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Bublik e la tregua con la terra battuta: “Stavo già pensando ai biglietti aerei di ritorno”

30/05/2025 13:23 6 commenti
Alexander Bublik nella foto
Alexander Bublik nella foto

Alexander Bublik sta vivendo una stagione sorprendente sulla terra battuta, superficie che ha sempre odiato pubblicamente durante la sua carriera. Il kazako, numero 56 del mondo, si trova al terzo turno del Roland Garros dopo la spettacolare rimonta contro Alex De Minaur, e nelle sue dichiarazioni post-partita ha rivelato pensieri curiosi e riflessioni profonde sul tennis moderno.

“Non ha molti segreti. Ho continuato a giocare. Ho avuto alcune opportunità che ho sfruttato. È stato un cambio di marcia. Era un po’ presto per me. Le 11:00 non è il mio orario preferito. Ero un po’ assonnato nei primi due set. È stato fondamentale svegliarsi e poi giocare una delle migliori partite di Grande Slam che abbia mai giocato in vita mia,” ha spiegato Bublik sulla chiave della sua rimonta.

Il kazako ha poi rivelato quale fosse il suo stato mentale durante i momenti più difficili del match: “Nella mia testa stavo già pensando ai biglietti aerei. In un certo senso, non mi importava. Pensavo che avrei dovuto accettare la sconfitta. Quest’anno ho vinto 12 o 13 partite sulla terra battuta, essere al secondo turno qui è un traguardo per me, perché non avevo mai vinto tante partite sulla terra come ora.”

Bublik ha continuato con estrema sincerità: “L’ho detto al mio team, loro lo sanno, quindi se avessi perso non sarei stato triste. Sarei stato contento e sarei tornato a casa oggi e sarei stato a Monaco alle 9 di sera. Alla fine sono rimasto lì. Se ho un’opportunità, so di essere capace di battere quei giocatori. Ho avuto una piccola opportunità e l’ho sfruttata. Ho visto quel piccolo calo nel terzo set che ha avuto lui, e l’ho utilizzato.”

La parte più interessante delle dichiarazioni è arrivata quando Bublik ha riflettuto sui cambiamenti del circuito: “Ho avuto una discussione con Gael Monfils a Dubai. Mi stavo lamentando, continuavo a perdere, ero in un brutto periodo. Gli ho detto: ‘Gael, era così facile, non mi era mai successo. Tutti stanno giocando così bene’.”
Il consiglio di Monfils ha aperto gli occhi a Bublik: “Mi ha condiviso un pensiero molto saggio, che ora tutti siamo professionisti: ‘Se ci fai caso, tutti si alzano presto, fanno i loro esercizi, il loro trattamento, fanno tutto’. Quando sono arrivato nel circuito, c’erano pochi giocatori davvero concentrati a fare le loro cose. Non parlo dei grandi, Roger, Rafa e Novak. Ma in generale, tra i migliori 50 o 100 giocatori, c’era gente che si divertiva, senza fisioterapisti né allenatori.”

Bublik ha concluso con una riflessione amara sul tennis moderno: “Ora tutti sono superprofessionali. Io, ovviamente, non sono il tipo più professionale del pianeta. Devi aspettare le tue opportunità e sfruttarle, se non le usi, è un tuo problema. Credo che dovremmo avere più spazio per il divertimento, ma tutti sono professionali, quindi è piuttosto difficile giocare a tennis.”



Francesco Paolo Villarico


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6 commenti

Losvizzero 31-05-2025 00:33

Un discorso da persona matura insomma ( ironia )
Chissà se li prende domani

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Baleta Sgunfia (Guest) 30-05-2025 20:23

Un grande, ho sempre amato quelli che sanno e vogliono divertirsi.

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mattia saracino 30-05-2025 17:19

Scritto da DANCAS
Non mi sembra che Bublik
Interpreti le parole di Monfils come un consiglio, piuttosto come un’amara constatazione..

Bravo bublik.

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Frenkysinner (Guest) 30-05-2025 15:48

Bublik mito assoluto !!

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i conti si fanno alla fine (Guest) 30-05-2025 14:16

Più Bublik per tutti!

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DANCAS 30-05-2025 13:54

Non mi sembra che Bublik
Interpreti le parole di Monfils come un consiglio, piuttosto come un’amara constatazione..

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