Masters 1000 Madrid: bravissimo Arnaldi! Gioca un match tatticamente perfetto ed estromette un Ruud falloso e nervoso
La prima qualità di un grande giocatore? La testa, la lucidità di giocare al meglio le proprie chance approfittando delle situazioni favorevoli, soprattutto andarsi a prendere i punti importanti senza paura. Questo e tanto alto ha dimostrato oggi al Masters 1000 di Madrid Matteo Arnaldi, con la splendida vittoria per 6-3 6-4 su Casper Ruud (n.4 al mondo) che gli apre clamorosamente le porte del terzo turno. Ruud oggettivamente è un lontanissimo parente di quel tennista tosto, solidissimo e potente capace di giocare due finali Slam nel 2022, ma questo non toglie alcun merito all’azzurro che fin dal primissimo punto ha disputato una partita tatticamente ineccepibile, estremamente solida e continua. “Arna” ha brillato di luce propria, non ha “solo” approfittato degli errori del norvegese. È stato bravissimo nel capitalizzarli e soprattutto provocarli, grazie alla propria velocità in campo, alla capacità di trovare gli angoli, giocando per tutta l’ora e mezza del match con efficacia e lucidità. Non una scelta errata, non un momento di tensione gestito male. Praticamente perfetto nell’incassare “i disastri” dell’avversario e brillare con colpi di grande qualità. Rapido, eccellente col diritto, preciso nell’angolare il rovescio, Matteo ha chiuso con ben 35 vincenti e solo 13 errori, numeri che spiegano che razza di super prestazione è stato capace di produrre.
Davvero una partita da incorniciare per il ligure, che fin dai primi punti ha fatto sentire al quotato avversario la propria presenza in campo, che non gli avrebbe regalato niente e anzi, che il gioco l’avrebbe condotto lui. Così è stato e questo ha forse ancor più destabilizzato un Casper che sta attraversando una crisi profonda. Anche dal lato “Norvegia”, fin dall’avvio si è capito che sarebbe stata una giornata difficile. Assurdo andare a rispondere dai teloni, letteralmente con i piedi attaccati ai giudici di fondo, contro le seconde palle di Matteo, non proprio quelle di Krygios… È il segnale che Ruud non ha affatto fiducia nel proprio gioco, cerca di aver più tempo possibile per costruire e imbastire la sua pressione – monocorde – col diritto. Finché Casper aveva grandissima forma atletica, totale fiducia nel proprio gioco e resistenza infinita, quella macchina infernale di pressione era davvero temibile; ma oggi tutto sembra crollato. È falloso col diritto, quando il Ruud “doc” ne sbagliava 2 a partita… Inoltre non trova profondità con i colpi, se li carica troppo finisce lungo, se trattiene il braccio arriva metà campo e centrale, facile preda di un tennista rapido e totalmente sveglio come il nostro Matteo. Così è andata, e Ruud è pure crollato mentalmente, vittima di una sorta di crisi di nervi alla fine del primo set, con un parziale di 17 punti persi di fila, perlopiù con errori gratuiti, un peggio dell’altro. Si è un po’ ripreso dopo quella pagina autodistruttiva, ma non è mai riuscito ad incidere. Già, perché dall’altra parte del campo non c’era solo uno pronto a fare il compitino, c’era un Arnaldi mai così convinto dei propri mezzi, mai così forte.
Fortissimo, come dimostrano tutti i numeri del match. Ruud sarà stato down, ha regalato troppo, ma l’attitudine in campo di Arnaldi e il suo tennis sono stati la kryptonite che ha mandato KO il n.4 al mondo. Matteo ha servito solo il 55% di prime in campo, ma ha ricavato ben l’80% dei punti, perché è stato bravissimo nel prendere immediatamente l’iniziativa contro una risposta poco incisiva dell’avversario. Una delle qualità maggiore del ligure è velocità dei piedi, grazie a cui esce rapidamente dal movimento di servizio ed aggredisce la palla in arrivo. Questo è stato decisivo nella vittoria odierna, perché gli ha consentito di comandare i tempi di gioco. Con Ruud in crisi di fiducia e ben dietro la riga fondo, Matteo ha spinto forte col diritto, andando a sfidare il diritto del norvegese sulla diagonale. La tattica è stata perfetta perché non ha mai consentito a Casper di stazionare sulla sinistra a comandare col proprio inside out, e allo stesso tempo ha aperto il campo al lungo linea di rovescio ottimo di Arnaldi. Ha condotto gli scambi l’azzurro, ha tenuto in mano il tempo di gioco, velocissimo nell’aprire al massimo il campo e quindi via dentro con due passi in avanzamento, pronto per l’affondo e la chiusura di volo. In più occasioni ha mostrato ottima mano, ha preso anche dei bei rischi sullo smash e tenendo una velocità di crociera vicina – spesso pure oltre – la propria capacità, ma poche volte ha dato la sensazione di perdere il controllo e quasi mai è andato fuori giri.
Controllo dei colpi, dei tempi di gioco, controllo delle proprie emozioni. Lucido, sicuro, ha più volte anche sorriso al suo angolo dopo aver fatto un bel colpo o approfittato di un errore di Ruud, segno di quanto sia stato presente in campo. Ha gestito con grande freddezza l’unico vero momento di difficoltà, una palla break nell’ottavo game del secondo set che avrebbe rimesso in gioco Ruud, correndo avanti e chiudendo di volo con un tocco splendido. Ma più della giocata in sé, ottima, ha convinto ed esaltato come se la sia giocata, senza indugio, senza paura, senza lasciare modo all’avversario di fare qualcosa. È come giocano i grandi giocatori, di petto, forti delle proprie possibilità.
Questa vittoria ha dimostrato che razza di agonista, di testa e di tennista sia Arnaldi. Ha colpi, ha angoli, ha mano. Deve continuare a crederci e spingere, perché questa splendida vittoria può essere solo la prima di una carriera di alto livello. Intanto ci sarà un terzo turno da giocare a Madrid, contro Jaume Munar. Un match difficile ma non impossibile. Bravo Matteo!
Marco Mazzoni
La cronaca
Arnaldi inizia il match al servizio. Senza timore spinge e vince un ottimo game a 15. Buon ingresso nell’incontro anche per Ruud, piedi abbastanza vicino alla riga di fondo e via a comandare col diritto. 1 pari. Casper cerca di inchiodare Matteo sul rovescio, spingendo col suo diritto inside out da sinistra. Si procura un paio di punti e un errore dell’azzurro lo condanna al 30-40 e palla break da difendere. Si inventa una seconda di servizio così esterna che gli apre una prateria, visto che il norvegese ha iniziato rispondendo molto dietro, è bravo a seguirla a rete e prendersi il punto. Pure una bella palla corta, inizio con bel piglio per “Arna”, 2-1. Il match si gioca sulla capacità del ligure di uscire dalla spinta col diritto di Ruud, un forcing che Matteo contiene con qualche difficoltà; ci riesce a tratti spostando il rivale col rovescio lungo linea o rischiando con un gran ritmo, al limite della propria velocità. Il quarto game va ai vantaggi, Arnaldi trova un bel passante di rovescio e quindi infila il norvegese con uno strettino che gli vale la palla break. Bravissimo Matteo! Rischia sulla risposta, avanza e provoca l’errore nel lob del rivale. BREAK Arnaldi, 3-1 e servizio, ottima personalità del giovane italiano per l’affrontare un avversario così forte senza timore. Casper cambia marcia, intuisce che lasciando troppo l’iniziativa all’azzurro rischia seriamente. Gioca sempre più intenso e profondo, si prende di forza il 15-40, due chance per l’immediato contro break. Benissimo Arnaldi, diritto vincente e poi un Ace per annullare la seconda PB, ancora sfruttando una posizione estremamente arretrata di Ruud. Con un altro Ace cancella anche la terza chance al rivale. Purtroppo il Contro Break arriva alla quarta occasione, stavolta il norvegese trova una risposta davvero profonda e carica di spin, che sorprende l’azzurro. 3-2 Arnaldi, ma ora serve Ruud, che impatta 3 pari e continua a spingere in risposta, mettendo pressione sull’azzurro che commette due doppi falli consecutivi dal 40-30. Arriva la chance per il sorpasso per Casper. Ancora niente prima “in” per Arnaldi, che con un rischio enorme la segue a rete… e chiude di volo! Che coraggio, ma Ruud risponde letteralmente dai teloni, anche sulle seconde, una scelta poco comprensibile, figlia solo di una scarsa fiducia. Con una splendida smorzata in contro piede, Matteo si porta 4-3. Poco fortunato l’azzurro nell’ottavo game: vola 0-30 in risposta, sul 15-30 subisce una chiamata errata di un giudice di linea mentre era in controllo dello scambio, poi un vincente di Ruud di un niente con il “falco” che inverte la chiamata out. Nonostante tutto, gli errori di un falloso Ruud gli costano tre palle break, ma si salva col servizio e diritto. IL BREAK per Arnaldi arriva alla quarta chance, pessima la volée del norvegese. 5-3, serve per il primo set l’azzurro. Esterna la sua frustrazione Casper tirando una pallata in tribuna dopo l’ennesimo errore. Arnaldi ringrazia, vola 40-0 e chiude al primo set point con una risposta lunga. 50 minuti per un 6-3 assolutamente meritato. In mezzo a troppi errori e scelte errate di Ruud, Arnaldi ha giocato con qualità, intensità, ha preso rischi e condotto il gioco. Bravo!
Secondo set, Ruud è elettrico nel primo game, sbaglia tutto e crolla 0-40. Arnaldi è preciso col rovescio lungo linea, un vincente splendido che gli vale un immediato BREAK, col decimo punto di fila vinto. Matteo deve capitalizzare questa fase autodistruttiva del rivale, che continua a sparacchiare a destra e a manca, senza una idea. Sembra che voglia quasi scappare dal campo e da se stesso, quando incassa il 14esimo punto perso di fila, per il 2-0 Arnaldi. Freddo Matteo, intuisce il momento positivo e cerca di non sbagliare niente. Al contrario Ruud continua a sbagliare, sotto 0-30 non ha ancora vinto un punto del set. Un altro diritto vola via, 0-40. Finalmente torna a vincere un punto, si interrompe la serie di 17 punti persi di fila. Ne vince tre, cancella le tre chance dell’azzurro per il doppio allungo. Con 5 punti di fila, Ruud resta in contatto, sotto 1-2. Una sfuriata che rimette in partita Casper, ma che fortunatamente non distrae Matteo, bravissimo a servire bene, anticipare col diritto e trovare angoli stretti col rovescio. 3-1 Arnaldi. Il norvegese è tornato in carreggiata, nonostante i tanti errori, adesso tiene i propri turni di servizio, ha sbollito la rabbia ed è tornato a spingere. Il set avanza sui turni di servizio, bene l’azzurro in spinta, pronto a spingere e soprattutto non lasciare l’iniziativa al rivale. Fargli sentire la propria presenza in campo è l’antidoto contro la rimonta. È velocissimo Matteo nel fare due passi avanti e chiudere col diritto (20 vincenti finora nel match col colpo), o anche a rete con lo smash. Tatticamente ineccepibile “Arna” dopo 1h e 20 minuti di partita. Nell’ottavo game Arnaldi commette il terzo doppio fallo del match, lo score è 30 pari. Qua avverte la tensione l’azzurro, e Ruud lo intuisce spingendo forte col diritto sul rovescio di Matteo, che trova solo il corridoio. Attenzione, palla break per Casper. Come se la gioca BENE Arnaldi! avanti e chiusura di volo, con ottima mano tra l’altro. Scelta perfetta per non lasciar spazio all’avversario, come sul diritto in contro balzo successivo, e poi sull’ACE che gli vale il 5-3. Che testa Matteo per reagire al momento critico e fare ogni scelta giusta. È un fiume in piena “Arna”, risponde veloce, entra in campo e trova un diritto vincente splendido, è 0-30. A due punti dal match! Reagisce di rabbia Ruud, si prende i punti per il 4-5. Ora l’azzurro serve per completare l’impresa. Non trema Arnaldi, serve bene, spinge col diritto e avanza a prendersi i 4 punti che lo portano al terzo turno del 1000 di Madrid. Grande, grandissima partita, una vittoria netta, meritata. Un sogno, sì, ma conquistato con un tennis davvero efficace e continuo. Appena entrato nella top100, Matteo ha dimostrato di possedere tutto quel che serve per crescere ancora e diventare un tennista da grandi tornei. Bravo!!!
[3] Casper Ruud vs [Q] Matteo Arnaldi
4 ACES 6
2 DOUBLE FAULTS 3
40/63 (63%) FIRST SERVE 35/64 (55%)
26/40 (65%) 1ST SERVE POINTS WON 28/35 (80%)
10/23 (43%) 2ND SERVE POINTS WON 16/29 (55%)
6/9 (67%) BREAK POINTS SAVED 6/7 (86%)
9 SERVICE GAMES PLAYED 10
7/35 (20%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 14/40 (35%)
13/29 (45%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 13/23 (57%)
1/7 (14%) BREAK POINTS CONVERTED 3/9 (33%)
10 RETURN GAMES PLAYED 9
6/15 (40%) NET POINTS WON 12/14 (86%)
14 WINNERS 35
19 UNFORCED ERRORS 13
36/63 (57%) SERVICE POINTS WON 44/64 (69%)
20/64 (31%) RETURN POINTS WON 27/63 (43%)
56/127 (44%) TOTAL POINTS WON 71/127 (56%)
213 km/h MAX SPEED 208 km/h
196 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 185 km/h
171 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 157 km/h
TAG: Casper Ruud, Masters 1000 Madrid 2023, Matteo Arnaldi
ma quando parlate di TOP 10, 15, 20,30,50
sparate a caso o avete in mente un giocatore in particolare che delimita il confine dl gruppetto da voi elencato?
tipo..il 10 chi sarebbe? e il 20?
ma poi sono in quella posizione tutta la vita?
ma non vi siete mai accorti che tranne pochissimi “eletti” che rimangono stabili in un certo “segmento di classifica” gli altri fanno dei rollercoaster incredibili salendo e riscendendo anno dopoanno o mese dopo mese?
Mi sembrate come quelli che … “ho battuto dieci 4.1 … tre 3.5 …
quattro 3.4… e poi gli chiedo “hai vinto tornei? finali? semi?”…scena muta
il tennis pro si gioca per vincere trofei non per essere TOP qualcosa. Certo,se sei n. 15 atp qualche torneo atp250/500 potresti averlo vinto e la classifica dovrebbe riflettere i risultati
ma questo sistema di classifica premia dipiu uno che passa dal nulla cosmico dell’anno prima a 4-5 buoni piazzamenti tipo quarti e ottavi
e puo stare pocodietro a uno che porta a casa 2-3 vittorie in tornei discreti ma non riconferma tutte le vittorie dell’anno prima
questa classiica non risspecchia realmente il valore di un giocatore in un dato momento
Infatti ha sbagliato. Non appena accortosi che Ruud era al 20%, avrebbe dovuto farlo vincere.
In sintesi, dopo questa descrizione, direi che le sue vittorie slam potrebbero oscillare fra le 20 e le 25.
Premessa: Stimo Arnaldi ed è uno degli italiani che più mi rende felice a ogni vittoria ma…
prendiamola con le pinze: Ruud è fuori forma, e le condizioni hanno favorito la tattica a tutto braccio di Matteo, aiutata dalla mente libera di pressioni. DETTO QUESTO i meriti vanno ad Arnaldi che ha interpretato benissimo il match senza paura, facendo il Ruud della situazione, e utilizzando benissimo la tecnica di Djokovic 1-2-3 Boom. Domani con Munar il test potrebbe essere complicato, poichè sarà sopraffatto da tensione e voglia di dimostrare, ma penso che il nostro magico teo ce la possa fare <3
Non sapete valutare un tennista…
Se solo oggi Ruusuvuori non fosse ritornato il solito Ruusuvuori a metà secondo set non sarebbe stato proibitivo vedere Arnaldi in semifinale
ho visto un gioco completo .. fondamentali da fondo, passanti, servizio, smorzate, attacchi in controtempo, smash, stop volley.. le premesse ci sono..
@ Ciccio (#3528302)
Ma per favore…….
Comunque, grazie anche a lui, di è aperta una voragine nel tabellone fino ai quarti di finale in cui lui parte alla pari (anzi per cosa ha fatto oggi quasi leggermente favorito)
Speriamo tenga fisicamente e mentalmente perché è la sua grande occasione di tirarsi fuori dalla pastoia delle qualificazioni e provare il salto
E comunque poco più di cento commenti per un’impresa del genere, un quarto di quelli per le sconfitte ai primi turni futures di Quinzi, davvero godete solo a criticare…
Ho rivisto alcuni highlights. Di nuovo: che Arnaldi!
Un po’ snobbato dai media questo giocatore o sbaglio?
In quest’ultime settimane , soprattutto x la lungimiranza nella programmazione, sta raccogliendo risultati illustri . Oggi , cavolo ha dimostrato di giocare e come anche su livelli da top 50 . Come risalta da altri commenti, ha una buonissima attitudine nel gestire i momenti emotivamente più difficili all’interno della partita. Qualità importantissima e pochi ce l’hanno , ciò mi rende molto ottimista sul futuro di questo ragazzo.
Tra due anni e non ho paura di dirlo , assolutamente nn mi meraviglierò se raggiungesse una classifica nei primi trenta.
Forza Matteo e con Munar nn si può dire che nn parta favorito
Diffidare dai provocatori che oggi osannano Arnaldi, ma ieri lo denigravano, come denigrano Passaro, Bellucci, Cobolli, Maestrelli e perfino Nardi e Zeppieri. Criticarli, si, lo faccio anch’io, più spesso di quanto si creda, ma denigrare nessuno, per rispetto alla persona e per rispetto all’intelligenza, visto che se si arriva a ridosso dei primi 100 non si può essere scarsi.
Chiuso il preambolo, sono convinto che un Casper Ruud (che attenzione, a Madrid non ha mai brillato, se non nell’anno di Berrettini finalista, che lo sconfisse) del RG o USO del 2022 avrebbe vinto. Ma appunto, non si può essere al massimo sempre, altrimenti non ci sarebbero stati i Fab 4, ma il Fab 1 o al massimo 2. Oggi è toccato a Matteo, un ragazzo del quale varrebbe la pena di conoscere la sua breve storia, di come fosse stato “scartato” dalla FIT e si sia rilanciato tornando al suo circolo. Ma domani potrebbe toccare a Francesco Passaro, a Mattia Bellucci, a Francesco Maestrelli, o a qualcuno un po’ più “stagionato” come Andrea Vavassori. E’lo spirito del tempo.
se esce anche Alcaraz ( che sta perdendo il primo set) senza Sinner Nole Rafa ecc, questo Atp Madrid può vincerlo chiunque ( e non è un offesa anzi una costatazione)
Non sarà più lo stesso, ma anche prima era oggettivamente troppo: altro che top 5! La sua reale posizione è un onesto top 15, giocatore di buonissimo livello ma miracolato dalle circostanze… sempre pensato…ci sono secondo me almeno 10/12 giocatori migliori di lui in termini assoluti, poi dipende dagli infortuni altrui e da tutti i casi della vita sportiva che ha trovato il momento giusto per issarsi in quelle posizioni… chapeau
Ragazzi… non ci si può credere! Arnaldi è ai 16mi, ha battuto Ruud! E ora ha Munar, quindi gli ottavi non sono un miraggio… e in caso di vittoria si troverebbe comunque di fronte un avversario ancor più abbordabile… insomma, stavolta possiamo sognare…
Da un Matteo in quasi caduta libera ad un Matteo in forte ascesa, forza entrambi!
Accidenti se è vero, bel corridoio
Servizio e risposta (di rovescio) sono ancora deboli. Se migliora i colpi di inizio gioco, sul palleggio ha dimostrato di cavarsela bene, seppure si vedeva una differenza notevole di potenza con Ruud. Ha un rovescio lungolinea fulminante e alla fine anche col dritto appena ha potuto, ha spinto benissimo senza paura di tirare forte sul dritto di Ruud.
Bravissimo Matteo,oggi non l’ho visto giocare,ma dare una legnata di questa portata a Ruud che anche se non al top la partita non te la regala….,che dire tanto di cappello.
Complimenti, avanti cosi…
Concordo, lo metterei piuttosto al livello delle nostre seconde punte: Sonego, Seppi, Cecchinato
@ zanna bianca (#3528428)
Ha dato anche a me quell’impressione. Carattere, saper approfittare del momento no dell’avversario, non avere paura “dell’arena”, di chi hai di fronte, del fatto che è la prima volta che vai avanti così in un 1000. Niente a quell’età, e con un bagaglio di esperienze ancora da espandere, è facile o scontato. Ho apprezzato soprattutto la sua contentezza “sobria” alla fine. Mi è sembrato consapevole del fatto che l’obiettivo non è Ruud, ma resta il torneo, andare avanti il più possibile per aggiungere altre opportunità. E credo abbia sprecato il giusto a livello di energie fisiche e mentali.
Un altro utente lo aveva fatto notare dopo la partita con Paire….secondo me è di una elasticità incredibile! Solo a vederlo piegato in attesa del servizio altrui mi dà questa impressione….poi ho visto diversi lungolinea di rovescio che sono entrati a meraviglia e che hanno spiazzato l’impostazione di gioco di Ruud più di ogni altro colpo nello scambio. Insomma dovesse continuare così là top 50 non è chimera lontanissima nel breve periodo
La prima volta che l’ho visto giocare mi ha dato l’idea di un ottimo potenziale.
È il giocatore italiano che assomiglia più a Sinner come gioco.
Ottimo allenamento per Arnaldi. Tenta di rendere vivo l’incontro perdendo un game da 0-40.
In attesa della prima partita a Madrid.
P.S. io continuo… non si sa mai
Ho visto la partita, è stato straordinario