Sinner: “Mai giocato bene qui a Parigi, ma partire così è importante” (Video della partita)
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Dopo l’esordio vincente al Masters 1000 di Parigi-Bercy, Jannik Sinner analizza con lucidità la sua prestazione e le condizioni del torneo. L’azzurro, reduce da un convincente debutto, mantiene il consueto approccio prudente: consapevole delle difficoltà di fine stagione e delle insidie di un evento dove in passato non ha mai espresso il suo miglior tennis.
Una vittoria piuttosto agevole. Dove era importante sentirsi bene in campo «Sì, mi sono sentito abbastanza bene. Le partite di primo turno non sono mai facili, quindi sono molto contento. Ho iniziato bene, ottenendo subito un break in entrambi i set, e questo ti dà un po’ più di libertà nel gioco. Sono felice di come ho giocato e ora vediamo cosa arriverà nel resto del torneo».
Interrogato sulle differenze rispetto a Vienna, dove era apparso più fluido, Sinner ha sottolineato la complessità del veloce indoor parigino:
«Sono completamente diverse, non si possono paragonare. Le condizioni qui sono molto differenti. Per me la cosa più difficile è il movimento, muoversi bene in campo. Quando le palline sono nuove il gioco è piuttosto veloce, il servizio viaggia molto; poi però si rallenta parecchio. Sono due situazioni opposte. Oggi inoltre non c’è stato molto ritmo nello scambio, quindi vedremo nel prossimo turno».
Alla domanda sul perché faccia più fatica a muoversi, Jannik risponde sinteticamente:
«Non lo so, davvero. Non saprei spiegare il motivo».
Sulla sconfitta di Carlos Alcaraz che ha detto che, per qualche ragione, non riesce mai a esprimere il suo miglior tennis qui o a fine stagione. Jannik preferisce restare concentrato sul suo torneo «È un torneo molto difficile. Prima di tutto siamo a fine stagione, e poi le condizioni qui sono davvero particolari. Anche io non ho mai giocato bene a Parigi, quindi vedremo. Ogni partita, ogni avversario è complicato da affrontare. Tutti guardano a se stessi — io per primo — per capire cosa migliorare. Come si è visto, molti giocatori qui fanno fatica, ma poi si vedono anche risultati molto buoni o vittorie nette. Dipende da ciascuno. Ora vediamo cosa succederà».
Ed anche sull’intervista al Guardian dove Ha detto di recente di volere più dialogo con i tornei dello Slam per quanto riguarda il montepremi e il benessere dei giocatori il numero 2 del mondo non commenta : «No, credo di aver già detto tutto in quell’intervista. Non ho nulla da aggiungere. Tutto ciò che volevo dire è già lì, non voglio aggiungere altro».
Infine parlando della sconfitta di Alcaraz,e delle prospettive per il torneo Jannik mantiene la linea della prudenza: «Sai, io qui non ho mai giocato bene, è un torneo molto difficile. Andiamo giorno dopo giorno. Ovviamente partire bene è importante, ma adesso mi aspetta una partita molto tosta contro un giocatore che in passato mi ha già battuto. Guarderò soprattutto a me stesso, a cosa posso fare meglio, perché qui a Parigi non ho mai espresso il mio miglior tennis. Vedremo».
Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani
TAG: Jannik Sinner, Masters 1000 Parigi, Masters 1000 Parigi 2025

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Mah… io ho notato che più giocava e più trovava ritmo e fiducia…quindi per niente male
Dai Jannik riprenditi il numero che ti appartiene
Enrico Milani.
Dice che é a Parigi.
È stato oggi a Bercy ?
Ha visto del bel tennis ? 😉
Forse agli organizzatori (miopi) ma non certo agli sponsor… che in futuro potrebbero chiedere sconti!
Ma agli organizzatori penso che interessano più i biglietti degli ascolti tv ma posso sbagliarmi.
Rispetto la tua opinione ma mi sembra un po’ esagerato, ok Alcaraz è un pò più immaturo ma, rispetto a tanti altri sportivi, loro sono entrambi ottimi esempi di campioni per i giovani e infatti anche lui, come Jannik, all’estero è molto apprezzato dai tifosi “neutri”.
Vero ma molte persone, deluse, finiranno per non andare, quindi meno pasti, meno bevande, meno gadget, ecc.
I biglietti si, però penso che gli ascolti televisivi, senza CARLONE, possano essersi ridotti assai.
Perché? I biglietti sono già tutti venduti
Certo con tutte queste critiche (in pratica generali) su superficie e palle…
…gli organizzatori ne escono davvero con le ossa rotte!
Oltretutto perdere Carlos alla prima partita è sicuramente un bel danno economico 🙁
@ Kenobi (#4510404)
ahahahahaahahaha, “non perchè siamo italiani 😆 “. Chissà perchè tutti i giocatori adorano Carlos 😆 Ovvio che Jannik sia un signore, quello è evidente, ma qualsiasi cosa faccia Carlos per te è sempre sbagliata. Viva i preti nel tennis! Alè
concordo, c’è anche qualche italiano che dovrebbe imparare da lui…
Insomma basta leggere un’intervista a Jannik ed una a Carlos per capire che differenza abissale c’è fra i due.
È naturale avere più simpatia per lui che per altri, incluso Carlos, personalmente non perché siamo entrambi italiani ma perché è più affine a me e mi hanno sempre infastidito gli spacconi ,chi fa dichiarazioni roboanti o chi non accetta le sconfitte raccontando alibi.