Federer: “Le superfici sono troppo simili, serve più varietà nel tennis”
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Roger Federer è tornato a far parlare di sé durante il weekend di San Francisco, in occasione della Laver Cup 2025. L’ex campione svizzero, 20 volte vincitore Slam, è stato ospite del podcast di Andy Roddick Serve with Andy Roddick e ha lanciato una riflessione che farà discutere.
Secondo Federer, il tennis moderno sta perdendo una delle sue caratteristiche storiche: la varietà delle superfici. “Non solo abbiamo bisogno di campi rapidi, ma vorremmo vedere Carlos Alcaraz o Jannik Sinner risolvere la sfida su una velocità ultrarapida e poi giocare lo stesso match su un campo lentissimo per confrontare i due scenari. Oggi invece non succede più”, ha spiegato.
Il problema, secondo l’ex numero uno del mondo, deriva dalle scelte dei direttori dei tornei: “Hanno permesso che la velocità delle palline e dei campi fosse praticamente identica ogni settimana. È per questo che si può passare da Roland Garros a Wimbledon e agli US Open giocando allo stesso modo”.
Parole che riaccendono il dibattito su un tennis sempre più uniforme, dove il talento e la varietà di gioco rischiano di essere penalizzati. Federer, che ha costruito la sua carriera anche sull’adattabilità alle diverse condizioni, invita dunque a restituire al circuito quella diversità che lo ha reso unico.
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Parla quello che ha beneficiato piu di tutti quanto meno dell’avvio di questa fase, vera, di omologazione delle superfici e di non aver avuto avversari per almeno 4 anni prima che Nadal diventasse “maggiorenne”.
@ Alberto Rossi (#4486834)
Perfetto, vallo a dire a Giuseppespartano
Roger ha sempre ragione, già quando giocava lui le superfici si assomigliavano, adesso cambia quasi solo il colore e il materiale ma la velocità è quella
… disse colui che si rifiutava di giocare sul sintetico finchè non è stato bandito e uniformato al cemento
Se non era per lui oggi avremmo ancora 4 superfici diverse, ormai sintetico c’è rimasto solo l’ITF di Solarino
Mah, che lo dica proprio Roger sa tanto di “tirare l’acqua al proprio mulino”…e che Roger non sia riuscito a rendersi sufficientemente competitivo sulla terra da vincere almeno una volta i due master importanti e battere almeno una volta Rafa a Parigi rimane un suo limite storico, e questo aumenta la dimostrazione di maggiori capacità di adattamento a tutte le superfici del suo “vero” rivale, Novak, che ha vinto ovunque e più volte e concedendosi il lusso di battere Rafa a Parigi: ergo, Roger avrà cercato di equipararsi su tutte le superfici ma non c’è riuscito, per questo esaspera le maggiori differenze…e io non penso che le superfici si siano così omologate nel giro di 5 anni, ancora adesso vediamo chi vince di più su terra e chi sul veloce, è che i giovani hanno impostato il proprio tennis su criteri più elastici, duttili, seguendo l’evoluzione del tennis e del calendario dove terra ed erba sono ormai quasi “di nicchia”…emblematico è un Musetti che, oltre alle bellezze esibite col suo rovescio, ha reso il dritto più potente e reattivo e si affida a un gioco più velocemente risolutivo, insomma, non sono le superfici quanto il tennis moderno, rivoluzionato da Novak (per questo indigesto a molti) e utilizzato dai ragazzi formatisi così che giocano secondo parametri validi ovunque, che hanno rivalutato l’importanza fondamentale del servizio che deve comunque essere potente e preciso, che badano al sodo, all’atletismo più che all’estetica, insomma più a quantificare che a dare spettacolo: poi certo, anche adesso ci sono quelli che riescono meglio nell’impresa di fare punto ovunque, e sappiamo chi sono…e in fondo, mentre prima tra i big era già quasi scontato il risultato, soprattutto fra i due “specializzati”, adesso gli scontri al vertice aprono a tutti gli esiti, sicuramente aggiungendo, e non sottraendo, incognite, emozioni e attese per il risultato
Lo Fiasco basta con questa scemenza!
Che nel tennis moderno raggiungano pooszioni di vertice solo tennisti multisuperficie mentre per quelli monosuperficie è impossibile primeggiare se non per un periodi limitato, è chiaro a tutti (tranne alla buonanima di Ohreilly ma quello era un tronfio trombone e per fortuna di tutti è sparito dal forum).
Che l’erba odierna non sia l’erba di qualche decennio fa (è più lenta oggi) lo sappiamo tutti
Che ci siano resine (il cosiddetto cemento) più lente di altre (vedi Miami vs IW) lo sappiamo tutti.
Ma che le superfici sono tutte uguali e che non sia rilevante dove si giochi tanto basta addattarsi è una scemenza infinita che solo persone di sesquipedale ignoranza possono continuare a ribadire.
In ogni caso il discorso di Federer è MOLTO diverso dalla fesseria che vai ripetendo tu come un bolso mantra.
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Chissà perché grandi giocatori ,quando smettono diventano insopportabili. Mac dice un fesseria al giorno, Federer pur di far parlare di lui non ne azzecca una.Lo svedese,qui lo troviamo un giorno si e uno no, cambia parere ogni settimana.Sono patetici.
HA RAGIONE. Rivogliamo l’ERBA VERA, il tappeto (moquette), la terra lentissima, la terra veloce, il cemento liscio, quello “gommoso”…che si ricreino le situazioni più disparate contro l’omologazione attuale.
giustissimo e sacrosanto
Vero!
Coi campi comunque non ci si puó fare molto, questa diatriba va giocata sui telai trovando un compromesso che faciliti il gioco a rete.
Ad un certo punto si creano le condizioni perchè qualcuno giochi con quello stile e varieranno le partite.
Mi sa che non hai capito…
La terra è rimasta terra. Sono le altre due superfici che sono diventate più simili al vecchio mattone tritato.
D’accordo con Federer. Il tennis fino a metà anni 90 era ben diverso sulle diverse superfici. Dopodiché quelli forti lo erano ovunque (vedi Agassi e Sampras, che però onestamente la terra la soffriva). Oggi lo trovo abbastanza noioso, a parte qualche pazzo alla Bublik mi sembra molto omologato
Dovrebbero ritornare all’erba in Australia.
@ Alberto Rossi (#4486834)
Che sia evidente non ci sono dubbi, ma che condizioni i grandi giocatori è irreale. Chi è bravo si adatta immediatamente a qualsiasi superficie, vedi Carlos. enzo
@ MITGA (Make Italian Tennis Great Again) P.S. They did it! (#4486762)
Mi sembra strano .
Normalmente nel tennis non si tifa , se non per lo spettacolo .
Come fanno a Londra .
Boh, io seguo il tennis da una vita e la differenza fra terra, erba e cemento a me sembra evidente tutt’oggi
Più di così… non so cosa dire.
A
.
Quindi la terra di un tempo era piu’ lenta e l’hard piu’ veloce? Mah…il tennis si e’ evoluto e i livelli fra specialisri si sono allineati o quasi. Cosa vorrebbe suggerire RF, che bisogna cambiare il rosso, magari annaffiandolo, e levigare e smerigliare l’hard????
Mah! Ricordo a fine anni ’90 che le partite a Wimbledon erano diventate una gara a chi riusciva a superare i tre scambi. Era divertente? Per me no. Io dico, riportiamo gli USO su Har-Tru (terra verde). Così avremo 4 Slam su 4 superfici diverse.
Beh Roger l’uniformità al rimbalzo fu indotta proprio per consentire a te e gli altri fenomeni di giungere alle fasi finali di tutti i tornei dopo che,nel passato,campioni come Sampras o Becker mal vedevano la terra ad esempio;oppure che i Kuerten, Muster,Moya fossero allergici a court con rimbalzo basso e rapido (erba,veloce indoor).
Ad oggi l’impressione è che da 3/4 fenomeni si sia a 2 , Alcaraz/Sinner (in ordine alfabetico) e che si cerchino concorrenti oltre,e sarebbe più nobile come intento,valorizzare il ritorno agli specialisti, all’incognita che si ha nell’affrontare un regolarità o uno più volto alla volée.
Questi ultimi,in via d’estinzione,si trovano nel tabellone di doppio e su erba,quella magari rapida d’un tempo, potrebbe fare qualche sorpresa soprattutto nei primi giorni.
Però Roger…la terra blu non ti dispiacque no? (A me si lo ammetto,anche cromaticamente).
Non è che i Big Three non ne abbiano beneficiato eh, anzi, averli sempre lì in finale è stata una delle principali motivazioni a questa “uniformazione”, che per l’erba è stata un grande cambiamento. Però va detto che alcune partite sui campi molto veloci erano diventate inguardabili, quindi non è così possa tornare indietro così facilmente. In ogni caso, è divertente osservare come cambino le cose da spettatore
Ha ragione,già l erba di wimbledon non è piu quella fino agli anni 95/96,l hanno resa piu lenta…..hanno un o uniformato tutto…..che nostalgia degli anni 70….80…90
Fu proprio nel suo periodo che ci fu la sterzata verso la omologazione delle superfici.
All’inizio andò a suo vantaggio, ma poi è servito a Nadal e Djokovic.
E lui ha finito la carriera da specialista.
Io sono piuttosto d’accordo.
Ogni incontro ha la sua storia. Un match di qualifica, può essere molto piú emozionante di un primo turno di Sinner o Alcaraz. Chi ama il tennis vuole vedere la lotta, la fatica, il sudore e l’agonismo. Al tifoso , interessa solo vedere vincere il proprio beniamino e……non ammette critiche. Io faccio parte della prima categoria. enzo
Ogni incontro ha la sua storia. Un match di qualifica, può essere molto piú emozionante di un primo turno di Sinner o Alcaraz. Chi ama il tennis vuole vedere la lotta, la fatica, il sudore e l’agonismo. Al tifoso , interessa solo vedere vincere il proprio beniamino e……non ammette critiche. Io faccio parte della prima categoria. enzo
Finché non si inizierà a giocare sull’acqua, le superfici saranno sempre simili.
Ma lo dico da anni (cit.)
Toh!
La discussione sulle superfici non finisce qui! Federer si è accorto che a Sinner e Alcaraz le superfici fanno un baffo. Quelli sono e saranno pewr un nbel pò di tempo, numero 1 e 2 in qualsiasi superficie. Mi ricorda un pò la caccia. Tanti annifa quando qualcuno sbagliava la lepre, se la prendeva con le cartucce. Hanno preso umidità, c’è troppa polvere e poco piombo e viceversa. I pallini non si sono mostrati adatti per la lepre, nessuno che ammetesse le padelle. Lo stesso nel piattello.Non potendosela prendere con le cartucce, si accaniscono contro i fucili: c’è il calcio troppo alto, troppo basso, troppo lungo, troppo corto e via con colpi di lima, carta vetrata e spessori di gomma. I campioni continuano a vincere anche se al posto del fucile, gli dai due tubi d’acqua appaiati. L’uomo è fatto così! Cerca sempre uan scusa per non ammettere i suoi errori. Nel tennis l’accusa principale è sulle superfici, poi sulla tiratura delle corde, sul peso della racchetta ed altro, enzo
Ha ragione in termini di spettacolo mentre in termini di vendite di biglietti qualcuno comincerebbe a storcere il naso. Tanti di quelli che guardano tennis lo fanno solo per vedere vincere il loro beniamino, dello spettacolo se ne fregano poco.
ha sempre ragione Roger!
Comincia a fare discorsi da ex atleta ( e mi spiace essendo sempre stato per me il Goat). Ovvio che le cose cambino , a volte in meglio, a volte in peggio ma è così. Per concludere, oltretutto a suo tempo non credo che si sarebbe lamentato di minori differenze tra le superfici, cosa che, tra l’altro gli avrebbe permesso di vincere qualche R. G. in più su terra ed evitare qualche terribile stesa da Rafa. Detto questo Roger forever .
Vero..
Gli incontri stanno diventando poco emozionanti.