
ATP festeggia i suoi record… i giocatori meno


L’ATP ha sbandierato con orgoglio un traguardo storico: 18,3 milioni di dollari distribuiti ai giocatori tramite il profit sharing della stagione 2024. Una cifra che, secondo il board guidato da Andrea Gaudenzi, rappresenta la prova del successo della formula 50-50 introdotta nel 2022, che divide equamente tra tennisti e tornei i profitti extra generati dagli ATP Masters 1000, al di là dei montepremi di base.
L’aumento è notevole: 2,7 volte in più rispetto all’anno precedente, con il bonus calcolato sulle prestazioni nei Masters 1000 e pari al 25% del montepremi base. Gaudenzi ha parlato di “un enorme traguardo” e di un sistema che “garantisce una crescita sostenibile e un allineamento di interessi tra giocatori e organizzatori”.
La riforma OneVision, che ha portato i tabelloni principali a 96 giocatori e investimenti infrastrutturali massicci a Madrid, Roma, Cincinnati, Shanghai e Parigi, viene indicata come motore di questo boom economico, insieme a un incremento del 18% nella compensazione complessiva per i Masters 1000 rispetto al 2023. Se si aggiunge il Bonus Pool da 20,5 milioni di dollari, si arriva a un record di 261 milioni in premi distribuiti ai giocatori nel 2024 (378 milioni considerando anche gli Slam).
Eppure, dietro le cifre scintillanti, non tutti applaudono. Diverse voci nel circuito sottolineano come questi annunci arrivino in un contesto in cui molti giocatori di seconda fascia lamentano ancora montepremi insufficienti nei tornei minori, costi di viaggio insostenibili e un gap sempre più ampio tra top player e resto del tour. L’ATP rivendica trasparenza, ricordando le tre verifiche finanziarie sui Masters 1000 e l’obiettivo di “dare pari opportunità a più giocatori di vivere di tennis”, ma resta la sensazione che l’organizzazione “se la canti e se la suoni” con comunicati trionfalistici, mentre sul campo la distribuzione reale della ricchezza rimane tema caldo.
Il 2025, promette Gaudenzi, vedrà ulteriori record: 28,5 milioni di dollari di montepremi per il circuito Challenger (+28%) e un Bonus Pool ATP 500 da 3 milioni (+131%). Numeri da capogiro… ma che, per molti tennisti lontani dai riflettori dei Masters 1000, restano ancora poco più che uno spot pubblicitario.
Francesco Paolo Villarico
TAG: ATP, Circuito ATP
“Più pila per tutti ! “ semi cit.
Io non auspico nulla è lei che non sa comprendere un testo scritto e mi mette in bocca pensieri che la sua mente elabora.
Il format precedente ad una settimana non era fatto di seminifinali e finali.
Se lo si allarga a 8 settimane probabilmente entrerebbero altri underdogs che oggi a solo due settimane non entrano.
Lo sport è competitività, allungare il brodo a giocatori mediocri abbassa il livello nei tornei Premium ATP, ma ci sono 500 e 250 dove un Atmane può fare punti per salire.
La soluzione per migliorare il reddito di challengeristi è nel mio primo post, ma servono investimenti e riforme strutturali.
Se Cincinnati non fosse stato allargato a 96 giocatori, Atmane non sarebbe nemmeno entrato nel draw di qualificazione.
I giocatori tra il 50esimo e il 150esimo posto sono avvantaggiati in tutti i sensi da questo formato.
Giocatori fuori dalla TOP 150 ATP navigano a vista a livello economico e magari non sono tutti figli di papà come Gaudenzi che e’ stato si un TOP 30 ma anche se non entrava in TOP 150 non aveva problemi economici. Gaudenzi in sintesi e’ un conservatore, gli piace un Tennis per una Elite, metaforicamente gradisce gente che pasteggia a caviale e Champagne, il Tavernello gli e’ indigesto e anche chi lo beve. Saluti.
È vero.
tu devi avere le idee molto confuse. tu in pratica vuoi solo la competizione di grande livello, quindi solo semifinali e finali, tutto il resto per te è noia. quindi auspichi che non ci sia più il tennis così come è adesso, ma in pratica solo esibizioni fra una decina di tennisti. il fatto che non ci sia competizione ad alto livello anche nei primi turni di un mille è una tua idea, sbagliata. tu auspichi la morte dello sport del tennis, per te uno come atmane non dovrebbe nemmeno esistere. per la tua visione uno come atmane mai e poi mai avrebbe avuto la possibilità di arrivare in semifinale, e mai dovrebbe averla addirittura. tu vuoi il contrario dello sport.
Ma le sfugge che lo sport non è assistenza sociale, non capisce che chi vuole vedere un Master 1000 trasformato in un challenger sia una noia pazzesca? Chi guarda il tennis vuole vedere competizione.
Se non ricevono abbastanza dal tennis la soluzione non è allungare il brodo nei Master ma cercare di rendere più appettibile il tennis, tutto ciò che viene fatto è il contrario, welfare.
Oppure la soluzione è cambiare professione non obbligare un appassionato a vedere uno sportivo mediocre in un contesto di altissimo livello.
Chi fa vendere i biglietti sono i top player non i challengeristi e se tu non li attrai, anzi fai di tutto per respingerli, i tornei incassano meno e ci sarà meno per tutti.
@ Jannik über Alles (#4459913)
Credo che Sinner abbia un contratto di 15 milini all’anno per 10 anni, mentre Alcaraz ne prenda 20 per 10 anni ma il tuo discorso non fa una piega.
prima di cincinnati avevo fatto una ricerca su questo argomento, ed è saltato fuori che, con i 1000 a 96 giocatori invece che 56, all’incirca 60 giocatori in più rispetto al passato guadagnano molto di più anche perdendo al primo turno di quali, tutti giocatori dall’80esima posizone circa fino alla 140-150. tutti questi giocatori, che senza i 1000 su due settimane avrebbero giocato challenger in quella settimana, guadagnano fino a 10 volte di più.
e i benefici si estendono anche ai giocatori oltre la 300esima posizione, perchè vanno a riempire i challenger che non giocano più quelli che fanno le quali nei 1000 allargati, che prima avrebbero giocato al massimo degli itf25, guadagnando anche loro di più, ee testandosi ad un livello superiore.
questi sono dati, il resto sono opinioni.
qualche dato te lo fornisco io:
il n.150 nella Race è Titouan Droguet, francese, che fino ad ora (la stagione non è ancora finita) ha guadagnato in premi 216k dollari. ha giocato quasi solo nei challenger (la maggior parte in terra francese), tutte le quali slam, e le quali in qualche 250 (ad umago ha raggiunto i quarti)il raffronto con l’anno scorso è impossibile da fare, mancano i dati, ma secondo me il raffronto più che con l’anno scorso andrebbe fatto con il periodo prima dei cambiamenti fatti dall’atp. ma anche qui è difficile reperire i dati.
per dare un altro dato, appena sopra di lui nella race c’è il cileno Tabilo, che ha giocato poco per via di problemi fisici, ma che ha guadagnato 530k dollari, avendo giocato molti più tornei importanti, leggasi i 1000.
l’attuale n.300 nella race è l’americano Alfredo Perez, a me totalmente sconosciuto, sta giocando qualche challenger in america adesso, e allora prendiamo quello subito prima di lui, che è il nostro lorenzo Giustino: ha giocato solo itf e qualche challenger in europa, mai le quali slam. ha guadagnato finora in stagione 33800 dollari, questa settimana è arrivato in finale in un itf in spagna, e per la finale si porta a casa 2920 dollari, vincesse la finale 4500 circa.
A quanto pare i soldi non bastano mai e su questo siamo d’accordo ma è innegabile che rispetto al passato (neanche tanto lontano) l’ATP si stia realmente impegnando nel redistribuire i profitti generati dal circuito a più giocatori possibili e non può farlo a caso (non è un ente benefico…) quindi per ora il rendimento nei 1000 mi sembra funzionale.
@ Jannik über Alles (#4459906)
Nella NBA ci sono stati 4 giocatori che hanno sottoscritto un contratto a vita con Nike per 1 MILIARDO di $.
Sinner prende circa 10 milioni/anno e Carlitos (forse) 15,entre ci sarà mo dei doppisti del circuito ITF che al massimo avranno l’abbigliamento gratis…
Succede nel calcio (come citato da te) dove nella stessa squadra un attaccante guadagna 8
milioni ed il difensore 1,5.
Nel ciclismo il capitano prende qualche milione e certi gregari non arrivano a 100 mila.
Purtroppo sono le “stelle” che attirano spettatori e sponsor, vedi cosa succederà a US Open con il “misto”, prima frequentato solo dai team, dai parenti e dagli amici dei giocatori, mentre adesso c’è già un’attesa frenetica.
Negli ultimi tre anni i montepremi dei challenger sono aumentati fra il 50 ed il 100 per 100. Inoltre il numwro dei challenger é quasi una volta e mezzo quello del 2022.
Essere 250-300 oggi é più sostenibile rispetto a 3 anni fa.
Certo che se ci arrivi con i mille a due settimane é un modello destinato a crollare: i giocatori di vertice abbiamo già viato saltare allegramente più di un mille, alla lunga genereranno meno introiti.
Secondo me le strade da percorrere dovrebbero essere più “mediatiche”: TV, social, videogiochi
Un dato di fatto troppo soldi per pochi giocatori , sempre quelli.
ATP snocciola dati fantasmagorici e intanto chi e’ fuori dai TOP 150, mangia in mensa e gira in bicicletta, forse per non inquinare e i vestiti li prende usati al mercatino perché e’ di moda, immagino. Siamo ala parodia, grazie Gaudenzi.
@ Gael (#4459846)
Inattaccabile. Vorrei aggiungere, se si vuol fare voce alle lamentele dei giocatori, che queste provengono dai giocatori fuori dalla top 100 (leggasi recente articolo del Telegraph – se nn sbaglio- in cui sia lajovic che basilavshili, scesi nell’ inferno del mondo challenger si lamentano, non so se l autore dell’ articolo lo ha letto); i big si lamentano del tempo di lunghezza dei nuovi M1000, perché come diceva qualcun altro, il tempo è denaro e due settimane (o 10 giorni) di slam non sono remunerativi come quelli di un 1000. Inoltre , lo sport competitivo, fra l altro di giocatori singoli non team (spesso proprietà di holding multimilionarie) non è un associazione socialista, anzi vendere un prodotto che genera guadagni attirerà più fondi per aiutare anche quelle fasce si giocatori che ora ne approfittano meno (ma fidatevi che ai arricheranno prima di più comunque in pochi)
Buon divertimento
piacerebbe leggere anche qualche nome e cognome, perchè per adesso, in questo articolo, l’unico che si lamenta è Villarico.
dire che sono dati di fatto, senza dati e senza fatti, è abbastanza bizzarro.
Strano,chissà perché …
@ Molto Pollo (#4459850)
Non è un opinione ma un dato di fatto evidenziato in questi mesi. Poi sei libero di dissentire e di esprimere tutte le opinioni che vuoi che poi possono essere anche giuste….Buona giornata.
Operazione ONE VISION,non serve aggiungere altro…
Però non capisco le pretese di questi giocatori. Se i tornei minori non attraggono pubblico, non possono aspettarsi che i soldi piovano dal cielo. Ci deve chiaramente essere un ritorno economico. Non possono mettere nei challanger dei Montepremi da Atp 500, che è sostanzialmente quello che vorrebbero i giocatori.
Francesco Paolo Massimo Bianco Villarico.
Livello pessimo dell’articolo, con tanto di opinione direttamente nel titolo.
Tutto abbastanza logico e prevedibile.
I 1000 dopati sono esclusivamente per aumentare gli introiti e conseguentemente si estenderanno sempre più.
Perché non estenderlo ai 500 e 250?
I giocatori si lamentano perché devono stare una settimana in più per i soliti punti ed i big danno un valore altissimo al tempo.
Meno tempo per prepararsi, meno tempo per sé, per recuperare tra un torneo e l’altro, etc…
A parte Gesù Cristo nessuno può moltiplicare pani e pesci, quindi ciò che succederà è che con il tempo si ridurranno le partecipazioni dei big ed anche il pubblico calerà.
Per me più che i soldi dovrebbero pensare a strutture connesse a Master e Slam per vitto ed alloggio gratuito per tutti, un unico fornitore legato all’ATP che si occupi degli spostamenti, un’organizzazione multisciplinare e parallela alle federazioni nazionali che si occupi di coaching, psicologo, fisioterapisti, etc… a chi entra nel ranking ufficiale junior e pro.
Una piattaforma migliore di tennis tv che trasmetta tutti i 250, challenger ed itf, l’unificazione delle regole per tutti i tornei, come le WC e LL, standardizzazione delle palline, campi coperti etc… potendo riducendo il montepremi del prize che è solo fumo.
La maggior parte dei premi dei big arriva dagli sponsor e pubblicità.
Tutte le categorie professionali mediamente si lamentano. Io credo che un articolo serio, prima di criticare, avrebbe dovuto appurare i fatti. Quanto guadagna il 150 alla race quest’anno rispetto allo scorso anno e il 300? E qual’era l’obbiettivo dell’atp. Magari chi si lamenta ha ragione, ma le critiche devono essere accompagnate da dati ed evidenze.
@ Gael (#4459841)
I tennisti si lamentano è un dato di fatto non è un fattarello. Buona giornata. F. P. V.
L’atp pubblica delle cifre ufficiali e l’articolo risponde con delle lamentele generiche senza dati e fonti. Che livello!
Quest’anno il montepremi totale dei challenger sarà di 28,5 milioni di dollari, mi sembra che qualcosa si stia facendo. Poi non è che tutti debbano campare col tennis, se non sei portato cambi lavoro. Anche negli altri sport il giocatore di serie A guadagna di più del giocatore di serie D.
La miccia e’ accesa . Mi divertiro’ a leggere certi commenti dei soliti anti tutto.