
Vagnozzi svela la crescita di Sinner: “Ha superato tutte le aspettative, ora si conosce meglio”. Il coach italiano prima della semifinale al Roland Garros: “Il cambio di mentalità non è casuale, lavoriamo molto su questo aspetto”


Simone Vagnozzi ha rilasciato un’intervista al portale TennisSweetSpot dopo che il suo allievo, Jannik Sinner, ha raggiunto la semifinale del Roland Garros. Il coach italiano ha confermato che il cambio di mentalità di Sinner non è frutto del caso, ma di un lavoro metodico e costante che sta dando frutti straordinari.
“Lavoriamo molto sulla mentalità e continuiamo a rafforzare la fiducia” ha spiegato Vagnozzi, entrando nel dettaglio del lavoro psicologico che sta alla base della crescita esponenziale dell’altoatesino. “Guardiamo molto tennis e ogni volta sta migliorando di più. Ha disputato solo 10 partite dal suo ritorno e ha già superato tutte le aspettative, il suo livello è incredibilmente alto.”
Le parole di Vagnozzi confermano quanto il percorso di Sinner sia in costante evoluzione, nonostante sia già al vertice del tennis mondiale. Il coach italiano ha sottolineato un aspetto fondamentale della crescita del suo pupillo: “Inoltre, ora si capisce molto meglio.” Questa autoconsapevolezza rappresenta probabilmente il fattore più importante nell’evoluzione di Sinner da promettente talento a dominatore assoluto del circuito.
Il lavoro sulla mentalità di cui parla Vagnozzi si sta rivelando determinante nel permettere a Sinner di gestire la pressione e le aspettative che derivano dall’essere il numero uno del mondo. La capacità di mantenere la concentrazione e la lucidità nei momenti cruciali è diventata una delle caratteristiche distintive del gioco dell’azzurro, come dimostrato nei suoi recenti successi.
Il riferimento alle “sole 10 partite dal ritorno” sottolinea quanto sia stata efficace la gestione del calendario di Sinner. Dopo una breve pausa, l’altoatesino è tornato in campo con una forma smagliante, dimostrando che il riposo strategico e la preparazione mirata possono fare la differenza ai massimi livelli del tennis professionistico anche dopo 3 mesi di stop.
L’aspetto del “superare tutte le aspettative” evidenziato da Vagnozzi assume un significato particolare considerando che Sinner era già partito con i favori del pronostico per molti tornei. Il fatto che riesca comunque a stupire e a elevare ulteriormente il proprio livello dimostra una crescita che va oltre i già elevati standard che aveva stabilito.
La maggiore comprensione di sé stesso di cui parla Vagnozzi si traduce in campo in una gestione più matura delle situazioni di gioco. Sinner sembra aver sviluppato una consapevolezza tattica e mentale che gli permette di adattarsi rapidamente alle diverse situazioni di match, trovando sempre le soluzioni giuste nei momenti decisivi.
Il lavoro costante di visione del tennis menzionato da Vagnozzi conferma l’approccio scientifico e analitico del team italiano. Studiare il proprio gioco e quello degli avversari attraverso l’analisi video è diventato un elemento fondamentale nella preparazione moderna, e Sinner sembra aver fatto di questo strumento uno dei suoi punti di forza.
La crescita mentale di Sinner si riflette anche nella sua capacità di gestire le pressioni esterne e le aspettative del pubblico e dei media. La semifinale al Roland Garros rappresenta un ulteriore step in questo percorso di maturazione, dimostrando che l’azzurro sa performare ai massimi livelli anche nelle situazioni più pressanti.
Le dichiarazioni di Vagnozzi confermano che dietro ai successi di Sinner c’è un lavoro metodico e intelligente, che non lascia nulla al caso. La combinazione tra talento naturale, dedizione al lavoro e un team competente sta producendo risultati che vanno oltre le più rosee previsioni.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jannik Sinner, Simone Vagnozzi
Pare che il momento risultivo sia stato questo, allorchè Vagnozzi elaborò questo concetto diventato poi molto famoso: “sai, Jannik, da grandi poteri derivano grandi responsabilità”….
Si potete lavorare anche su tutto ma Alcaraz non riuscirete lo stesso a batterlo,torneo inutile e già deciso prima di cominciare con lo spagnolo già con il trofeo in mano dalla prima giornata
@ Detuqueridapresencia (#4406699)
Perdonami Comandante ma io innanzitutto ci vorrei Jannik in finale… ahahah
@ il peccato non il peccatore (#4406757)
Assolutamente si
A me Jannik sotto l’aspetto cattiveria vincente ricorda molto Lendl
Hai ragione ma … credo che il problema sia questo.
A prescindere dalle indubbie qualità, talendo, ecc…
Le ultime finali a cui è arrivato
Finale ATP 1000 Monte-Carlo, 7 Apr, 25 C. Alcaraz 6;3, 1;6, 0;6
Finale ATP 250 Chengdu, China, 16 Sep, 24 J. Shang 6;7(4), 1;6
Finale ATP 250 Umag, Croatia, 22 Jul, 24 F. Cerundolo 6;2, 4;6, 6;7(5)
Finale ATP 500 Queens Club, 17 Jun, 24 T. Paul 1;6, 6;7(8)
Finale CH Torino, 13 May, 24 F. Passaro 3;6, 5;7
Finale CH Cagliari, 29 Apr, 24 M. Navone 5;7, 1;6
le ha perse tutte.
Aspettiamo comunque fiduciosi
Pollice su
E’ proprio necessario fare questi battibecchi stile Coppi e Bartali, Moser e Saronni, Thoeni e Gros? Io li trovo stucchevoli.
Tifo per una finale italiana e se non ci sarà almeno che ci sia uno in finale e non mi frega chi.
Dividersi oggi fra Sinneriani e Musettiano è una ….. pazzesca
alla fine della fiera Musetti ha vinto 1 500 ad Amburgo ormai parecchi anni fa (fa sorridere perchè sono ancora giovanissimi) e la medaglia di bronzo alle Olimpiadi che a volerla vedere da un punto di vista tennistico non è una vittoria ma un piazzamento d’onore.
Può e deve vincere almeno un 1000 per legittimare il bellissimo posizionamento nel ranking che ha
Il team di Sinner è al TOP nella ricerca e nello sviluppo, come accade nelle aziende che sono LEADER e vogliono restare tali…
Dall’altra parte c’è un giocatore che non si sente “arrivato” ma si vuole mettere in discussione su ogni aspetto.
Quindi sono loro che stanno dettando le nuove “regole” del circuito ATP e chi non si adegua… resterà definitivamente indietro!
Sinner è il numero uno al mondo e può vantare trofei prestigiosi.
Musetti cominci a vincere qualcosa di importante e avrà più considerazione mediatica.
Sinner ha tutte le caratteristiche per incarnare il nuovo goat a lungo raggio in stile Djokovic, dove la dedizione diventa abnegazione e l’amore per il tennis diventa stile esclusivo di vita, ma con una differenza importante: Nole è ed è stato – e non sto qui a dare connotazioni perché la sua storia è complessa – divisivo ed estremamente egocentrico, Jannik invece coesivo ed equilibrato nonostante la sua spietatezza agonistica, e credo che su questa sua virtù riuscirà a costruire non solo una carriera vincente, ma soprattutto felice ed esemplare, a prescindere da confronti di palmares…
Per favore dai.. quella fase è finita con lo sbadiglio di Medvedev.
Adesso a livello mentale è lui il professore
Ma dai perché dovrebbe imparare da una sconfitta? Basta imparare le lezioni sono terminate spero che vinca e di brutto.
Magari per fare ingoiare a nole, le parole dette a proposito della vicenda clobestol…
Sinner ha quasi la metà degli anni di Novak e se lo porta al quinto set, al serbo servirà il deambulatore a rotelle per giocare.
Se oggi Sinner dovesse perdere farebbe comunque tesoro dell’esperienza e paradossalmente ne potrebbe uscire ancora più forte.
Bravo! Belle parole!
jannik ci mette tanto di suo, ovviamente, ma la qualità del suo staff è top come lui, grandi Vagno e Cahill
@redazione .. ” il coach dopo la semifinale” ahh l’hanno già giocata! allora è vero che siamo in una simulazione!
Grazie Piatti, e grazie Vagno, avete fatto un capolavoro. Grazie Darren per la consapevolezza che lo hai portato a raggiungere. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato con lui, Sinner è un orgoglio di questa nazione
altro articolo su sinner e zero su musetti
mi sembra evidente che l’obiettivo finale sia quello di non perdere mai durante tutto l’anno.
Onestamente, se gioca come sa, solo Alcaraz qui può batterlo
hmm redazione il titolo non va bene “dopo la semifinale al Roland Garros..” deve ancora giocarla..