
“Un tempo era facile”, il curioso siparietto tra Bublik e Lahyani a Madrid (Video)


I tempi cambiano e i giovani arrivati sul tour sono davvero impressionanti per potenza, mobilità, grande fisico e altrettanto potenziale. L’asticella della competizione è sempre più alta tanto da provocare un gustoso siparietto in campo tra Alexander Bublik e il giudice di sedia Mohamed Lahyani. In un cambio di campo dell’incontro perso dal kazako nato in Russia contro l’emergente Jakub Mensik (in appena 56 minuti), Bublik così si è rivolto a Lahyani.
“Hey Mohamed? Ricordi quando il tennis era facile? Cinque anni fa, era facilissimo giocare a tennis. C’era un sacco di gente a caso nella Top 50, che si muoveva a malapena. Ora questo tizio (Mensik, ndr) non è nemmeno nella Top 10. Che cazzo è tutto questo?”.
“Remember when tennis was easy? Five years ago, it was super easy to play tennis. You had a bunch of random people in the Top 50, barely moving. Now this guy [Mensik] is not even Top 10. The **** is that?”
-Alexander Bublik #MMOpen pic.twitter.com/kwkiiYcmeA
— Tennis TV (@TennisTV) April 29, 2025
Le uscite di Bublik sono note per la sua bizzarria e ironia, ma c’è del vero in quel che dice. Il livello medio del gioco è davvero molto alto, c’è tanta fisicità e potenza anche da parte di tennisti non tra i top10, con la ultima generazione in particolare che promette di portare ai vertici tennisti di grande valore. Tuttavia, non è vero che il livello fosse scadente nel recente passato: anche 5 anni fa la competizione era molto dura. Sasha è un personaggio così, prendere o lasciare.
Mario Cecchi
TAG: Alexander Bublik, Video
Una volta nei 50 ci stavano cani e porci, Bublik è la bocca della verità.
Lo spero veramente.
‘Mandiamogli TANTA TANTA FORZA a ‘sto ragazzo!’
@ walden (#4371647)
Una curiosità: ma per tenere memoria di queste statistiche c’è un programma apposito?
si spera… perchè jannik attualmente è in periodo di topa…
Morto un papa se ne fa un altro.
È un cagnaccio…
Vero?
Poi però rientra l’,educatore cinofilo Jannik che gli mette la museruola… 🙂 🙂
Come scrissi a fine dell’anno scorso, a fine 2019, prima che il Covid mandasse il tennis all’aria per un paio di anni (non fu solo il lock-down di 6 mesi, ma anche il successivo anno abbondante in cui il calendario fu rivoluzionato, si giocarono più tornei sulla terra battuta, alcune aree furono escluse, etc.) nei primi 10 c’erano 5 ultratrentenni ( Nadal, Djokovic, Federer ai primi 3 posti, al 9° Bautista ed al 10° Monfils) in mezzo 5 “millennials”: Thiem, Medvedev, Tsitsipas, Zverev e Berrettini. Il primo Z in classifica era Auger Aliassime, 21°, il successivo era Jannik 78°. Il 3° era Moelleker, 164. Ci si sarebbe aspettato che i 5 citati, più altri nei dintorni (Shapovalov, Khachanov, DeMinaur, Rublev, mentre Ruud, Fritz ed Hurkacz erano ancora lontani) di li poco scalassero la vetta. Invece, non solo, ma anche, grazie al punteggi salvati nei due anni successivi causa Covid ed al calendario deformato, ciò non avvenne. Quando, dal 2023, i “vecchi” hanno cominciato a lasciare più spazio, la “carica degli Z” era già arrivata alla prime posizioni, prima con Sinner, poi Alcaraz, FAA e Rune. No credo che sia stato un problema di maggiore o minore livello, ma un insieme di circostanze, nelle quali un ruolo non indifferente hanno avuto le conseguenze della pandemia.
E’ l’evoluzione, al di là che sia positiva o negativa, e il mondo che continua a cambiare.
Bè ma Mensik non ha sentito? E Layani cosa ha risposto non lo dite?
Notizia a metà
Povero Villa…
come le meteore karacev e harris
Mensik sarà una brutta gatta da pelare, per tutti!
Bublik è un campione assoluto di … discontinuità.
Spesso è anche poco obiettivo (o lucido) nelle sue esternazioni.
Poi questo 2025 appare sicuramente interessante, per quanto visto finora, in assenza di Sinner, con un “ritorno” (da confermare!) di Rune e la ribalta sia di Draper sia della novità Mensik.
Però la stagione è ancora molto lunga, mancano 3 Slam e se son rose…
Intanto vediamo come torna Jannik a Roma (°-*)
Io lascio il russo che oramai è al capolinea. Credo che neanche Marat riuscirà a scardinare quella saracinesca ottusa, quel solido carapace di un gioco involuto e oramai quasi monomaniaco – e prevedibilissimo – che il russo si è cucito addosso e di cui non ha la volontà o forse la capacità di disfarsi per provare almeno ad intentare qualche minimo piano b al lato di quel piattume tattico che oramai lo contraddistingue.
La domanda è: erano troppo forti i tre top con origine anni ottanta o troppo deboli quelli degli anni novanta? Uno potrebbe dire che erano troppo forti i tre ma magari una debolezza (anche di poca forza mentale e di volontà) della generazione dei novanta potrebbe entrare in ballo. La caduta del muro cosa ha provocato?
Come si fa a non voler bene a Bublik!!! Mitooooooooo
L’ espressione di Bublik mentre rimurgina questo pensiero è da pensionato. E sì, la sua generazione ha potuto godere solo degli “avanzi” dei tre squali e adesso si ritrovano con una schiera nutrita di giovani virgulti impegnati a tirarli giù da una vetta che non raggiungeranno più.
In una recentissima intervista di Cobolli (Tennismania), quando gli è stato chiesto quale giocatore giovane ritenesse avere le migliori potenzialità non ha esitato ad indicare Mensik. Per chi non l’avesse vista vi invito a guardare questa intervista perchè davvero bella e interessante anche se abbastanza lunga: https://www.youtube.com/watch?v=ixxblXATPp8 (il passaggio su Mensik intorno al minuto 47)
“Io
Un tempo era semplice
Ma ho sprecato tutta l’energia
Per il ritorno”
Sasha?
non a caso bublik è il GOAT
Presto Alcaraz e soprattutto Sinner, che ha due anni di più, saranno passati di moda, spazzati via dalle nuove generazioni
Bublik santo protettore dei pensionati da circolo subito!
Adoro quest’uomo
@ zedarioz (#4371462)
Vero, i giocatori degli anni Novanta sono stati fagocitati dai giocatori fortissimi degli anni Ottanta e Duemila. Penso sia un caso unico della storia del tennis e molto raro a livello sportivo in generale
Probabilmente questa è una delle ragioni per cui i Milennials, dei quali Bublik fa parte, stanno cedendo il passo, quasi senza lasciare traccia, agli Z. Già oggi in top 10 sono in 4, a fine torneo potrebbero essere 5, dopo il RG 6 o 7, lasciando 2 o 3 posti a quelli nati negli anni ’90, dal momento che, almeno sino a W, Djokovic non uscirà dai 10. Rimarranno solo Zverev, Fritz, DeMinaur e/o Medvedev. Questo decennio rischia di uscire di scena con solo 2 Slams (credo un record negativo nella storia del tennis) ed un solo numero 1, Medvedev.
Sappiamo tutti che c’è stato un buco generazionale di quasi 10 anni, se gli unici nati negli anni 90 a vincere slam sono stati Thiem e Medvedev, con solo due titoli. Quelli nati dopo il 2000 sono già a 7 slam e devono ancora arrivare al top Mensik e compagnia…. Per i Bublik, khachanov, Rublev, Medvedev, tsitsipas, De Minaur, si farà durissima. Zverev è il più forte di questi ma non ha carattere. Musetti sta arrivando, Fils idem, Mensik,e Fonseca ha bisogno di ancora un po’ di tempo.
Ovviamente esaspera il concetto, ma non dice certo una cavolata
Bublik ha pienamente ragione.
il livello medio adesso si è alzato molto.
5 anni fa, con il ritiro di Federer, con Nadal che perdeva colpi, con Murray, Wavrinka, Del Potro, Nishikori, Cilic che cominciavano ad inabissarsi, con Berdych e Tsonga che erano quasi spariti, e i giovani under 2000 ancora troppo giovani, il tennis ha avuto un periodo in cui il livello medio è stato molto basso. Normale ricambio generazionale.
Mi ricordo complimenti analoghi fatti da Bublik a Sinner a Miami 2021.