
USA fuori dalla Davis, Johnson attacca: “Formato orribile”


Dal 2003, anno dell’ultimo trionfo Slam targato Andy Roddick, e dal 2007, anno dell’ultima Coppa Davis vinta, il tennis statunitense continua a vivere una lunga attesa. Nemmeno con un gruppo solido e competitivo, formato da Taylor Fritz, Frances Tiafoe, Reilly Opelka e la coppia di doppio Krajicek-Ram, è arrivata la svolta. Anzi, la sconfitta casalinga contro la Repubblica Ceca ha segnato un duro colpo: per la prima volta dal 2021, gli USA non prenderanno parte ai quarti di finale, in programma a Bologna.
Le difficoltà di Fritz
Il leader del team, Taylor Fritz, ha lottato nonostante condizioni fisiche precarie. Dopo aver superato Jakub Mensik nel primo singolare, il californiano ha ceduto a Jiri Lehecka nel secondo match:
“Il mio obiettivo era arrivare in forma, ma purtroppo non è stato così. Sono stato male, ho dovuto fermarmi due giorni e non ero pronto al 100% per nessuna delle due partite. Almeno ho vinto quella del primo giorno, ma nel secondo incontro era impossibile: ho lottato, ma il mio avversario ha giocato meglio. Dentro di me pensavo comunque di potercela fare, ma Lehecka è stato troppo solido”, ha spiegato Fritz.
Le parole di Bob Bryan
Il capitano Bob Bryan, ex n.1 del mondo in doppio, ha riconosciuto i meriti della Repubblica Ceca:
“Ci togliamo il cappello davanti a una squadra che è stata migliore di noi in entrambe le giornate. I nostri ragazzi hanno spinto molto nel doppio, hanno costretto Jakub a stare in campo per ore, è stato un duello fisico. Alla fine, che sia singolare o doppio, ciò che conta è quanto tempo passi sul campo. Ho ripetuto a Frances (Tiafoe) più volte di aggrapparsi al secondo set, ma Mensik ha fatto le cose giuste quando serviva”, ha dichiarato Bryan.
La polemica di Steve Johnson
Se la sconfitta in campo ha lasciato amarezza, a infiammare il dibattito ci ha pensato Steve Johnson, intervenuto nel podcast Nothing Major, insieme a John Isner, Sam Querrey e Jack Sock. Le sue parole sono state un vero atto d’accusa contro l’attuale formato della competizione:
“Alla fine, tutto si riduce a questo: l’attuale formato di Coppa Davis è incredibilmente brutto. È il peggiore di tutti i tempi, ha perso tutta la sua essenza. È una cosa orribile, ma hanno deciso di trasformarlo così. Che la fase finale si giochi in un territorio neutro è una follia. Personalmente, preferirei che si disputasse ogni due anni, perché così com’è adesso non funziona”, ha sentenziato l’ex numero 21 del mondo.
Gli Stati Uniti, dunque, si leccano le ferite. La Repubblica Ceca vola ai quarti, mentre il tennis a stelle e strisce resta alla ricerca di un nuovo punto di riferimento, in grado di riportarlo ai fasti del passato.
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5 commenti
Perché invece se il formato cambiava vincevano la davis?
Quando uno perde lo deve accettare. Punto. Ha lo stesso senso di uno che cambia le regole di un gioco da tavolo perché perde sempre.
Già,la Sultan Cup ha un solo padrone!!!
il formato è molto migliore di come era prima, con i 2 singolari giocati il venerdì quando la gente lavora.
Il sabato solo un doppio e la domenica gli emozionantissimi dead rubber
Si prendano le loro responsabilità. L’anno scorso hanno sbagliato a schierare doppio e hanno perso. Ora hanno fatto una figura barbina nei gironi. Si facciano due domande e si diano due risposte.
Se una corazzata che insieme all’Italia è sulla carta la migliore del mondo esce nei RR significa che l’ammiraglio è un incapace.
Vada via! E si faccia sostituire da un ammiraglio capace!
Quando si stra-perde partendo da stra-favoriti…
…dopo è inutile arrampicarsi sugli specchi!
Ci manca solo la scusa delle palle, ma qui sono altre le palle che non hanno funzionato!