto cross di Carlos per non lasciargli il centro del campo, un po’ come fa Sinner, non era assolutamente il caso perché Djokovic non ha più le gambe di Jannik e alla fine alzando troppo la velocità di scambio banalmente la palla ti torna così veloce che non fai in tempo a gestirla. Per questo Novak ha scelto, correttamente, di verticalizzare molto, andando più col lungo linea e attaccando spesso la rete (31 discese a rete, tante, vincendo solo 17 punti). Non c’è moltissimo che Djokovic potesse fare meglio: ha retto con la sua solita grinta e voglia, ha lottato, ha “sputato sangue” fino a morire dissanguato, ma non è bastato perché Alcaraz ha subito un solo piccolo passaggio a vuoto all’avvio del secondo set, prontamente tamponato, e poi ha servito bene (84% di punti con la prima palla). Questo è stato forse il vero handicap di “Nole”: visto che non poteva vincerla di corsa e di potenza contro uno troppo più rapido e potente, doveva assolutamente fare più differenza con i colpi d’inizio gioco. Non ha ricavato con la battuta quanto fatto per esempio contro Carlos in Australia; non ha nemmeno risposto così bene, in particolare col diritto sulle prime esterne da destra. Con un angolo esterno ben calibrato e gestito, Alcaraz non è quasi mai andato sotto nei suoi game, tanto da concedere una sola palla break, peraltro sfruttata da Djokovic nella prima fase del secondo set. Per battere Alcaraz devi rispondere di più e mettergli più pressione. In risposta troppo flebile Novak, e quando ha provato a restare nello scambio alla velocità dell’altro ha consumato tante di quelle energie che ha pagato da lì a breve.
Che dire, è andata più o meno come ci si aspettava. Questo Alcaraz così ben preparato, in fiducia, forte con i colpi d’inizio gioco e continuo, è un avversario quasi imbattibile. Solo un Sinner al massimo può provare ad arrestarlo. Forse. C’ha provato a tutta Djokovic, e dobbiamo solo alzarci in piedi ad applaudire la sua voglia e coraggio a 38 anni. Ha chiuso il 2025 Slam con 4 semifinali, due perse da Sinner e una da Alcaraz, (la prima si è ritirato, infortunato). Chapeau “Nole”, ma che classe e potenza Carlitos… Un concentrato così supremo di anticipo, potenza, velocità in campo e destrezza è qualcosa di inarrivabile. È una benedizione per chi ama il tennis.
Marco Mazzoni
La cronaca
Djokovic alza la prima palla del match e va dritto sul diritto cross di Alcaraz, forzandone l’errore. Un solo punto, ma è già un tema del match: bloccare Carlos lì e non permettergli di comandare. Sul 15 pari prova il serve and volley, ma la volée non passa la rete, è un tentativo onesto, mischiare molto le carte in tavola. Il secondo errore di rovescio del game, sul 30 pari, costa al serbo una palla break. Si butta a rete Alcaraz, seguendo la sua spinta, ma la volée di rovescio è incerta e muore nel net. La palla di Carlos è velocissima, più di quella di Novak. Una risposta di diritto rapida gli vale la PB#2. Cerca profondità col diritto dal centro Djokovic, ma la palla gli esce di una spanna. BREAK Alcaraz, 1-0, 7 minuti e già lotta molto intensa e Alcaraz sembra aver una marcia in più e non soffrire così tanto gli schemi del rivale. A 30 Alcaraz vince il secondo game, Djokovic sembra non reggere la massima velocità imposta dal rivale col diritto, e rischia una spinta massima per non scambiare troppo. Sul 30-15 Carlos entra di puro timing nel servizio del serbo colpendo una risposta vincente da cineteca, da manuale. Quindi si prende il centro del campo e attacca. 30-40, palla del doppio break. Si salva con una prima palla al corpo. Con il servizio e poi un gran diritto lungo linea Djokovic muove lo score, 2-1. Dopo 23 minuti arriva il primo big-joint del match, un passante di rovescio in corsa lungo linea di “Nole” stellare. Soffia Carlos, sbalordito da cotanta esecuzione. 3-1 Alcaraz nonostante un doppio fallo e un paio di sbavature. La sensazione netta è che Carlos faccia tutto a velocità doppia di Novak, o forse pure un po’ rapidamente… Però il rovescio lungo linea del “Djoker” è ancora una bellezza e Carlito non lo legge. Il problema di Djokovic è proprio la velocità estrema di Alcaraz, entra nella palla con una combinazione di potenza, energia, profondità, che le gambe del serbo non ce la fanno. Lo dimostra il forcing sul 30-15 nel sesto game, quattro colpi uno più pesante e anticipato del precedente. 4-2 Alcaraz. Alla fine Djokovic riesce a fare buoni punti col servizio o entrando molto rapido nella palla, provare lo scambio non funziona perché l’altro va sopra e “spacca tutto”. È salito il rendimento della prima palla di “Nole”, resta aggrappato al rivale. Ma il problema, grosso problema… è che in risposta il serbo non riesce ad incidere. Sul 5-3 ha vinto solo 7 punti quando serve Carlos, con un game ai vantaggi… Alcaraz serve per il set sul 5-4, ma è Djokovic a prendersi la scena vincendo uno scambio spettacolare di tocco, tutti in piedi! Risponde di rovescio il serbo, 30 pari, primo picco di tensione per lo spagnolo che l’Ashe che urla “Nole Nole!”. Lo spagnolo tira forte sul diritto del rivale, la risposta non passa la rete. Set Point Alcaraz. Altro servizio sul diritto, stessa risposta. SET Alcaraz, 6-4 in 48 minuti. Encomiabile la resistenza di Novak, ma lo spagnolo è superiore. 57% di prime in gioco per Djokovic, non molte contro un rivale del genere.
Djokovic riparte al servizio, ma perde i primi due punti, il secondo buttandosi (bene) a rete ma non chiudendo (male) lo smash. 0-30. Carlos arriva a un dito dallo 0-40, una bordata di diritto gli esce di poco e sarebbe stata winner. Poi è bravo Djokovic ad anticipare e attaccare con precisione. ECCEZIONALE il diritto di Novak, un lungo linea, alla velocità di Carlos che gli vale il game, 1-0. Ma che rischi deve prendersi… È il metro della forza del rivale. Attenzione: nel secondo game ecco due gratuiti di Alcaraz, primo calo di concentrazione. È un attimo, ma Djokovic è lì pronto e lo score è 30-40, palla break per il serbo. Che Scambio!!! Carlos attacca a tutta, ma Novak si difende, trova un bel taglio stretto e poi lob, alla fine è Alcaraz, ricacciato indietro, a sbagliare. 2-0 Djokovic, l’Ashe è tutto in piedi quando scatta l’ora di gioco. In un attimo il “Djoker” vola 3-0, parziale di sei punti a zero, con Carlos spettatore non pagante in risposta. Lo spagnolo ritrova un assetto ottimale nel quarto game, servizio e velocità col diritto, 3-1. Lo spettacolo ora è molto interessante: Alcaraz sale, sale, sale altissimo di livello, la risposta torna velocissima. Sul 30 pari Carlos trova un passante di tocco, senza aprire, con un controllo micidiale. Applaude anche Djokovic, c’è palla del contro break sul 30-40. Si scambia sul rovescio, a massima velocità, ed è Novak il primo a sbagliare. Contro BREAK, 3-2 e quindi 3 pari con un ottimo turno di servizio. La partita si è accesa, anche il pubblico partecipa molto, con un buonissimo livello di gioco. È notevole vedere la tattica e sapienza di Novak controbattere in questa fase ad armi pari con l’irruenza giovanile del rivale. Sul 4 pari il momento è topico. Djokovic non trova la prima palla, anzi inizia col doppio fallo. Poi propone una palla troppo centrale che il rovescio di Alcaraz aggredisce con perfetta geometria. 0-30, attenzione… Che scambio arriva! Pareva la Playstation, ritmo assurdo e palla che esplora tutto il campo, con Carlos che trova il nastro perdente. 27 colpi di bellezza. Sfortunato lo spagnolo sul 30 pari, con una smorzata tatticamente perfetta ma che sbatte sul nastro e non passa. Nerissimo Charly, era il momento, perché poi Djokovic serve bene e vola 5-4. Più lisci i turni di Carlos, è così in tutto il match eccetto quello dell’improvviso break concesso. 5 pari. La qualità di gioco è molto alta, anche il serbo vince un turno a zero, con un altro rovescio lungo linea perfetto, e Carlos lo segue a ruota. Tiebreak. Rischia il S&V Novak con buon angolo, ma che bella risposta bloccata di diritto, gli resta bassa e la volée è quasi impossibile. Scelta di Nole troppo ardita… Bellissimo punto di Novak!!!!! Che angolo stretto con la smorzata, e poi come tocca la palla in allungo. Tutti in piedi! 2-1. Sfonda con la sua potenza Alcaraz, 3-1, torna avanti, mentre Djokovic non mette una prima. Stavolta la smorzata è pessima per il serbo, la palla quasi non arriva alla rete. 4-1 con due mini break per Alcaraz. Regala col diritto Carlos, si gira sul 4-2. Assurdo come, di nuovo, Djokovic si prende il punto correndo avanti e rimettendo col polso una palla stretta, imprendibile. Che Campione! 4-3. Se la velocità di scambio sale, Carlos è più forte, e poi il serbo gioca senza prima palla, handicap impossibile. 5-3 e poi 5-4. Ora serve lo spagnolo. Con una prima palla potentissima arrivano due Set Point per Carlos, 6 a 4. Vola via la risposta di Djokovic, SET Alcaraz, 7 punti a 4. Grandissimo set, spettacolo, tensione agonistica, encomiabile il vecchio campione, che si fa massaggiare alla spalla destra al cambio di campo.
Terzo set, Alcaraz riparte al servizio forte di due set di vantaggio. Gioca fluido e sereno, game rapido, può fare corsa di testa. Resiste Djokovic, ma risalire è più di un impresa (c’è riuscito 8 volte da due set sotto…). Nel quarto game Djokovic stecca un diritto per eccesso di rotazione del busto, gli costa un pericoloso 15-30. E la prima palla non lo aiuta di nuovo, pure doppio fallo. Il volto del serbo non cela la tensione, è 15-40, perdere un punto ora potrebbe significare Sipario per una prestazione importante, ma non sufficiente. Si butta a rete Novak, coraggio, e tocco esterno eccellente, con lo spagnolo che cerca addirittura il passante a una mano al di là del paletto, ma non va di poco. Niente sul 30-40 arriva il secondo doppio fallo per Djokovic, BREAK, un segnale di fatica, di resa, come puoi reggere il ritmo altissimo del rivale pure senza l’aiuto del servizio… Alcaraz è avanti 3-1, pronto a martellare sul diritto il rivale, prendendolo sistematicamente in contro piede. Quasi si piegano le ginocchia di “Nole” sul 30-15, all’ennesimo recupero. Con il sesto Ace lo score è 4-1 per Alcaraz. Vede già lo striscione del traguardo e la seconda finale in carriera a US Open. Djokovic ormai è sfinito, commette un altro doppio fallo sul 5-2, 15-30, ci sono due Match Point. Si butta avanti Novak, ma il tocco di volo è largo. Finisce così, un bel saluto tra i due, il giusto tributo del “vecchio” campione al giovane campione, tennista destinato a scrivere pagine di nuove leggenda. Due set di altissimo livello, era scontato che per Djokovic fosse fondamentale partire bene, non c’è riuscito. Applausi comunque alla sua tigna e classe, e altrettanti applausi ad Alcaraz per come è riuscito a giocare forte, fortissimo, intenso. È in finale senza aver preso un set, non gli è mai successo in uno Slam.
N. Djokovic vs C. Alcaraz
TAG: Carlos Alcaraz, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Us open 2025
Ha vinto tutto, è per distacco quello che ha vinto più di tutti, se i suoi fan-atici sono costretti a scrivere certe cose (e ad avere certe speranze) significa che è arrivato il momento dello stop!
Si è radicalizzato, come accade spesso ad alcuni nelle community online,che ci vuoi fare, è entrato nel personaggio e ha deciso strenuamente di restarci.
Djokovic è un campione generazionale , ma ricordiamoci che metà dei suoi slam li ha vinto contro 1 federer quasi 40enne e i vari tsitsipas e co.
@ marcauro (#4476940)
Io vedrei bene in canotta Sinner:)
Poteva risparmiarsi tutto. Per un campione del livello di Djokovic dover sperare nelle disgrazie altrui per vincere sarebbe umiliante. Vero è che nella sua carriera ha spesso beneficiato delle assenze dei suoi diretti rivali e i suoi tifosi sono abituati a ragionare così ma visto che lo sostengono dovrebbero innanzitutto rispettarlo e questi discorsi non sono rispettosi verso Nole.
Djokovic poteva sperare nel servizio me quello non c’è stato e soprattutto nel tie break del 2° set lo ha abbandonato, oltretutto lo spagnolo sembra cresciuto sul piano mentale ed è riuscito a tenere alta la concentrazione anche dopo il break e per tutto il match.
Se a Djokovic non interessa del ranking sapendo che per vincere uno Slam devono stare contemporaneamente fuori Jannik e Carlos ,dovrebbe optare alla vittoria di titoli minori se vuole continuare a vincere qualcosa e non spremersi per un pugno di mosche.
Vieni a vedere una mia partita Giva. Io tutt’e quelle cose lì le faccio tutte le settimane dalle 19 alle 20.
@ SlamdogMillionare (#4476938)
Certo che può succedere che uno dei due possa mancare uno slam o incappare in una partita storta che non lo facca arrivare in fondo, ma dovrebbe succedere ad entrambi nello stesso slam, perché oggi ho visto veramente tanta differenza, dal punto di vista fisico soprattutto. Tra l’altro il tempo passa e le occasioni saranno sempre minori, qualche altro giocatore crescerà e, vista l’età, è più probabile che un problema fisico possa averlo proprio Djokovic. Poi naturalmente è una mia opinione e magari sarò smentito dai fatti.
@ SlamdogMillionare (#4476938)
L’anno prossimo nei 3 set su 5 dovrà sperare in disgrazie anche di tanti altri, la faccenda gli diventerà complicatuccia
Bravo Alcaraz, il suo livello oggi mi è sembrato quello di tutto il torneo però, non ho notato incrementi di forma, ha avuto anche un passaggio a vuoto con errori di troppo.. con tutti tranne uno basta ampiamente per vincere in ogni caso
Partita a mio parere piuttosto deludente.
Alcuni scambi molto spettacolari ma anche tanti errori.
Nole, a parte l’evidente gap atletico legato all’età, ha anche sbagliato tanto tecnicamente e non solo quando è arrivato in affanno sulla palla… Anche al servizio molto meno bene di quanto mi sarei aspettato.
Alcaraz probabilmente sentiva di avere margine ma anche lui ha alternato colpi da fenomeno qual’è a errori anche banali e non ha brillato per continuità di gioco.
Il massaggio al clostebol te la potevi risparmiare
Io comunque vieterei la canotta in qualunque campo da tennis a chiunque
@ Givaldo Barbosa (#4476928)
Non mi pare di avere offeso qualcuno, e sicuramente non ho preso “in giro” chi è attratto da sfumature tennistiche diverse da quelle da cui posso essere attratto io
quindi Sinner e Alcaraz saranno sempre entrambi al 100% in ogni slam?
non può essere che almeno uno dei 2 arrivi un pó menomato? che incappi in una brutta giornata? un infortunio? un massaggio al clostebol? un attacco di orchite?
Ai detto bene quasi, sulla carta ai ragione ma sul campo da qui a fine anno comanda ancora Sinner, il favorito per us open visto come giocano i due fenomeni è a favore di Sinner, Alcaraz deve solo sperare di incontrare Sinner in giornata no, stasera ha vinto vero, ma non mi ha convinto e non lo dico da tifoso ma da tecnico
qui di ridicolo cè solo il tuo commento vai vai……
Alcaraz troppo veloce e potente e con un’anagrafe favorevole rispetto a quella del grande Djokovic…
I 38 anni pesano si è visto nei scambi, non è più il Novak Djokovic di un tempo, probabilmente anche i riflessi non sono più quelli di una volta, credo che da stasera accetterà che il suo tempo è passato per questo sport
@ Paolo A. (#4476913)
Alcaraz è diventato molto più concreto, forse è semplicemente maturato, ricordiamoci che ha ancora 22 anni. Oggi fisicamente è stato straripante e riesce ad unire potenza e classe in maniera incredibile, e ora ha pure la testa. Credo abbia ancora margine di crescita così come Sinner può aggiungere qualcosa tecnicamente
Bella partita tra esseri umani…
È a tutti gli effetti il n 3 …
@ Pietrox (#4476921)
Ti avevo tirato in ballo personalmente? Cos’è questa confidenza non richiesta?
Sono 17 anni che tifo apertamente per nole… Ma oggi è forse la prima volta che la cosa non mi importa minimamente.e credo che esca dai campi americani per l ultima volta a parer mio, anche se effettivamente è a tutti gli effe g
Il dj ridicolo e penoso
Complimenti a Carlos, ora aspettiamo Jannik che se vince gioca la quinta finale Slam consecutiva.
Per tutti gli altri, praticamente devono iscriversi solo a tornei dove i 2 non ci sono, per sperare di vincere qualcosa.
Il numero 1 per Sinner a fine anno è quasi matematicamente andato,ok mettiamo caso riesca nell’impresa(perché d’impresa si parla contro questo Alcaraz)di vincere gli Us Open rimangono come distacco ancora 1300 punti nella race e neanche Sinner può recuperarli ad Alcaraz in così poco tempo,non ci sono neanche abbastanza tornei,Sinner rischia di non recuperare niente a Pechino perché Alcaraz i suoi 500 punti se li potrà riprendere a Tokyo,a Shanghai può fare altri punti ma anche a Bercy e alle Finals
Credo che il mondo sarà entusiasta di sapere in anteprima cosa sognerà stanotte tale Givaldo Barbosa
Ora Alcaraz ha superato il tabù. Vedremo che cosa deciderà Nole per il futuro prossimo
@ Pietrox (#4476908)
Suppongo che fino ad oggi sperasse(?) di potere ancora imbrigliare lo spagnolo in stile olimpiadi o AO mentre con Sinner si era già rassegnato a non poter vincere più chissà se dopo stasera non cambierà idea…
Un discreto massacro, anzichenò.
Cavolo, “palloso”’oggi in versione masochista (e trollone).. è una novità, ci può stare
Djokovic in chiara difficoltà fisica, data evidentemente dall’età che avanza. Quest’anno è vero che ha fatto 4 semi slam e non è da poco, anzi, ma credo sia il massimo a cui possa aspirare perché più va avanti più le forze mancheranno. Mi chiedo se per uno come lui rifare 4 semifinali slam l’anno prossimo, che credo sia il massimo risultato a cui possa aspirare (ma con un anno in più sarà ancora più complicato) aggiungerebbe qualcosa alla sua meravigliosa carriera?
@ Kb24 (#4476904)
Lol, domenica vi prendete una bella sveglia
Che noia. Non vedo l’ora che scendano in campo Sinner e quel torso di Aliassime, rigido che pare si sia mangiato una scopa. Ne vedremo delle belle: attacchi in controtempo, demi in controbalzo, volee smorzate, cambi di ritmo, ma soprattutto palle corte fintate. Io le vedrò, ste robe, sognandole nel letto. Altri, seguiranno il match.
Alcaraz molto concreto, ma se sinner è quello di musetti o bublik non fa piu di 9 game
Ad oggi, se i due cannibali si iscrivono a un torneo, per gli altri conviene direttamente salire sul primo aereo e tornare a casa senza guardarsi dietro.
31 set giocati a NY in due…ne hanno perso 1…ma di che parliamo?
A Torino tanto vale giocare direttamente la finale red/black e gli altri 6 li mettessero a fare esibizioni da contorno con il moicano australe come dj……