
Taylor Fritz carico a Toronto: “Mi sento motivato, ho ancora margini di crescita. Regole ATP da rivedere”. Alcaraz, Sinner e la lotta per il vertice secondo Fritz


Taylor Fritz è arrivato a Toronto con uno stato d’animo positivo e tanta motivazione, pronto per affrontare la parte più intensa dell’estate nordamericana. In conferenza stampa, l’americano ha raccontato le sue sensazioni in vista dell’ATP Masters 1000 canadese e ha affrontato numerosi temi, dagli obiettivi personali al livello dei top del circuito, fino alle nuove regole dell’ATP.
Una stagione impegnativa ma stimolante
“Mi sento bene, sono davvero motivato a giocare un buon tennis e fare delle belle settimane in vista dello US Open. Mi sento mentalmente pronto,” ha esordito Fritz. Nonostante una stagione ricca di impegni e qualche problema fisico a inizio anno, il n.4 del mondo si sente in forma: “Credo che il fatto di aver passato molto tempo a recuperare dagli infortuni mi abbia aiutato, oggi mi sento pronto.”
Sulle nuove regole dei tornei
Parlando del fitto calendario, Fritz ha espresso qualche perplessità sulle nuove regole ATP: “Quest’anno, a causa della regola che ti impone di giocare un certo numero di tornei 500, ho dovuto giocare anche a Washington. Se non lo avessi fatto, mi sarebbe stato assegnato uno zero in classifica. Non penso sia la scelta migliore, soprattutto per chi, come me, ha avuto infortuni durante la stagione.”
Obiettivi e margini di miglioramento
Fritz è stato anche interrogato sulla crescita personale dopo la finale dello US Open dello scorso anno: “Penso di essere migliorato soprattutto sul servizio e sul dritto. Sto lavorando sui dettagli e credo di servire meglio rispetto allo scorso anno, colpisco le zone con più precisione. Sto anche cercando di muovermi meglio, anche se non so se ci riesco davvero… ma ci provo!”
Non manca uno sguardo al futuro: “Anche se sono più grande rispetto ad altri top player, continuo a migliorare. Questo mi dà la motivazione per lavorare ancora e credere di poter fare il salto di qualità nei prossimi Slam.”
Alcaraz, Sinner e la lotta per il vertice
Alla domanda sulla distanza con i leader della nuova generazione, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner, Fritz non si nasconde: “Dicono che sono superiori al resto del circuito, e obiettivamente è vero, stanno avendo risultati migliori. Però, nel tennis tutto può succedere: i dettagli fanno la differenza, basta una giornata no degli avversari o una grande prestazione personale per ribaltare tutto. Sono battibili, soprattutto nelle condizioni giuste e se non giocano al massimo.”
L’analisi della semifinale di Wimbledon contro Alcaraz
Riflettendo sulla semifinale persa a Wimbledon, Fritz ammette: “Mi sono trovato a pochi punti dal portare la partita al quinto set. Penso che la lezione sia che nei momenti importanti bisogna avere il coraggio di rischiare di più, andare all’attacco invece che giocare sul sicuro. Queste sono le situazioni che distinguono i campioni dagli altri.”
Gestione delle energie e obiettivi americani
Per Fritz, il periodo americano è sempre uno stimolo particolare: “Per me che sono nordamericano, questa parte di stagione è speciale. Alcuni colleghi preferiscono riposarsi e puntare tutto sullo US Open, ma io qui mi sento sempre motivato e pronto a dare il massimo.”
Conclude: “È normale, in certi momenti dell’anno, sentirsi un po’ stanchi o scarichi, ma io ora sto bene e ogni volta che arrivo in un torneo con la giusta motivazione, penso sia un grande vantaggio rispetto a chi magari si sente già stanco.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Taylor Fritz
In condizioni normali non ha speranze ovviamente.
… a proposito del suo discorso “sono battibili se non giocano al loro massimo”, l’unico commento possibile è “Grazie, Graziella e grazie al.. c… arazzo”.
Trovo una lamentela di questo genere da parte di un top 10 piuttosto “patetica”. Perchè se sei davvero forte te ne freghi di uno zero in classifica: ne prendi anche più di uno all’anno tanto farai i punti negli altri tornei e, pur giocandone anche 3/4 in meno di tutti gli altri, alla fine se sei davvero forte cmq gli starai ben davanti in classifica.
Se sei un top player devi saper gestire la tua salute, scegliere i tornei giusti, prenderti varie pause, ecc.
Ma la trovo patetica soprattutto perchè sono invece molto più importanti le “lamentele” di chi è molto lontano dai 100 ed ogni anno va in perdita, quelli sì che andrebbero tutelati, rispetto alle “lagne” di questi presunti top 10, che poi sono i primi a presentarsi alle ricche esibizioni fregandosene di eventuali problemi di saluti = si chiama ipocrisia questo comportamento.
Ma, a parte questo, pure se mi fossi perso qualche passaggio del ragionamento di Fritz, cmq vedo che sei passato dal paladino dei panda al paladino dei ricchi sfigati che non sanno programmarsi… o meglio, la verità è che, pur di fare polemica contro l’ATP, visto che il presidente è Gaudenzi, sei disposto ad andare contro i tuoi stessi discorsi precedenti… tipico di Bianco alias M&M’s: scommetto peraltro che le tue eventuali ricette per tutelare quelli molto lontani dai 100 sarebbero delle ridicolaggini assurde (tipo “abolire tutti i tornei in Italia, Spagna e in Argentina + fare solo tornei in Olanda ed in Katanga, perchè se facciamo tornei in Katanga otteniamo un milione di spettatori paganti sul posto e 3 miliardi di telespettatori in tutto il mondo, molto più del calcio. Poi in Olanda ed in Katanga io so per certo che ci sono almeno 10 miliardi di tennisti che per colpa delle regole di Gaudenzi non possono mai giocare nessun torneo” = ecco il tipico discorso di Bianco alias M&M’s) che farebbero vomitare proprio chi vorresti “tutelare”…
Ma Taylor deve per forza rilasciare dichiarazioni ogni santo giorno? Fra l’altro dicendo, per lo più, fesserie. Comunque Toronto ce l’ha già in tasca se il principale avversario è Sasha…..
E grazie, ma quante volte succede? Se Fritz deve sperare che i “ 2 terribili” “siano malandati per sperare di batterli non è messo bene
Quoto tutto, il problema di Fritz (e che forse lui scorda) è che sia destinato ad imbattersi in Jannik e Carlitos nelle fasi finali di un torneo, di fatto, diminuendo così di molto la possibilità che non siano in forma o che abbiano la giornata storta, uniche 2 situazioni dove avrebbe qualche chances contro entrambi
Il Signor Taylor Fritz, che si lamenta del calendario, si è ben guardato dal giocare i numerosi 500 che si sono disputati nei mesi precedenti: Doha, Dubai o Acapulco, Montecarlo (sostituisce un 500), Barcellona o Monaco, Amburgo (gli ha preferito il 250 di Ginevra). In compenso ha giocato una fila di 250: oltre al citato Ginevra, Delray Beach, Stoccarda, Eastbourne. Sapersi programmare è uno degli aspetti costitutivi di un campione, assieme al non lamentarsi sempre di qualcosa.
Questo non lo sapremo mai. La partita era ancora lunga. Nel tennis di sicuro non c’è proprio nulla.
Dato che riesci a leggere nelle “ipotesi di un futuro anteriore”, potresti mandarmi in privato i numeri del Superenalotto della prossima settimana.
E’ cosa sicuramente più facile perchè basta che viaggi nel tempo e poi torni indietro. Inoltre potremo verificare che non spari cose a caso ed eventualmente mi potresti rimborsare la mia giocata.
Si rende conto dei disastri che stanno facendo i ben noti ai danni del nostro(?????????)sport.
@ Silvy__89 (#4448803)
Non forse, di sicuro, perché Dimitrov la avrebbe vinta alla grande
La scorsa settimana provai a spiegare il motivo per il quale era stato costretto a giocare a Washington,spero che qualcuno(anche qui),sinrenda conto delle
Beh una cosa giusta l’ha detta, se li becchi in giornata in cui non sono a posto fisicamente (vedi Sinner che batte il gomito con Dimitrov) l’impresa la puoi pure fare. Forse.
Il ragazzo è ottimista…
…se sta bene ma perde da Fokina!
Vincere contro i Big-2?
Solo se lui trova la giornata di “grazia” e l’avversario quella più storta dell’anno!
A Toronto parte come TdS-2, vediamo come arriva in fondo.
Non ha ancora capito quanto sia indietro rispetto ad un Sinner! Ha bisogno di qualche altra sberla in casa sua!
Una cosa giusta l’ha detta: possono essere battibili quando non sono al massimo.
Solo che Sinner e Alcaraz li puoi trovare non al massimo solo nei primi due-tre turni dei tornei quando incontrano atleti fuori dalla Top50 contro cui possono gestirsi anche al 70%.
Dagli ottavi in poi diventano ingiocabili per chiunque, per perdere devono avere qualche problema fisico o incappare in una giornataccia con l’avversario che gioca come mai ha fatto.
Difficile, molto difficile che il buon Fritz possa riuscirci visto che li incontrerà quasi sempre nei quarti o, come adesso, in semifinale…
Un giocatore ATP può avere fino a 19 risultati utili per il ranking (le Finals sono un bonus per chi vi partecipa). I quattro Slam e i Masters 1000 (con l’eccezione di Monte-Carlo) sono obbligatori per chi ha la classifica per parteciparvi: se un giocatore dà forfait non può sostituire quel risultato con un altro torneo (in realtà fino a 3 Masters si possono rimpiazzare con un 250/500 fatto dopo quel torneo). Per i Top30 di fine anno c’è anche l’obbligo di partecipare a cinque tornei 500 (Monte-Carlo può essere contato in questi 5 tornei pur essendo un Masters). Se un Top30 di fine anno salta uno di 5 tornei 500 non può rimpiazzare lo zero che si prende, deve tenerselo (quindi conta 18 risultati invece di 19)
Su duro ed erba è molto vicino a Carlos , è vero, ma con Jannik la distanza è enorme e dove Jannik non domina ancora (su terra), Fritz è ancora più distante e Carlos gli è nettamente superiore.
vorrei capire cosa vuol dire “zero punti in classifica” se c’é una buon’anima che me lo spiega ringrazio,ciao
vorrei capire cosa vuol dire “zero punti in classifica” se c’é una buon’anima che me lo spiega ringrazio,ciao
Mah, mi sembra sempre troppo ottimista il buon Fritz quando si raffronta a Jannik e Carlitos
ma che significa “mi sarebbe stato assegnato uno zero in classifica”? cioè, detta così pare ovvia
obbligo di giocare anche i 500?
in effetti è una regola da togliere immediamente, anche se i top player degli 0 se ne fregano , vedi i primi 3 che neanche si presentano ai master 1000