Lorenzo Musetti supera Prizmic e conquista i quarti a Chengdu
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Secondo turno positivo per Lorenzo Musetti all’ATP 250 di Chengdu. L’azzurro ha avuto la meglio su Dino Prizmic al termine di una sfida dai ritmi altissimi, chiusa con il punteggio di 7-5, 3-6, 6-2. Il giovane croato ha confermato ancora una volta il suo enorme talento, ma a fare la differenza è stata la continuità: qualità che Prizmic deve ancora trovare con regolarità, ma che potrà maturare con l’esperienza. Musetti, invece, ha mostrato maturità e colpi decisivi nei momenti chiave, sigillando la vittoria con un rovescio lungolinea stampato sulla riga. Ai quarti di finale sfiderà Nikoloz Basilashvili, attuale numero 114 del ranking ATP.
Musetti conquista un primo set complicato: 7-5 a Prizmic
Lorenzo Musetti parte con il piede giusto nel match contro Dino Prizmic, riuscendo a imporsi nel primo parziale per 7-5 al termine di un set intenso, a tratti dominato ma reso più difficile da un paio di passaggi a vuoto.
Il toscano approccia il set con grande concentrazione: tiene bene i suoi turni di servizio e già nei primi giochi riesce a strappare la battuta al croato. Da fondo Musetti spinge con il dritto e fa valere la sua maggiore qualità nelle accelerazioni, portandosi avanti 2-1 con break.
Dopo un buon avvio, però, l’azzurro attraversa un momento complicato: sul 2-1 e servizio, subisce quattro punti consecutivi e concede subito il controbreak. L’inerzia si sposta momentaneamente dalla parte del giovane croato, che con coraggio tiene i suoi turni di battuta e si porta sul 4-3. Musetti, da parte sua, deve fare i conti con qualche errore gratuito di troppo col dritto.
Il set diventa più nervoso e combattuto. Entrambi i giocatori alternano colpi spettacolari a errori non forzati, ma i servizi reggono. Sul 4-5, Musetti serve per restare nel parziale e lo fa con autorità, chiudendo il game a zero con un ace.
È qui che Musetti alza il livello: aggressivo in risposta, spinge con il dritto e approfitta di un paio di errori pesanti di Prizmic. Con un passaggio a vuoto del croato, l’azzurro ottiene il break decisivo, portandosi 6-5.
Al momento di servire per il set, Musetti dimostra maturità e freddezza: annulla una palla break con un gran dritto, piazza un ace sul set point e archivia il parziale con una prima vincente che vale il 7-5 dopo oltre 50 minuti di battaglia.
Prizmic alza il livello e pareggia i conti: 6-3
Il secondo set della sfida tra Lorenzo Musetti e Dino Prizmic si chiude con il successo del croato per 6-3, che riequilibra il match.
L’inizio è subito indicativo: Prizmic torna in campo dopo il toilet break e parte con maggiore convinzione, tenendo la battuta e mettendo pressione al servizio dell’azzurro. Musetti riesce inizialmente a reggere, annullando anche una palla break e trovando ace nei momenti delicati, ma col passare dei game il croato aumenta progressivamente la qualità delle giocate.
Sul 3-4 arriva la svolta: Prizmic trova colpi vincenti di rovescio e dritto che strappano applausi, riuscendo a ottenere il break che indirizza il set. Sul 5 a 3 con un rovescio in diagonale e uno smash sicuro, il croato guadagna due set point e chiude poco dopo 6-3, confermando un livello di gioco altissimo negli ultimi venti minuti. Musetti non ha molto da rimproverarsi: la differenza l’ha fatta la crescita improvvisa e sorprendente di Prizmic, che ha giocato probabilmente il miglior tennis della sua giovane carriera.
Musetti chiude i conti al terzo set: 6-2
Con un terzo set di grande carattere e qualità, Lorenzo Musetti supera Dino Prizmic e conquista la vittoria per 7-5, 3-6, 6-2. Dopo un secondo parziale in cui il croato aveva alzato sensibilmente il livello, l’azzurro è rientrato in campo con l’atteggiamento giusto, riuscendo a mantenere alta la concentrazione e a far valere la sua maggiore esperienza nei momenti chiave.
Musetti parte bene, tiene con autorità i primi turni di servizio e nel terzo game trova la palla break con un passante di rovescio spettacolare che gli consegna poi il 3-1. Da lì in avanti Lorenzo cresce ulteriormente: il servizio diventa un’arma costante, il dritto viaggia con continuità e la palla corta destabilizza l’avversario. Prizmic prova a reagire, soprattutto nel sesto game in cui annulla due palle break con colpi di puro istinto, ma l’inerzia ormai è tutta dalla parte del toscano.
Sul 5-2 Musetti si procura due match point: il primo lo annulla con un grande smash Prizmic, ma al secondo è il rovescio lungolinea dell’azzurro, stampato sulla riga, a chiudere la contesa. È l’epilogo perfetto di una battaglia che ha visto Musetti gestire bene i momenti complicati e trovare soluzioni vincenti quando contava di più.
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| Statistica | Musetti 🇮🇹 | Prizmic 🇭🇷 |
|---|---|---|
| STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
| Rating del servizio | 301 | 257 |
| Ace | 10 | 3 |
| Doppi falli | 1 | 0 |
| Prima di servizio | 54/72 (75%) | 58/90 (64%) |
| Punti vinti sulla prima | 44/54 (81%) | 38/58 (66%) |
| Punti vinti sulla seconda | 10/18 (56%) | 17/32 (53%) |
| Palle break salvate | 3/5 (60%) | 4/8 (50%) |
| Giochi di servizio giocati | 14 | 15 |
| VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
| Velocità massima | 219km/h (136 mph) | 209km/h (129 mph) |
| Velocità media prima | 203km/h (126 mph) | 195km/h (121 mph) |
| Velocità media seconda | 158km/h (98 mph) | 154km/h (95 mph) |
| STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
| Rating della risposta | 158 | 117 |
| Punti vinti su prima di servizio | 20/58 (34%) | 10/54 (19%) |
| Punti vinti su seconda di servizio | 15/32 (47%) | 8/18 (44%) |
| Palle break convertite | 4/8 (50%) | 2/5 (40%) |
| Giochi di risposta giocati | 15 | 14 |
| STATISTICHE DEI PUNTI | ||
| Punti vinti a rete | 0/0 (0%) | 0/0 (0%) |
| Vincenti | 0 | 0 |
| Errori non forzati | 0 | 0 |
| Punti vinti al servizio | 54/72 (75%) | 55/90 (61%) |
| Punti vinti in risposta | 35/90 (39%) | 18/72 (25%) |
| Totale punti vinti | 89/162 (55%) | 73/162 (45%) |
TAG: ATP 250 Chengdu, ATP 250 Chengdu 2025, Lorenzo Musetti

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Paoloni ne ha trenta, bamba!
Hurcatz? Ahahaha ahahaha ahahaha
Sinner nato prima del 2000?
Ahahahah
Forza Lollo, Torino non è poi così lontana. L’obiettivo è quello, la strada è quella giusta!
È nono. Meno male che c’è il tuo neurone che spiega perché non è tra i top 3… perché ne vince una e ne perde 4. La tua verve perde colpi giorno dopo giorno.
Monotono.
@ JannikUberAlles (#4485754)
Il reale non è una lode. Chi millanta s’imbroda enzo
Qualcuno di voi si è mai preso la briga di chiedersi il perchè delle sconfitte di tanti campioni, a cominciare da Svitolina, Rublev, Tstsipas, Medvedev, Hurcatz, Berrettini, Sinner? Credo pochisimi, io fra questi. Ci studio molto sopra e in ultimo traggo le mie “infallibili” conclusioni. Se dico che i nati prima del 2000 sono in netto declino, non è un sparare a casaccio, ma frutto di uno studio continuo. Esempio: Svitolina contro la Paolini ha “pazziato” nel primo set, dimenticando di avere 31 anni. Colpi potenti che hanno frastornato non poco la Jasmine. A metà del secondo set, i colpi che prima la Poalini vedeva sfrecciare senza poter far nulla, hanno perso vewlocità e potenza. La nostra giustamente ne ha approfittato. Elina, furibonda per non riuscire più a mettere in difficoltà la rivale, ha cominciato a sbagliare fino a scoppiare definitivamente. Deduzione ,parziale, non baso un mio giudizio solo su una partita, sono pochissimi i tennisti che arrivati ai 30 anni sono ancora molto competitivi. Il discorso è lungo, mi fermo qui, ma vi ho dimostrato il perchè non sbaglio enzo
Chi si loda si imbroda…
Enzo- (Minus)
@ Alberto Rossi (#4485660)
4 anni fa! Allora era così! Io commento il fatti del giorno, non faccio l’ indovino, per questo non sbaglio mai enzo
Ho visto un po’ del primo set ma non mi stupisce quanto scrivi.In realtà la manualità a rete si insegna ma spesso è il giocatore a non sentirsi a suo agio trovandosi,per la velocità degli scambi e per la possibilità di subire il passante da ambo i lati,a metà strada.
È una mia ipotesi ma l’attacco su rovesci bimani ed in openstance ti mettono molto a rischio e o sei vol naso sulla rete o sei Edberg (o Mac,Rafter, Stepanek).
Che però sia una situazione da crearsi si, concordo pienamente:in un tennis spesso già scritto se hai la mano di Lorenzo devi mischiare le carte,provare almeno in fasi con ampio margine di vantaggio .
E che lui,se va 40/0 e fa l’errore dà ancora l’impressione di non dimenticarlo del tutto.
Tutto condivisibile, ma per me manca anche di verticalizzazione dello scambio almeno su queste superfici. Oggi nel secondo set ha subito gli attacchi del croato e contro chi ti aggredisce devi essere tu aggressivo. Inoltre l’avversario copriva benissimo il campo e costringeva un Musetti in comando dello scambio a spingere a tutta tre o quattro volte prima di chiudere, quando un attacco deciso a seguito di un dirittone bello carico avrebbe permesso di prendere la rete e chiudere più velocemente. Certo bisogna averlo tra gli schemi, provati e riprovati, e non aspettare, come faceva Musetti, di vedere come va il dritto, partire in ritardo e trovarsi a fare le voleè con i piedi sulla linea del servizio, bisogna avere coraggio e non demoralizzarti per qualche passante subito, ma sembra, in generale, che hai giocatori insegnino che i punti persi a rete valgano doppio per gli avversari.
Prizmic è un avversario molto tosto, giovane e in crescita. Complimenti Lorenzo per aver partito a casa il match e ora sotto con il georgiano.
Alla fin fine mi stai troppo simpatico per criticare, ma tu non eri fra quelli che vedeva Musetti fuori dai 100?… lo so, può sembrare un’antifrasi
Anche la Versione Enzo Plus BOCCIATA.
Poche Idee e anche Confuse.
Ho visto solo il terzo set e Lorenzo mi è piaciuto, peraltro contro un giovane talento che esprime il suo miglior tennis sul cemento.. ora la rivincita contro un giocatore “rognosetto” che lo ha battuto a Wimbledon, sebbene con un Musetti convalescente… non dico altro, perché sembra porti sfiga
Se dovessi giocare a cercare l’intruso nei 3 set giocati dal croato punterei il dito decisamente sul secondo parziale.
Intruso non solo rispetto all’attuale ranking di Dino (se non sbaglio 114), ma anche rispetto all’attuale effettivo livello del croato, che collocherei intorno al n.50.
Soprattutto negli ultimi tre giochi del parziale il croato ha fatto veramente i numeri e vedo più meriti suoi che demeriti di Musetti nell’esito del set.
In passato Lorenzo avrebbe sicuramente accusato la fiammata dell’avversario e si sarebbe lasciato prendere dal nervosismo rischiando di perdere il match.
Invece è stato bravo a rimanere calmo, ad aspettare che la tempesta passasse e a fare valere la sua superiorità nel parziale decisivo.
Adesso altro match non banale, contro un tennista che sta ritornando ai suoi livelli e che gioca un tennis molto potente.
Incrociamo le dita e aspettiamo conferme…
Non riserverei troppe speranze in Musetti, si sa che dopo una partita giocata abbastanza bene ne perde malamente altre 4
Nel secondo set l’ho visto con un atteggiamento molto difensivo, anche sulle seconde di Prizmic,che, per essere croato, ha una battuta abbastanza mediocre. Il set-test è stato questo, perché nel primo Prizmic ha commesso molti errori, e nel terzo non ne aveva più. Per questo sono solo moderatamente ottimista, è vero che questo torneo ha un tabellone decisamente modesto, ma lo sappiamo tutti che tennisti di buon livello (o come Basilashvili con un passato di alto) possono trovare la settimana top, come capitò ad Atmane a Cincinnati.
Vincere non è tutto ma stavolta era anche di più
50 punti in più rispetto a FAA., adesso son più di 400
Altri 50 male non farebbero
La prima partita con il bye contro un giocatore già rodato può presentare qualche insidia, l’importante è averla portata a casa. Nel terzo set si è visto il miglior Musetti, speriamo che abbia rotto il ghiaccio. Il torneo può vincerlo, è favorito, ma non lo ha già vinto. Tra i partecipanti nessuno ha il suo tennis ma sul cemento il vantaggio si riduce rispetto alla terra battuta. Sarebbe importante portarsi a casa il torneo per andare a Torino e ancora di più per vincerne uno, cosa che non gli riesce dal 2022. Quest’anno la migliore occasione era a Buenos Aires ma si è fatto male.
Difficile cambiare l’apertura.In teoria dovresti se hai meno tempo ma se affretti o vai in blocco oppure esegui il colpo più “spontaneo”.
Per me la chiave è piuttosto il prendere lo scambio:se lascia andare il dritto entrando coi piedi e portando avanti il peso del corpo, soprattutto dal centro verso la sinistra dell’avversario,si ha una palla che ora è cattiva,pesante,caccia lui l’avversario lontano e le situazioni di passività e affanno si riducono.
La palla di Lorenzo può essere molto potente col dritto e se ha in mano il palleggio ha talmente tante soluzioni da mettere in difficoltà quasi tutti,i due lassù molto meno, ma l’obiettivo ora dev’essere consolidarsi in top 10 con proiezione alla top 5. Che per uno fuori dai 50…dai 100…dalle righe…dal circolo… è tanta roba.
Buona la prima! Se Muso batte Basilashvili ai quarti supera de Minaur nella Race
Alla fine la differenza tecnica fra Musetti e Prizmic, è stata netta a favore del nostro. Faccio un paragone calcistico mani-piedi. E un detto comune che il centravanti ha il piede di velluto, mentre quello del terzino è grezzo, rozzo, pesante, impreciso. Musetti ha la mano paragonabile al piede di Del Piero, Prizmic come quello di Bruno. enzo
Intanto Rublev gli sta regalando punti…
…avanti verso Torino!
Bravo Lorenzo oggi, questo 250 sarebbe da vincere, mi sembra siano tutti avversari ampiamente alla sua portata.
Ottima vittoria.
Prizmic è valido.
Che dire, bravo Lorenzo che “in primis” batte Prizmic!!
Mi ha convinto Musetti, all’esordio nella tournée asiatica e contro un avversario giovane, in grande crescita e molto forte atleticamente.
Si è vista (almeno a me così è sembrato) la ricerca di un’evoluzione del suo gioco sul duro.
Un Musetti che ha cercato di anticipare i tempi e punti di impatto per rendere il suo tennis più offensivo.
Sul lato del rovescio è riuscito molto bene, sul lato del dritto, su palle veloci o quando era in movimento, ha fatto fatica a farsi trovare pronto con la preparazione del colpo quando ha cercato di anticipare gli impatti.
Su queste palle credo che dovrebbe cercare di abbreviare la preparazione del dritto, andandosi ad appoggiare sulla velocità di palla avversaria… Facile a dirsi, molto più complicato a farsi, per uno che, come il carrarino, è impostato con una preparazione del dritto piuttosto laboriosa.
Comunque nel complesso molto bene… L’importante è aver capito dove è il problema ed il margine di crescita su queste superfici e lavorare anche con uno sguardo al medio e lungo termine… Ci vorrà un po’ di tempo, ma i frutti arriveranno.
Fondamentale quando cerchi di fare queste transizioni nel tuo gioco è trovare un buon amico nel servizio e da questo punto di vista vengono confermati i buoni segnali già visti in altre occasioni.
Avanti così… Sarebbe fondamentale portare a casa questo 250.