
Grinta Paolini, regge l’urto di Świątek ma la polacca la supera in due lottati set e vince il WTA 1000 Cincinnati


Un lunedì amaro per l’italtennis a Cincinnati. Dopo lo sfortunatissimo k.o. fisico e ritiro di Sinner nella finale maschile, anche quella femminile non porta gioia nella notte, con un’indomabile Jasmine Paolini battuta nel match per il titolo del WTA 1000 dell’Ohio da Iga Swiatek, 7-5 6-4 lo score per la campionessa di Varsavia che batte l’azzurra per la sesta volta in altrettante sfide e torna n.2 nel ranking WTA. C’è un po’ di rammarico per questa sconfitta perché Jasmine ha portato in campo tantissima energia, vivacità di corsa e di braccio, tanto da esser riuscita a più riprese ad andare sopra alla spinta e ritmo dell’avversaria e metterle enorme pressione in risposta, provocando ben 7 doppi falli e ottenendo 10 palle break. Iga però ha giocato meglio le sue chance, sfruttando tutte le 6 palle break ottenute, mentre Jasmine solo 4. Sarebbe riduttivo tuttavia fermare questo incontro assai combattuto alla sola trasformazione delle chance in risposta, seppur decisivo. La partita, come spesso accade quando le due giocatrici sono aggressive e cercano di comandare nello scambio, si è decisa dalla combinazione spazio – tempo: quando Jasmine è riuscita a giocare con profondità e non ha lasciato tempo colpendo con anticipo, la forte rivale è andata spesso in crisi, visto che non ama indietreggiare e ha finito per perdere precisione in spinta, anche col suo monumentale rovescio; ma allo stesso tempo appena Iga ha preso possesso del centro del campo e ha iniziato a spingere con il suo ritmo ed anticipo, abbinato ad angolo e profondità, le pur ottime difese dell’azzurra sono state più generose che vincenti. Infatti aggredire per prima è stata la tattica vincente, e la risposta di Swiatek è stata più incisiva di quella di Paolini, in particolare sulle seconde di servizio. Meglio Iga anche sulle proprie seconde di servizio, altro passaggio che ha fatto pendere la bilancia dal suo lato.
Jasmine è stata encomiabile per attitudine, per come c’ha provato giocando a viso aperto e sfidando la avversaria non solo di contrattacco ma di offesa. È stata una tattica corretta, perché appunto lasciando spazio e tempo sul campo Iga è troppo rapida, arriva prima sulla palla, arriva bene e ti chiude l’angolo, oppure insiste col contro piede e alla fine verticalizza con pressione. Così ha ben eseguito in passaggi importanti, soprattutto alcune delle palle break annullate. In altre Paolini ha rischiato fin troppo, cercando l’anticipo e la potenza, ma tatticamente sono stati quasi tutti rischi per presi, quindi non si può che applaudire il piglio, il coraggio, la forza e determinazione della nostra giocatrice, che a Cincinnati ha ritrovato pienamente la facilità di gioco ed energia, non lontana da quella che nel 2024 l’ha issata a due finali Slam e tanto altro. Su questi campi così rapidi andare a prendere sulla velocità Swiatek – una delle più veloci e con appoggi migliori del tour – è roba seria, da grande tennista. Paolini c’è riuscita per buona parte del match. È piaciuta molto l’attitudine, come non si sia mai scomposta dopo un break andando a recuperare contro break con forza, non tanto per gentile omaggio dell’avversaria. Iga ha sbagliato non poco, ma molto è dipeso dalla pressione imposta da Paolini, da quelle pallate col diritto, da risposte aggressive, da una energia che l’ha sostenuta per tutta la finale (e tutto il torneo). Altro fattore Pro-Swiatek la diagonale di rovescio: Jasmine non molte volte è riuscita a girarsi col diritto per prendersi un vantaggio, e nonostante alcuni affondi col lungo linea da sinistra, in quella situazione la polacca è stata più precisa.
Una sconfitta non è mai qualcosa che si festeggia, ma a Cincy l’italtennis, seppur uscito con due battute d’arresto in altrettante finali di singolare, può esser felice di aver rivisto una Paolini così tosta, carica di quella positività e attitudine che le consentono di sfidare tutte le migliori e giocarci alla pari, anche batterle. Oggi Iga ha tirato fuori dal cilindro momenti da n.1 per superarla, insieme a tanti errori provocati dalla pressione della nostra. Una Swiatek buona ma non ottima, che non è riuscita più volte a consolidare un allungo. Jasmine c’ha provato. Jasmine c’è, e con questa spinta potrà essere una delle protagoniste a New York. Una consolazione per un lunedì sera che aspettavamo con ben altre ambizioni…
Marco Mazzoni
La cronaca
Bel livello fin dai primi punti. Paolini entra fortissimo nel match con diritto pesante e un ace, poi Swiatek entra in moto e mette grande pressione all’italiana martellandone il rovescio. Con un rovescio cross stretto Paolini sorprende la polacca e vince il primo game, con un “andiamo” urlato a gran voce per farsi sentire anche dalla rivale. Paolini non trova la chiave in risposta, ma ci pensa Iga a complicarsi il game con due errori per lei non usuali col rovescio. Ecco che ai vantaggi una risposta di diritto in allungo è premiata, Paolini fulmina Swiatek, è palla break! Si aggrappa a servizio angolato e diritto la polacca, molto ben eseguito. Male Iga, altro rovescio sbagliato, quindi concede il BREAK con uno scambio serrato nel qualche sbaglia per prima. 2-0 Paolini. Tonnellate di energia sulla palla, Jasmine entusiasma, mentre Iga continua a sbagliare col rovescio, va lunga come se non riuscisse a contenere con le gambe la spinta dell’azzurra. Jasmine è “smart”, rimette con intensità e l’altra sbaglia. 3-0, che inizio Jas. Tutto sta nella profondità di palla di Paolini: se riesce a trovare traiettorie nell’ultimo mezzo di campo, Swiatek non arretra e sbaglia; se gioca più corto, la polacca invece entra forte nella palla, comanda e si prende il punto. Fortunata Iga sul 30 pari, un rovescio cross vincente le entra di un capello… Con intensità Swiatek muove lo score, 3-1. Super aggressiva la ex n.1, dalla risposta prende il comando e Jasmine accorcia, finendo a rincorrere. 15-40. Purtroppo l’azzurra sbaglia uno smash a campo aperto, tirato con fin troppa foga… Contro BREAK, 3-2. Su traiettorie appena più corte della nostra, Swiatek entra in modalità “macchina”, verticalizza in lungo linea e c’è troppo campo da difendere per Paolini. Tira pure un ace Iga, 3 pari, rimonta completata, quindi in risposta trova il primo big point del match, un diritto angolato all’inverosimile, come se fosse un servizio col massimo dello slice…. che esecuzione. Jasmine in questa fase non riesce a tener ferma Iga, è da tutte le parti e tira colpi molto incisivi. Sul 30 pari Jasmine tira una seconda palla troppo docile, la risposta di diritto di Iga è violenta, precisa… è palla break. Ancora seconda palla, e la velocità e intensità di Swiatek è mortale, non c’è modo starle dietro con quegli angoli. BREAK Swiatek, 4-3, con quattro giochi di fila. Impressionante quando ha alzato il livello, ora padrona del campo. Trova pure tre ace per la polacca, sportivamente “grandina” sulla toscana, che cerca di sparare a tutta col diritto ma non basta. Ai vantaggi, 5-3 Swiatek. L’italiana stoppa la corsa della rivale ritrovando discreto aiuto dalla prima palla, 5-4. Al momento clou torna la grinta leonina di Paolini, mentre Swiatek si incarta clamorosamente. Poco lucida gioca più al centro e pure più corto, e così concede di nuovo campo a Paolini, brava a prendersi il Contro BREAK ai vantaggi alla seconda chance, con una stecca col diritto della polacca. 5 pari. Iga va a prendersi un nuovo BREAK nel game #11, ritrovando efficacia col rovescio e profondità. Stavolta Swiatek alla battuta è perfetta, quasi non si scambia e chiude 7-5. Un ora di intensità, qualche errore di troppo anche.
Sullo slancio del primo set, Swiatek risponde bene in apertura di secondo e trova due gran punti difensivi, punendo fin troppo la giusta aggressività di Paolini (peccato per una volée non chiusa da buona posizione). Un BREAK che consente alla polacca di far corsa di testa, ma la reazione di Paolini c’è. Jasmine tira due splendidi rovesci vincenti, arriva a palla break sul 30-40, che Iga salva col diritto. C’è anche il secondo doppio fallo del game, ma il rischio in risposta di Jasmine sulla seconda chance non è premiato. La perseveranza è premiata: un diritto a sventaglio di Swiatek svaria largo, era la terza chance, Paolini riprende il BREAK per l’1 pari, incerta la polacca, che va su e poi torna giù. Paolini invece sente la pressione sul 2 pari: prima un diritto deviato dal nastro largo, quindi doppio fallo… 15-40. Purtroppo Jasmine salta fin troppo per aggredire col diritto una risposta un po’ alta della rivale… ok l’anticipo e l’aggressività, ma il controllo non c’è e il timing neppure con la la traiettoria che termina a mezza rete. È il BREAK che manda avanti Swiatek 3-2 e servizio. Tanto scoramento per lucchese che spinge, ci prova, ma perde il controllo di quel che basta a commettere errori. Ma lei è una tosta e continua a provarci, con la tanta energia che la anima. Sul 30 pari Iga spara il settimo ace del match, poi il doppio fallo… Alti e bassi, tanti. Con un attacco generoso Jasmine si procura una palla del contro break e come se lo prende il BREAK! Difesa a tutta, con Iga che non chiude nonostante tre contro piede, e avanza male subendo il passante di un’inesauribile Paolini. 3 pari. Purtroppo il pendolo continua, e ora è Swiatek ad esser più efficace, mentre l’azzurra sbaglia col diritto e pure il tempo dell’attacco sul 30-40, “offrendosi” al passante di Iga. Nuovo BREAK e 4-3 Swiatek, che però continua a faticare nei suoi game. E col lancio di palla, che ripete a più non posso. L’azzurra si prende di forza due occasioni per tornare in equilibrio, ma non riesce a trovare precisione e le fallisce (male un rovescio in rete sul 30-40), con la polacca un po’ in balia in questa fase. Alla fine quel servizio che la sta facendo penare regala a Iga l’ace che la manda avanti 5-3, per la prima volta nel set un vantaggio consolidato. Arriva un game liscio, Paolini resta in scia, ma sul 5-4 è Swiatek che serve per il titolo a Cincy. Swiatek riesce a tenere nervi saldi, non esagera ma spinge con regolarità e si prende due match point sul 40-15. Ace, chiude in bellezza con un grande urlo e facendo il pugno al suo angolo. È il suo 11esimo titolo WTA 1000 in carriera, a conclusione di un’ottima settimana. Esce dal campo sconfitta Jasmine, ma ha disputato una partita gagliarda, capace di rimontare più volte la rivale strappando tanti contro break. Andando spesso sopra all’avversaria, ma non è bastato.
Iga Swiatek vs Jasmine Paolini
TAG: Iga Swiatek, Jasmine Paolini, WTA 1000 Cincinnati 2025
4 commenti
Jasmine ha giocato una gran partita nonostante la sconfitta, avanti con Gaio:)
Oggi oltre a servizio mancava la coach Sarita
Brava Gelsomina, alla prossima!
Alè!
Jasmine è mancata unicamente al servizio. Poche prime e poco efficaci. Un gran peccato perché Swiatek stasera non era imbattibile per una Paolini versione deluxe quasi al livello 2024. Auguro a Jas un fine di stagione con i fiocchi ora che la fiducia nel suo tennis e la forma fisica paiono ritrovate