Lemon Bowl 2022 Copertina, Generica, Junior

La truppa straniera invade il Lemon Bowl

30/12/2021 22:55 6 commenti
Timur Gordeev - Foto Lemon Bowl
Timur Gordeev - Foto Lemon Bowl

Il Lemon Bowl inizia ad accogliere i primi giocatori provenienti dall’estero. Domenica 2 gennaio prenderanno il via i tabelloni principali della 38esima edizione del torneo e sui campi della capitale giungerà il turno dei tanti ragazzi stranieri, che come ogni anno popolano la prestigiosa manifestazione. Attesi 20 atleti provenienti da 3 continenti differenti, complessivamente 11 nazioni; tra queste Stati Uniti d’America, Polonia, Francia e Malta. Mentre i nuovi arrivati prendono confidenza con l’Italia, le qualificazioni delle tre categorie in gara – under 10, 12 e 14 – proseguono con gli incontri disputati tra Salaria Sport Village (sede centrale), Forum Sport Center e Panda Sporting Club. I campioni in carica della categoria under 10, Edoardo Ghiselli e Victoria Lanteri Monaco, proseguono il cammino nelle qualificazioni under 12 battendo rispettivamente Edoardo Gallusi (6-2 6-2) e Carlotta Bianchi (6-1 6-0).

Da Dubai con cuore russo, l’Italia accoglie Timur Gordeev – Arrivato a Roma già da un paio di giorni, l’under 12 Timur Gordeev è uno dei ragazzi che suscita più curiosità alla vigilia delle giornate di main draw. Nato in Russia e cresciuto a Dubai, il piccolo “Timmy” recentemente si è fatto notare con una finale Tennis Europe in Croazia. “Ho iniziato a giocare quando avevo 4 anni e sono tra i migliori negli Emirati Arabi Uniti dove vivo – racconta Timur, che prima di avvicinarsi al tennis si è cimentato come modello -. Prima mi concentravo di più su quest’altra attività, ma adesso preferisco di gran lunga questo sport e mi diverto moltissimo: potrei stare in campo ventiquattro ore al giorno”. Accompagnato dalla mamma, il giovane classe 2010 ha viaggiato in Europa disputando tornei e catturando l’attenzione di tante accademie: “Ho giocato rassegne tra Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro e Croazia, sono stato anche in alcune accademie e tante di loro mi vogliono, tra queste il Novak Tennis Center di Djokovic, a Belgrado”. A casa il piccolo ha avuto l’onore di allenarsi con Mara Santangelo e ha rubato l’occhio anche durante la permanenza nella sede di Dubai della Mouratoglou Tennis Academy: “Ero uno dei più forti all’accademia e mi sono divertito. Lo stesso vale per le giornate con Mara Santangelo”. “Mi hanno detto che ha vinto il Roland Garros in doppio e che è stata numero 27 del mondo – sottolinea ancora sbalordito con l’entusiasmo di bambino che va di pari passo con i suoi sogni -. Questa settimana voglio vincere il Lemon Bowl, poi un giorno vorrei battere tanti record e vincere più titoli Slam di Djokovic”.

Caterina Brunamonti: “Anche da maestra il Lemon Bowl resta speciale” – In qualità di torneo nazionale a partecipazione straniera, il Lemon Bowl può naturalmente contare anche sulle tante eccellenze del tennis azzurro. Nel centro Italia la Tennis Training School di Foligno è ormai da anni un riferimento. “I bambini devono divertirsi e imparare a costruire il punto con un gioco propositivo, bisogna investire nel futuro e non pensare subito al risultato – la filosofia proposta dalla maestra Caterina Brunamonti, che in passato ha giocato e fatto bene al Lemon Bowl -. Il torneo come sempre richiama tanti bambini e c’è un bel clima. Nel 2005 ricordo di aver fatto semifinale nell’under 10, perdendo contro Giorgia Marchetti (best ranking di doppio numero 143 WTA, ndr) che vinse poi la finale”. La sede dell’evento è cambiata, ma l’atmosfera è quella di sempre rimarca Caterina: “Da maestra è un’esperienza diversa per me ma è sempre molto bella ed è così anche per bambini e genitori. Questa settimana abbiamo tanti ragazzi in gara, alcune delle nostre bambine hanno perso ma abbiamo ancora dei bambini che giocheranno nei prossimi giorni”.


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6 commenti

Ruggero (Guest) 01-01-2022 10:07

@ Gibelix (#3011511)

Il problema è come si interpreta da parte di ragazzi e genitori e dalla professionalità e serietà dei maestri che li seguono. All’estero si fa tranquillamente attività u12 a livello internazionale e si fa anche molto bene grazie ad una cultura sportiva e ad una serietà sempre molto presenti a tutti i livelli.
Da questo punto di vista sono anche le Federazioni che danno l’esempio scegliendo i ragazzi non in base ai risultati

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Pier (Guest) 31-12-2021 12:30

@ Gibelix (#3011511)

Guarda… Ni. Hai ragione, sono manifestazioni che presentano dei risvolti eccessivamente agonistici: ciurme di tecnici al seguito, mental coach per dei bambini, esasperazione per il risultato e persino atteggiamenti su con chi il bambino può allenarsi e con chi no (per non parlare delle rivalità genitoriali).
Ma se penso a quando seguivo il pattinaggio ricordo le stesse atmosfere e, se è vero che vincere da piccoli non garantisce la vittoria da grandi, l’essere distante dai migliori rende tutto più difficile.
Occorre equilibrio, capire se dietro l’impegno c’è la passione e non il timore di deludere mamma e papà e, soprattutto, sé stessi.
In fondo sta a noi genitori dare il giusto peso alle cose, nello sport e non solo.

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maestro anni 90 (Guest) 31-12-2021 12:15

io ho visto un decadimento del mondo tennis.. dal punto di vista umano.. si è persa la bussola… da allenatore… ho visto ragazzini mediocri da Sat… che sono trattati come giocatori.. genitori che sembrano bendati.. discussioni futili su palle buone e fuori…

boh.. andro controcorrente.. ma toglierei l’agonismo individuale.. finta 14 anni… incontri solo a squadre.. altrimenti sarà un decadimento senza ritorno…

sono forse disilluso.. ma anche nel nostro mondo tennis.. internet ha creato genitori che pensano di saper tutto.. specializzati nelle racchette del figlio.. ma che non sanno manco lanciarsi la palla..

copa anche nostra… di questi istruttori che accalappiano ragazzi per due spicci.. (perché poi quello si tratta).. e anche per una rivalsa personale…

bah

attendo pareri.. costruttivi 🙂

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Ago (Guest) 31-12-2021 12:04

@ Carotino (#3011476)

Sono perfettamente d accordo. Che vadano a scuola e si divertano a tennis e fine dei lavori. Tanto se uno è buono tipo Sinner poi viene a galla

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+1: Marcus91, Carotino
Gibelix (Guest) 31-12-2021 09:48

“Torneo nazionale a partecipazione straniera”: non c’è limite al ridicolo (o alla totale ignoranza semiotica). Attività internazionale per Under 12: roba da denuncia per abuso su minori. Piccole soddisfazioni per genitori disturbati, ma con portafoglio gonfio. Ovviamente l’attività Under 12 dovrebbe essere limitata a livello regionale. Under 14 a livello nazionale. Dagli Under16 si dovrebbe iniziare l’attività internazionale, sotto l’esclusiva ègida delle federazioni nazionali (esclusivamente tornei a invito). Dai 18 anni attività aperta, cosi anche gli scarsoni con portafoglio gonfio possono iniziare la ricerca dei punticino ATP in Kulailupistan, rendendo orgoglioni i propri genitori e contribuendo a far girare anche l’economia dei trasporti, del settore alberghiero e della ristorazione a livello globale.

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+1: Marcus91, Carotino
Carotino 31-12-2021 08:41

li montano un po’ troppo questi fanciulletti di 10 anni o sbaglio? ok lavorare per essere professionisti, ma qua si stanno bruciando le tappe

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