Umberto Ferrara: “Lo sport è dolore, rinascita e fiducia: grazie Jannik per questo viaggio”
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Umberto Ferrara, preparatore atletico di Jannik Sinner, ha condiviso un messaggio profondo e intenso per raccontare la sua stagione, un percorso fatto di fatica, emozioni e crescita. Le sue parole offrono uno sguardo sincero su cosa significhi vivere lo sport ogni giorno, dall’interno, con totale dedizione.
Ferrara sottolinea come, anche dopo tanti anni di esperienza, lo sport continui a sorprenderlo. Non solo per i risultati, ma per tutto ciò che si porta dietro: impegno quotidiano, sacrificio, capacità di resistere nei momenti più difficili, ma anche gioia, condivisione e crescita personale.
«Lo sport è impegno, dedizione, sacrificio; è emozione, sorrisi, lacrime; è vittoria e sconfitta, gioia e delusione», scrive. Parole che racchiudono l’essenza di chi vive questo mondo non solo come professione, ma come vera e propria filosofia di vita. Ferrara parla anche della sofferenza che arriva nei momenti bui, di quel dolore che spesso resta dentro e fatica a svanire, ma che può trasformarsi in nuova energia per ripartire.
Ripercorrendo la stagione, Ferrara ricorda con gratitudine la collaborazione iniziale con Matteo — un percorso che definisce importante e che ringrazia apertamente — e celebra poi il lavoro svolto dentro un gruppo di professionisti che considera un team fantastico.
Il passaggio più sentito è dedicato a Jannik Sinner, con cui ha condiviso un cammino di crescita non solo atletica ma anche umana: «Grazie a Jannik per la fiducia e per la bellezza di questo percorso comune». Una frase che lascia trasparire il profondo rispetto e il forte legame professionale che si è consolidato nel tempo.
Il messaggio di Ferrara è una testimonianza preziosa di cosa significhi essere parte di un élite sportiva: non solo prestazioni e risultati, ma un viaggio fatto di umanità, disciplina e passione autentica. Una stagione intensa, che lascia il segno e che prepara a nuove sfide con consapevolezza e rinnovato entusiasmo.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Jannik Sinner, Umberto Ferrara

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Si certo.
Simpatia e vicinanza umana a Ferrara per quello che immagino abbia sofferto in in tutti questi mesi. Detto questo, tutta questa “enfasi” sui team che c’è nel tennis moderno ha reso i tennisti (i soli protagonisti del circuito a conti fatti) dei poveri alienati sociopatici. Molto meglio era ai tempi di Panatta, quando – come lui ha detto spesso – lamentadosi di questa sovraesposizione e ruolo esagerato dei team, ci si andava a fare la birra con l’avversario dopo il match…
Mi ha commosso vederlo in lacrime pochi giorni fa a Torino. Grandissima squadra
sicuramente, però oramai specialmente. nel tennis si sta enfatizzando troppo, spesso .
Con quei capelli un po’ così.
Contento che sia tornato con jannik…