
Rublev commenta il momento difficile dell’amico Medvedev: “È la sua vita, ma non deve sentirsi solo, ci sono io, la sua famiglia. Chi sono io per giudicarlo… ma se vuole cambiare ha bisogno di aiuto”


Andrey Rublev si conferma campione di empatia e umanità riflettendo sul momento davvero difficile dell’amico Daniil Medvedev, esploso in comportamenti oltre il limite nella dura sconfitta sofferta a US Open contro Bonzi. “Rublo” ha esordito con una buona vittoria in tre set su Prizmic e al prossimo turno trova Boyer, in una zona di tabellone discretamente favorevole e che potrebbe portarlo a sfidare Zverev negli ottavi. Dopo il successo al primo turno, parlando a Tennis.com il russo si è soffermato sull’amico Medvedev, mostrando l’affetto che lo lega all’amico di una vita – i due sono cresciuti insieme anche a livello giovanile.
“Non sono proprio il miglior esempio di chi può dire qualcosa su qualcuno, perché anche il modo in cui mi comporto spesso non è un buon esempio”, afferma Rublev. “Come posso giudicare qualcuno visto che mi capita di comportarmi allo stesso modo? E come posso giudicare qualcuno che è stato numero uno al mondo e campione Slam?”
Padrino della figlia maggiore di Medvedev, Alisa, Andrey sottolinea di essere assolutamente al fianco dell’amico. “È la sua vita. Se vuole cambiare e ha bisogno di aiuto, può sempre contare su di me, e ha molti altri amici. Ha una famiglia che lo aiuterà. Questa è la sua vita e queste sono le decisioni che deve prendere. È un ragazzo molto simpatico e super divertente. Il resto è suo. Solo lui sa cosa sta succedendo.”
Rublev conclude l’intervento sottolineando come il lavoro sul proprio atteggiamento sia una delle sue priorità, e non tanto per l’aspetto competitivo ma per vivere meglio. “Sto cercando di cambiare, ma non perché voglio cambiare il mio comportamento, voglio solo essere felice e godermi la vita. Non lo faccio perché voglio comportarmi bene, o male, o altro… Voglio solo sentirmi bene con me stesso e godermi ogni giorno. Ecco perché sto cercando di cambiare”.
Vedremo se Medvedev sarà davvero sanzionato con una multa record per il comportamento tenuto in campo contro Bonzi. Il suo 2025 Slam si è chiuso con una vittoria e quattro sconfitte. Un bilancio terribile per uno che questi tornei partiva per vincerli…
Mario Cecchi
TAG: Andrey Rublev, Daniil Medvedev, Us open 2025
Ho letto che si è trasferito nel 2014, a 18 anni quindi, non propriamente piccolo, hai ragione. Però si è trasferito coi genitori. Ha fondato la sua propria famiglia in Francia, pur con una ragazza russa. In Russia molti lo stigmatizzano per queste sue scelte, credo in modo anche peggiore di quanto fanno alcuni italiani con Sinner. Ritenere Sanremo un evento che certifica l’italianità è riduttivo e, permettimi, anche ridicolo. Se mi dicessi la Davis o le olimpiadi, capisco. Sinner ha vinto due Davis per l’Italia, contento di vincerle, credo.
La realtà vera è che questi ragazzi vivono internazionalmente: Sinner, Medvy, ma praticamente tutti, lo stesso Nole, forse il più nazionalista di tutti sta pensando di andarsene in Grecia. Tutte le persone che vivono internazionalmente non aderiscono a nessuna forma di bieco nazionalismo e ovviamente vedono le guerre tra stati come la peggior sciagura possibile.
Chi li tira per la giacchetta, da una parte o dall’altra, non capisce una cippa di questa situazione. O non vuole capire, perché gli fa comodo, come i nostri Generali eletti al parlamento europeo, che poi mandano giustamente i figli nelle scuole internazionali. Si risparmiassero dichiarazioni tendenziose. Non fare lo stesso errore, tu.
Medvedev è nato in Russia, ha passato l’infanzia in Russia, ha fatto addirittura il liceo a Mosca, che è andato via da piccolo è falso. Solamente già da ragazzo con la sua famiglia si è spostato in Francia. E profondamente legato alla Russia e dalla Russia ha sempre avuto elogi, qualche figura importante l’aveva anche definito il tennista russo più intelligente.
E’ forse più russo Medvedev di quanto è italiano Sinner visto che a parte tornare a fare le vacanz in sudtirolo evita qualsiasi evento ( vedi Sanremo ). Senza contare la lingua.
Quindi se vogliamo accampare scuse sul perchè si trova in questa situazione Medvedev andiamo a cercarle da un’altra parte.
Non è la stessa cosa, Sinner ha i genitori in Sudtirolo e ci torna regolarmente, Medvedev e l’intera famiglia hanno abbandonato la Russia quando lui era piccolo.
@ Kenobi (#4468535)
Penso che essere russi e vivere in giro per il mondo alle volte possa portare a situazioni spiacevoli , ad un cambiamento di atteggiamento che ti senti addosso da parte degli altri . Tipo sinner che ha detto di sentirsi guardato un modo diverso dagli altri durante la storia doping . Poi che sia quella la causa o l incapacità di reagire alla crisi tennistiche in cui si trova , noi non possiamo saperlo
Per favore, le tue fonti sul popolo russo e ucraino?
Hai sicuramente una parte di ragione. Sono ragazzi-uomini che hanno visto molto e in molti luoghi. Ma credo che per loro, il luogo dell’anima sia comunque nella sconfinata madre Russia e che mal digeriscano le nostre piccinerie occidentali ormai fermentate. ..
@ Markux (#4468453)
Non sono del tutto d accordo – ma trovo che certi commenti sono eccessivi . Ha sbagliato – come ha sbagliato l arbitro – ma ha esagerato . E una sanzione di qualche genere la trovo corretta . Ma , ripeto, non esageriamo . Non ha ucciso nessuno
Sinceramente non ho visto cosa sua successo in campo, ma ho visto spesso Medvedev protestare e non l’ho mai trovato particolarmente maleducato o violento (al più qualche racchetta rotta sul campo)… il tennis è un mondo di bacchettoni e qualsiasi comportamento un po’ sopra le righe viene eccessivamente enfatizzato
Il tuo intervento è piuttosto fuoriluogo. Allora si può dire la stessa cosa di Sinner che ha ceduto alla bella via e al bel regime fiscale di Montecarlo lasciando l’italianità.
@ andrewthefirst (#4468499)
Secondo me ti fai un’idea sbagliata. Questi sono ragazzi in un certo senso privilegiati, girano il mondo da quando sono piccoli, hanno acquisito una mentalità internazionale molto presto, conoscendo presto persone diverse con origini culturali molto diverse, tendono a dare un valore oggettivo alle situazioni che vivono, meno filtrato dalle radici culturali che determinano il modo di pensare di gran parte di noi.
Sono quelli che si potrebbero definire cittadini del mondo.
I problemi di Rublev o Medvedev, se ci sono, non sono imputabili direttamente alla loro lingua e cultura madre. Sono casomai questioni personali, come correttamente suggerisce Rublo. Kachanov o la Sharapova sono persone che non sclerano, eppure sono russi.
Per quanto riguarda i due compari di nozze, sono convinto che non siano contenti della società belligerante della loro madre patria, ma credo che in qualche modo lo accettino perché molto di più non possono fare. Noi faremmo lo stesso, ma non per questo sclereremmo o sbadiglieremmo in faccia all’avversario.
È come se il bove desse del c……
all’ asino.
Sante parole! Quelli da escludere dall’Europa sono ben altri
Conoscere la Russia non significa essere stati a Mosca o San Pietroburgo ,ma conoscere un popolo che viene dalla depressione della dissoluzione dell’Impero sovietico, da dominare un continente a diventare un paese che negli anni ’90 riceveva agli aiuti dal mondo intero per non collassare, a centinaia di migliaia di giovani costretti ad emigrare, dalla forte criminalità anche a seguito della fallita invasione e devastazione dell’Afghanistan, all’alcolismo soprattutto nelle estese lande desolate della Siberia e della Russia asiatica.
Oggi vengono da una guerra che già si protrae da diversi anni in un paese dove molti russi hanno parenti ed un popolo che ritiene cugini e che devono odiare per mantenere quella cricca mafiosa al potere.
Oggi gli artisti , le minoranze, , LGBT sono discriminati, sanzionati ed incarcerati , io non giustifico Rublev o Medvedev per i loro comportamenti ma credo siano ragazzi molto sensibili che sentono il peso di questo dramma straziante.
Si sentono quasi esclusi dal’Europa,da noi.
Se volete vedere gli incredibili gesti osceni di Medvedev basta digitare gesti osceni di Medvedev su YouTube e trovate il filmato su LA7…se non lo squalificano per questo non so cosa altro bisogna vedere…
La bella vita piace a tutti…ma lui ne soffre un po’ perché non capisce come aprire il cellophane…
Deve essere aiutato, è l’unico a livello di Alcaraz e Sinner e si è completamente perso per non si sa quale motivo. La scusa delle palline non basta.
Commento discutibile, un altro dei tanti. Medvedev ha da anni abdicato alla sua russicità, abbracciando la bella vita della riviera azzurra semifrancese. E secondo me ha fatto pure bene.
I russi mi sembrano tutti un po’ esauriti.
Se non reggi più lo stress del tour ritirati, è uno sport non per tutti.
Forza! È difficile essere russi nel mondo pre-impacchettato odierno. ..
Comunque l’arbitro ha ‘regalato’ un primo servizio a Bonzi sul match point!!!!! Mi sarei inc….. anche io!!!!!!!!!!!!
Regolamento….quello che vuoi… fai tu!!!
Hi bisogno d’aiuto.
Detto da chi si prende a racchettate sulle gambe in campo… c’è da credergli
Non è questione di aiuto è questione che oramai Danilo sente di non essere più competitivo e questo non lo accetta. Lo capirà.
È verissimo.
Cambiare comportamento in campo? E perché mai, una multa di centomila Dollari sono un caffè per Danilo. Uno deve sempre essere sé stesso, il limite e’ nom recare danno al prossimo.
Bella persona Andrey