Il nuovo Masters 1000 in Arabia Saudita si giocherà a febbraio e non sarà obbligatorio
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Con l’ufficialità dell’introduzione di un nuovo Masters 1000 a partire dal 2028, il mondo del tennis si prepara a una profonda trasformazione. La decisione, frutto dell’accordo tra la ATP e l’Arabia Saudita, rappresenta un punto di svolta nella storia del circuito e apre un dibattito acceso sul destino della “gira sudamericana” di febbraio, tradizionalmente disputata sulla terra battuta.
Il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi ha illustrato, in un’intervista a The National News, le linee guida della riforma. L’obiettivo è una ristrutturazione complessiva del calendario, in cui i Masters 1000 assumano un ruolo ancora più centrale. Secondo quanto trapelato, la società Surj Sports, attraverso il fondo sovrano saudita PIF, avrebbe stanziato un ingente investimento destinato alla ricompera delle licenze di tornei ATP 250 e ATP 500, con l’intento di ridurre il numero di eventi minori e fare spazio al nuovo torneo di alto livello.
Il nuovo Masters 1000 saudita dovrebbe disputarsi su una settimana, con un tabellone da 56 giocatori, e — come Montecarlo — non sarà obbligatorio. Sebbene la data non sia ancora ufficiale, la volontà della ATP è di collocarlo nel mese di febbraio, il che creerebbe un evidente conflitto con la tradizionale leg sudamericana. “La nostra preferenza è che si giochi in febbraio, ma è un mese molto affollato. Ci sono limitazioni e avremo bisogno della collaborazione di Tennis Australia per riuscirci”, ha spiegato Gaudenzi.
L’idea del presidente è quella di far convivere due circuiti paralleli: una tournée in Medio Oriente, con Doha, Dubai e il nuovo Masters 1000 saudita, e una in Sud America, sulla terra battuta, con Rio de Janeiro e Buenos Aires come tappe principali. Resta incerta la posizione del torneo di Santiago del Cile.
“Il nostro obiettivo è che in febbraio convivano due giri: uno in Medio Oriente e uno in Sud America”, ha aggiunto Gaudenzi, lasciando intendere che serviranno modifiche anche agli eventi di gennaio, probabilmente anticipando o riducendo la loro durata.
Tuttavia, questa visione comporta rischi evidenti per i tornei minori. Eventi consolidati come Rotterdam, Montpellier, Dallas, Delray Beach e Acapulco potrebbero essere i principali sacrificati, mentre la presenza di un Masters 1000 in Arabia Saudita renderebbe improbabile la partecipazione dei top player alla “gira sudamericana”, a causa delle differenze di superficie e del montepremi nettamente superiore offerto in Medio Oriente.
In prospettiva, le settimane di tornei in America Latina rischiano quindi di sopravvivere in una posizione marginale, sostenuta soprattutto da tennisti locali e giocatori fuori dalla top 50 mondiale.
“Abbiamo bisogno di tempo per studiare il modo migliore di procedere”, ha concluso Gaudenzi, consapevole che la sua riforma segnerà una nuova era per il tennis mondiale — una transizione delicata tra tradizione e modernità, con l’Arabia Saudita sempre più al centro della scena.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Andrea Gaudenzi, Masters 1000, Masters 1000 Riad

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Il tennis alle olimpiadi è fuori luogo, non fa altro che togliere spazio a sport che sono al centro dell’attenzione ogni 4 anni. I tornei sud americani in effetti non hanno mai questo grande concorso di top player.
I soldi sono macchiati di sangue in mezzo mondo se non di più. Quindi che vogliamo fare? Quando c’è di mezzo il danaro in dosi massicce il banco vince sempre. Vedi Hamilton,paladino dei diritti umani, se si rifiuta di correre in Arabia, Cina et similia.
oddio, facile, quando obblighi i più forti a giocare almeno 4-5 500, molti giocoforza partecipano anche se preferirebbero allenarsi per arrivare al top a marzo quando cominciano i mille.. vi scandalizzate per i master a due settimane ma non vi rendete conto che il tennis è l’unico sport individuale dove sono costretti a giocare 11 mesi su 12… e non mi citate sport di squadra come il calcio, perché lì fra turnover e possibilità di giocare di fatto in 16-17 anziché 11, i campioni veri giocano tutto l’anno al top a meno di infortuni
non c’è proprio collocazione naturale.. i più forti sono costretti a giocare tutto l’anno.. io ci sono andato duro con Sinner, ma capisco che anche lui è umano e se lo costringete a giocare sempre, perché sennò perde punti e tanti soldi, poi deve necessariamente fare scelte sgradevoli.. io comunque ci speravo tanto che gli arabi si comprassero l’atp a due miliardi di dollari
oddio, facile, quando obblighi i più forti a giocare almeno 4-5 500, molti giocoforza partecipano anche se preferirebbero allenarsi per arrivare al top a marzo quando cominciano i mille.. vi scandalizzate per i master a due settimane ma non vi rendete conto che il tennis è l’unico sport individuale dove sono costretti a giocare 11 mesi su 12… e non mi citate sport di squadra come il calcio, perché lì fra turnover e possibilità di giocare di fatto in 16-17 anziché 11, i campioni veri giocano tutto l’anno al top a meno di infortuni
Non è obbligatorio, poi leggeranno il montepremi e diranno: ma sì, facciamo sto sforzo
Mah, sicuramente pochi sono d’accordo, ma io penserei più in grande… un circuito maggiore con gli slam e una dozzina di tornei master riservati ai top-50, e un circuito minore intermedio che comunque dà punti che consentono di entrare nell’elite… mica tutti partecipano alla Champions o alla coppa del mondo di sci… poi so bene che non c’è mondo più conservatore del tennis
CHAMPAGNE!!!!!!!!!
Ma i giocatori sono contenti? Sembrerebbe di SI visto che vorrebbero tutti più soldi.
Gli organizzatori saranno contenti? Sembrerebbe di SI visto che c’è la coda per richiedere l’assegnazione di un torneo.
Gli attuali concessionari saranno contenti? Sembrerebbe di NO visto che stanno organizzando manifestazioni comuni con i gestori balneari delle coste italiane.
Il pubblico è contento? Sembra di SI visto l’incremento di tifosi paganti e di bambini in fila per chiedere un autografo.
I veri appassionati saranno contenti? Credo di SI in quanto sussiste uno spazio dove potranno organizzare un circuito alternativo di vero tennis dove in palio v’è solo l’onore ed il premio sarà solo una semplice coppa con cui il vincitore brinderà alla gloria.
Nel 2028 dovranno incastrare nel calendario pure il torneo olimpico, che per loro fortuna sarà negli Stati Uniti.
Comunque auguri a tutti i tornei dai 500 in giù, e soprattutto alla tournee sudamericana sul rosso, già oggi particolarmente bistrattata.
Andrebbe inserito al posto di Bercy. Mi viene come alternativa a Febbraio pensare di farlo a inizio anno prima degli Australian Open (posticiapandoli magari di una settimana)
il tennis pro è un circuito pro, e i circuiti pro si muovo in base all’interesse del pubblico e dunque degli sponsor e delle tv.
se a guardare i 250 siamo in una manciata e se a guardare i 1000 sono decine di milioni di persone, non si capisce perché si dovrebbe continuare a rinunciare ai 1000 per dare spazio ai 250
Non si tocchi Rotterdam. Guardate l’albo d’oro.
Saresti perfetto come loro.braccio destro…
I tornei aggiunti nel.calendario andrebbero chiamati i ‘SuperW”
Ha perso l’occasione due anni fa, quando il ritiro di Sinner mostró che troiaio era Bercy.
Accelerava coi Sauditi e lo sostituiva giá dall anno scorso. Si è fatto incastrare da Pioline.
“Ma anche se Bercy faceva schifo, c’era un contratto da rispettare per l’ATP”. No, sicuramente spendeva meno (soldi degli Arabi) di penali a cancellare quello che spostare tutti gli eventi di febbraio.
Pessima gestione
I cambiamenti che dovrebbero esserci sono, a mio parere, questi:
a Gennaio sempre gli AO, con i 250, eliminazione della United Cup, ed aggiungere un torneo nel sud-est asiatico (tailandia, vietnam, indonesia) assieme a quello di Hong Kong.
ad inizio Febbraio Master in AS, con i due 500 di Doha e Dubai, a fine Febbraio/primi di Marzo Master di una settimana a Rio de Janeiro (che sostituisce Miami) e 500 a Buenos Aires. I periodi potrebbero anche essere invertiti. A metà Febbraio Rotterdam assieme a Montpellier. A metà Marzo 500 e 250 negli Stati Uniti ed in Messico, a fine Marzo Master ad IW. Ad Aprile Master di Montecarlo, due settimane dopo Master a Barcellona di una settimana, e dopo altre due Internazionali. Si elimina il Master di Madrid e si valorizza il vero torneo storico spagnolo, Barcellona. In mezzo i 500 di Monaco ed Amburgo ed i 250 di Marrakesch, Estoril e Ginevra, si elimina l’inutile 250 di Houston e se ne aggiunge uno in EU, magari in Italia o in Spagna, visto che perde un torneo. Il RG resta al suo posto, così come i tornei sull’erba. Dopo W riduzione dei tornei in tb, dal momento che sono stati premiati quelli sudamericani, e spazio al cemento, lasciando una settimana fra Canada e Cincinnati mettendoci dei 250, e disputandone altri 2 250 fra Cincinnati e USO. Dopo gli Uso togliere un 250 cinese e rimetterne uno in India. Dopo Shanghai non cambierei nulla, se non abolire i due 250 dopo Parigi, al limite recuperandone uno nella settimana dopo il Master Cinese. Lascerei una settimana fra Parigi e le Finals. Introdurrei anche, nella seconda settimana degli Slam e dei Masters di due settimane (IW, Roma, Canada, Cincinnati, Shanghai), un 250 in zona.
Una “stagione sul rosso” prima della coppia Indian/Miami era giá declassata da vari decenni e i “top” puntavano giá al “sunshine double” infischiandosene della terra rossa fuori stagione.
Peccato comunque che non si punti ad un 1000 su ERBA nel mese abbondante tra Roland Garros e Wimbledon.
Chissenefrega dei tennisti.
Operazione atto 2 di Svalutazione dei 1000.
Inoltre si gioca dove i diritti sono utopia.
Chi ha permesso di impadronirsi e svilire l’intero circuito a questi benefattori?
Faranno l’una e l’altra cosa
HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
EVVIVA IL DON ABBONDIO FAENTALICO!
Di fatto sarà obbligatorio per i cachet che daranno ai singoli tennisti per farli partecipare.
mmh non penso, i soldi li useranno per invitare i top, mica per tutti gli altri
Quello che ho pensato anch’io. Vedrai che ci andranno anche i tennisti sudamericani.
Metteranno un montepremi mostruoso e tutti ci andranno come cammelli all’oasi…
La scelta più corretta è sostituire il 1000 di Parigi (che ha già lo Slam) con quello saudita, non cambiando il periodo (l’indoor si gioca a fine anno). Gaudenzi, vai fino in fondo e per te sarà gloria.
La cosa peggiore non é la perdita di valore dei tornei sudamericani o il fatto di avere un 1000 in piu’ o in meno. Chissenefrega. Quello è semplicemente il capitalismo. Piaccia o meno, i soldi comandano. Il VERO problema è che quei soldi sono macchiati di sangue! Non mi sembra che in questo articolo o in nessuna conferenza stampa sia stato evidenziato che l’arabia saudita è tra i peggiori paesi al mondo per quanto riguarda i diritti umani. Ormai ce ne dimentichiamo, ma PIF, SURGE, o chiamateli come si vuole, sono operazioni di puro sportwashing.
E’ una colossale follia aggiungere un 1000. Bisognerebbe togliere, il numero giusto di eventi 1000 per me è otto, tutti da fare con tabelloni a 64 (o 56 con bye per i primi 8) ed in una settimana. Sarebbero da rivedere anche le collocazioni nella stagione, oltre a liberare due-tre settimane a fine stagione per dare respiro e consentire una buona preparazione a tutti.
Ovviamente non succederà mai e poi mai, perchè sappiamo bene che la massimizzazione dei ricavi in atto in qualunque sport di dimensione mondiale va nella direzione opposta. Questo è però assolutamente insostenibile, ancor di più in uno sport individuale come il tennis. Vedremo sempre più infortuni gravi, sempre più carriere condizionate da problemi fisici, ma fino a che ci saranno sponsor e soprattutto le TV che pagano, si andrà avanti sempre più nella direzione sbagliata.
@ Filippo (#4510627)
io la vedo in modo diverso. I 4 slam la fanno da padrone al momento. Peccato che solo una minima parte dei proventi vada all atp e ai giocatori. C è il bilancio di USopen , che è pubblico, dacci una occhiata.
L ATP invece ci guadagna sui 1000 in modo notevole rispetto agli slam.
Non hanno ancora la storia degli slam, vero.
Gaudenzi non sta facendo altro che il suo lavoro. Sa che servono dei tornei importanti, ed sta trovando i soldi per ripagare i detentori dei dirittoi dei 500 e 250.
Diciamo che dovrebbero far diventare ATP 500 i tornei sudamericani, così diventano attrattivi per i giocatori locali che possono fare punti senza i big e assicurarsi un ranking che li tenga nel main draw degli altri 1000 e degli slam. Però veramente ormai si va verso i 2 circuiti. Uno principale con 4 slam e 10 master1000, e un tour secondario con gli altri eventi. Alla fine i top 10 possono mantenere la posizione giocando 10/12 tornei all’anno.
Tutto sbagliato.
Così si svalutano anche gli stessi Masters 1000. Prima erano tornei importanti ora sono uno dei tanti, visto che praticamente ogni 15 giorni c’è un 1000.
Si dovrebbe ridurre e invece aumentano.
I tornei minori spariscono e i giocatori di categoria inferiore hanno sempre meno spazio.
Tutto ciò porta solo problemi, aumenta la distanza tra i migliori e il resto della compagnia, aumenta il rischio infortuni dei giocatori e crea un effetto assuefazione sul pubblico (vedi quel che è accaduto nel calcio).
Anziché aumentare i tornei minori verranno ridotti ….diventerà un circolo chiuso per pochi ….c’è da vantarsi !!!! Il tennis non è solo i primi 100 o chi ha soldi ma chi li segue lo sa .
non ci andrà nessuno dei big ahahaahhahaha a dimenticavo avrà un prize monay stratosferico…Gaudenzi dovevi distinguerti è mai autorizzare vendere a quei paesi ! Ma i dollari sono dollari …
Champagne in casa Baez, Darderi, Carabelli e via dicendo.
I big riceveranno le ben note “garanzie” e si fionderanno a giocare tra i cammelli e i dromedari…
I prossimi sacrificati saranno i tornei in preparazione agli AO.
I ben noti continuano a fare danni su danni al nostro(???????????????)sport.
La collocazione più naturale è quella della settimana in cui si gioca il six king slam, come tappa di avvicinamento al tour asiatico, così non si dovrebbe stravolgere il calendario di febbraio, decretando la morte di 7/8 tornei per fare spazio ad uno. Che sicuramente avrà un montepremi ricchissimo e inviti pesanti per i top, togliendo ogni interesse per tutti gli altri tornei.
Tutto quello che sta per accadere è terribile.
stanno rovinando il tennis, poco ma sicuro