Il coach statunitense segue Paul dal 2020 Altro, Copertina

Brad Stine (coach di Paul) ammette: “Sinner e Alcaraz hanno una qualità in particolare che li eleva su tutti gli altri”

24/09/2025 09:44 4 commenti
Jannik e Carlos, i due leader del tennis mondiale
Jannik e Carlos, i due leader del tennis mondiale

Mentre Tommy Paul annuncia il forfait anche al Masters 1000 di Shanghai per la necessità di prendersi più tempo per curare l’infortunio all’addome che lo sta penalizzando da diversi mesi, il suo coach Brad Stine ha parlato di un tema interessante: qual è la differenza che eleva Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sopra tutta la concorrenza? L’ex coach di Jim Courier, da cinque anni a fianco di Paul e artefice della grande scalata sino alla top 10 del suo assistito, è intervenuto al podcast Inside-In, soffermandosi su vari temi, tra cui il dominio assoluto dell’italiano e dello spagnolo nel 2025. I due campioni sono spartiti equamente gli Slam e hanno disputato uno contro l’altro le ultime tre finali Major, mostrando una superiorità schiacciante su tutta la concorrenza. Stine riflettendo sul valore di Paul, anche nelle partite recenti disputate contro Carlos e Jannik, ha una idea molto precisa su quello che distingue i due leader attuali della disciplina da tutto il resto del gruppo.

“Paul da tempo ha raggiunto un livello di gioco molto buono, come dimostra anche la sua classifica” afferma Stine. “Se torniamo alla scorsa off-season, in preparazione dell’Australian Open 2025, il nostro obiettivo in quelle settimane di lavoro a fine 2024 era capire come battere Carlos e Jannik. Tommy ha ottenuto buoni risultati contro praticamente tutti gli altri. Non ha mai dominato in senso assoluto, ma è riuscito a battere quasi tutti i giocatori di quel livello”.

“Per come sono andati i sorteggi, Tommy ha affrontato Sinner negli ottavi di finale a US Open e Carlos nei quarti di Wimbledon. Ha strappato un set a Carlos, e poi un set a Jannik a Roma, quindi ci sono stati segnali evidenti che sta facendo le cose nel modo giusto. Ma la questione è riuscire a mantenere quelle cose per un tempo sufficiente a fare ancora meglio contro di loro. Uno degli aspetti di cui abbiamo parlato e approfondito è che pensiamo che Tommy abbia un certo vantaggio rispetto alla maggior parte degli avversari quando si gioca al meglio dei cinque set, ma non contro quei due…”

Contro Sinner e Alcaraz, invece, sono loro ad avere un vantaggio: non tanto sul piano fisico, né in modo decisivo su quello tattico o tecnico, perché fino a un certo punto Tommy riesce a stare lì con loro e giocarsela alla pari. Il punto è la capacità mentale di mantenere quel livello di gioco per un periodo molto, molto, molto lungo. È proprio questo che Carlos e Jannik stanno facendo a un livello eccezionale, meglio di tutti gli altri e questo fornisce loro un vantaggio decisivo”.

Una osservazione interessante e pertinente. Stine giustamente sottolinea ed esalta la qualità del suo assistito, ma la sostanza del suo pensiero è corretta. Del resto, come insegnano i migliori coach, quando un giocatore cerca di migliorare la propria performance una delle chiavi non è soltanto aggiungere colpi superiori al proprio gioco ma anche aumentare esponenzialmente la durata del proprio picco di prestazione. Quello che Jannik e Carlos riescono a fare meglio di tutta la concorrenza.

Marco Mazzoni


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4 commenti

giumart (Guest) 24-09-2025 10:53

Scritto da no Sinner no Party
Non è solo una questione mentale, che pure è importante se non determinante, ma anche di qualità tecniche: Jannik e Carlos hanno una velocità di risposta ed una velocità di palla superiori a tutti.
Poi anche una maggiore solidità si rovescio e dritto, appunto il dritto di Paul non è abbastanza consistente ed affidabile.

Alle qualità che tu ricordi (giustamente) vi è da aggiungerne un’altra, per me fondamentale: il timing. Quello di Jannik (e anche di Alcaraz) è eccezionale, enormemente superiore a quello degli altri, e fà sì che alla velocità si associ anche una pesantezza di palla quasi sempre opprimenti per l’avversario e vincenti.

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Alex77 (Guest) 24-09-2025 10:46

Seee, solo questione di resistenza e tenuta mentale quindi, poi Alcaraz e Sinner Paul riesce a batterli… grossi dubbi che sia solo questo, come giustamente già sottolineato da altri utenti

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zedarioz 24-09-2025 10:00

Scritto da no Sinner no Party
Non è solo una questione mentale, che pure è importante se non determinante, ma anche di qualità tecniche: Jannik e Carlos hanno una velocità di risposta ed una velocità di palla superiori a tutti.
Poi anche una maggiore solidità si rovescio e dritto, appunto il dritto di Paul non è abbastanza consistente ed affidabile.

Se Stine avesse ragione, nei master 1000 Sinner e Alcaraz dovrebbero essere più vulnerabili. E invece sono sempre in finale anche nei tornei al meglio dei 3 set. Indi, sono proprio piu forti. E poi la differenza con gli altri al meglio dei 5 ovviamente si amplifica. Chiedere a Bublik per conferma cosa vuol dire giocare negli slam contro Sinner.

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no Sinner no Party (Guest) 24-09-2025 09:52

Non è solo una questione mentale, che pure è importante se non determinante, ma anche di qualità tecniche: Jannik e Carlos hanno una velocità di risposta ed una velocità di palla superiori a tutti.

Poi anche una maggiore solidità si rovescio e dritto, appunto il dritto di Paul non è abbastanza consistente ed affidabile.

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