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WTA Acapulco: Sara Errani senza problemi al secondo ostacolo

25/02/2015 02:45 29 commenti
Sara Errani classe 1987,  n.12 del mondo
Sara Errani classe 1987, n.12 del mondo

Sara Errani accede al secondo turno nel torneo WTA International di Acapulco ($250,000, cemento).

La tennista romagnola, testa di serie n.2, ha eliminato all’esordio Lucie Hradecka, classe 1985, n.124 WTA, con il risultato di 61 63 in 1 ora e 10 minuti di partita.

Al secondo turno l’azzurra sfiderà Monica Puig, classe 1993, n.51 WTA.

Primo set: Sara, dopo aver perso un break di vantaggio nel terzo game, piazzava dal 2 a 1 un bel parziale di quattro game consecutivi e senza concedere nulla nei restanti due turni di battuta (solo due i punti concessi), chiudeva senza problemi il set per 6 a 1.

Secondo set: Sarita dopo aver annullato una palla break nel secondo e al quarto gioco, sul 2 pari piazzava il break ai vantaggi.
Sul 3 a 2 però la Errani cedeva, dal 30 a 0, il turno di battuta ai vantaggi con la ceca che impattava sul 3 pari.
Nel settimo game nuovo break dell’azzurra (a 30), con la ceca che commetteva anche un doppio fallo e poi sul 5 a 3 la n.1 italiana metteva a segno un nuovo break (a 0) chiudendo la partita per 6 a 3.

La partita punto per punto

WTA Acapulco
Lucie Hradecka
1
3
Sara Errani [2]
6
6
Vincitore: S. ERRANI

L. Hradecka CZE – S. Errani ITA
2 Aces 0
7 Double Faults 0
40% 1st Serve % 82%
10/19 (53%) 1st Serve Points Won 26/46 (57%)
8/28 (29%) 2nd Serve Points Won 8/10 (80%)
4/10 (40%) Break Points Saved 6/8 (75%)
8 Service Games Played 8
20/46 (43%) 1st Return Points Won 9/19 (47%)
2/10 (20%) 2nd Return Points Won 20/28 (71%)
2/8 (25%) Break Points Won 6/10 (60%)
8 Return Games Played 8
18/47 (38%) Total Service Points Won 34/56 (61%)
22/56 (39%) Total Return Points Won 29/47 (62%)
40/103 (39%) Total Points Won 63/103 (61%)


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29 commenti. Lasciane uno!

Vince 25-02-2015 19:37

Scritto da Mats

Scritto da kenny

Scritto da Mats

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Concordo.
Per esempio la Errani arrivò in finale a Parigi quando era #24 ed uscì al primo turno a New York da #4 del tabellone; la Schiavone vinse il Roland Garros da #17. Ovvio per prestigio meglio essere avanti ma poi le partite bisogna vincerle sul campo. Quello che rimane sono i titoli e le vittorie.
Chi si ricorda che classifica avessero Panatta e Pietrangeli?
Però i titoli ancora ce li ricordiamo

Del best ranking di Panatta se ne parla in continuazione ogni volta che si parla del best di Fognini, se non erro fu 4° come la Schiavone.

Appunto.
Se ne è parlato solo quando Francesca ha raggiunto il #4.
Ma a parte quello non se ne parla, ne nessuno ricorda la posizione nelle classifiche durante la sua carriera.
Che abbia vinto Roma Parigi e la Coppa Davis lo sanno anche i muri

ma scusa…è ovvio che se hai un b.r. 4 si ricorda quello e non le altre posizioni nei vari anni della carriera.

Qui nessuno ha scritto che si ricordano nel tempo le posizioni di tutti, settimana per settimana, per un’intera carriera, in coincidenza dei vari tornei.

Ma nelle schede di ogni giocatore accanto ai titoli vinti, ci trovi il best ranking, perchè quello è un dato fondamentale per capirne la potenzialità.

Dire che uno ha vinto 5 tornei, senza conoscere a che posizione è arrivato, ti da solo una visione parziale di quel giocatore.

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Mats (Guest) 25-02-2015 19:13

@ Vince (#1278166)

Appunto. Gli eventi storici rimangono. Ed è ovvio che la prima italiana in top10 nella Storia del Tennis mondiale faccia notizia.

Che classifica avesse Flavia quando ha vinto IW, Acapulco, le FedCup o gli AO veramente non credo faccia alcuna differenza

28
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Mats (Guest) 25-02-2015 19:03

Scritto da kenny

Scritto da Mats

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Concordo.
Per esempio la Errani arrivò in finale a Parigi quando era #24 ed uscì al primo turno a New York da #4 del tabellone; la Schiavone vinse il Roland Garros da #17. Ovvio per prestigio meglio essere avanti ma poi le partite bisogna vincerle sul campo. Quello che rimane sono i titoli e le vittorie.
Chi si ricorda che classifica avessero Panatta e Pietrangeli?
Però i titoli ancora ce li ricordiamo

Del best ranking di Panatta se ne parla in continuazione ogni volta che si parla del best di Fognini, se non erro fu 4° come la Schiavone.

Appunto.
Se ne è parlato solo quando Francesca ha raggiunto il #4.
Ma a parte quello non se ne parla, ne nessuno ricorda la posizione nelle classifiche durante la sua carriera.
Che abbia vinto Roma Parigi e la Coppa Davis lo sanno anche i muri

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Vince 25-02-2015 17:34

Scritto da kenny

Scritto da Mats

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Concordo.
Per esempio la Errani arrivò in finale a Parigi quando era #24 ed uscì al primo turno a New York da #4 del tabellone; la Schiavone vinse il Roland Garros da #17. Ovvio per prestigio meglio essere avanti ma poi le partite bisogna vincerle sul campo. Quello che rimane sono i titoli e le vittorie.
Chi si ricorda che classifica avessero Panatta e Pietrangeli?
Però i titoli ancora ce li ricordiamo

Del best ranking di Panatta se ne parla in continuazione ogni volta che si parla del best di Fognini, se non erro fu 4° come la Schiavone.

si, Panatta fu n 4 e non è affatto vero che nessuno ricorda le classifiche.

Quando la Pennetta entro nelle 10 e fu la prima italiana a farlo, fu un evento storico per il tennis italiano e se ne parlò moltissimo.
Si parlò più di quello che del titolo vinto a Los Angeles (che pure non era un torneino).

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kenny (Guest) 25-02-2015 15:47

Scritto da Mats

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Concordo.
Per esempio la Errani arrivò in finale a Parigi quando era #24 ed uscì al primo turno a New York da #4 del tabellone; la Schiavone vinse il Roland Garros da #17. Ovvio per prestigio meglio essere avanti ma poi le partite bisogna vincerle sul campo. Quello che rimane sono i titoli e le vittorie.
Chi si ricorda che classifica avessero Panatta e Pietrangeli?
Però i titoli ancora ce li ricordiamo

Del best ranking di Panatta se ne parla in continuazione ogni volta che si parla del best di Fognini, se non erro fu 4° come la Schiavone.

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Mats (Guest) 25-02-2015 15:33

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Concordo.
Per esempio la Errani arrivò in finale a Parigi quando era #24 ed uscì al primo turno a New York da #4 del tabellone; la Schiavone vinse il Roland Garros da #17. Ovvio per prestigio meglio essere avanti ma poi le partite bisogna vincerle sul campo. Quello che rimane sono i titoli e le vittorie.

Chi si ricorda che classifica avessero Panatta e Pietrangeli?
Però i titoli ancora ce li ricordiamo

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Koko (Guest) 25-02-2015 15:28

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Un accademico della crusca forse non capisce che le due cose sono strettamente correlate. Non è che i top 5 non vincano tornei più o meno importanti. Sai perchè Wawrinka ha sfondato il muro dei top 5? Perchè ha cominciato a vincere slam e master 1000. Prima viceva robetta e allora rimaneva al massimo nei 10. La Errani non ha vinto slam ma all’epoca delle top 6 faceva semi e finali slam. Se avesse vinto rimaneva a lungo nelle 5 ma non ha vinto nulla di grosso ed è retrocessa lentamente. Pochi top players (spesso ridicolizzati) non vantano annualmente vittorie piuttosto grandi (forse Berdych?)

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Vince 25-02-2015 14:24

Scritto da abc

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

come si vede che non hai mai giocato a tennis…o almeno non a livello…quantomeno provinciale…
chiedi alla petkovic o a robertina vinci se la classifica è robetta…

lo dovrebbe chiedere a tutte (non solo alle due che hai citato), ed otterrebbe sempre la stessa risposta.

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marco (Guest) 25-02-2015 14:03

Scritto da Vince
[…] una Errani comunque chiaramente in ripresa.

Sembra proprio così, speriamo…

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abc (Guest) 25-02-2015 12:56

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

come si vede che non hai mai giocato a tennis…o almeno non a livello…quantomeno provinciale…

chiedi alla petkovic o a robertina vinci se la classifica è robetta…

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Vince 25-02-2015 12:25

Scritto da giuliano da viareggio
Meno male che c’è la Errani, grazie a lei, unitamente a Bolelli e Cecchinato, ieri abbiamo chiuso in parità 3-3.

ehm… veramente Cecchinato ha perso 🙂

19
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marco (Guest) 25-02-2015 12:07

Scritto da stef
@ marco (#1277658)
perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

Sarei stato del tutto d’accordo con te se mi avessi detto che la gloria del ranking conta poco o niente per gli atleti. Conta poco, è vero. Ma il ranking in sé conta perché definisce i cutoffs e le teste di serie. Guadagnare qualche posizione permette quindi di evitare le qualifiche o di iniziare un torneo con incontri teroicamente più facili, mi sembra che sei d’accordo. Se credi veramente che a Flavia non importi di pagare la cambiale di Indian Wells tra un mese, secondo me ti sbagli tu e non io. Per esempio, un capitombolo come quello di Roberta nell’ultimo anno ha un costo, che può generarne un altro se primi turni difficili la priveranno dell’accesso ai tabelloni principali (speriamo di no, ma la direzione di Roberta è quella). Vedi dove scese Francesca, appena un paio d’anni dopo la finale a RG11.

Poi, se proprio vuoi vedere cosa conti veramente per i tennisti ATP e WTA: è ovvio che conta la grana e non la gloria. È normale, non sto a spiegare il perché. Ma il ranking influenza la grana perché alla fine dall’anno e della carriera uno o due turni in più giocati in ogni torneo rappresentano un pacco di soldi.

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Vince 25-02-2015 11:58

@ stef (#1277680)

Ti sei fatto la domanda e ti sei dato la risposta.

La classifica ha un doppio significato, da un lato è lo specchio del valore di una giocatrice, dall’altro è lo strumento per accedere alle tds, quando si naviga nelle zone alte.

Inutile spiegare poi il significato simbolico dell’essere top 10, che è ancora un altro discorso a parte.

Nella zona di classifica che va da Sara a Venus, cioè dalla 11 alla 17, la classifica è racchiusa in pochi punti e ora tutte cercheranno di evitare la posizione 17, per quello che implica, nel discorso dell’assegnazione delle tds.

Tornando a Sara, non era scontata con il cambio di superficie una vittoria così autorevole.
Ora sarà interessante il match con la Puig, una giocatrice piuttosto potente fisicamente, se ricordo bene, che potrebbe creare qualche problema, ad una Errani comunque chiaramente in ripresa.

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Miiiiii (Guest) 25-02-2015 11:52

Nell’unico precedente la Puig ha gliele ha suonate per bene. Era su erba, certo, però.. non sarei così ottimista

16
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fabio (Guest) 25-02-2015 11:06

Brava sara …continua il buon momento.

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stef (Guest) 25-02-2015 11:05

@ marco (#1277658)

perche’ sempre tutta questa importanza alla classifica?
A tennis non si gioca per il ranking. Si gioca per vincere tornei. L’importanza del ranking e’ simile all importanza delle qualifiche in formula 1. Puoi fare il giro piu veloce e partire in pole position 10 volte in una stagione ma se poi non vinci i gran premi a cosa serve?
La classifica come le qualifiche di F1 e’ importante nella misura in cui ti permette di avere una buona testa di serie nei tornei e primi turni piu agevoli e guadagnare piu soldi e piu spesso.
Poi concretamente cosa cambia dall essere 11 all essere 7? poco o nulla se poi sei n. 7 e perdi al primo turno. Tuttavia puoi partire da n. 11 in qualsiasi torneo e vincerlo. La classifica non dev’essere un obbiettivo ma semplicemente lo specchio della stagione che un tennista sta facendo. Anche se va detto che con i meccanismi delle classifiche, non si puo dire che il ranking rappresenti davvero il livello del giocatore. Ragazzi…a tennis copme in tutti gli sport l obiettivo e’ arrivare primi nelle gare, nei tornei. Fare finali importanti. Essere protagoniosti. Non speculare su pochi punti e qualche posizione nel ranking. Quella e’ robetta.

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giuliano da viareggio (Guest) 25-02-2015 10:55

Meno male che c’è la Errani, grazie a lei, unitamente a Bolelli e Cecchinato, ieri abbiamo chiuso in parità 3-3.

13
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Thomas81 (Guest) 25-02-2015 10:49

Brava Sara. La Puig non é da sottovalutare ma Sara la vedo favorita.

Al momento la Errani si é lasciata dietro una disastrosa Kerber, ma ha Safarova, Pennetta, Suarez Navarro e Williams che la rincorrono quindi per lo meno la finale deve raggiungerla.

Flavia deve cercare in tutti i modi di battere la Radwanska oggi per racimolare un po di punti in vista di IW. É vero che deve difendere il titolo ma ricordiamo che non ha fatto quasi niente dopo, quindi penso che nelle 20 rimarrá senza problemi. Non sta giocando male del resto.

12
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marco (Guest) 25-02-2015 10:33

Scritto da Marco93
Al momento 11 nel ranking. Superata la Kerber.

Sono in sei in pochi punti, dall’11 al 16.
Purtroppo il decimo posto è lontanuccio.
E purtroppo l’unica non minacciosa dietro a Sara è proprio Flavia che sta per pagare una brutta cambiale.

11
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andrew (Guest) 25-02-2015 10:17

benissimo!!!

10
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tommaso (Guest) 25-02-2015 10:15

Sul veloce non era facile.

9
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Marco93 25-02-2015 10:01

Al momento 11 nel ranking. Superata la Kerber.

8
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Italians 25-02-2015 09:26

Davvero convincente. Speriamo sia di buon auspicio perchè la Puig è un osso duro.

7
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cooper (Guest) 25-02-2015 09:17

Si !!!…molto bene!!!…e sopratutto importante terminare gli incontri in poco tempo risparmiando energie …BRAVA!!!

6
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italtennis (Guest) 25-02-2015 07:45

Be convincente vittoria

5
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fabious (Guest) 25-02-2015 07:26

Sarita ritorna grande anke sul cemento!!!!!!!!!!! kissa come rosicheranno i suoi detrattori, l’avversaria di Sara aveva battuto la Ivanovic agli Aus open.

4
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;-) (Guest) 25-02-2015 07:18

Brava Sara! 🙂

3
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Lollo99 25-02-2015 07:03

Bella partita al prossimo turno!

2
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Angie (Guest) 25-02-2015 03:36

Bene. Brava. La Puig sarà un ostacolo più consistente. Forza Sara! 😉

1
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