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Bernard Tomic: troppi ritiri sospetti e un talento sprecato?

03/03/2017 08:00 8 commenti
Bernard Tomic nella foto
Bernard Tomic nella foto

L’australiano Bernard Tomic è un personaggio che da sempre fa discutere il circuito e i suoi tanti appassionati: un padre ingombrante, un carattere scontroso per un tennista che si lascia andare spesso ad atteggiamenti di dubbio gusto e a dichiarazioni poco ortodosse. Un paio di anni fa sembrava aver spiccato definitivamente il volo, la testa un po’ più sulle spalle per un best ranking di numero 17 al mondo e la top10 come obiettivo sempre più fattibile e desiderato per un tennista ancora relativamente giovane. Poi, il buio: un anno e mezzo di risultati al di sotto delle aspettative, la discesa progressiva in classifica e una serie di comportamenti decisamente antipatici, dentro e fuori dal campo.

La ciliegina sulla torta però di questo brutto periodo è stata l’aumentare di ritiri sospetti che hanno mancato di rispetto all’avversario di turno e soprattutto al pubblico: il caso più eclatante il ritiro l’anno scorso di fronte al pubblico del Foro Italico, quando dopo appena 3 games giocati contro il francese Benoit Paire, Tomic alzò bandiera bianca e si ritirò. Malumori e buu fra gli spalti ma assegno incassato e tanti saluti a tutti. Va ricordato che finché il circuito e le sue regole lo permetteranno lui potrà continuare con tali atteggiamenti e nessuna sanzione esemplare lo colpirà.

In questi primi mesi del 2017 sono arrivati match in cui non ha avuto voglia di rispondere lasciando via libera all’avversario, i problemi per entrare in condizione frutto di una preparazione invernale per sua stessa ammissione complicata ma anche l’ennesimo ritiro contro Donald Young al primo turno al torneo di Acapulco, dove difendeva la finale dell’anno scorso e anche una cambiale di punti importanti.
Fa sempre rabbia quando un giocatore butta via la possibilità di una grande carriera, un tennista che si perde dietro dinamiche caratteriali, condizionate e generate probabilmente da un ambiente familiare poco sano e assolutamente deleterio: ci vorrebbe un taglio netto, un cambio ma chiudere la porta in faccia alla propria famiglia è sempre qualcosa difficile da fare, anche se è facilmente comprensibile che un’altra via, un altro ambiente, potrebbe fare solo che bene. Quale soluzione allora? È davvero un pozzo senza fine che non porterà a nulla di buono se non al dissipamento del proprio talento aspettando la conclusione di una vita sportiva che sarà ricordata più per le occasioni perse e per i tanti rimpianti piuttosto che per i successi raggiunti?

Una possibilità sarebbe affidarsi realmente, all’interno del proprio team, a uno specialista che possa curare l’aspetto mentale: uno psicologo, un coach non solo sportivo che possa capire dove intervenire e il modo in cui riparare le falle. Un tentativo anche se non è detto che ci possano essere cambiamenti incredibili: prima di tutto è necessaria una forte collaborazione del soggetto interessato, il quale ultimamente, al di là di dichiarazioni di rito, sembra davvero essere poco orientato alla sua vita sportiva, alla sua carriera.

Speriamo che Bernard Tomic non sia solo l’ennesimo campione annunciato smarritosi nel tempo e per motivi extra tennistici.


Alessandro Orecchio


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8 commenti

Thetis. 03-03-2017 19:53

Scritto da Sottile
Posto che quest’Aussie svogliato ed arrogante mi sta simpatico come le zanzare in camera da letto, bisogna dire che anche la bella fidanzata Croata Alja passa da un ritiro all’altro. Dopo essersi ritirata nell’autunno 2015, ha saltato quasi tutto il 2016 e ora, ad Acapulco, si è ritirata anche lei per non essere da meno….

La Tomljianovic è la fidanzata di Kyrgios non di Tomic. Ed è stata fuori per un grave infortunio

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Sottile 03-03-2017 14:46

Posto che quest’Aussie svogliato ed arrogante mi sta simpatico come le zanzare in camera da letto, bisogna dire che anche la bella fidanzata Croata Alja passa da un ritiro all’altro. Dopo essersi ritirata nell’autunno 2015, ha saltato quasi tutto il 2016 e ora, ad Acapulco, si è ritirata anche lei per non essere da meno…. 😯

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Losvizzero 03-03-2017 12:37

Cominciate a fargli un’intervista e chiedere perchè si è ritirato

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Luca Martin (Guest) 03-03-2017 11:39

Guardate che se uno non collabora, se per così dire, non traccia LUI il sentiero, non c’è psicologo, luminare che tenga.
D’altra parte i risultati a livello psicologico potrebbero non esserci, se ci sono problemi in qualche area anatomica del cervello.
Dico così, da appassionato del settore.
Gli psichiatri sono gli unici esperti di medicina, che pur studiando un organo preciso -l’encefalo, non si avvalgono di alcuna analisi (tipo SPECT o anche PET) per vedere qual è la situazione. Sembra incredibile, ma se abbiamo un problema ai reni, al cuore o al fegato ci faranno un esame ben preciso, ma se abbiamo degli scompensi psichici (come ADD, ADHD, ansia, depressione, doc) NIENTE!!
Inoltre se uno ha dei problemi in un organo come quelli menzionati (reni, cuore, fegato, polmoni ecc) è normale, se invece la causa potrebbe essere qualche disfunzione cerebrale, allora c’è vergogna, omertà, silenzio!
VAI A CAPIRE L’ESSERE UMANO!

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Figologo (Guest) 03-03-2017 10:31

Che noia mortale.

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aureliriccardo 03-03-2017 09:32

Si chiama depressione… Ha già avuto tutto il bello che la vita può materialmente donarti, quindi adesso non gl resta che autodistruggersi

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cataflic (Guest) 03-03-2017 08:36

Un mental coach può fare qualcosa se ha l’autorità per farlo, ma lui viene da una famiglia in cui è riuscito a sopravvivere distruggendo l’autorità….dubito che cederà mai 1 cm della propria voglia di fare quel caxxio ce gli pare. Ci arriverà a 50 anni….quando avrà già smesso da un pezzo.

Kyrgios invece mi sembra abbia una sfumatura diversa, è più un bulletto da social, un po’ vero, un po’ finto, non sa nemmeno lui cos’è.

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gianni (Guest) 03-03-2017 08:21

l’avessimo noi un tomic così,guarda dove siamo noi per andare ai quarti di un atp 250 due derby c’è voluto.ragazze non pervenute

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