Musetti: “Non consiglierei il rovescio a una mano a un bambino. Nel tennis moderno è troppo difficile”
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Lorenzo Musetti, attuale numero 9 del mondo e ormai simbolo del rovescio a una mano nel circuito ATP, ha sorpreso tutti durante la conferenza stampa al Hellenic Championships di Atene. L’azzurro, già qualificato per le semifinali del torneo, ha infatti dichiarato che non consiglierebbe il rovescio a una mano a un giovane che inizia a giocare a tennis.
Un’affermazione insolita per un giocatore che ha costruito una parte importante del suo tennis proprio su quel colpo elegante e spettacolare.
“La risposta onesta? No, non lo consiglierei”
Rispondendo a una domanda diretta, Musetti non ha esitato:
“Vuoi la risposta onesta? No. Il tennis moderno è davvero molto difficile, soprattutto per la velocità del gioco e per gli svantaggi che questo colpo può dare in risposta. Per la passione del tennis direi di sì, ma se parlassimo di mio figlio, per esempio, vorrei che avesse un rovescio a due mani”.
Le parole del carrarino evidenziano come il ritmo del tennis contemporaneo renda complicato sopravvivere con un colpo che sta scomparendo dai piani alti del ranking.
Solo 5 giocatori con il rovescio a una mano nella Top 50
Musetti è oggi il giocatore con rovescio a una mano meglio classificato al mondo. In Top 50, oltre a lui, resistono solo:
Denis Shapovalov (n. 23)
Stefanos Tsitsipas (n. 34)
Grigor Dimitrov (n. 44)
Daniel Altmaier (n. 46)
Appena 7 i tennisti con questo colpo nella Top 100. Numeri che confermano l’evoluzione del gioco e la difficoltà crescente nel sostenere certi ritmi con un gesto tecnico più complesso e meno stabile sotto pressione.
La corsa alle ATP Finals: Musetti deve vincere il titolo ad Atene
Oltre alla riflessione tecnica, Musetti ha parlato della sua situazione in classifica. Dopo una prima metà di stagione eccezionale — finale a Monte-Carlo e semifinali a Madrid, Roma e Roland Garros — l’azzurro si è trovato stabilmente in Top 10, con un posto per Torino che sembrava assicurato.
Poi gli infortuni, un’estate complicata e la rimonta di Félix Auger-Aliassime, finalista a Parigi-Bercy, lo hanno messo alle corde.
Ora la situazione è chiarissima:
Musetti si qualifica alle ATP Finals solo vincendo il titolo ad Atene.
“Il mese scorso ho sentito molta pressione, la competizione era davvero serrata. Félix ha fatto una corsa incredibile a Parigi, io ho perso al primo turno e le cose sono cambiate. Ma ora ho una possibilità qui. Cerco di non pensarci troppo, anche se non è facile”.
Ad Atene Musetti ha superato Stan Wawrinka e Alexandre Muller, conquistando la sua settima semifinale stagionale. Venerdì sfiderà Sebastian Korda, mentre nella parte alta del tabellone è ancora in corsa Novak Djokovic, residente proprio nella capitale greca e accolto come un idolo locale.
Un momento cruciale nella carriera di Musetti
Tra riflessioni tecniche, pressioni di classifica e la possibilità di centrare la prima qualificazione alle Finals, Lorenzo Musetti vive giorni di massima intensità ad Atene.
Il suo rovescio a una mano continuerà a incantare, ma il messaggio è chiaro:
nel tennis moderno serve pragmatismo, e per un bambino che comincia, la scelta più efficace resta il rovescio bimane.
Francesco Paolo Villarico
TAG: Lorenzo Musetti

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Sarebbe una scelta molto particolare ma non da scartare a priori
O.O
Ma cosa dici?
Ma io mi sono sempre chiesto, non sarebbe possibile rispondere con rovescio a due mani per poi giocare lo scambio nel rovescio a una mano?
Essendo un colpo di inizio gioco, come il servizio, un giocatore potrebbe anche provare a impostarsi con rovescio a due mani solo per rispondere.
Di fatto il rovescio una mano dà problemi soprattutto in risposta, qualcuno prima o poi potrebbe provarci…
Affermazione che non mi piace.
Attenzione,non la contesto ma non deve dirlo perché così emerge una caratteristica tipica del tennista ma su cui un professionista lavora quotidianamente ovvero: l’alibi.
Con queste parole,che dette da un campione sono corrette,Lorenzo sembra dire “questo è l’handicap che mi porto dietro” e così mostra una debolezza che a volte riemerge.
Io non sono nessuno ma Federer a due mani sarebbe stato Federer? E tutti i 93 bimani nella top 100 sono superiori a Musetti?
Le considerazioni di Lorenzo hanno una valenza importante perché dette da lui e sono “sbagliate” perché dette da lui perché, ripeto,sembrano un mettere le mani avanti.
E lui dovrebbe avere ben altra personalità,Roger o Stan lo direbbero?
Praticamente la preistoria del tennis, esclusi lui e Roger. Musetti ha parlato chiaramente di tennis moderno.
Lorenzo può dire quello che vuole ma io non credo che il rovescio a una mano sia necessariamente un handicap.
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MC ENROE
Senz
Solo un po’?
Molto triste!
Severo ma giusto.
Dovrebbe ascoltare uno dei fenomeni di questo sito, sostenitore della teoria che Lorenzo in pochi mesi avrebbe potuto imparare il rovescio a due mani e ambire ai piani alti del ranking
Un po’ triste ma ha ragione
È vero.
Genio!