
Gigante saluta Roland Garros, troppa la potenza di Shelton


Si chiude con una sconfitta assolutamente onorevole la magnifica avventura di Matteo Gigante a Roland Garros 2025. Il romano, entrato nel main draw attraverso la qualificazioni e protagonista di una eccezionale prestazione e vittoria contro Tsitsipas, s’inchina alla potenza a tratti devastante di Ben Shelton, ma lo fa lottando sino alla fine, con un terzo set giocato alla pari con l’americano e ceduto solo all’ultimo tuffo. Finisce 6-3 6-3 6-4 in due ore e venti minuti di buon tennis e diversi momenti di spettacolo, tra le bordate poderose dell’americano e diversi tocchi e giocate di Matteo, uscito tra gli applausi del pubblico. Era difficile chiedere un altro miracolo a Gigante: Shelton per lui rappresentava una sfida davvero ardita visto l’enorme gap di potenza e nei colpi d’inizio gioco. E infatti è stata proprio la combinazione servizio – risposta a spostare l’equilibrio nei primi due set nettamente a favore dell’americano, in eccellente condizione fisica e fiducia. Matteo non è riuscito a mettere pressione in risposta a Ben e questo ha lasciato tranquillo il nativo di Atlanta; condizione pericolosissima perché quando riesce a giocare libero e rilassato il suo tennis arrembante può diventare inarrestabile. Cè stata assai più partita nel terzo set, quando Shelton ha servito un filo peggio – ma nemmeno tanto – e soprattutto è stato Gigante e mettere tante prime palle in campo, potendo così giocare i primi colpi di scambio molto vicino alla riga di fondo e creando anticipi e variazioni di qualità.
Forse Matteo nei primi due set, oltre alla difficoltà del rispondere al rivale, ha fin troppo insistito sul rovescio di Ben. Sollecitare il rovescio dello statunitense è tatticamente redditizio ma non è corretto basare tutto il gioco solo e soltanto su quello, anche perché il miglior modo per far sbagliare un rivale con il colpo meno forte è rischiare sull’altro e quindi spostarlo a colpire in corsa e poco equilibrio sulla debolezza. Gigante ha fin troppo insistito sul lato destro di Ben nei primi due set, infatti quando nel terzo ha giocato più libero e rischiando anche contro il diritto di Shelton ha fatto più partita. Va detto che l’americano nel terzo set, dopo aver spinto come un forsennato e anche corso da tutte le parti coprendo il campo con vigore assoluto, ha un minimo tirato il fiato, e l’intensità generale è calata di quel poco che è bastato a riportare Matteo più in partita. Infatti nel terzo set le chance per l’allungo le ha avute Gigante, sfruttando qualche errore di troppo del rivale ma anche per il merito di rispondere di più e giocare con grande acume, tagli e colpi mai banali che hanno portato l’avversario in posizioni scomode. Purtroppo per il nostro, Ben ha azionato il servizio, e anche quel diritto davvero potente, calibrando la misura nei due momenti caldi e respingendo il tentativo di assalto.
Gigante nei primi due set non ha trovato la misura in risposta, ma nemmeno la posizione. Molto merito va a Shelton, che ha tirato fortissimo ma anche alternato tante prime – e ancor più seconde palle – talmente cariche di spin da far saltare la palla altissima. In un paio di occasioni Matteo è stato quasi “scavalcato” dal rimbalzo… Difficile se non impossibile fare partita pari così, quando l’altro non ti concede niente alla battuta e poi in risposta è super aggressivo, tira forte e avanza, non lasciandoti rifiatare. Gigante ha talento, può fare quasi quel che vuole con la palla ma non ama giocare di fretta e sull’uno-due, tende a creare variazioni spaziando sul campo e alternando traiettorie; contro un avversario così potente e aggressivo sul campo ha avuto in poche occasioni il tempo per farlo. Scontava anche l’esperienza e una fisicità davvero diversa. Non ci sono grandi rimpianti, forse il non aver sfruttato una palla break nel terzo set. In quel momento Gigante era nel suo momento migliore, i suoi game scorrevano piuttosto bene e… chissà cosa sarebbe successo se per caso l’incontro fosse sbarcato al quarto set. Magari Shelton poteva disunirsi, perdere focus e fiducia.
Resta un torneo ottimo per Gigante, che grazie ai punti di Parigi nel Live ranking sale al n.129, al proprio Best. Ma ancor più importante, questo Roland Garros conferma che a questo livello Matteo ci può stare e che può giocare a testa alta anche contro i migliori.
Marco Mazzoni
La cronaca
Shelton mette subito le cose in chiaro: quando servo io, non si gioca, o quasi… Impressionante la potenza di Ben, ma anche l’effetto “kick” che fa saltare così tanto la palla da rendere la risposta difficilissima. Esempio concreto la traiettoria esterna sul 40-15, quasi Gigante col rovescio non ci arriva, pur saltando… 1-0 Shelton. L’americano è arrembante anche in risposta, non ha grande voglia di entrare nello scambio, ma i rischi sono eccessivi, 1 pari. Gigante cerca di tagliare la palla e proporre traiettorie varie, non facili da attaccare, è il miglior modo per difendersi dall’arrembante condotta dell’avversario. Trova anche buona profondità col rovescio, andando a pizzicare il rovescio di Ben, colpo nettamente meno sicuro. Matteo nel quarto game sul 15-30 è ricacciato dietro da un gran lob di Shelton e quindi sbaglia malamente uno smash non impossibile. 15-40, ecco le prime palle break del match. Cancella la prima Gigante con maestria, apre a tutta l’angolo e chiude con tocco (beffardo) sul net. Spreca poi Ben sulla seconda, brutto attacco col rovescio in back, gli svaria un metro in corridoio. La battaglia è già feroce, Gigante lotta e continua ad “affettare” la palla, ma sulla quarta palla break un back troppo vigoroso gli scappa via. BREAK Shelton, avanti 3-1 e servizio. Un servizio top è troppo importante nel tennis di oggi… vedi il quinto game: Gigante si porta 30 pari in risposta, potrebbe esserci uno spiraglio, ma… Ben tira un Ace esterno a 220 km/h. Eh. 4-1 Shelton. Matteo forse insiste fin troppo solo sul rovescio di Shelton e anche giocare puramente di fino rallenta tanto lo scambio, così che Ben ha il tempo per avventarsi e spaccare tutto… Non è un caso che uno dei migliori punti Matteo se lo prende spingendo due ottimi diritti sul diritto dell’americano, ottimo anticipo e velocità. 4-2. Shelton vuol fare lo splendido nel settimo game con uno smash stile Michael Jordan, ma… impatta la palla in modo goffo. Poco male, cancella l’errore marchiano tornando a martellare col servizio, Siamo sul 60% di prime in gioco, e quando la mette praticamente non perde il punto; il vantaggio lo fa giocare sciolto, avanza e chiude. 5-2 Shelton. Nell’ottavo game Gigante cerca di spingere di più, ma va sovra ritmo e sbaglia. 0-30. Spalle al muro, Matteo trova due ottime prime palle, poi sul 30 pari rischia una smorzata di rovescio ma tocca male e la palla quasi non arriva a rete. Set Point Shelton. Scontato l’attacco a rete di Ben, ma è reattivo Matteo, bravo a tirare un passante di diritto robusto che l’americano di volo non controlla. L’azzurro annulla anche un secondo Set Point, bravo a reggere la palla alta e profondissima del rivale e quindi punirlo con una smorzata stavolta perfetta. Gigante con bel piglio resta aggrappato al set, 5-3, ma niente può in risposta. Shelton chiude il primo set 6-3, imprendibile al servizio.
Gigante riparte al servizio nel secondo set. Dal suo angolo lo incitano: attacca per non essere attaccato. Non è facile, tutt’altro, ma quando la prima palla entra, allora c’è il tempo per entrare in campo con decisione. Il game va ai vantaggi e un rovescio lungo costa a Matteo una palla break delicatissima. Si prende un rischio onesto Gigante, accelerazione col diritto lungo linea dopo aver bloccato nell’angolo opposto il rivale, ma la palla gli esce di poco. Quanto basta a costargli un BREAK dolorosissimo, Shelton può fare corsa di testa forte del vantaggio. Si carica Ben dopo un’acrobazia sotto rete che gli vale il 30-0. Carica a tutta soprattutto il servizio, quanto è difficile per Gigante rispondere… 2-0. Matteo è sotto assedio, forte del vantaggio Shelton tira tutto a tutta dalla risposta, e gli stanno in campo. Purtroppo Gigante si ritrova sotto 30-40 e affronta la palla break con la seconda di servizio, finendo sballottato da tutte le parti e costretto a tirare un diritto lungo. C’è il doppio BREAK per Shelton, davvero centrato e anche poco falloso. 3-0. Tutto scorre così bene all’americano da vincere anche un punto dopo esser caduto a terra e aver rimesso una palla di là con uno scatto pancia a terra, roba da circo… Ride mentre si pulisce dalla terra, è uno showman e queste cose le adora. Meno felice Gigante, che non riesce a trovare una chiave per aprire la porta e rientrare in partita. 4-0, con un Ace al centro. Finalmente l’azzurro vince un turno di servizio, lottato ma senza concedere palle break (4-1). Matteo spreca una piccola chance nel sesto game, in risposta si ritrova 15-30 ma colpisce male in risposta sulla seconda palla. Ben si lamenta con la giudice di sedia per il secondo fallo di piede, ma non perde focus. Altre due pallate e via, 5-1. Shelton serve per il secondo parziale sul 5-2. Forse distratto, l’americano si lascia aggredire nel primo punto e poi sbaglia un colpo banale di scambio. 0-30, situazione inedita. Gigante risponde e corre benissimo in avanti su di una smorzata buona ma non ottima. 0-40! Tre palle break, le prime a favore. Ci pensa l’americano, doppio fallo sul 15-40. Recupera uno dei due break Gigante, 5-3. Violenta la reazione dell’americano, torna a mordere dalla risposta, avanza e chiude di potenza. 0-30. Matteo purtroppo commette doppio fallo, spinto dalla posizione super aggressiva del rivale. 0-40 e Tre Set Point. Gioca bene col rovescio Shelton, tre back e poi una solida accelerazione ancora di rovescio. 6-3 Shelton. Peccato, con quel contro break magari…
Shelton riparte al servizio e il terzo set scorre via veloce sui turni di battuta, senza grandi emozioni. Già 2 pari dopo solo 12 minuti, con l’azzurro che regge bene nei suoi game, con parecchie prime palle in gioco. E così infatti è un bell’andare perché Ben in risposta ci prova di meno, o esagera. Staziona con i piedi piuttosto vicini alla riga di fondo Matteo in questo parziale e la differenza è enorme perché riesce a non finire sotto nello scambio, controllando maggiormente il gioco. Altro ottimo turno di battuta, impreziosito da una smorzata perfetta. Ottimo Gigante, e 3 pari. Il miglior Matteo del match, ma… il problema resta essere incisivo in risposta. È difficilissimo trovare continuità e fiducia affrontando le pallate non solo veloci ma anche complesse per spin del rivale. Gigante tira una risposta davvero ottima sul 40-15, rovescio che si stampa sulla riga; poi un altro che esce un po’ corto e sorprende il S&V di Shelton. Vantaggi, è una rarità quando serve Ben. Tira fuori la prima palla due metri e guarda la racchetta come se non sentisse la palla. Sparacchia anche il diritto, qualcosa non va e cambia telaio. Attenzione, palla break Gigante! Ancora niente prima palla “in”, ma dopo una seconda sicura Shelton scarica una bordata al centro di diritto quasi impossibile da contenere. Urla Shelton, si carica, 4-3. Matteo regala al pubblico una perla assoluta nell’ottavo game, un passante incrociato di puro tocco, arrivando in scivolata, quasi un colpo di pongista che mette in mostra la sua mano educatissima. Applausi. È molto più sciolto e l’azzurro, i colpi gli escono più fluidi e incisivi. 4 pari. E quando Ben non fa la differenza direttamente col servizio, allora il tocco di Matteo si prende la scena, splendida la smorzata in apertura del nono game. Perde poi la pazienza Shelton in uno scambio rovescio vs. rovescio. 0-30. Poche prime dell’americano, calato nella spinta, tanto che si affida pure lui alla palla corta, vedendo l’azzurro molto lontano dalla riga di fondo. Un doppio fallo costa a Shelton il 30-40, c’è di nuovo palla break, come nel turno precedente. Mamma mia che rischio ma che classe… Ben attacca la rete e tocca una demi-volée perfetta. Bravo, anche per il momento, e poi che scambio per chiudere il game, stavolta con una difesa estrema dell’americano (qua poco pronto Gigante quando è chiamato a rete e rimette una palla troppo interlocutoria). 5-4. Gigante si fa rimontare nel decimo game da 40-0, molto attento l’americano a non sbagliare niente. Con un rovescio cross tanto bello quanto forse un po’ fortunato, Shelton si prende un Match Point. Si scambia, al centro, Ben è il primo a sbagliare. Sbaglia scelta Matteo, chiama di nuovo a rete l’americano, più reattivo sul net. Si prende una seconda palla Match Shetlon. Finisce qua, Ben tira un diritto dal centro che forse rimbalza pure un po’ male. Sipario. Un ottimo terzo set per Gigante, termina un bellissimo torneo per Matteo. Shelton continua la sua corsa a RG.
Ben Shelton vs Matteo Gigante
Statistica | Shelton 🇺🇸 | Gigante 🇮🇹 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Ace | 10 | 4 |
Doppi falli | 7 | 2 |
Prima di servizio | 47/82 (57%) | 59/101 (58%) |
Punti vinti sulla prima | 37/47 (79%) | 38/59 (64%) |
Punti vinti sulla seconda | 20/35 (57%) | 19/42 (45%) |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 230km/h (142 mph) | 207km/h (128 mph) |
Velocità media prima | 198km/h (123 mph) | 192km/h (119 mph) |
Velocità media seconda | 177km/h (109 mph) | 158km/h (98 mph) |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Punti vinti in risposta | 44/101 (44%) | 25/82 (30%) |
Punti vinti su prima di servizio | 21/59 (36%) | 10/47 (21%) |
Punti vinti su seconda di servizio | 23/42 (55%) | 15/35 (43%) |
Opportunità di break | 11/101 (11%) | 4/82 (5%) |
Palle break convertite | 5/11 (45%) | 1/4 (25%) |
Giochi con break point convertiti | 6/14 (43%) | 3/14 (21%) |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Totale punti vinti | 101 | 82 |
Vincenti | 35 | 23 |
Errori non forzati | 29 | 29 |
Errori forzati | 30 | 37 |
Punti vinti a rete | 20/33 (61%) | 7/16 (44%) |
Giochi vinti a zero | 3 | 3 |
TIPOLOGIA DI COLPI | ||
Colpi da fondo | 252 | 222 |
Colpi sopra la testa | 11 | 6 |
Passanti | 7 | 30 |
Volée | 18 | 7 |
Attacchi | 3 | 2 |
Drop shots | 13 | 15 |
Lob | 13 | 17 |
TAG: Ben Shelton, Marco Mazzoni, Matteo Gigante, Roland Garros 2025
La potenza senza controllo, cioè tecnica, è nulla e il Tennis è basato più sulla tecnica, poi dalla velocità dei piedi e infine nella forza fisica che è sufficiente che sia normale se si eccelle su tecnica e velocità, in sintesi il Tennis non è Sport per forzuti tipo Sollevamento pesi o Lancio del peso ma sport tecnico all’estremo abbinato a velocità di piedi e agilità sorrette da una resistenza atletica oltre le 2 ore di gioco. La potenza nel Tennis è un 10 per cento a dir molto in pratica.
@ Sporadico (#4399089)
Il tennis è stato per lungo tempo un gioco di destrezza, quando c’erano le racchette di legno. Oggi se non sei in grado di far viaggiare la pallina sui 130-150 k/ora, servizio escluso, sei nessuno. Spesso ammiriamo la potenza esplosiva di un giocatore, trascurando che ” gli accorcia di molto la carriera”, vedi Raonic, Opelka, Berrettini, ed altri bomber. enzo
Peccato!…avrebbe potuto vincere il 3 set con un po’ più di astuzia!
ahh ahh mitico sporadico,ora capisco come mai vieni nominato spesso da alcuni utemti del forum.
Secondo me no, Gigante può valere i 100. e’ più forte di passaro ad esempio.
e lo stesso bellucci non lo vedo così lontano.
vero che è bassino ma ha una gran mano ed è veloce di piedi.
forza matteo accorciamo questa distanza dai top 100. e investiamo bene questo bel gruzzolo che hai portato a casa.
Se fosse una giocatrice italiana, direi aspettiamo i 28 anni…
Purtroppo Gigante ha incontrato un coetaneo forte come un toro. Altra cosa rispetto allo spento Tsitsipas. Si è difeso bene, non ha sfigurato, ma ha dovuto cedere al più dotato avversario. Occasione simile domani per Cobolli, affronterà anche lui un giocatore in parziale disarmo. Non si faccia sfuggire questa occasione. enzo
Gigante non è un giocatore che ha il livello da TOP 100, magari su terra può valere la TOP 100 ma se consideriamo tutte le superfici vale la TOP 150.
Avrebbe meritato di vincere 2 set e tre quarti.
Troppo bassetto e leggerino per il tennis moderno
Bravo ad arrivare fin qui dalle quali. Non ne farai più qui al RG. Magari già in USO sarai direttamente in MD. Avanti un altro “vuoto” dietro Sinner
qualcuno che ha visto la partita li ha contati i pallonetti corti fatti da shelton? dovrebbero mettere un limite per partita a quei colpi corti altrimenti non è più tennis ma altro…
non la vedo così, shelton ha più potenza ma gigante ha più tocco e più tennis, cosa è mancato più che altro è l’esperienza, l’abitudine a giocare a certi livelli, a giocare con i grandi si diventa… gigante
Ma chi ha scritto questo articolo? Ma che c’entra la potenza in un gioco di destrezza come il tennis??? Aaaaahhhh… ho capito… perché Shelton tira forte la palla… beh, vedete, la pallina va forte perché l’americanino la colpisce bene, con gran tecnica, e non interrompe la catena cinetica che parte fin dalle dita del piede… non perché ha la forza! Se avesse forza, sarebbe un campione di sollevamento pesi! Ehi, voi del forum… studiate!!!