
Novità editoriale: “Effetto Sinner – Consumi responsabili e nuovo made in Italy oltre lo sport”


È appena stato pubblicato un nuovo libro su Jannik Sinner, intitolato “Effetto Sinner – Consumi responsabili e nuovo made in Italy oltre lo sport”, un contributo con un taglio davvero originale. Si parla del campione di Sesto Pusteria, ma non è una classica biografia: si affronta il suo impatto economico e sociale, con il contributo di Cesare Amatulli, Professore Ordinario di Marketing presso l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, e insegnante anche anche presso la Luiss Guido Carli; e Matteo De Angelis è Professore Ordinario di Marketing presso la Luiss Guido Carli. Riportiamo il comunicato stampa di questa novità editoriale.
Effetto Sinner è un saggio dedicato all’attuale numero 1 del tennis mondiale, ma non si tratta della solita biografia sportiva. Piuttosto di un’analisi culturale, sociale ed economica sul suo impatto. Il libro esplora come, attraverso i suoi valori e il suo stile di vita, Sinner abbia una risonanza positiva sui consumi responsabili e sulla percezione dell’Italia, per gli italiani e all’estero. Non è dunque un libro sul tennis ma su ciò che il campione rappresenta, non è uno studio sul gesto sportivo di Sinner ma sulla sua eco culturale. Riportando i risultati di diverse ricerche, gli autori mostrano come Sinner – con la sua disciplina silenziosa, il talento sobrio e la postura gentile – incarni un modello di leadership sostenibile: un modello italiano, ma dal respiro globale. Un modello descritto attraverso il nuovo framework SMASH, introdotto dagli autori, insieme al neologismo “umisostenità”, sintesi valoriale e culturale ispirata a Sinner.
«Un talento italiano che va oltre il tennis: Sinner è l’icona gentile di un futuro in cui umiltà e determinazione si intrecciano senza mai urlare. L’Effetto Sinner è il riverbero del campione sportivo sui consumi responsabili, è l’eco culturale della sua umiltà, è il paradosso di valori di altri tempi che diventano moderni e che ridanno all’Italia la forza di ispirare il mondo, con l’eleganza della semplicità, il rispetto per ciò che dura ed una nuova idea di successo.»
Cesare Amatulli
«Umiltà, sostenibilità, modernità. Queste tre parole riassumono il più autentico e originale “Effetto Sinner”. Jannik è molto di più dello straordinario campione che ha portato il tennis italiano ai vertici mondiali. È un trascinatore di comportamenti responsabili e di una immagine moderna dell’Italia nel mondo in quanto non appariscente o “chiassosa” nei suoi successi, ma allo stesso tempo tradizionale in quanto in grado di valorizzare il suo patrimonio culturale e la sua ricerca di eccellenza.»
Matteo De Angelis
Da oltre due millenni si narra di atleti straordinari che, divenuti celebri per le loro prestazioni sportive, hanno finito per influenzare – talora con vite leggendarie – conoscenze, atteggiamenti, comportamenti, mode, abitudini, valori o addirittura le sorti di intere comunità. Nella nostra porzione di mondo gli esempi sono tanti e riconducibili a una tradizione che potrebbe risalire al VI secolo A.C., con Milone di Crotone, a cui vengono attribuite ben sette vittorie olimpiche nella lotta e, in scia alle prestazioni sportive potenziate dalle virtù pitagoriche, addirittura la guida alla storica vittoria dei crotonesi sui sibariti (fonte Diodoro Siculo). I primi simbolo, appunto, di disciplina, forza (fisica e mentale), determinazione e senso della sfida continua (incrementalismo ante litteram); i secondi, per contro, noti come prìncipi di abbondanza e lussuria. Sono più recenti, invece, gli studi sullo sport management e sulla psicologia dello sport, di cui gli autori di questo originale saggio di ricerca richiamano princìpi epistemologici e rilevanza, ben oltre l’ambito sportivo.
— Michele Costabile, Professore Ordinario di Marketing presso l’Università Luiss Guido Carli
Effetto Sinner è il nuovo capitolo della storia che Jannik Sinner sta scrivendo nel mondo del tennis, dello sport e non solo. Se due autori, come i professori della Luiss Cesare Amatulli e Matteo De Angelis, hanno deciso di occuparsi del nostro atleta studiandone il contributo anche dal punto di vista dei consumi e dei comportamenti sociali, consapevoli di come Jannik riesca a orientare anche le scelte quotidiane della nostra vita, abbiamo l’ulteriore conferma di come Sinner abbia davvero prodotto una sorta di miracolo, da qualunque punto di vista lo si voglia osservare. E noi, come Federazione Italiana Tennis e Padel, non possiamo che esserne orgogliosi. Infatti, anche per noi Sinner è molto più dei risultati storici che sta ottenendo, e continuerà a ottenere. È il coronamento del lavoro, delle idee e dei sacrifici fatti in oltre vent’anni dalla nostra Federazione per creare, prima ancora che campioni, ragazzi che potessero rappresentare un esempio. È dunque il terminale di cinque lustri impostati sulla formazione dei tecnici, sull’educazione dei ragazzi e sulla valorizzazione dell’istituzione pubblica che mi onoro di rappresentare.
—Angelo Binaghi, Presidente FITP
TAG: Effetto Sinner, Jannik Sinner, Libri di tennis
Egregio gli altoatesini sono ITALIANI!
E poi il profilo che Lei traccia sa di razzismo…..
Si ricordi Rino Tommasi che diceva quando Boris Becker divento’ n.1
” avessimo noi un tennista nato in Alto Adige che diventi n.1 nel tennis.”
In Alto Adige si vive bene e tutti parlano due lingue, c’e’ cultura.
Ci mancherebbe anche fosse la biografia, a 20 anni, manco fosse morto.
Che sia un bravo ragazzo serio che si impegna e bla bla bla è risaputo, ma questo lo sanno ormai tutti e trovo la cosa l’ennesima trovata commerciale di genuflessione, che fa pubblicità a lui ma soprattutto alla FITP con Binaghi in prima linea che gongola.
Ma poi CONSUMI RESPONSABILI de che?? MADE IN ITALY con un altoatesino alto bianco rosso che vive a Montecarlo. Forse nemmeno Lollobrigida sarebbe arrivato a tanto.
Magri risultati?
Dopo tre mesi di stop, due finali e poi che cosa si puo’ pretendere.
Lo sport agonistico e’ fatto di vittorie e sconfitte, il successo di Sinner a livello di sponsor e’ che lui e’ autentico ed e’ unico.
E’ un momento particolare e sicuramente sapra’ come superarlo.
@ Markux (#4419293)
Le marchette di Sinner ormai sono più dei punti ATP e ciò dipende in primis dal suo Manager e poi dai magri risultati in campo.
I due luminari hanno visto giusto, Jannik con la sua immagine limpida ha dato una scossa al movimento del tennis italiano, ed ora molti ci invidiano, soprattutto i francesi.
Sinner non casualmente ha subito prima un danno con la squalifica ingiusta , dopo al Roland Garros e’ stato continuamente disturbato nei
momenti cruciali che gli hanno fatto perdere la concentrazione e quindi perdere il torneo quando lo aveva in pugno.
Queste situazioni lo hanno turbato molto, ma ora deve riprendersi e per questo motivo credo che un eccessivo interesse extra sportivo possa essere controproducente in un momento cosi importante per la sua carriera.
Speriamo che venga aiutato dal suo team a riprendersi per Wimbledon, e a ritrovare il vero Jannik.
In realtà non è sempre così, un prodotto può avere una vita commerciale diversa, ma mai con un andamento gaussiano, che non è curva statistica, ma probabilistica. Come spiegavo prima, stiamo parlando di strategie commerciali di prodoti d’alta fascia, Sinner è anche testimonial di Gucci e di Rolex, oltre che di banche, profumi, gestori di telefonia, alimenti sportivi, alimentari. E’ possibile che la sua immagine, ma forse anche quella del tennis italiano, possa essere utilizzata come veicolo di altri prodotti con caratteristiche meno “popolari”. Sarà interessante vedere nei prossimi anni, ha cambiato il soggetto che si occupa della sua immagine, ora gestita da Alex Vittur, ma sicuramente assieme ad un o più di uno, consulenti, per cui potrebbe limitare la sovraesposizione e puntare di più a prodotti di nicchia.
Dopo la Fenomenologia di Mike Bongiorno…
Onestamente, pur non essendo docente né tantomeno esperto di economia, mi risulta difficile credere a un impatto delle proporzioni che i due autori vogliono dare a credere in un lasso cronologico così rastremato (Sinner è diventato “di dominio pubblico” non più di tre anni fa – stando larghi – e solitamente questo genere di impatti sulla collettività – sia in ambito di consumi che in ambito di costumi – mi risulta si misuri con una curva gaussiana che, per il suo andamento, tende a una crescita costante ma graduale fino al picco: quella paventata parrebbe piuttosto una curva esponenziale, poco credibile nonostante la certa eco mediatica del personaggio – in termini di impatto reale sulle vite altrui, non di retorica locutoria).
La LUISS, dove insegnano i due studiosi di marketing, è, lo dico per chi non lo sapesse, l’Ateneo della Confindustra. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice dell’ateneo, quindi rappresenta un filone di ricerca sul quale i due accademici stanno lavorando. Mi sembra trasparente il fatto che il punto di vista dei due autori, che si occupano soprattutto dello studio del comportamento dei consumatori, in particolare dei beni di lusso, sia paradigmatico. Chi ha un minimo di conoscenza del settore sa che è proprio la fascia alta del mercato, dall’abbigliamento alle automobili, quella più sensibile, dal punto di vista dell’immagine, beninteso, a fornire un afflato “alternativo”, “responsabile”, etc. Il filosofo eco-marxista giapponese Kohei Saito, nel suo recente libro “il capitale nell’antropocene” ha smontato questi miti del capitalismo.
Detto questo, penso che leggerò questo libro, che trovo comunque interessante, nel senso che potrebbe essere il segnale di una nuova egemonia nei processi di produzione dell’imnmaginario, dalla quale, riprendendo Gramsci, non si può certo prescindere.
We are 3%
Dopo Walmart ci saranno i SinnerShop dove si acquisteranno pasta,cialde,creme, contratti telefonici, investimenti,CD…
Ieri ultime due notizie del TG5:gli effetti della sconfitta per Sinner (e l’Inter) e il “duetto”(?) Sinner-Bocelli.
A qualcuno piace.. legittimo,a qualcuno no.Spero sia altrettanto legittimo.
Non sono affatto contento di questo tam team fracassone: da ogni dove si cerca di salire sul carro del vincitore, ciò è esiziale e controproducente proprio per l’argomento in carne ed ossa in questione. Spero questa affannosa e scomposta rincorsa si fermi quanto prima.
Consumi responsabili Sinner? Nike suo Sponsor principal denunciata per sfruttamento lavoro nei paesi in via di sviluppo, Gucci sinonimo del Lusso superfluo, poi sulla Banca che è Testimonial non dico nulla per paura di denunce, redazione a tutto c’è un limite poi si cade nel ridicolo. Saluti.
Che buffonata,per favore!
Un tennista che prende centinaia di voli l’anno,sponsor di multinazionali, che non sono di certo amiche del pianeta,anche se cercano in ogni modo di ripulirsi con iniziative cosi dette green,il vero nome è green wasching, né tanto meno a molti lavoratori sparsi nei paesi più poveri.
Sinner mi è sempre piaciuto, ma oramai è diventato uno sponsor ambulante,allineato agli ideali del sistema dominante.
Farà tanti tanti milioni negli anni a venire,ma per favore,non parlatemi di Sinner che incarna un modello di leadership sostenibile,non ha nessun senso.
Per come vediamo tutti noi Sinner,un ragazzo umile,riservato,educato,spesso mi domando se è felice di essere in questa gabbia dorata,di dover dire sempre la cosa “giusta” e di non fare mai un torto ai suoi mille sponsor.
Io penso che jannik si faccia queste domande,ma forse mi sbaglio.
A qualcuno potrebbe venire il sospetto che sia un modo per vendere copie in più sfruttando gratuitamente il nome di Sinner, ma noi non siamo sospettosi.
….stiamo scherzando , credo si sia superato il limite . Sostenibilità dei consumi, Made in Italy, parlate di sport e del mondo a cui Sinner appartiene . Due professori in cerca di pubblicità tramite Sinner …..:ma per piacere
È vero.
Siamo alla farsa, pazienza.
I primi due commenti, MAURO e Andrewthefirst, toccano a mala pena il 2% del q.i umano.
Più probabilmente trattasi di un duo bonobo fuggito da qualche zoo di provincia.
Sei andato ad accendere un cero in chiesa ogni giorno dall’8 giugno?
Perché lì ti è andata MOLTO bene..
È un aspetto di Jannik e la sua forza , credo sia e possa essere da esempio x tanti soprattutto giovani!!
AHAHAHAHAHAH
Ma per piacere…