Finalmente Davin: ecco l’allenatore per Fognini

30/11/2016 08:25 21 commenti
Finalmente Davin: ecco l’allenatore per Fognini
Finalmente Davin: ecco l’allenatore per Fognini

Le riserve sono state sciolte e il nome del nuovo allenatore è stato finalmente rivelato: Fabio Fognini ha scelto l’argentino Franco Davin, come anticipato su questo stesso sito più di 20 giorni fa, dopo un periodo di “prova” fra i due, per capire se c’erano le basi per un progetto, fra la voglia di rivalsa e tornare grande ma anche il desiderio di smentire le malelingue e i tanti detrattori. Accoppiata sulla carta vincente perché…affamata.

Fabio Fognini ha vissuto fin qui una carriera sotto la lente dell’ingrandimento e soprattutto sempre esposta al giudizio altrui, in un modo ben oltre il limite del lecito: vicino alla top10, da tanti descritto come assolutamente talentuoso, per tutti irascibile e poco abile nel sfruttare il grande potenziale, i pochi titoli ATP, uno Slam in doppio, troppi sorrisi e troppe imprecazioni in campo e la paura di aver sprecato tante occasioni. Prossimo ai 30 anni, Fognini vede che i treni cominciano a passare sempre più raramente e quindi prende coraggio: ora o mai più. Addio Perlas, l’uomo che l’ha fatto crescere e lo ha portato a un passo dal sogno. Sono necessari nuovi stimoli e forse una figura meno paterna, meno comprensiva.
Cominciano a circolare nomi, teorie, desideri degli appassionati: da subito il nome di Franco Davin, allenatore argentino già Slam con Gaston Gaudio e Juan Martin Del Potro, circola forte negli ambienti e sulla carta, l’accoppiata appare vincente. Davin potrà dargli la scossa e potrà cercare di riportarlo sui palcoscenici che meglio competono al tennista ligure, da tanti indicato con un valore tennistico più vicino ai primi 10 giocatrici del mondo e non certo a stento in top50 (come attualmente recita il suo ranking).

Il senso di rivincita alimenterà però anche il nuovo allenatore del Fogna: se Davin portò al successo Slam tanto Gaudio al Roland Garros quanto Del Potro a New York, va anche detto che nel biennio 2015/2016 ha miseramente fallito con il bulgaro Grigor Dimitrov. Con il giovane talento bulgaro in rampa di lancio, Davin viene chiamato a far diventare un diamante grezzo…una gemma preziosa e dal valore unico. C’è chi parla di vittorie Slam, di numero 1 nel ranking e invece…Dimitrov non ne imbrocca più una, regredisce nel suo tennis, per alcuni viene snaturato nel suo stare in campo proprio dall’allenatore argentino: sta di fatto che Grigor crolla in classifica, abbandona i suoi sogni di gloria, perde tempo e riesce a tornare competitivo…solo quando dice addio proprio a Davin.
Fognini e Davin proveranno quindi a tornare grandi insieme, a fare la voce grossa: tanti scettici vanno smentiti, sarebbe bello riuscirci a braccetto.


Alessandro Orecchio


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21 commenti. Lasciane uno!

Lorenzo Manenti (Guest) 01-12-2016 21:57

@ Alecon (#1737761)

Non è mezzo disastro. E’ stato un buon anno. Specie con la finale di Mosca persa perché Perlas aveva discusso la separazione da Fognini

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Alecon (Guest) 01-12-2016 11:27

Obiettivamente l’ultimo anno con Perlas è stato un mezzo disastro, il cambio di allenatore era abbastanza scontato e giustificato visto che Fognini si era oramai posizionato tra i primi venti-trenta del mondo.
Davin è certamente un buon tecnico, potrà aiutare Fognini a crescere anche tatticamente, visto che sotto quest’aspetto appare più un giocatore di club che un professionista, ma ovviamente dovrà essere Fognini a mettersi in gioco, a faticare senza risparmio, altrimenti il cambio di tecnico non sarà sufficiente a fargli risalie la china.

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bYE (Guest) 30-11-2016 22:31

Scelta perfetta

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Koko (Guest) 30-11-2016 21:51

Fognini ha raggiunto i quarti slam a Parigi con un allenatore Argentino ma sulla carta meno valido di Davin. Per cui se è vero che non capisco cosa avesse da spartire con il replicante (mr. rovescio ad una mano) di Federer che da sempre è Dimitrov penso invece che sia sulla carta più che adatto per Fognini.

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Sato (Guest) 30-11-2016 21:11

La scelta è di alto profilo, ora anche lui deve metterci del suo perché le qualità per tornare in alto le ha tutte, forza Fabio!

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Lorenzo Manenti (Guest) 30-11-2016 20:55

Due alla ricerca di sé.. Non so, a me x esempio Del Potrò come tennista non è mai piaciuto con quel diritto cannonata a gomito teso. Come persona invece è un signorone. Fognini invece è bello da vedere ma il colpo funambolico spesso non basta. Ripeto, penso che la scelta di Davin non riesco ancora a capirla, ma purtroppo io sono un modesto arbitro di serie modeste

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Antonella (Guest) 30-11-2016 18:45

Forza Fognini! mettici piu’ impegno e vedrai che andra’ meglio !

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arnaldo (Guest) 30-11-2016 18:03

Con Fognini basta. ha dato tutto.

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tony71 (Guest) 30-11-2016 16:40

confermato il futures a basiglio milano3,dal 6 al 12 marzo 😉

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fisherman (Guest) 30-11-2016 15:08

Bla bla bla….cio’ che contera’ saranno i fatti.E’ per quello che si dice; ” carta canta”…in questo caso parlera il campo.

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alexalex 30-11-2016 14:02

Scritto da Fede-rer

Scritto da Reax
@ Fede-rer (#1737514)
Onestamente quindi vuoi dire che con Dimitrov, Davin ha fatto un buon lavoro??? Dico…volete fare commenti sempre sensazionalistici…

D’altronde in qualunque sport l’allenatore può anche essere un asso, ma il prerequisito è la disponibilità e professionalità del suo assistito..

Anche questo è vero! Poi c’è allenatore e allenatore! E atleta e atleta! Le variabili in gioco sono tante!

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Fede-rer 30-11-2016 13:50

Scritto da Reax
@ Fede-rer (#1737514)
Onestamente quindi vuoi dire che con Dimitrov, Davin ha fatto un buon lavoro??? Dico…volete fare commenti sempre sensazionalistici…

Commento sensazionalistico il mio? Mah… Piuttosto sei tu che mi attribuisci erroneamente parole che non ho mai scritto!Dove avrei sostenuto che Davin ha svolto un buon lavoro con Dimitrov? Ho solo detto che l’inizio dei guai del bulgaro a livello di impostazione tecnico-tattica sono iniziati con Rasheed. Ed è oggettivo.. Alla luce del lavoro svolto da Davin con Del Potro e Gaudio è più facile pensare che sia Dimitrov a non aver lavorato bene con Davin e non viceversa! D’altronde in qualunque sport l’allenatore può anche essere un asso, ma il prerequisito è la disponibilità e professionalità del suo assistito..

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alexalex 30-11-2016 12:34

Serve uno che gli faccia capire che anche Federer si fa il mazzo in allenamento e gioca con umiltà! E che lui non è Federer!

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Reax (Guest) 30-11-2016 12:29

@ Fede-rer (#1737514)

Onestamente quindi vuoi dire che con Dimitrov, Davin ha fatto un buon lavoro??? Dico…volete fare commenti sempre sensazionalistici…

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Ja-ja (Guest) 30-11-2016 12:01

Se ci metterà voglia,sacrificio e impegno allora avrà dei risultati,altrimenti può aver preso anche il coach migliore al mondo ma non servirebbe a niente. Forza Fogna

7
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Antony_65 (Guest) 30-11-2016 11:22

Scritto da clipo
@ Fede-rer (#1737514)
Trovo tutto giusto, secondo me se trova le giuste motivazioni( fra un po’ sarà anche papà) ci darà grandi soddisfazioni.

“SE”…..è tutto li il problema di Fognini…le motivazioni e la costanza dei risultati, speriamo bene!

6
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mitch (Guest) 30-11-2016 10:41

Scritto da vilas
@ Fede-rer (#1737514)
Ottima analisi, io sono sempre stato convinto che la separazione con Pistolesi sia stata la più grossa sciagura per Bolelli, peccato….

5
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Gabriele da Ragusa 30-11-2016 10:29

Scritto da Fede-rer
Oneatamente chi ha snaturato e fatto regredire brutalmente il gioco di Dimitrov non è stato Davìn bensì il precedente allenatore, ovvero il pessimo e sopravvalutato Roger Rasheed.
Rasheed può andare bene per altre tipologie di giocatori, con poco talento e tanta voglia di remare. Rasheed crea dei marines con il coltello tra i denti. Ha arretrato la posizione in campo di Dimitrov che, con un gioco molto simile a quello di Federer ha iniziato a remare due metri dietro la linea di fondo.
Davìn al massimo ha fallito nel compito di farlo riemergere dalle sabbie mobili, ma il ragazzo era sicuramente in difficoltà psicologica, snaturato nel gioco e non penso sia uno dei più grandi “lavoratori” e professionisti nel circuito.
Diciamocelo chiaramente, l’allenatore è importante ma alla fin fine quello che conta è il giocatore. Se c’è la stoffa e la propensione al lavoro l’allenatore può incidere. Altrimenti, chiunque sia l’allenatore, non può fare molto.
Poi di certo si deve anche creare l’empatia giusta: ciascuno di noi ha un proprio carattere che entra più o meno in empatia con altre persone. Spero che Davìn sia la persona giusta per la Fogna. E’ difficile dirlo ex-ante! Ci vorrebbe un sergente di ferro, secondo me!
La scelta dell’allenatore è sempre delicata! Pensiamo allo storico caso Bolelli-Pistolesi! Era un connubio che funzionava alla grande, tennisticamente e mentalmente. Dopodichè Bolelli ha cambiato mille allenatori stentando a trovarne uno che sapesse toccare i tasti giusti. Come sarebbe andata la carriera del Bole se fosse continuato quel connubio? Non lo sapremo mai purtroppo…

Bravo, concordo. Non fu affatto Davin il responsabile del fallimento o involuzione di Dimitrov ma Rasheed. Lo sanno tutti. Qst ultimo va bene per gente alla Ferrer o per altri grandi tennisti maratoneti. Concordo in pieno anche su qst punto

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clipo 30-11-2016 10:07

@ Fede-rer (#1737514)

Trovo tutto giusto, secondo me se trova le giuste motivazioni( fra un po’ sarà anche papà) ci darà grandi soddisfazioni.

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vilas (Guest) 30-11-2016 10:00

@ Fede-rer (#1737514)

Ottima analisi, io sono sempre stato convinto che la separazione con Pistolesi sia stata la più grossa sciagura per Bolelli, peccato….

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Fede-rer 30-11-2016 09:52

Oneatamente chi ha snaturato e fatto regredire brutalmente il gioco di Dimitrov non è stato Davìn bensì il precedente allenatore, ovvero il pessimo e sopravvalutato Roger Rasheed.
Rasheed può andare bene per altre tipologie di giocatori, con poco talento e tanta voglia di remare. Rasheed crea dei marines con il coltello tra i denti. Ha arretrato la posizione in campo di Dimitrov che, con un gioco molto simile a quello di Federer ha iniziato a remare due metri dietro la linea di fondo.
Davìn al massimo ha fallito nel compito di farlo riemergere dalle sabbie mobili, ma il ragazzo era sicuramente in difficoltà psicologica, snaturato nel gioco e non penso sia uno dei più grandi “lavoratori” e professionisti nel circuito.

Diciamocelo chiaramente, l’allenatore è importante ma alla fin fine quello che conta è il giocatore. Se c’è la stoffa e la propensione al lavoro l’allenatore può incidere. Altrimenti, chiunque sia l’allenatore, non può fare molto.
Poi di certo si deve anche creare l’empatia giusta: ciascuno di noi ha un proprio carattere che entra più o meno in empatia con altre persone. Spero che Davìn sia la persona giusta per la Fogna. E’ difficile dirlo ex-ante! Ci vorrebbe un sergente di ferro, secondo me!
La scelta dell’allenatore è sempre delicata! Pensiamo allo storico caso Bolelli-Pistolesi! Era un connubio che funzionava alla grande, tennisticamente e mentalmente. Dopodichè Bolelli ha cambiato mille allenatori stentando a trovarne uno che sapesse toccare i tasti giusti. Come sarebbe andata la carriera del Bole se fosse continuato quel connubio? Non lo sapremo mai purtroppo…

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