
Pellegrino in finale all’Estoril Open: continua il sogno del tennista italiano (Video)


Andrea Pellegrino sta vivendo a 28 anni la settimana più importante della sua carriera. Il tennista italiano, attualmente al 237° posto del ranking mondiale, si è qualificato sabato per la finale del Millennium Estoril Open, il maggiore torneo portoghese, che quest’anno è un ATP Challenger 175 ma che tornerà ad essere un ATP 250 nel 2026, come è stato fin dalla sua creazione.
Nella prima semifinale, iniziata alle 15 ma conclusasi soltanto alle 22:30 dopo un’interruzione di oltre sei ore a causa della pioggia che è caduta durante tutto il pomeriggio, Pellegrino ha ottenuto la sua sesta vittoria consecutiva, battendo in due set l’australiano Aleksandar Vukic, 83° ATP, con il punteggio di 6-4, 6-4, in 1 ora e 21 minuti di gioco.
Il percorso di Pellegrino in questo torneo è particolarmente notevole considerando che in carriera ha conquistato solo due titoli Challenger di livello molto inferiore all’Estoril Open. Il tennista pugliese ha mostrato un tennis solido e concreto, riuscendo a superare avversari molto più quotati di lui nel ranking.
Pellegrino affronterà nella finale di domenica l’americano Alex Michelsen, n.38 del mondo, che ha sconfitto il serbo Miomir Kecmanovic.
Per l’italiano si tratta di un’opportunità storica: la possibilità di conquistare il titolo più prestigioso della sua carriera e di compiere un balzo significativo in classifica che potrebbe aprirgli le porte dei tornei maggiori del circuito ATP.
In questo momento ha già guadagnato ben 71 posti ed è al n.166 del ranking ATP. In caso di vittoria oggi salirebbe al n.139 del mondo, vicino al suo best ranking.
Marco Rossi
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be certo con 4/5 anni nei 100 era sistemato almeno fino a 50 / 55 anni. avrà guadagnato bene credo ( anche con le competizioni a squadre) e ancora per 5-6 anni potrà farlo. alla fine si tira una linea e si fanno i conti. male che vada andrà a fare il maestro o il coach in qualche accademia e da ex 120 al mondo quei 3/4 mila euro al mese li porta a casa.
Andrea ha ammesso candidamente che gli è sempre mancato qualcosa per poter provare l’attacco alla top 100 (a tal proposito vi suggerisco i contenuti di Backstage tennis, ne parla nelle finali di Serie A di tennis, li trovate su Youtube). Che ora abbia trovato la formula giusta? Speriamo
Q1 Joao Graca Por 1356
Q2 Bernabè Zapata Miralles Esp 380 (37)
R1 Dusan Lajovic Srb 138 (23)
R2 Felix Auger Aliassime Can 19
QF Nico Jarry Chi 57
SF Alex Vukic Aus 83
F Alex Michelsen Usa 38 ??
@ zedarioz (#4375012)
san pellegrino ripete i Miracoli e un giorno potrà dire ai nipotini che batté Vasami ai tempi d’oro.
Vale quello che ha confessato anche lui nelle interviste e cioé che pur sapendo di avere le caratteristiche fisiche e tecniche per raggiungere i 100, non ha mai avuto la mentalità richiesta per esprimersi a quel livello. Non é che sia un obbligo, peró é un peccato, anche perché con 4/5 anni nei 100 avrebbe messo via un gruzzoletto per camparci fino alla pensione facendo quello che gli pareva…cosí ha fatto quello che gli pareva per 10 anni invece che per 70…
Ma quant’è bello!
Ha sorpreso di più nel mettere sotto al terzo Vasami! Li devi davvero giocare bene anche nelle scelte. Qui invece magari qualche big voleva andare a prepararsi per Roma.
e’ da sempre il nostro migliore 1997. a 18 anni era una promessa, si prevedeva una carriera intorno nei 100 atp. con alti e bassi la sua discreta carriera fra 130 e 250 l’ha fatta ma gli è sempre mancato l’acuto. ha giocato varie quali slam ma senza brillare. questo torneo è stato strepitoso, potrebbe dargli la
spinta per avvicinare quella top 100 mai raggiunta. oggi ha 28 anni, salvo caruso che sicuramente era meno dotato tecnicamente raggiunse il top a 27. speriamo che pelle possa farcela, a tennis gioca davvero bene.
Alcuni non lo sanno però Pellegrino da poco tempo è allenato da Andrea trono che è l’allenatore che dal nulla ha portato agamenone dal numero 800 a quasi entrare tra I primi 100 vi posso assicurare che ci sa fare,speriamo che Pellegrino con lui riesca a fare quello step mentale che lo possa far entrare tra i primi 100
Sono anni che Pellegrino tenta il grande salto. Ottimo fisico, buonissimo tennis….ma testa da rivedere. Questo è il suo vero handicap. Ogni anno fa uno/due risultati di rilievo che gli permettono di galleggiare da almeno 5 anni tra il 150-250 atp. Riuscirà oggi nell’impresa? Sarà arrivato il momento del tanto agognato step? Riguardo Roma….la WC nelle quali l’avrei data a lui e non a Zeppieri che invece dovrebbe capire che prima di rientrare nel grande tennis deve sudare in questi mesi nei challenger 75-100 e non tentare improbabili qualificazioni nei 500 o 1000….
Pero ultimamente li azzeccava sempre a fine anno. Quest’anno ha fatto prima e se riesce a ripetersi 2 o3 volte ancora a questo livello puo sicuramente migliorare il suo best ranking
Me lo ricordo battere Zeballos, allora 70 atp quando aveva 19 anni.
Sembrava destinato ad una carriera diversa.
Se non sbaglio anche Lorenzi esplose intorno ai 28 anni ad alti livelli.
Chissà che non possa ripetere le gesta del senese.
Piccola considerazione, questo Pellegrino è lo stesso che una settimana fa, era sotto 4/1 al 3o con Vasami….
@ walden (#4375004)
Aveva già 25 anni e il livello, salvo rare eccezioni, a quell’età non cambia più. Lorenzi iniziò a vincere partite atp a 29 anni, ma vinceva tanti challenger. Pellegrino ha sempre azzeccato pochi challenger all’anno. Un problema più che di livello, di continuità. Cosa che accomuna tanti giocatori. Mantenere il livello alto tante settimane all’anno è difficile fisicamente e mentalmente. Sonego, ad un livello molto più alto, ha lo stesso problema.
Con l’americano la vede molto dura, m considerato il suo percorso in questo torneo….., mai dire mai!
Sarebbe bello elencare i giocatori battuti da Pellegrino questa settimana e la loro classifica per rendere l’idea dell’impresa che ha fatto.
due anni e mezzo fa, a Settembredel 2022, sembrava che la carrira di Pellegrino fosse ad una svolta: finale a Genova persa contro Monteiro, dopo aver sconfitto di fila Andujar, Ramos, allora 40° al mondo e Lajovic e BR 136. Il match con Monteiro fu il terzo in 24 ore, come spesso capita in quel periodo a Genova la pioggia obbligò a giocare al Domenica semifinale e finale (Monteiro invece giocò solo la finale, perchè era riuscito ad evitare la pioggia) e, dopo due match molto combattuti con Ramos e Lajovic , Andrea non ne aveva più. Fra l’altro fu spesso disturbato da quella canaglia degli scommettitori, dovette muoversi di persona Sergio Palmieri per farli smettere.
In quel torneo, del quale vidi le tre partite, Pellegrino si dimostyro buon giocatore, ma con lacune fondamnetali soprattutto nella battuta e nel gioco a rete (credo non abbia mai vinto una match sul cemento) , ma che allora mi sembrava, con l’aiuto di un buon coach, potessero esser migliorate. Da allora, su e giù con cadute e risalite. Francamnete non credevo che a 28 anni potesse risalire. Mi ero sbagliato.
Grande Pelle!
Siamo (quasi) tutti con te!