Notizie dal mondo ATP, Copertina, Generica, WTA

Tennis in fermento: i top player chiedono più equità e potere decisionale nei Grand Slam

26/09/2025 21:47 3 commenti
Carlos Alcaraz e Aryna Sabalenka nella foto - Foto Getty Images
Carlos Alcaraz e Aryna Sabalenka nella foto - Foto Getty Images

Il tennis mondiale vive un momento di transizione non solo dentro, ma anche fuori dal campo. Dopo l’azione legale della PTPA contro ATP, WTA e i quattro tornei dello Slam, accusati di monopolio, arriva un nuovo capitolo che potrebbe scuotere le fondamenta del circuito. Alcuni dei giocatori più importanti del panorama attuale — tra cui Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Aryna Sabalenka e Iga Swiatek — hanno firmato una nuova lettera indirizzata direttamente ai Grand Slam, chiedendo cambiamenti sostanziali nella gestione e nella redistribuzione delle risorse.

Secondo quanto riportato da The Athletic e Associated Press, la lettera, firmata il 30 luglio, è il secondo documento di questo tipo in pochi mesi e si concentra su tre punti cardine: denaro, sostenibilità e maggiore potere decisionale.

Il primo tema riguarda la creazione di un fondo pensione allargato, che vada oltre quanto già esiste in ATP, con l’obiettivo di garantire più stabilità economica a una fascia ampia di tennisti. L’idea è quella di coinvolgere direttamente i Grand Slam, oltre ad ATP e WTA, in una gestione condivisa.
Il secondo punto è quello più discusso da anni: il montepremi. Attualmente i Major distribuiscono ai giocatori circa il 16% delle loro entrate complessive. I firmatari chiedono che questa quota salga gradualmente fino al 22% entro il 2030, mentre i tornei si difendono ricordando di aumentare ogni stagione i premi complessivi.

Infine, i giocatori chiedono un maggior potere di partecipazione nelle decisioni che riguardano il calendario e il format degli Slam. L’idea è quella di creare un Consiglio dei Giocatori che includa anche i Major, così da non subire scelte unilaterali come l’introduzione del nuovo doppio misto allo US Open o l’allungamento della durata dei tornei con l’inizio anticipato alla domenica.
Le prime riunioni tra le parti, tenutesi a Roland Garros e Wimbledon con la mediazione dell’ex CEO WTA Larry Scott, non hanno portato a risultati concreti. I tornei si dichiarano disponibili al dialogo, ma resta da capire quanto siano pronti ad accettare cambiamenti che andrebbero a ridisegnare equilibri storici.

Per ora, le stelle del tennis hanno fatto sentire la loro voce, dando l’impressione che il confronto sarà lungo e complesso. La domanda che resta aperta è una sola: fino a che punto i Grand Slam saranno disposti a cedere parte del loro potere ai giocatori che li rendono grandi?



Francesco Paolo Villarico


TAG: , , ,

3 commenti

Marco M. 27-09-2025 00:47

Prima di esprimere qualsiasi parere attendo di leggere l’imperdibile commento del noto scrittore Das Panda che nel suo libro aveva già anticipato tutti questi temi e anche domandato come fosse possibile che i Paesi Bassi non avessero uno Slam al posto di quell’antiquato e fuori dalla storia torneucolo di Londra, su erba poi…
Solo dopo il suo immenso commento potrò essere certo di avere un’idea…

3
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
JannikUberAlles 27-09-2025 00:11

Pare abbia firmato anche Coco Gauff.

2
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!
Tiger Woods (Guest) 26-09-2025 22:45

Chissà perché non hanno scritto ad Andrea, che col suo One Vision e 1000 extra large sta portando il circuito a livelli altissimi e vette prima inesplorate…

1
Replica | Quota | 0
Bisogna essere registrati per votare un commento!