Rybakina rifiuta la foto con il CEO WTA e scoppia la polemica. Pam Shriver attacca: “Inimmaginabile”
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La finale delle WTA Finals 2025 non si è chiusa soltanto con il trionfo di Elena Rybakina sul campo. Nel corso della cerimonia di premiazione, infatti, un episodio ha attirato l’attenzione di molti presenti: la kazaka ha rifiutato di posare per una foto accanto alla CEO della WTA. Un gesto che non nasce dal caso, ma che affonda le sue radici nella sospensione del coach di Rybakina, fermato dalla WTA dopo le numerose testimonianze che lo indicavano come autore di comportamenti violenti nei suoi confronti.
Il rifiuto della campionessa di affiancarsi alla dirigente ha immediatamente generato dibattito, trasformando una celebrazione di fine torneo in un terreno di scontro pubblico. La prima reazione di rilievo è arrivata da una delle figure più autorevoli del tennis femminile, Pam Shriver. L’ex giocatrice, vincitrice di 21 titoli Slam in doppio, non ha atteso un secondo per esprimere il proprio disappunto sui social.
“Immagina di vincere più soldi in premi in un solo torneo rispetto alle ‘Original Nine’ lungo l’arco di tutte le loro carriere, e poi criticare la CEO della WTA che sta cercando di garantire maggiori misure di sicurezza nel tuo sport”, ha scritto Shriver, criticando duramente il comportamento di Rybakina. “È qualcosa di difficile anche solo da immaginare.”
Imagine winning more prize money in one tournament than the entire Original Nine over their collective careers, then dissing WTA CEO because the CEO has tried to ensure stronger safeguards in your sports… it’s hard to imagine.
— Pam Shriver (@PHShriver) November 9, 2025
Parole pesantissime, che aggiungono ulteriore carico su un episodio già delicato.
La frattura tra la giocatrice e l’organizzazione appare profonda e legata alla gestione del caso del suo allenatore, sospeso dalla WTA sulla base del nuovo protocollo di tutela degli atleti. Rybakina, che durante la stagione aveva apertamente contestato la decisione, ha quindi scelto la finale come momento per rendere pubblico il proprio dissenso.
La vicenda rischia ora di aprire un dibattito molto più ampio: fin dove può arrivare la protesta di un’atleta contro le istituzioni, e come gestire episodi simili senza compromettere la credibilità del circuito?
Per il momento, a parlare non sono le risposte ufficiali, ma le reazioni. E quella di Pam Shriver indica chiaramente che la discussione è appena iniziata.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Elena Rybakina

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Una vicenda estremamente delicata e difficile da decifrare allo stato pubblico dell’informazione. Ciò detto, l’impressione è che le cause della sospensione di Vukov non vadano cercate solamente (e forse nemmeno prioritariamente) nel rapporto con Rybakina…
Grandissima.
Un bello schiaffone alla CEO, alla Shriver e alle altre rinco superwoke.
Non a caso, tornato Vukov è tornata anche la Rybakina.
Ridicola la motivazione di Pam Shriver: visto che Rybakina prende un mucchio di dollaroni dovrebbe rinunciare a difendere una persona che lei ritiene innocente e schierarsi con la Santa Inquisizione. Chapeau per Elena.
@ Nena (#4518764)
La questione è controversa, nella gestione della WTA, ma i fatti riportati parlano di abusi psicologici e che sia stata soprattutto la famiglia di Rybakina a chiedere di allontanare Vukov da lei. Nel 2024 già si era avuto un campanello d’allarme,perchè le liti tra Rybakina e Vukov erano in pubblico.
Se avete notato la sorella di lei, aveva sempre presenziato in ogni torneo, ma da quando è scoppiato il caso, fino ad oggi non si è fatta più vedere. Rybakina si è sempre più legata al suo allenatore e si è sempre di più allontanata dalla famiglia. La WTA comunque, nella gestione del caso, ci ha rimesso moltissimo in crediblità e autorevolezza e ieri si è fatta perculare apertamente dalla vincitrice delle Finals, in combutta con il suo allenatore.
Ancora black time
Trattasi di una vicenda molto controversa. Alcuni testimoni, e ci piacerebbe conoscerne i nomi, che cosa fanno nella vita e come si sarebbero espressi nei confronti del coach della Rybakina, in pratica del perché avrebbero denunciato comportamenti violenti del suo allenatore. Dopodiché, ma solo dopo conoscere appieno i particolari, si potrebbe avere una situazione più chiara di tutta la vicenda. Ma la prima cosa da chiedersi dovrebbe essere: la Rybakina, cosa ha detto del suo coach, cioé lei era o non era a conoscenza delle presunte violenze? Mi pare assurdo e strano che la stessa Kazaka difenda il suo coach se questi le abbia perpetrato violenze, addirittura con una presa di posizione incredibile. Dalla foto pubblicata, ( non so se sia stata scattata dopo la vittoria o se è una foto di repertorio) non mi pare che la tennista sia così felice, anzi, mi pare piuttosto malinconica. Dai media si apprende che probabilmente la Rybakina ha una relazione sentimentale con il suo coach, forse è innamorata, in tal caso mi pare ovvio che lei difenda il suo allenatore, a meno che non sia talmente impaurita da prendere posizione in suo favore per evitare guai peggiori. Spero per lei che sia tutto a posto, e che non sia la classica vittima che sta zitta per puro terrore.
@ Az67 (#4518731)
Si, la cosa è stata surreale e tragicomica, la WTA squalifica l’allenatore (Vukov) di Rybakina per matrattamenti e vessazioni psicoloche, imponendogli di non avere contatti con lei, lei non è d’accordo, contesta la decisione, è costretta a cercare un nuovo coach ma di nascosto nei vari tornei in giro per il mondo continua a farsi seguire dal suo allenatore Vukov, anche nascondendolo nella sua stanza. Da prima viene ingaggiato Goran Ivanisevic che vista la situazione si tira presto indietro, e poi il buon Davide Sanguinetti che si fa vedere nel box di Rybakina nei tornei ma che in realtà conta come il due di coppe quando a briscola comanda bastoni….
Non conosco bene la storia quindi non mi esprimo ma le Original Nine, di cui non sono esperto (BJK, Rosie Casals e le altre neanche le ricordo…) sono note proprio per aver criticato il sistema quindi certamente è un riferimento che si ritorce…
Beh intanto il protocollo lo hanno fatto dopo avere sospeso l’allenatore. In generale capisco che si voglia tenere privacy per questi argomenti ma ci sono 2 cose nella gestione wta che non sono piaciute, 1-appunto aver fatto il regolamento dopo la sospensione. 2-avere annullato la sospensione a 2 settimane dal suo termine naturale. Non voglio che wta parli ma comunque ci sono aree grigie. Per quanto riguarda il discorso shriver invece penso si commenti da solo. Rybakina non può parlare perché ha appena vinto 5 milioni? Ma stiamo scherzando? Prendi i soldi e stai zitta?
Power to the people!
è la stessa cosa che mi stavo domandando io.Mi sto domandando da chi e da cosa è partita l’accusa…..qualcuno sa aiutarmi
la wta in teoria è un’associazione… il CEO è il consiglio di amministrazione di una compagnia di affari a scopo di lucro… io sono con la Rybakina
La credibilità su entrambi i circuiti è compresa da ben altre cose.
Se fossi la Rybakina non sarei per niente tranquillo per il futuro.
E quindi fatemi capire: hanno squalificato il SUO coach per maltrattamenti verso di LEI e LEI non era d accordo? Ma cos’è? Sindrome di Stoccolma o davvero WTA ha esagerato?
A me pare un po’ suonata…