Djokovic debutta ad Atene contro Tabilo: tra passione, famiglia e la voglia di continuare a scrivere la storia “Gioco ancora perché amo il tennis, non per i record”. Deciderà se giocare le Finals dopo Atene
 23 commenti
					Il ritorno in campo di Novak Djokovic è imminente. Il campione serbo è pronto a esordire al torneo ATP 250 di Atene, dove affronterà il cileno Alejandro Tabilo. Ma per Djokovic non si tratta di un evento qualsiasi: l’ATP di Atene è infatti di proprietà sua e della sua famiglia, un progetto che rappresenta tanto un investimento sportivo quanto personale. Ecco perché, pur essendo un torneo minore, il numero uno serbo non lo considera affatto come un semplice appuntamento di routine: vuole vincere, e farlo “in casa”.
La sua partecipazione arriva in un momento in cui resta incerta la presenza alle ATP Finals di Torino, dove la sua partecipazione è stata confermata dalla FITP ma resta comunque legata alle sue condizioni fisiche dopo l’impegno greco.
Dopo aver conquistato l’oro olimpico ai Giochi di Parigi 2024, molti avevano ipotizzato che Djokovic potesse considerare quella vittoria come il traguardo perfetto per chiudere la carriera. A 38 anni, con 24 titoli del Grande Slam e una bacheca ineguagliabile, sembrava il momento ideale per dire addio.
Ma il serbo ha fugato ogni dubbio: “Molti pensavano che dopo i Giochi Olimpici mi sarei ritirato, ma non gioco a tennis solo per i risultati o i trofei. Gioco perché amo competere, perché mi piace il processo e tutto ciò che il tennis mi dà, a livello personale, familiare e umano”.
Djokovic ha ribadito che la sua motivazione non si misura solo in trofei: “So che, finché sarò in campo, avrò gli occhi del mondo addosso. È una responsabilità che accetto volentieri. Voglio lasciare un’eredità, contribuire allo sviluppo e alla popolarità del tennis”.
Una nuova vita in Grecia con la famiglia
Nel corso dell’intervista concessa al media greco SDNA, Djokovic ha parlato anche della sua recente decisione di trasferirsi a vivere in Grecia con la moglie Jelena e i due figli.
“Non era un piano a lungo termine – ha spiegato – ma negli ultimi due anni sono cambiate molte cose nella nostra vita, personali e professionali. Abbiamo due bambini piccoli e la priorità è creare per loro un ambiente sano, sereno e stimolante. In Grecia ci sentiamo accolti: la gente è gentile, generosa, e come famiglia abbiamo più tempo per stare insieme.”
Per Djokovic, dunque, Atene non è solo una tappa del calendario: è un punto d’inizio. Una nuova casa, un nuovo equilibrio familiare e una nuova energia per continuare a competere.
Un campione che non vuole fermarsi
Nonostante la crescita di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che nel 2025 hanno dominato il circuito, Djokovic ha dimostrato di poter ancora competere ai massimi livelli, raggiungendo le semifinali in tutti e quattro i tornei del Grande Slam.
Il futuro resta un’incognita, ma una cosa è certa: finché Novak Djokovic si divertirà in campo, non appenderà la racchetta al chiodo.
E chissà che il suo nuovo capitolo ad Atene — nel torneo di casa, davanti al suo pubblico adottivo — non segni l’inizio di un’altra sorprendente rinascita.
Marco Rossi
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Ritengo che la bestemmia abbia un valore del tutto dissacrante e benefico allo stesso tempo. Da Ateo sono convinto che la religione sia e sia stata la più nefasta forma di controllo sociale mai creata dai primordi della civiltà e come tale abbia influito negativamente sull’esistenza dell’uomo sulla terra condizionandone le scelte e arrecando molti più svantaggi rispetto ai benefici (che ci sono, altrimenti nessuno crederebbe più in queste presunte autorità celesti). A fronte di ciò, arrabbiarsi per un qualsiasi evento ( da quello più banale a quello più grave) con qualcuno che non esiste e che di fatto non può esserne colpevole è la sublimazione del concetto di sarcasmo. I credenti si offendono perché le presunte autorità celesti verrebbero associate a specie animali colpevoli di beneficiare di impulsi sessuali irrefrenabili, ma noi atei non dovremmo sentirci offesi dal fatto che ci sono persone che continuano a condizionare la nostra esistenza sulla base della fede non corredata da NESSUNA prova scientifica ?
Uno legge quello che vuole leggere caro Walden…. ho risposto sul dubbio che uno a scritto e allego esattamente quello che ho scritto.
Confermo quello che hai scritto solo due appunti, il primo: Potrebbe arrivare “di conseguenza”. togli il potrebbe, ma arriva di conseguenza, ci sarà un bel duello a favore di Alcaraz fino a Australian Open. Poi ogni torneo fino a Roma Sinner non dovendo difendere niente è facile prevedere che diventerà ancora il numero uno. Il secondo appunto alle Atp finals non ci sarà tutta l’Italia ad abbracciarlo ma un buon 30% tiferà contro (di nascosto se vince, voce grossa se perde) TI RICORDO CHE HO SCRITTO DOPO RIPETO DOPO LA VITTORIA DI PARIGI DOVE SINNER E’ RITORNATO NUMERO UNO se non ai ancora capito il mio discorso non era diventare numero uno per una settimana, ma per rimanere a lungo numero uno, poi chiaramente se Alcaraz non si qualifica per la finals e Sinner vince la finale senza mai aver perso una partita ritorna numero uno, cosi ad Australian Open Sinner vince ancora e Alcaraz perde subito ma la matematica e la previsione dice quello che ho scritto
Appunto: se i bookmakers danno Musetti vincitore a 4,50, mi spieghi quali sono le “due tesi che si sommano” (mai vista in matematica la “somma di due tesi”) che darebbero a FAA la sicurezza che Musetti non possa vincere Atene?
probabilmente non sei Veneto né toscano.
l’intelligenza non c’entra niente.
Bravo eccellente analisi! Le persone vogliono plasmare i campioni a loro immagine e quindi Sinner deve essere buono e umile, quasi sfigato così se lo sentono vicino. Musetti? “Ma quanto è arrogante! Non è uno do noi..” (noi chi?). Però pure Sinner certe volte non è italiano perchè non ci fa vincere un altri inutile coppone…e via andare.
IO mi ricordo che dicevi che Sinner sarebbe tornato numero uno non prima della prossima primavera…caro matematico…
ha dichiarato che decide dopo Atene..
Mi immagino una finale Musetti-Djokovic schedulata alle 16 di sabato.
Con l’order of play di Torino di domenica completamente in alto mare….
Secondo te: 22Bet Italia…Sisal Matchpoint…Snai….Eurobet….Betway… come impostano le scommesse….te lo dico io sono calcoli matematici, dove inseriscono lo stato di forma del giocatore, la superfice del campo, la classifica ecc.ecc. poi come ho detto ci sono delle variabili del momento che nessuno può prevedere…. attualmente danno Novak Djokovic · 2.70 Lorenzo Musetti · 4.50
@ Aquila. (#4514809)
Anch’io da Ateo incallito mai una bestemmia perché la trovo davvero inaccettabile specie per un credente, deplorevole e denota scarsa intelligenza
Nole é un agonista, anzi é l’agonista per eccellenza, gli piace vincere e sta cercando i record. Punto, il resto sono chiacchiere.
Da ateo convinto non ho mai bestemmiato (imprecato si) per il rispetto di chi ci crede condivido il suo pensiero, non bestemmiare la considero una forma di intelligenza che purtroppo molti non hanno
Scusami, con tutto il rispetto, ma la matematica cosa c’entra col fatto che ritieni Musetti non possa vincere Atene? Applicando la tua “tesi matematica”, un tennista che non ha mai vinto un torneo non lo vincerà mai. Oppure mi è sfuggito qualcosa (che invece FAA conosce) nella matematica che non sia un calcolo delle probabilità dato dal numero dei partecipanti corretto, semmai, dalla posizione in classifica e il rendimento negli ultimi 24 mesi su quella superficie. Più o meno, eh.
@ Di Passaggio (#4514777)
Mi spiace ma vorrei ritornare su questo punto
“… o Musetti perché tira i porchi in campo (ma chissene).”
e principalmente sul “chissene”. Una perfetto riassunto di grande ignoranza.
Non sono credente! Ma…
Un cristiano ha delle precise priorità nelle gerarchie del suo credo.
Ama il prossimo tuo come te stesso (gli altri)
Onora il padre e la madre (i genitori)
Ma soprattutto ama Dio, (il creatore).
Dio chiede ad Abramo di sacrificare suo figlio ed Abramo è pronto ad ubbidire. Per te una favoletta, per un credente la verità, per il teologo una perifrasi per parabola.
Queste poche righe per capire il significato di una bestemmia per un credente.
Chi bestemmia esprime l’assenza di un pensiero, rende esplicità la sua stupidità (offendere a caso) ma soprattutto offende gratuitamente milioni di persone.
Se andassi in giro uralando “siete tutti figli di p….” immagino che per te sarebbe una offesa. Una bestemmia per milioni di cristiani, credenti e praticanti è una offesa di molto superiore.
Reagire con chissene ad una bestemmia è solo manifesta ignoranza
Scusate.
“Nonostante la crescita di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, che nel 2025 lo hanno spesso preceduto in classifica…” e leggeteli gli articoli prima di pubblicarli
Scritto da Onurb
Sulla gazzetta.it Binaghi ha detto che ha la conferma che djokovic ci sarà a Torino….
Scritto da Giampi
Vince Atene e il giorno dopo a Torino per la prima partita..ho molti dubbi anche perché sarebbe solo un atto di presenza..
Scritto da Kenobi
Un atto di presenza del valore di 350 mila dollari, oltre al prestigio e visibilità.
Infatti Musetti va ad Atene per una gita.
Chi ha detto poi che non ne potrà vincere una di partita?
Scritto da Aquila.
Se Novak partecipa Musetti diventa riserva…Aliassime sa benissimo che Musetti non vincerà mai Atene, altrimenti avrebbe partecipato al torneo, per chi tifa la davis meglio cosi, alle atp finals sarebbe un pesce fuori dall’acqua, eviterà brutte figure e arriva più fresco per la davis
Scritto da Kenobi
Felix ha fatto un calcolo razionale, basandosi su un rischio e sulle sue condizioni fisiche e si rispetta, ma le certezze come le ha lei non esistono nello sport, non le hanno le persone intelligenti e non le rispetto.
Scritto da Aquila
Caro Kenobi non è una questione di intelligenza o se lo preferisce lo è….La mia è matematica pura. Musetti non vince un torneo da tre anni, sappiamo che sotto pressione gioca pure male…..Sommando le due tesi sarà difficile che vinca Atene….se riesce a leggere tutte le mie previsioni vedrà che le ho sempre azzeccate, non faccio previsioni a vanvera ma sono basate su base tecniche e matematiche. Chiaramente c’è sempre una possibilità di errore, fatte di variabili del momento che uno non può prevedere
Penso che Nole sia diventato scomodo per la Serbia e viceversa: la Serbia scomoda per lui. Se è così ha fatto bene a prenderne atto. Nelle scelte di vita il realismo è la miglior strategia. Per giocare a tennis è necessario un ego sovradimensionato. Inevitabile lo scontento di chi voglia ingabbiare questo o quel campione di tennis. È successo a tutti, dai tempi di Panatta (prima non c’ero), li vogliamo elencare tutti? Impossibile, vorrebbe dire elencare quasi tutti i tennisti. Borg, Nastase, Panatta stesso, Mac, Lendl, Becker, Agassi,…. oggi perfino Sinner si becca le critiche di non italianità, o Musetti perché tira i porchi in campo (ma chissene). I tennisti sono loro stessi, li prendi a pacchetto. Che sia il pacchetto Edberg o il pacchetto Becker, quelli sono. Io, per conto mio, sono felicissimo del pacchetto Sinner.
In generale mi piacciono i tennisti, perché sembra che abbiano capito fin da piccoli che questa è la règle du jeu: essere sé stessi, esser quindi criticati, eventualmente rispondere alle critiche (non tutti lo fanno). Il comportamento di Nole non è proprio dei miei preferiti, non mi piace, il suo modo di tenere la racchetta in mano invece mi ha sempre convinto più di tutti gli altri, quindi nel mio profondo gli voglio bene. Questa volta della Serbia avrei fatto come lui, magari scegliendo un’altra nazione, ma capisco che lui abbia scelto la Grecia.
Se si riferisce al 2025 sempre (e anche Zverev del resto)
La proverbiale correttezza del più forte tennista di tutti i tempi…
Sinner e Alcaraz nel 2025 spesso hanno superato in classifica?
Più che spesso, credo.
Beh è abbastanza normale per un primo turno di un 250
Intanto il torneo e’ un flop . Affluenza pubblico nulla
daje co sta finale djoko waw
#101 in arrivo… 😉