
Sinner: “Fa male, ma sono orgoglioso di aver fatto parte di un match così”


Dopo cinque ore e 26 minuti, la finale più lunga nella storia del Roland Garros ha incoronato Carlos Alcaraz, ma non ha tolto nulla alla grandezza di Jannik Sinner. L’azzurro, uscito sconfitto 4-6 6-7(5) 6-4 7-6(6) 7-6(5), si è presentato con grande dignità in conferenza stampa. A caldo, tra emozioni contrastanti e la consapevolezza di aver dato tutto, il numero 1 del mondo ha provato a fare ordine tra pensieri e delusione.
“È difficile da accettare ora,” ha ammesso Sinner. “Sono comunque felice di aver espresso un grande livello. In generale sono contento del torneo, ma ovviamente questa sconfitta fa male. Ho cercato ogni giorno di migliorare, di mettermi in condizione di giocare partite così importanti. E oggi è stato un match davvero di altissimo livello.”
Ripensando ai momenti chiave, Sinner ha raccontato il passaggio tra il quarto e il quinto set, quando era stato a un punto dal titolo. “Ero deluso, certo. Avevo match point, stavo servendo per il match. Ma sono rimasto lì, mentalmente solido Oggi le occasioni le ho avute. Ero avanti di un break nel terzo. Avanti di un break nel quarto. Ho avuto tre match point. Ho servito per il match. Sono tornato sotto. Sul 6-5 nel quinto ho avuto altre chance.
Insomma, tante opportunità che non sono riuscito a sfruttare.
A volte ci sono giornate così. E non puoi farci niente. Quindi sì, è stata una partita diversa.
Non gli ho regalato nulla. Quando entri nel quinto set in uno Slam, cerchi sempre di resettare. Quando poi la partita finisce, è tutto diverso. Arrivano emozioni che non puoi più controllare.”
A chi gli faceva notare un passato poco favorevole nei match maratona, Jannik ha risposto con chiarezza: “Oggi non si può paragonare ad altri match. Fisicamente stavo bene, anche se ovviamente ero stanco. Ma lo era anche Carlos. È stata una battaglia fisica e mentale. Ho avuto le mie occasioni, ma oggi è andata così. Fa parte del gioco. Ci sono sorprese in questo sport Secondo me era partito bene il terzo Poi ho preso subito questo break Ero più o anche 30-0 quel game lì Il terzo 1-0 E lì poteva già cambiare un po’ la partita Perché se va da 2-0 È forse un pochettino diverso Però sai Ora parlare con sé Se avessi tirato il dritto sul match point Non lo so quindi Boh Sai è il numero due al mondo lui È il giocatore migliore che c’è sulla terra In questo momento Ha vinto ora il quinto slam Cioè non ci sono sorprese Cioè questi giocatori ti fanno cambiare la partita Quindi non è Ha avuto tante chance quello sì Non sono riuscito a sfruttare E basta ”
Sulle differenze con altre finali, Sinner è apparso lucido: “Oggi non pensavo nemmeno che fosse una finale. C’era solo Carlos da battere. Mi sentivo molto più pronto rispetto a Roma, il mio livello è cresciuto. Questo era il mio obiettivo principale. Peccato solo non aver sfruttato le tante occasioni avute. Ma se guardi solo la parte triste dello sport, non riesci più ad andare avanti. Io sono migliorato rispetto all’anno scorso e voglio continuare a spingere.”
Il paragone con Wimbledon 2022, dove perse in rimonta da Djokovic dopo essere stato avanti due set, torna inevitabile: “È una partita diversa. Allora ero in un altro momento della mia carriera, e quando Novak alzò il livello, sentii che non avevo possibilità. Oggi invece le occasioni le ho avute: avanti di un break nel terzo, avanti di un break nel quarto, tre match point, servito per il match, e ancora chance nel quinto. A volte semplicemente non si riesce a chiudere. Succede.”
Nonostante la delusione, Jannik trova forza nelle sue radici: “La mia famiglia e le persone vicine mi stanno aiutando. Mio padre oggi non era nemmeno a Parigi, stava lavorando. Non cambia nulla, siamo una famiglia semplice. Mia mamma era qui, e immagino che mio padre abbia guardato in TV, se ha finito di lavorare.”
“Non avrei mai immaginato di arrivare fin qui. Non era nemmeno un sogno da bambino, perché sembrava troppo lontano. E oggi ho giocato la finale più lunga della storia del Roland Garros. Fa male, ma non puoi continuare a piangere. Si va avanti.”
Infine, riflettendo sul valore storico della partita, Sinner non nasconde l’orgoglio: “Ogni rivalità è diversa. Ai tempi di Federer, Nadal, Djokovic, si giocava in modo diverso. Ma oggi anche noi stiamo producendo tennis spettacolare, e penso sia bello per il nostro sport. Sono felice di far parte di tutto questo. Ovviamente, sarei stato ancora più felice con il trofeo tra le mani. Ma oggi non si può cambiare nulla.”
Da Parigi il nostro inviato Enrico Milani
TAG: Jannik Sinner, Roland Garros, Roland Garros 2025
Non fa niente sei lo stesso granitico…
Sarebbe opportuno leggere compiutamente e con più attenzione quando si intende replicare ai commenti altrui e dal riscontro della replica, anche in relazione al quote, penso che tu ti sia dedicato a parlare più che altro in libertà d’altro.
Tanto perché in punto di “tenuta fisica alla distanza”, proprio il match di domenica ha dimostrato in modo chiaro che Jannik ha tenuto anche nel quinto set, nel quale con un pochino di buona sorte avrebbe potuto vincere senza super tie-break (ma questo l’avevo scritto e tu hai omesso non solo di quotarlo, ma anche di considerarlo con la tua dissertazione).
Visto che si continua a sparare a zero contro colui il quale avrebbe dovuto avere le stesse capacità di Nostro Signore Risorto per non essere fustigato pure post mortem, se la partita l’hai seguita dall’inizio alla fine e se vuoi giudicare con un minimo di equidistanza, dovresti aver percepito che, con tutte le avversità dell’ambiente di gioco, Sinner avrebbe potuto vincere sia al terzo sia al quarto e sia anche nel corso dei dodici games del quinto set, mentre Alcaraz ha vinto soltanto al super tie break del quinto e se non ha perso è perché è stato praticamente quasi miracolato (riveditela altre 2, 3, 4, 5 volte la partita). A ben vedere, nel corso del match ci sono stati cali di Sinner e anche di Alcaraz, il quale per riprendersi aveva la necessità che il suo coach e soprattutto il pubblico gli desse la corda come si fa con i pupazzi dei bambini.
C’è grande pressapochismo (o si commenta solo leggendo i giornalisti) quando si scrive, come hai fatto tu, che Sinner ha “sbagliato” 3 match point, in quanto su due dei tre, Alcaraz (che serviva) ha proprio escluso (anche con una buona dose di popò) ogni possibilità di risposta efficace di Sinner, il quale ha fallito solo UNA delle TRE possibilità.
E poi smettiamola di introdurre addirittura questa sorta di soggezione psicologica di Sinner nei confronti di Alcaraz, il quale ha vinto si gli ultimi confronti diretti, ma ha mancato pure tanti confronti col nostro perché si è fatto eliminare prima da avversari di seconda fascia.
Di conseguenza, se Carlitos fosse il più forte di tutti non remerebbe dietro Jannik nel ranking ATP, il quale oltretutto a Parigi ha allungato le distanze rispetto al tennista murciano.
Qui si fanno polemiche (in questo non intendo riferirmi specificamente a te) e non si ragiona con onesta, ma si cerca quasi lo sfottò in modo becero, dimenticando che per “un millimetro” tutto avrebbe preso ben altra piega.
Bisogna essere assai limitati come il soggetto cui hai replicato per non capire che Sinner ha avuto una sfiga di grandezza incommensurabile e che nel contempo Alcaraz è stato quasi miracolato. Ma questi è da giustificare perché forse scrive a capocchia avendo trascorso la domenica pensando ad altro e non certo a seguire la finale del R.G. (ammesso che capisca qualcosa di tennis … il nickname pone dei dubbi in merito), oppure avrà tanto fiele in corpo per i soldi che guadagna Sinner, oppure ancora perchè è uno dei tanti haters che circolano in questo sito.
A me andrebbe già bene se qualcuno togliesse di mezzo certi commenti. Chi scrive “Yannick” dovrebbe essere bannato a vita
Il livello dei to 10 è certo calato rispetto all’epoca dove dietro a big 3 c’erano andy e Stan, però te ne vieni fuori con nomi che non c’entrano una mazza… Lasciando stare i big 3, i due di adesso avrebbero avuto problemi, appunto, solo con Stan & Andy e forse con DelPo.
Non riesco invece a capire come si possano accostare nomi tipo Tsonga e soprattutto Feli Lopez e Cuevas!!!!!! Lopez e Cuevas?????? Mai sei sicuro di avere assistito a partite di tennis fatte da quei tennisti oppure sognavi, anzi deliravi????
È una sconfitta che brucia come tante che ogni giocatore,anche di livello altissimo, subisce.
Si riprenderà in pochissimo tempo com’è normale che sia e continuerà non perché guadagna ma perché è il suo lavoro e la sua passione.A 24 anni non mi pare il caso di pensare alla pensione.
Questo perché Jannik è un campione, che non si arrende mai e che è straordinariamente focalizzato sul gioco.
Ma la scarsa tenuta fisica è un dato che oramai può definirsi strutturale.
Sono i numeri che parlano, varie testate stanno mettendo in rilievo il fatto che Jan sia 0-7 (parliamo del n. 1 del mondo, eh) nelle partite dalla durata superiore alle 4 ore, mentre Alcaraz è 13-1 nelle gare al quinto set.
Per cui, la questione di sbagliare tre match point di fila è una possibilità tra le tante disavventure che possono capitare su un campo da tennis….righe, un po’ di tensione, e ci sta. Poi però ci sono i numeri, e quelli, sul lungo periodo, non mentono e ci raccontano che, AD OGGI, Sinner deve provare battere necessariamente Alcaraz in 4 set, altrimenti è quasi certamente partita finita.
E questa cosa può finire con il diventare una zavorra anche mentale, unitamente allo 0-5 recente nei confronti diretti, se i numeri non iniziano a riequilibrarsi, come sarebbe lecito attendersi.
Non credo che si ritirerà Sinner, con tutto quello che guadagna!
@ Ehol (#4412087)
Infatti: non trascurerei la disabitudine all’agonismo.
Dici che si ritirerà come Borg?
Ci risiamo con la sfortuna, gli errori dei giudici, le vesciche eccetera….
La realtà è che Alcaraz ha giocato gli due ultimi tie-break ad un livello che Sinner se lo sognerà la notte.
Yannick ‘Il Freddo’ ha sbagliato 3 match ball per chiudere la partita e poi si è fatto brekkare il gioco successivo
Per Sinner è una mazzata durissima.
Ci sarebbe Wimbledon per riabilitarsi immediatamente, ma bisogna che qualcuno gli tolga di mezzo lo spagnolo prima della finale
Basta vedere la Swiatek in campo femminile: un mese di sospensione e da allora si è trasformata nella fotocopia sbiadita (e molto) di se stessa … La resilienza di Jannik si vede anche da questo!
..uno a Parigi 2024 con lo smash fallito da Sinner nel quarto set dove era avanti di tre punti e stava giocando meglio e infine a Wimbledon 2 con Tiafoe a due punti dal break decisivo nel quarto set.. tutti punti che non sono stati vinti per prodezze di Alcaraz ma da errori degli avversari…
La fortuna è una componente essenziale nella vita e nello sport, con questa sono cinque partite che Alcaraz ha vinto con un totale di 6-7 punti che se giravano diversamente gli avrebbero impedito di vincere tutti i suoi slam.. uno con Sinner a New York, due con Diokovic a Wimbledon 1,
La mia delusione per l’esito del match di ieri tra Jannik e Carlos è stata talmente forte che ancora in questo momento non riesco a farmela passare di mente e che non mi ha ancora consentito di leggere quei 1000 e passa post di ieri e i tanti altri che sono stati scritti nei diversi topic aperti dopo la sconfitta di Jannik. Sicuramente poi li leggerò.
Ebbene, questo è il mio primo commento dal quarto set di ieri, laddove contestavo, in tutta evidenza, che si potesse parlare di chiara superiorità di Carlos rispetto a Jannik sulla terra battuta.
Bisogna avere l’onestà di dire, e io lo dico e sottoscrivo pure, che non si scappa mai dalla dura verità che chi vince ha sempre ragione e le vittorie importanti nello sport restano indelebilmente incorniciate e ricordate nella storia dello sport – del tennis nel nostro caso – e nel palmares di chi vince. Alla luce di ciò, ieri a Parigi è stato confermato re del R.G Alcaraz e non Sinner.
Detto ciò, come chiunque altro/a qualche personale riflessione voglio esprimerla anch’io (sia ben chiaro che non ho assolutamente la presunzione di sostenere, diversamente da qualche altro fenomeno che scrive in questo forum, che le deduzioni personali equivalgono ai responsi oggettivi).
Ora, il match di ieri è stato nel complesso molto equilibrato (Sinner 193 punti e Alcaraz 192 punti), ma a fare la differenza sono stati i punti cruciali ove lo spagnolo ha prevalso sull’italiano.
Io non affermo, ma credo che Jannik abbia giocato ad un livello mediamente superiore e che Alcaraz abbia raggiunto picchi di rendimento superiori nei momenti cruciali della partita, soprattutto nel super tie break, laddove ha prevalso nettamente aggiudicandosi il titolo.
Non credo affatto che Jannik non sia forte mentalmente per come si pensasse, anzi secondo il mio confutabile pensiero lo è ancor di più di quanto non pensassi io stesso prima di assistere alla partita di ieri.
Dico questo perché sarebbe stato disumano chiedergli di più sotto il “profilo mentale”, peraltro in una finale del Roland Garros, col pubblico che lo ha disturbato costantemente e al contrario ha sostenuto Alcaraz (il sostegno a me pare fondamentale per il rendimento del murciano), con la buona sorte che gli ha voltato le spalle in momenti cruciali del match mentre è stata benevola con Alcaraz, per non parlare dell’errore arbitrale non dissimile da quello dello scorso anno avvenuto a Montecarlo e qui Jannik si è pure giustamente innervosito, anche se in modo molto contenuto … e vorrei ben vedere chi non si sarebbe innervosito in modo più o meno teatrale …
Allo stesso modo dissento recisamente da quanti hanno sottolineato la scarsa tenuta fisica in campo di Jannik, tenuto conto che dopo oltre cinque ore di lotta a livelli assurdi questi ha rimesso in discussione un mach che pure io ritenevo ormai purtroppo perduto.
Tutto sommato, la mia percezione è che la differenza fra questi due campioni è minima e/o quanto meno che si è ridotta ulteriormente rispetto al passato sulla terra rossa, a dimostrazione del fatto che il lavoro di Jannik Sinner non si è mai tradotto in battute d’arresto, ma è via via migliorato, anche nel Roland Garros 2025 rispetto al Roland Garros 2024.
Almeno questo è senz’altro di buon auspicio per i risultati futuri.
Ti sei scordato di sottolineare anche una buona dose di fortuna dello spagnolo in molti punti decisivi dell’incontro, compreso un’incredibile errore dei giudici su un servizio out non chiamato sul 4-3 30-30. Sono dettagli importanti nell’economia di un match così equilibrato. E comunque no, non si capiva che ti riferivi solo al gioco. E anche in questo caso non sono d’accordo.
Cosa non è chiaro del fatto che il termine “robot” fosse associato a quelli “tecnica” e “resilienza”, e non certo a mancanza di emozioni, o invulnerabilità?
Certamente il tennis di Alcaraz è più vario e più condizionato dal “momentum”, i parzialoni della gara di ieri si sono avuti per gli alti (fiammeggianti) dello spagnolo e per i suoi momenti di pausa mentale, tra i due é Sinner il metronomo (cosa anche testimoniata dal fatto che l’italiano non perde mai contro tennisti di parecchio inferiori).
Il mio sogno di Parigi era una cinquina:
Bolelli – Vavassori
Errani – Paolini
Errani – Vavassori
Paolini
Sinner
Abbiamo alzato due trofei con la oramai mitica Sara
Delusione? No, no perché abbiamo ritrovato Jasmine che qualcuno definiva già finita,
Abbiamo Lorenzo che sta risalendo la china e avvicinando la top 5 , ( e chi di noi non ha pensato ad una finale tutta italiana? )
Jannik, solo chi vuole pensare male non si è accorto che ha giocato alla pari contro Carlos, specialista della terra rossa, (dopo una pausa di tre mesi) , non esprimendosi al 100% ( la prima questa sconosciuta ieri, perché Jannik in altre occasioni ne ha fatto sfoggio), che lo ha sovrastato solo nel supertibreak.
Chi si lamenta del pubblico francese ha ragione, ma vi siete chiesti come il pubblico ha vissuto questo torneo con ben tre finali vissute dai cugini d’ oltralpe, due coppe alzate e quella con più aspettative in bilico? E i tennisti francesi?
Questo torneo solo positivo per noi.
Grazie a tutti i nostri ragazzi e ragazze per averci fatto vivere fino in fondo questo Roland Garros.
Buongiorno a tutti!
Mi sembra, correggetemi se sbaglio, che la partita di ieri possa insinuare dei dubbi su quelle che sembravano delle certezze. La prima, che Alcaraz sia superiore a Sinner sulla terra. Ha vinto al tie-break del quinto set! Hanno giocato almeno alla pari! Forse Sinner ha colmato il divario su terra? La seconda, che Sinner sia glaciale e imperturbabile, un killer nei momenti che contano. Ha mancato tre match point! E si è fatto brekkare nel game successivo! Questo ha fatto male ha noi tifosi, ma sicuramente più male a lui.
Purtroppo i match point mancati ieri e quelli dei quarti US Open 2022 saranno fantasmi quasi incacellabili, si è visto chiaramente che il braccio di Jannik ha tremato soprattutto sul 15-40 e sul 30-40, ma anche sullo 0-40 quando ha giocato “timidamente” avendo lo scambio in mano. Avrebbe vinto questa partita contro qualsiasi altro giocatore. Purtroppo (ma anche per fortuna) dal 1/1/2024 ad oggi è 0-5 contro Carlos e 91-3 (RIPETO 91-3) contro il resto del mondo. Wimbledon potrebbe essere il palcosenico giusto per invertire la tendenza contro il toro ispanico
Giochi spesso tornei di tennis? Hai vissuto questi momenti seppur non a quel livello?
Solitamente dopo una situazione come quella il contraccolpo non ti fa riagguantare il match nel quinto.Sinner l’ha fatto,non è bastato ma altro che nessuna reazione.
Pienamente d’accordo con te. Sinner è un ragazzo sensibilissimo, di grande cuore, riesce a controllare le fortissime emozioni che prova grazie alla sua testa eccezionale. Tutto il contrario di un robot. Chi lo definisce tale capisce ben poco di uomini e di sport.
Proprio il contrario del robot. Un giocatore di grandissimo cuore, che con le vesciche e le gambe molli ha portato Alcaraz al tie break decisivo dopo aver fallito l’occasione per chiudere una vittoria nettissima. Ha dimostrato poca freddezza e tantissimo cuore.
Il robot, se ce n’è uno, è quello che dopo 5 ore corre come se fosse al primo minuto, manco sudato, che a 18 anni aveva il fisico di un super atleta di 25… Il robot è quello, l’eroe che resiste al robot è quello coi capelli rossi. Il contrario della narrazione comune.
Mancare dei match-point capita a tutti.
Ma Sinner non ha praticamente avuto reazione, pur se la partita rimaneva ancora pienamente in pugno all’italiano: in fondo i match point erano sul servizio avversario, poteva cedere in ogni caso quel game senza patemi, c’era un turno di servizio sul 5-4…… poi, eventualmente, un tiebreak, poi comunque un intero quinto set. Non erano tre match point sul 6-3 di un tiebreak.
É difficile non intravedere, in quel che è successo, i fantasmi del passato che tornavano a galla (US Open), in una nefasta “profezia autoavverante”.
Ieri abbiamo avuto conferma che Sinner sulla terra non è assolutamente il numero 2. A Wimbledon a mio avviso parte favorito. Sicuramente il gap in suo favore sul cemento è maggiore di quello in suo sfavore sulla terra.
ALCARAZ: Ovviamente il pubblico è stato fondamentale per me oggi. Tutto lo stadio era fantastico, ma c’erano alcuni angoli in particolare che mi hanno davvero spinto.
Senza di loro, probabilmente, non sarei riuscito a rimontare.
Caro Jannik, l’etichetta (che ti pesava, eccome se ti pesava) di essere quello dalla mente corazzata anche in situazioni di pressione massima durante i match te la sei spazzata via, sia pur dolorosissimamente. Il debito con la fortuna (perché ci vuole anche quella) l’hai saldato, esattamente alla pari (Malaga: 4-5 0-40 per Djokovic, rimontato il game dei 3 match point a tuo sfavore e poi subito dopo completata l’opera brekkando Nole, esattamente identico all’inverso di ieri). Ci rimane ora da spazzare via il terzo pesantissimo fardello: il patire Alcaraz negli scontri diretti. Ma subito, il mese prossimo a Wimbledon, Jannik!
Una cosa.. ma il giudice li linea ipovedente e la giudice di sedia dormiente, sono un obbligo quando Jannik gioca sulla terra senza l’hawkeye ?
@ Giampi (#4411895)
Io non credo che Si possa dire che Sinner sia debole di testa…Sinner di testa è fortissimo e non te lo aspetti che possa sbagliare 3 MP di fila. Ha sentito il momento. Problema di testa o no, questa cosa, gli capita solo con Alcaraz…prima di Alcaraz capitava con i top 3 e così via…deve fare un ulteriore step! o forse ha bisogno di un “demone” per trovare le continue motivazione per migliorasi, e quindi cerca di mantenere vivo il mito di Alcaraz che oggettivamente ha più volte battuto sul campo ma non riesce ad “abbatterlo”…Una questione psicologica non vuol dire debolezza mentale, anzi, vuol dire complessità che è diverso…
Quindi quando Diokovic non sfrutta tre match point coñ Sinner in coppa davis era debole di testa?
@ Aquila (#4411740)
Ti sembrano titani perchè in giro c’è poca cosa! Una generazione al tramonto, i nati prima del 2000 e pochi soggetti interessanti post 2000. Lo sport è così. Fognini ha avuto la sfortuna d’incontrare grandi giocatori come Federer, Nadal, Dijokovic, David Ferrer, Feliciano Lopez, Tsongà, Wravinka, Pablo Cuevas e qualche altro che al momento mi sfugge! Sinner e Alcaraz sul loro cammino trovano solo mezze figure. Momenti storici! enzo
@ Michele 62 (#4411843)
Condivido anche io, infatti ho scritto “ma molto di più”, perché Jannik è un esempio anche per i giovani, un ragazzo esemplare prima che un fuoriclasse. Il paragone era solo sul lato sportivo, quando smetterà, per fortuna tra tanto, avremo un vuoto incolmabile per anni, come fu per Tomba nello sci o Vale nelle moto, per fare due esempi. Certamente erano due fenomeni esuberanti, aizzavano le folle, Jannik è un signore, un giovane vecchio, un vanto da prendere come esempio per i nostri figli, ma dal lato tecnico il paragone calza.
Ovviamente persa da Jannik, sullo 0/40.
Super tie-break oggettivamente impossibile.
Dopo 5,40 ore tirare sulle righe così, non umanamente possibile
Si lo so, ma intanto è tutto da vedere. Se Alcaraz trovasse un Draper o un Djokovic potrebbe rischiare di uscire prima. La fortuna coi sorteggi, girerà prima o poi mi auguro. Qui Carlos ha beneficiato pure del ritiro di Musetti in semifinale, talento pazzesco si ma anche molto fortunato.
Purtroppo hai accusato il colpo nel 4 set quando hai servito per l’incontro!! Grave mancanza per il n.1 del mondo
Qui 3 match point mancati ce li ho ancora sullo stomaco
Ho letto cose sulle quali non mi trovo d’accordo:
1) non è possibile non tirare in ballo la testa, quando prima manchi tre point, POI perdi il servizio malamente, POI perdi il tiebreak da 2-0, POI riperdi il servizio in apertura di quinto set. Mi sembra un po’ too much, per un n. 1 del mondo. C’è margine per crescere anche qui.
2) non sono per nulla d’accordo che non vi fosse un problema fisico. Sinner ha giocato senza le gambe l’ultimo set, svariate volte é stato lasciato fermo sul posto o ha rinunciato ad inseguire dei colpi vincenti, ed è stato massacrato di palle corte, mentre Carlos ributtava tutto fino alla fine. Se si è tenuto in partita é solo perché é un campione di tecnica e resilienza, un robot.
Fa male, molto male, dispiace vederlo scorato ma è più che comprensibile.
Rifletterà ed analizzerà gli errori (minimi) commessi durante l’incontro. Alcaraz sarà sempre da battere, questo lui e il suo team lo sanno benissimo.
Io continuo ad ammirare immensamente questo ragazzo di montagna, ieri ha giocato non solo contro Carlos ma contro un tifo indemoniato, non credo per lui sia stato un problema ma sicuramente è stato un aiuto per Carlos. Sono fiducioso per Wimbledon e spero ci sia la rivincita.
Quello che mi ha infastidito veramente è lo squilibrio nei giudizi sui punti meravigliosi giocati da entrambi (anche in telecronaca), vero che Alcaraz tende ad essere più scenografico (urla belluine, dita all’orecchio ecc.ecc), ma l’eleganza del gesto di Sinner se la scorda.
Non è mia ma “Sinner è talmente forte che ha avuto il suo 19 luglio 2019 con tredici anni di anticipo”..
Direi che Jannik ha mostrato che giocando il suo tennis migliore, senza inventarsi cose astruse, può effettivamente “tenere botta” contro un ottimo Alcaraz sulla terra. Anzi: si è creato le sue occasioni per vincere.
Non le ha giocate al meglio? Putroppo è accaduto, ma anche l’irriducibile guastafeste ha avuto qualche occasione che non ha sfruttato, e qualche vantaggio nel punteggio che non ha “consolidato”. . per Jannik quella dei 3 match points è stato un’occasione clamorosa, ma forse è proprio in quei momenti di massimo clamore che si manifestano le incertezze che storie destabilizzanti come lo “scandalo clostebol”* possono lasciare, si spera momentaneamente, e poi non giocava punti così “pesanti” da mesi.
*conosciuto dai meglio informati come “porcata trofodermin”
Ragazzi, sono solo dettagli, sanguinosi dettagli ma solo chi non vuol vedere non vede che la partita è stata persa più da jannik che vinta da Carlos. Cosa vuol dire questo? niente, di niente però tennisticamente ci sono più probabilità che alla lunga premi più il tennis di Jannik che di Carlos, non a caso è numero 1 da più di un anno, gli H2H si aggiusteranno solo questione di tempo, e sarà molto bello!
@ Murakami (#4411800)
“episodi favorevoli” dentro e prima del campo sono una costante per lo spagnolo, anche se lui è bravissimo.
Se nei punti chiave prendi 3 righe consecutive che insieme non fanno una riga intera, ti danno un ace che è fuori, mentre all’altro escono 3 palle di mezzo dito, una “leggera” predilezione del fato c’è soprattutto in queste partite così equilibrate.
Lo spagnolo corretto in campo sui punti ma non sopporto, ma non solo di lui, il continuo “prurito” dell’orecchio anche su errori dell’avversario. L’incitare platealmente il pubblico (già scorretto di natura) anche dalla panchina. Strilli esagerati.
Ma alla gente moderna piace così, a me no.
Alla fine è solo una partita di tennis uno vince a l’altro perde…