
Jannik Sinner: “Non penso più a Parigi, ora voglio solo godermi un’altra finale contro Alcaraz”. Alcaraz carico verso la finale: “Non credo di avere vantaggio mentale dopo Parigi. Jannik sarà ancora più forte” (Video sintesi partite)


Jannik Sinner è in finale a Wimbledon per la prima volta in carriera, e lo fa con una prestazione da campione assoluto: 6-3, 6-3, 6-4 a Novak Djokovic, un risultato che certifica tutto il percorso di crescita dell’azzurro. In conferenza stampa, Sinner si è raccontato con sincerità e lucidità, parlando del match appena vinto, del suo rapporto con Alcaraz e delle prospettive per la finale di domenica.
Sensazioni dopo la semifinale
“Mi sento benissimo, oggi ho giocato una partita davvero molto solida. Sono molto felice e non vedo l’ora che arrivi domenica. Vediamo cosa succederà.”
Parigi nella testa?
Gli chiedono subito quanto pesa ancora la finale persa cinque settimane fa al Roland Garros contro Alcaraz:
“Se ci pensassi ancora tanto, non sarei nella situazione di giocare un’altra finale, credo (sorride). Sono molto felice di condividere ancora il campo con Carlos. Sarà difficile, lo so, ma è una sfida che aspetto con entusiasmo. Cerco sempre di mettermi in queste situazioni che amo. Le domeniche dei tornei sono speciali.”
Il valore della rivalità con Alcaraz
Quando gli chiedono se sente di star vivendo una “nuova era” del tennis insieme allo spagnolo:
“Non c’è ancora un nome per la nostra era, non si può paragonare a ciò che hanno fatto Federer, Nadal e Djokovic per oltre 15 anni. Sei Slam in un anno e mezzo sono pochi. Però siamo di nuovo in questa posizione, è la seconda finale Slam consecutiva che giochiamo l’uno contro l’altro. Questo fa bene allo sport: più rivalità giovani ci saranno, meglio sarà, perché la gente vuole vedere nuovi duelli. Sono felice di essere parte di tutto questo, vedremo se continueremo così per i prossimi anni.”
Cosa serve per battere Alcaraz?
“Credo che entrambi stiamo crescendo come tennisti e come competitor. Ovviamente bisogna provare qualcosa di diverso, non puoi essere prevedibile in campo, quindi prepareremo la partita nel miglior modo possibile. Quando il livello e il ritmo sono così alti, conta anche l’istinto. La superficie è diversa, lui è il favorito: ha vinto qui due volte di fila, è di nuovo in finale. Batterlo sull’erba è molto difficile, ma mi piacciono queste sfide. Amo il faccia a faccia, vedere cosa posso fare e fin dove posso arrivare.”
Come si supera una sconfitta importante come quella di Parigi?
“In ogni Slam spendi tante energie, sia mentali che fisiche. Quello che amo è tornare a casa, stare con la famiglia e gli amici, rilassarmi, giocare a ping-pong, fare un barbecue. Questo è ciò che ho fatto dopo Parigi: due-tre giorni di stop, poi ho ricominciato a lavorare duro per prepararmi. Halle non è andata come speravo, ma la settimana di preparazione che ho avuto dopo è stata fondamentale per arrivare a questo livello.”
Il gomito e la condizione fisica
“Non ci sono problemi per domenica. Dopo il match con Shelton ero molto più preoccupato, ma ora gestiamo bene questa piccola noia. Oggi mi sono sentito bene già dal riscaldamento.”
Come si diventa competitivi contro Djokovic?
“Ho iniziato a giocare con Novak molto giovane. L’esperienza che accumuli in partita non la impari in allenamento. Ogni sfida con lui, e con altri giocatori che mi hanno messo in difficoltà all’inizio, mi ha aiutato a capire cosa fanno bene e dove si può metterli in difficoltà. Con Djokovic è difficilissimo trovare punti deboli. Essere migliorato fisicamente mi aiuta: ora mi sento a mio agio anche negli scambi lunghi, non ho più fretta di chiuderli. Ma è sempre complicato: la tensione prima di entrare in campo si sente, anche oggi è stato così. Però bisogna anche godersi questi momenti, sono speciali.”
Verso la finale
Sinner conclude con uno sguardo al futuro: “Se il ciclo tra me e Alcaraz continuerà per anni, lo vedremo. Intanto mi godo il presente, e domenica un’altra finale con Carlos.”
Carlos Alcaraz domenica giocherà la sua terza finale consecutiva a Wimbledon: un risultato straordinario per un giocatore di appena 22 anni, già capace di conquistare cinque Slam e inanellare 24 vittorie di fila nel circuito maggiore. Ma dopo aver superato Taylor Fritz in una semifinale tiratissima (6-4, 5-7, 6-3, 7-6), lo spagnolo si prepara all’ennesima sfida di altissimo livello, contro Jannik Sinner, in una finale che promette scintille e che riaccende la rivalità più avvincente degli ultimi anni.
“Non vedo l’ora, sarà una finale fantastica”
Nella conferenza stampa post-match, Alcaraz non nasconde la soddisfazione: “Non potrei essere più orgoglioso. Sono felicissimo di raggiungere la mia terza finale consecutiva qui, a Wimbledon, giocando un tennis così buono. Non vedo l’ora che arrivi domenica.”
Ritorna la super sfida con Sinner, ma nessun vantaggio psicologico
Naturalmente, tutti chiedono a Carlitos se si sente “avvantaggiato” dopo la storica maratona vinta a Parigi contro Sinner. La risposta è chiarissima: “Non credo proprio di avere un vantaggio mentale per la finale di domenica, dopo la finale del Roland Garros. Quello che Jannik ha, come tutti i grandi campioni, è la capacità di imparare da ogni esperienza. Sono certo che dalla finale di Parigi abbia tratto delle lezioni che lo renderanno ancora più forte fisicamente e mentalmente. Sarà pronto per dare il 100%.”
“Quello che stiamo facendo insieme è stupendo per il tennis”
Alcaraz celebra anche la rivalità con Sinner come motore di spettacolo e crescita per tutto il movimento: “Quello che stiamo facendo io e Jannik è davvero speciale per il tennis. Condividere i grandi tornei con lui, giocare finali e le fasi decisive dei tornei più importanti è qualcosa di fantastico, almeno per me. Siamo entrambi molto giovani e spero che potremo costruire una rivalità lunga anni, magari da mettere allo stesso livello di quelle tra i grandi del passato.”
Partita diversa rispetto al 2022
Riguardo all’unico precedente a Wimbledon, nel 2022, lo spagnolo chiarisce: “Siamo due giocatori completamente diversi oggi, su erba e sulle altre superfici. Jannik oggi si muove in modo incredibile, scivola sull’erba come sulla terra battuta. Sarà una sfida interessante. Non guarderò il match del 2022, perché siamo cambiati molto.”
Il servizio come chiave del suo successo
Carlos rivela di sentirsi molto sicuro nei fondamentali della “sua” erba: “Sto servendo molto bene e sono molto a mio agio nel serve\&volley. Penso che qui si possa usare questa tattica più spesso, e mi sento pronto a farlo.”
Obiettivo: rendere il tennis sempre più grande
Infine, uno sguardo al futuro: “L’obiettivo è quello di continuare così, divertendomi e facendo crescere il tennis. Spero che questa rivalità con Sinner diventi una delle più belle di sempre.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Wimbledon, Wimbledon 2025
Perfettamente d’accordo!!
La provocazione di Antonio è in realtà un grandissimo elemento di prova a favore dell’assoluta inutilità dell’assunzione di Clostebol nel caso di Sinner. Nella stragrande maggioranza dei casi di doping nello sport (non solo nel tennis) l’atleta dopo la squalifica sembra l’ombra di se stesso e non si avvicina minimamente alle prestazioni pre positività. Con Jannik stiamo assistendo al fenomeno contrario: un atleta cresciuto mentalmente, tecnicamente ma, soprattutto, dal punto di vista fisico (e quindi anche senza i massaggini clostebolizzati).
speriamo un po’ meno bella che a Parigi
Francesi? Inglesi? Non vincono uno slam dalle guerre napoleoniche.
Sotomayor permanente. Vale il detto: se ti in….no meglio non agitarti ché aumenti solo la goduria
Questo è Marco Mazzoni…
Bravi
Ma io consiglierei di cestinare tutti i provocatori così passerà a tutti la voglia di provocare e registrare 100 nick per farlo. Provochi? Ban, subito
Così torniamo tutti a focalizzarci sullo sport e sul tifo, magari ad accapigliarci ma in modo sano anziché rispondere a e/o spolliciare i disagiati che fa perdere tempo, energia e voglia a tutti
Le regole sono vostre per carità. Ma date retta, la disinfestazione rende l’aria migliore per tutti
My5c….
Devo confessare che sono rimasto stupito della crescita di Alcaraz negli ultimi 12-18 mesi.
Mi sembra chiarissimo che la rivalità con Sinner è benzina sul fuoco della crescita del murciano.
Parliamo di un fenomeno assoluto… Carlos è Federer 2.0 con il rovescio a due mani e la fisicità del primo Nadal.
Pensavo potesse avere qualche crepa dal punto di vista mentale ma obiettivamente è strabiliante per come riesce ad alzare il livello quando gioca con Jannik e come riesca a farlo ancora di più nei momenti decisivi, andando in una sorta di tranche agonistica ai limiti dell’onnipotenza.
Quindi parliamo di un fenomeno assoluto e a 360 gradi.
Detto questo, se parliamo di caratteristiche strutturali a medio e lungo termine (e lo dico cercando di essere obiettivo e scrivendo con una mano sola…) credo che sia molto più facile per Sinner colmare il gap (ammesso che ancora ci sia) su terrà e erba che non per Carlos farlo sul cemento.
Parlo di cemento Slam, perché poi c’è cemento e cemento e su campo più lento e con rimbalzi bassi il discorso cambia e lo abbiamo visto ad IW.
Sì ieri è stata incredibile la risposta sul set point per Fritz nel tiebreak del quarto set, con qualsiasi altro giocatore (forse Jannik a parte) sarebbe stato servizio vincente
(te ne regalo un’altra, condividila con i tuoi colleghi troll):
Nessun lucky loser era mai arrivato in finale a Wimbledon
Vediamo, dove si firma, a parte Wimbledon, per vincere un paio di mille gli US open e le finals in cambio del n.1? Personalmente gli porterei a piedi il trofeo fino a Murcia…
Orrore, ho sbagliato “ha 23 anni”..prima o poi doveva succedere, è come fare quattro doppi falli consecutivi ..
Mah, forse Agassi, Borg, Wilander, Ferrero e mi fermo qui avevano una prima da numero uno? Poi penso a Diokovic che ha 23 anni aveva un servizietto e allora sarei fiducioso che dici?
Oddio, vista come è andata negli Ao e nei successivi tornei sul cemento non direi…
Bellissima constatazione Live tennis.it.
Siete il miglior sito di tennis.
Bravi ,sempre avanti così.
I francesi forse non lo ameranno, ma ti assicurano che nel principato di monaco lo apprezzano molto
Lo jannik visto contro Ben e Nole ha rincuorato noi (quasi) tutti dopo lo spavento con Dimitrov. Una partita rocambolesca portata a casa grazie alla Dea bendata. Grigor stava giocando come i bei vecchi tempi e Sinner è stato palesemente condizionato dalla botta la gomito, dolorosa e bruciante sul momento.
Io che non sono mai granché scaramantico voglio credere che questa grazia della dea bendata significhi qualcosa. Significhi che domenica sera Jannik abbia spezzato questa maledizione che dura da troppo tempo e che ha incrinato la sua aura in maniera pesante tanto quanto il caso Clostebol.
Alcaraz é scappato via, è diventata Kryptonite del roscio. Si trasforma come dice lui stesso quando si affrontano. Quei 4 match point di Parigi buttati DEVONO essere spazzati via.
DI fronte però, purtroppo, c’è forse il miglior Alcaraz mai visto da quando si fece scoprire al Alicante anni fa.
Io lo vedo veramente al top, fisico prima di tutto, ma anche mentale, nonostante i 5 set con Fognini e i soliti set lasciati per strada più per svogliatezza che per altro.
Alcaraz comanda come e quando vuole e la cosa spaventosa è che anche quando perde il filo si ritrova subito.
A Parigi è stato jannik a perderla, nonostante Carlos abbia fatto faville sui match point di Sinner.
Se c’è giustizia jannik vince. Il fato ci ha messo lo zampino. Non può esser stato un caso
Spero vinca il talento, la fantasia, l’ estro, il bel tennis.
Mai come a Wimbledon questo sport ha bisogno di questo.
E sappiamo a chi appartiene tra i due.
Spero davvero che sia come dici tu
Vero che lo spagnolo è migliorato e probabilmente anche su cemento si mostrerà migliore rispetto al passato. Però per me Jannik è ulteriormente migliorato, come del resto dimostrato anche sul terreno rosso prediletto dallo spagnolo e qui sul verde. Quindi secondo me il dominio di Jannik sul duro resterà e, in sostanza, l’unica variazione è stata una migliore completezza raggiunta dal nostro, ormai ultracompetitivo su qualsiasi superficie.
Sei …. di intelletto.
Non vanno presi in considerazione, capisco privileggiare lo spettacolo, oppure sentirsi più vicino a un atleta…. Ma rinnegare di essere italiani e non sentirsi vicino a un italiano è segno di nullità e come tale vanno ignorati
Può darsi Antonio che questa cosa non sia mai successa. Ma è importante che tu dia delle motivazioni. E’ chiaramente una provocazione, molti come te provocano. Non so perché Sinner ti sia antipatico, non so a chi tieni tennisticamente ma serve che ogni tanto si facciano anche delle considerazioni supportate da qualche spiegazione.
Si può credere o meno alla sua vicenda, ma proprio perché aveva gli occhi dell’antidoping e di tutto il mondo sportivo addosso non poteva sicuramente sgarrare una seconda volta, ammesso e non concesso che, secondo le valutazioni di alcuni, l’avesse fatto volontariamente.
Con una spada di Damocle enorme che gli pendeva sul capo ha rullato tutti quelli che gli si sono presentati davanti. A parte qualche partita persa, ma ci sta. Circa 90/92% di Vittorie come negli anni migliori dei tennisti migliori. Ha vinto Slam, è diventato n.1, ha vinto la Davis le Finals e altro che non ricordo.
La vicenda Clostebol ho capito che per gli haters di Sinner è diventato l’unico appiglio comodo su cui poggiarsi per andarci contro.
Edika recitava, sulla copertina dei suoi fumetti, una frase che da ragazzi ripetevamo spesso, che ci faceva sorridere e che era diventato un nostro slogan: “Perché tanto odio?”
Quando legge certi commenti mi ripeto quella frase.
Non capisco e forse non capirò mai.
Niente di personale Antonio.
Conterà molto la continuitá e non fallire le occasioni, tipo break point. Dovrebbe essere un match che si decide su poche palle. Vediamo e forza Sinner. Ricordiamo che Sinner é andato avanti con vittorie nette, a parte Dimitrov che poteva veramente estrometterlo. Lì ha avuto fortuna. Su erba basta poco per andare sotto.
@ Pikario Furioso (#4436224)
Può’ darsi ma a fine 2025 secondo me avremo un quadro più chiaro.
Speriamo bene per domani. Che sia una finale bella!
Sicuramente, imo ormai si equivalgono su tutte le superfici. Adesso Jannik deve avvicinarlo nell’h2h, a partire da domani. Saranno i dettagli a far pendere l’ago della bilancia da una parte. Forza campione!
Carlos ha bisogno di macinare molto più gioco per fare un punto , in più il fatto che si distragga troppo spesso lo porta alle fasi finali con più logorio fisico.
È stato bravo e fortunato a vincere i 2 mille su terra e Parigi con finale qua ma rispetto allo scorso anno ha avuto tabelloni più modesti ed ha fatto più fatica, di contro su duro è stato quasi inesistente.
Jannik nonostante venisse da 3 mesi di sospensione ha fatto più punti su terra dell’anno scorso , due finali su terra ed una ora su erba migliorando moltissimo.
Nei suoi tornei fa mediamente meno fatica di Carlos sia dentro il match chiudendo più velocemente senza distrazioni , sia durante il torneo lasciando le briciole a tutti.
Le sconfitte nel match singolo per me non dicono molto, tra l’altro una arrivata dopo il primo torneo da sospensione e l’altra persa per emotività con 3 MP.
Vedo uno Jannik in crescendo, dinamico , un Alcaraz arroccato nel suo fortino.
Il dispendio di energie come insegna Medvedev prima o poi lo paghi.
@ robi01 (#4436210)
Ciao, hai ragione e abbiamo rettificato. Era per far capire all’utente che Jannik con i fatti sul campo ha chiuso ogni discussione sul suo talento naturale e del campione che abbiamo dentro e fuori dal campo.
@ AlexAg (#4436216)
Per me anche Alcaraz ha ridotto il Gap su cemento è una sensazione
@ MARMAS (#4436207)
Complimenti Marmas, e’ sempre un piacere leggerti. In altro post ho fatto una semplice considerazione sul tema superfici tra i due campioni.
In sintesi su Sinner si ha sensazione che sia avvicinato tanto su terra e erba. Al contrario Alcaraz deve dimostrare di fare uno step in più sul cemento rispetto a Jannik.
Secondo te avrà sempre un gap rispetto a Jannik anche legato al tema fisico e, al fatto che Jannik sul cemento si trova a meraviglia, oppure vedi un Alcaraz in grado di avvicinarsi tanto sul cemento?
Per me in prospettiva futura, se i due rimarranno al top, questo è un elemento discriminante.
Che ne pensi?
I dati non mentono, ma in questi primi anni di carriera Lo spagnolo, in modo anche un po’ rocambolesco, è riuscito a vincere quell’unico slam su cemento nel 2022
Confermo è una buona analisi tecnica, sono perfettamente d’accordo sulla struttura dei due giocatori e il perchè uno è più agevolato dell’altro in base al terreno, al lato pratico partendo dal servizio Sinner nonostante sia più alto di Alcaraz, ha una prima palla non da numero uno, spero che migliori ma ho i miei dubbi, in compenso ha una seconda palla da numero uno, difficilmente attaccabile…Alcaraz il contrario la prima di servizio in base all’altezza è da numero uno, ma la seconda è nella media e diventa attaccabile…….Detto questo domenica Sinner a pari condizione e fortemente avvantaggiato per la vittoria finale e lo dico perchè in questo torneo, all’inizio con qualche difficolta, ha inserito delle varianti (finalmente hanno capito) che rende il suo gioco meno prevedibile, al contrario del roland garros dove Alcaraz sapeva in anticipo dove tirava la palla
Redazione, ma….come rispondete??? Parlate di squalifica quando si è trattato di una sospensione ? Jannik non è mai stato squalificato!
Sicuramente questo aspetto ha influito, come anche il fatto che, a quanto ho letto, Jannik ha continuato a crescere in altezza fino ad un’età superiore al normale.
L’aver sciato da bambino sicuramente toglie qualcosa al tennista che Jannik era a 16, 18 e anche 20 anni (rispetto a uno che stava ancora con il pannolino e già con la raccolta in mano).
Ma anche questo trascorso è tanta legna in cascina ed in effetti estremizza ancora di più il discorso sulla struttura fisica che ho fatto, come giustamente hai fatto notare.
Insomma, a dispetto del dato meramente anagrafico, può dirsi a ragion veduta che Alcaraz è diventato e Sinner sta diventando… Con tutto ciò che questo comporta nell’analisi della rivalità epocale nel breve, medio e lungo termine.
@ Pippolivetennis (#4436199)
Non sono d’accordo Alcaraz è un formidabile risponditore, li serve più la reattività
Sbagli. Non e successo nemmeno stavolta, dato che non è stato sanzionato per doping. In compenso il tuo record di idiozia resta insuperabile.
Veramente bravo MARMAS. Tutte considerazioni impeccabili. Aggiungo solo che quei 15 cm di cui parli sono un vantaggio anche per la risposta di Sinner. Servizi molto angolati sono difficili da raggiungere per chi ha leve corte. Avere anche qualche centimetro in più in allungo su una risposta di dritto o di rovescio ti aiutano a mettere sempre qualche palla in più sul campo avversario.
E siccome sappiamo che gli scontri tra titani si giocano sui piccolissimi particolari, anche in risposta quei centimetri in più ti possono portare qualche punto in più.
@ MARMAS (#4436186)
Bravo. Ora aggiungi a questa analisi anche la differenza di crescita personale. Il murciano gioca a tennis da bambino. L altro era indeciso tra tennis e sci e credo facesse una ora a settimana di tennis. E questo come influisce e come si combina con quel che hai già scritto? Lo chiedo a te perché io neanche conosco una persona figlio di un maestro di tennis e non mi ritengo all altezza della disamina
Non vanno presi in considerazione, capisco privileggiare lo spettacolo, oppure sentirsi più vicino a un atleta…. Ma rinnegare di essere italiani e non sentirsi vicino a un italiano è segno di nullità e come tale vanno ignorati
Analisi impeccabile come al solito. Ti confermi uno dei più competenti di questo spazio di discussione.
E’ normale, per certi aspetti, che moltitudine di falliti delusi da se stessi trovi soddisfazione nelle disgrazie di chi invece con talento e abnegazione ha superato i propri limiti e si sia elevato di rango. Si chiama miseria umana
10 caz… in 10 parole
Questo si che è un record
Indipendentemente dal risultato di domenica alla luce dei punti da difendere che ha Jannik rispetto quelli di Carlos il sorpasso quasi certamente ci sarà ma non sarà duraturo, il prossimo anno a meno di nuovi cataclismi vedremo chi sarà al N1
Io credo che se vogliamo provare a capirci qualcosa di una rivalità che è ancora agli albori non possiamo non partire dalla macroscopica differenza strutturale dal punto di vista fisico tra i due fenomeni.
Jannik ha un fisico longilineo estremo… Leve lunghissime e sottilissime… Un airone, impressionante quando apre il compasso con le gambe.
Alcaraz fisico moderatamente brevilineo e comunque molto compatto.
Questa differente struttura porta a Sinner un vantaggio fisico nella capacità di generare velocità sfruttando la lunghezza delle leve e di punto di impatto nel servizio (credo che considerando la lunghezza del braccio siano almeno 15 cm, un’enormità).
Alcaraz ha invece strutturalmente un vantaggio in termini di mobilità, appoggi / equilibrio ed esplosività nei cambi di direzione.
Il vantaggio fisico di Alcaraz è un frutto che era già maturo e pronto per essere raccolto sin dal momento in cui i due si sono trovati uno di fronte all’altro con una rete in mezzo.
Il vantaggio fisico di Jannik (soprattutto per quanto riguarda il punto di impatto al servizio) richiede invece tanto lavoro per poterne raccogliere a pieno i frutti.
Mi fanno ridere quelli che sostengono che Jannik è un tennista compiuto anche a livello di servizio.
Metto la mano sul fuoco che Jannik continuerà a progredire su questo colpo per tutta la carriera e diventerà uno dei più micidiali battitori della storia del tennis.
Le differenze strutturali di cui ho parlato spiegano perché Jannik è avvantaggiato sul duro, dove è più facile trovare appoggi solidi ed essere ben piantato al terreno, mentre Alcaraz è avvantaggiato sulle superfici “morbide”, che esaltano le sue doti atletiche di mobilità ed equilibrio, sfruttando un baricentro mediante basso.
L’erba è la superficie che esalta ed estremizza di più queste differenze strutturali… Su questa superficie è difficilissimo per Jannik farsi trovare sempre ben piantato sulle gambe nel momento di impatto con pallina… La superficie è tendenzialmente scivolosa, il gioco è più veloce ed i rimbalzi bassi costringono l’altoatesino a raccogliersi sulle gambe bassissimo, quasi a sfiorare il terreno con le ginocchia… Impressionante quello che Jannik ha fatto ieri da questo punto di vista nei primi due set, contro un avversario che però quasi mai è riuscito a prendergli il centro del campo e il pallino del gioco e a muoverlo con costanza.
Però l’erba estremizza anche i vantaggi fisico / strutturali di Sinner, che se arriva a colpire la palla bene ed è tecnicamente centrato può diventare ingiocabile, forse anche per il murciano.
Inutile dire che l’erba può esaltare anche il vantaggio (o potenziale vantaggio) di Jannik al servizio.
Ho visto e letto che Alcaraz sta servendo benissimo, ma quei 15 cm di cui parlavo all’inizio sono una miniera d’oro, ancor di più sui prati.
Una volta che Jannik avrà capitalizzato questo vantaggio enorme credo che riuscirà a schiacciare Alcaraz anche sui prati.
Non so se ad oggi può già essere arrivato quel momento… Aspettiamo domenica e vediamo che succede…
La prima edizione del torneo in Arabia, ha visto trionfare l’italiano Jannik Sinner in finale contro lo spagnolo Carlos Alcaraz, con il punteggio di 6–7, 6–3, 6–3.
Non vedo nessuno nominare quel torneo, ma credo che nessuno dei partecipanti abbia preso sotto gamba questo evento . 6 milioni non fanno schifo a nessuno. Qualcuno dirà che non era un cosa ufficiale, ma credo che se lo avesse vinto lo spagnolo, qui la marea di “spagnoleggianti” lo avrebbe costantemente ricordato.
Ucci ucci… sento odor di muriducci.
Quello pseudo giornalista andrebbe querelato per diffamazione, come ho già scritto in un altro post. Comunque quanto detto per i francesi vale anche per gli inglesi: entro certi limiti si può capire e accettare il non amore o addirittura l’ostilità verso un campione straniero. Quel che lascia allibiti sono alcuni italiani che odiano apertamente Sinner e gli augurano ogni disgrazia sportiva.
Attendiamo con ansia esito di questa finale.
Ma al netto del risultato e se Alcaraz dovesse vincere in stile Parigi o in una gara incerta e equilibrata (quindi tranne un 3 a 0 netto) possiamo già fare un mini mini bilancio di metà anno.
Sinner più vicino su terra e erba. E quindi ancora più competitivo. Alcaraz invece deve dimostrare di sapersi avvicinare a Sinner sul cemento. E qui vedremo nei prossimi mesi.
Da questo aspetto, anche in ottica futura, dipenderà il tema n.1 e n.2
E sono convinto che gli spagnoli stiano impazzendo sul fatto che Alcaraz non sia N.1. Non lo accettano.
Forse a Sinner e a tanti sportivi italiani (incluso me) frega il giusto. Sì ha un peso, ma è inferiore a tutto il resto.
Se il nostro Jannik dovesse vincere domenica ( me lo auguro) allora la bilancia al momento sarebbe più spostata sul nostro.
Sfida interessante per i prossimi anni, ovviamente se questi due fenomeni manterranno questo livello
Non c’èntra niente ma Nadal,Draper e Ruud
sono gli unici,o quasi, che rispettano e apprezzano il nostro super fuoriclasse Jannik Sinner.
Purtroppo non so quanto Jannik sia amato anche in Inghilterra. C’e’ una costante campagna denigratoria nei suoi confronti. Ieri ad esempio il giornalista Oliver Holt e’ uscito sul Daily Mail col titolo Anyone who believes in clean sport will hope Djokovic will sink Jannik Sinner. Davvero inaccettabile…
Vorrà dire che l’ anno prossimo giocherà anche per quello:
per raggiungere il Grand Slam,con la buon pace di Djokovic, Federer e Alcaraz.
@ Antonio (#4436091)
Quello che dici in tono provocatorio e proprio la smentita dei fatti che Sinner dopo la sospensione ha addirittura migliorato il rendimento. Così abbiamo capito tutti che veramente non prendeva niente e quello che è stato fatto a lui ha (secondo noi) dell’incredibile. Un abbraccio a tutti amici
Non solo vanno avanti per la propria strada ma la proseguono con nuove migliorie scaturite dalle sconfitte
In bacheca
senza la squalifica saremmo a 15.000 punti atp e prospettiva grande slam
Credo che in cuor suo ci sperasse. Non lo dichiarerà mai, ma per me è un suo obiettivo.
Se avesse sfruttato uno di quei maledetti match ball sul 5-3, o il successivo turno al servizio, domani sarebbe lì a giocarsi il virtual Grand Slam.
Di quel che pensano i francesi sinceramente mi interessa ben poco e comunque posso anche capire che non abbiano particolari simpatie per Sinner. Quello che mi lascia esterrefatto è invece l’atteggiamento di certi italiani.
Dove sono finiti? Te lo dico io: sono sempre lì a ruttare sul divano, che altro non sanno fare nella vita. Non capiscono nulla di sport e poco del resto. Sparano le loro inutili e ridicole sentenze, mentre i campioni come Jannik rialzano la testa dopo le sconfitte più dolorose e vanno avanti per la loro strada.
Come ha detto Vagnozzi la finale del RG doveva finire così Jannik per qualche Arcano motivo aveva “bisogno” di subire una “cocente” sconfitta quando invece era ad un passo dal Trionfo questo è servito per fargli capire quanto amaro può essere il calice del successo in questo sport diabolico…ma adesso è pronto è arrivato il suo momento Jannik non lo fermerà più nessuno finché lui lo vorrà.
Alcaraz è favorito, 60% o 55% dipende dai punti di vista, ma non oltre, però lo Jannik che ha battuto Ben e Nole è tornato quello del”no trip for cats”, anche se Bertolucci non pronuncia la s plurale finale.
Se parliamo di confronti diretti, tra Serena Williams e Sharapova non c’è stata alcuna rivalità, il bilancio parla chiaro 20-2 per l’americana.
La Sharapova ha vinto due match ravvicinati nel 2004 ( Wimbledon e Wta Finals ) poi dal 2005 al 2019 ben 19 vittorie consecutive di Serena.
Tra Sinner e Alcaraz ci sarà sicuramente più equilibrio quando avranno smesso di confrontarsi : al momento il murciano è avanti 8-4, non credo che se dovessero incrociarsi altre 15 volte, saranno tutte appannaggio di Carlos.
Jan questa volta schianterà tutti senza pietà
Jannik vincerà è scritto è il Predestinato
Dico il glaciale Sinner 3 a 0. Non gli lascerà nulla, non può lasciargli nulla. È concentratissimo, sarà spietato. Sarà un match che sancirà, una volta per tutte, due grandi verità del tennis: 1) l’aspetto emotivo, in un gioco di destrezza come il tennis, è dei quattro (tecnico, tattico, atletico) quello di gran lunga prevalente; 2) il tennis è un gioco per gracilini, perché trattasi di uno sforzo prevalentemente aerobico, dunque di resistenza e non di forza, dove il peso e l’ingombro delle masse muscolari ostacola anziché favorire, anche perché la pallina viaggia forte grazie alla tecnica, non ai muscoli.
@ Diè (#4436112)
Confermo che i francesi non amano Sinner per tre motivi, la prima per motivi di rivalità Italia Francia,la seconda per il caso Clostebol e la terza dovuta alla personalità di Sinner lontana dalla cultura francese cioè troppo per bene.
In un’altra nazione ,in Germania ,Spagna,Inghilterra in generale in qualsiasi parte d’Europa e del mondo saresti consacrato e rispettato ,non in Italia la patria della frustrazione e dell’invidia.
Alè Campione !!!
Ad oggi la finale col meglio che il tennis mondiale possa proporre.
Mi spiace che Novak non se la sia potuta giocare al suo meglio fisico e che molti ostinatamente screditino Jannik per la “probabile” sconfitta contro Dimitrov, quando la partita non era tuttavia ancora finita e chiusa ..
Se non sbaglio la finale AO 2024 vedeva Sinner sotto 2 a 0 e poi la ribaltò, mentre l’ultima a Parigi al contrario lo vedeva in vantaggio ed è stata ribaltata.
Per cui mettetevi il cuore in pace, purtroppo non si saprà mai se Dimitrov avrebbe vinto con certezza..
Come diceva il grande Enzo: “gli italiani perdonano tutto, tranne il successo” e con Jannik purtroppo lo si sta vedendo!
In ogni caso, giusto per farmi un’ idea, ho dato uno sguardo all’estero su come viene vista questa finale. In Francia si rosica alla grande e si spera in Alcaraz, mentre in Spagna… bè, oltre a percularlo (Sinner) ha già vinto Carlos. Non vi è il minimo dubbio sul fatto che domenica vincerà il suo terzo Wimbledon passando alla storia come e più di Borg.
Al massimo sul come, ossia o soccombendo al suo genio e al tennis totale come Novak lo scorso anno oppure in stile Parigi.
Azz, quanta sicumera e spocchia, ma veramente parecchia…
Vedo la stessa identica certezza assoluta della pre finale olimpica.
Ma occhio…sull’assegnare prima i colori delle medaglie quando si gioca a quello che viene definito lo sport del diavolo 😉
Clicca qui per visualizzarlo.
se non sbaglio ha stabilito un record mai un tennista sanzionato per doping ha raggiunto 2 finali slam dopo la squalifica
E 1 batosta a testa tra RG e Wi, poi visto che Jannik deve recuperare: supremazia sul cemento.
Spero che questa rivalità non sia come quella tra Serena e Maria. Un 50% e 50% mi andrebbe bene.
Sarà di nuovo spettacolo… Forza Jannik, la rivincita è difficile, ma possibile:)
Jan questa volta schianterà tutti senza pietà.
Comunque oh… dove sono finiti tutti quelli che “Parigi si rivelerà una ferita incurabile”, “ora inizia il declino”, “da questa batosta non si riprenderà più” ecc?
Solita schiacciasassi infernale, poche chiacchiere e tanto lavoro. Risultato: poche settimane dopo rieccoci in finale. A Wimbledon.
Alcaraz sarà anche più talentuoso e spettacolare, ma nessuno è più granitico del Granitico.
Avanti tutta, meraviglioso Jannik, regala finalmente all’Italia il primo Wimbledon di sempre, tu sì che puoi farcela!