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Il Rolex Paris Masters cambia volto: addio Bercy, benvenuta La Défense Arena

28/10/2025 12:26 24 commenti
L'impianto di Parigi nei campi secondari - Foto Patrick Boren
L'impianto di Parigi nei campi secondari - Foto Patrick Boren

Dopo 39 anni, il Masters 1000 di Parigi lascia la storica Accor Arena per una sede ultramoderna. Più spazio, più comfort e un tennis più autentico. Alcaraz: “Campo più lento, finalmente si vede del vero tennis”. Alcune abitudini linguistiche saranno difficili da far sparire. Il Rolex Paris Masters (RPM) è iniziato lunedì, ma per la prima volta dal 1986 non si andrà più “a Bercy” per assistere all’ultimo Masters 1000 della stagione.
Non serve lamentarsi: il torneo parigino non aveva altra scelta. Per sopravvivere mantenendo il proprio status, doveva lasciare la sua sede storica — il POPB, l’Accor Arena, o semplicemente Bercy. Chiamatelo come volete, ma non rispondeva più agli standard richiesti dall’ATP. Non tanto il campo centrale, ancora magnifico e rinnovato solo pochi anni fa, quanto la struttura nel suo complesso, in particolare i due campi secondari, troppo piccoli e angusti, che l’ATP non voleva più.

Dalla nostalgia alla modernità. Dopo aver trascorso i suoi primi 39 anni di vita a Bercy, il Masters 1000 di Parigi si trasferisce quest’anno nella nuova Paris La Défense Arena, e non è mai facile abbandonare il tetto della propria infanzia. Cambiando quartiere, il torneo guadagna spazi, metri quadrati e funzionalità, ma lascia dietro di sé una casa piena di storia e di ricordi. La nuova era si è aperta in un’atmosfera elettrica sin dal primo giorno, nonostante i dibattiti sulla perdita dell’anima unica del vecchio Bercy. I giocatori hanno unanimemente elogiato l’immensità e il comfort del nuovo impianto. Il campo centrale, da 17.500 posti, è stato inaugurato da Arthur Cazaux, vincitore in due set su Luciano Darderi. Il francese ha descritto il sito come “immenso” e “impressionante”, sottolineando la distanza dal pubblico e l’impatto scenico del luogo: “C’è molto spazio e tanta gente, ma mi ero preparato. Il campo è incredibile, e il pubblico ha risposto presente. Mi sono divertito.”

Uno stadio da rugby trasformato in arena di tennis. La Défense Arena è lo stadio coperto dove gioca il Racing 92, squadra di rugby parigina. Si tratta, a tutti gli effetti, di uno stadio di calcio indoor da 32.000 posti, adattato per il tennis. Lo spazio è stato diviso in due: da una parte il centrale, secondo per capienza solo a quello degli US Open, dall’altra quattro campi, tre di gara e uno di allenamento. Con 40 metri di altezza del tetto, vedere bene la pallina gialla dal terzo anello non è semplice — meglio munirsi di binocolo — ma dall’alto si può comunque apprezzare la maestosità del luogo. L’accessibilità è meno immediata rispetto a Bercy: servono circa 800 metri a piedi dal capolinea della metropolitana (linea 1), ma la breve passeggiata attraverso i grattacieli della Défense ha il suo fascino.

All’interno colpisce il total black che esalta il verde del campo: un’atmosfera teatrale, con i campi illuminati e il pubblico nell’oscurità, pronto a godersi lo spettacolo. Più spazio, meno attese e… qualche rumore di troppo. Due campi in più permettono un programma più leggero sul centrale, orari migliori per i giocatori e addio ai match terminati a notte fonda. I biglietti danno accesso a tutti i campi e la circolazione del pubblico è migliorata. Ma non tutto è perfetto: il “mezzo flop” del nuovo impianto resta il rumore. Se a Bercy i campi secondari erano quasi in una cantina, rumorosi come quindici motori d’Airbus A380, almeno erano isolati. Alla Défense, invece, le tende divisorie sembrano avere orecchie.
Nonostante 9.000 m² di tende fonoassorbenti, il direttore del torneo Cédric Pioline ha ammesso che l’isolamento non è ancora ottimale: “Abbiamo fatto dei test, ma i risultati non erano soddisfacenti. Abbiamo optato per tende oscuranti che assorbono parzialmente il suono. Il torneo si evolverà verso un’identità più simile a Roland-Garros, con più atmosfera, rumore e vita.” Un’argomentazione che sa di compromesso. È vero che i campi 2 e 3, separati solo da una piccola tribuna, ricordano l’atmosfera di Roland-Garros, ma la sovrapposizione dei suoni — la musica del centrale, gli incitamenti dei tifosi — a volte sfiora la mancanza di rispetto. Nuno Borges lo ha provato sulla propria pelle, sconfitto da Learner Tien sul campo n.2: “Sentivo la musica, forse a fine set. Sono cose a cui ci abituiamo, ma questa volta il centrale si sentiva parecchio. Resta comunque un posto incredibile.”

Le nuove esigenze dell’ATP e il comfort dei giocatori. Il trasferimento non mirava tanto a ricreare l’atmosfera di Bercy, quanto a soddisfare le richieste dell’ATP e offrire migliori condizioni ai giocatori, in un contesto sempre più competitivo. Con l’Arabia Saudita pronta a ospitare un nuovo Masters 1000 dal 2028, Parigi doveva modernizzarsi per restare al passo. “C’è stato un salto di qualità rispetto agli anni scorsi — spiega Borges — gli spogliatoi sono più grandi, il ristorante è spazioso e siamo più vicini agli hotel.”

Verso un tennis più moderno e coinvolgente. Cazaux conferma: “A un certo punto ho sentito rumore da un altro campo, forse la fine di un match, proprio mentre stavo servendo. Ma non mi ha disturbato. Si percepiva di più l’atmosfera generale, e mi sono divertito.”
La nuova concezione si ispira a un tennis più “vivente”: un’evoluzione dai gesti bianchi a uno sport d’atmosfera, dove, nel rispetto dei giocatori, il pubblico può partecipare, incitare, vivere lo spettacolo. E dove si riducono le lunghe attese per accedere alle tribune, ancora oggi un’anomalia nel mondo dello sport.

Una superficie più lenta e più tecnica. Ultimo ma non meno importante, la superficie è più lenta rispetto all’anno scorso. Una scelta voluta per avvicinare il torneo alle condizioni delle Finals di Torino (9-16 novembre). Ed è proprio il numero uno del mondo Carlos Alcaraz a promuovere la scelta: “È completamente diverso dall’anno scorso, più lento. E lo preferisco così”, spiega lo spagnolo, che qui non è mai andato oltre i quarti di finale (2022). “Quando il campo è più lento, si può vedere del vero tennis. Non è solo servizio e un colpo dietro: ci sono scambi, punti, tennis vero. È molto meglio.” Una scommessa vinta. Per il momento, il trasferimento da Bercy a La Défense sembra dunque una scommessa vinta: più comfort per i giocatori, una cornice spettacolare, e — come dice Alcaraz — un tennis più autentico, tecnico e godibile.



Dal nostro inviato a Parigi, Enrico Milani


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24 commenti. Lasciane uno!

Salvo (Guest) 28-10-2025 21:38

Scritto da brunodalla

Scritto da Salvo

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Non esagerare: erano le 2:37 quando finì di giocare contro McDonald nel 2023.

e quindi alle 2 e 45 era già a letto, giusto?

No, ma tu avevi scritto “finì di giocare alle 4 di mattina”, che è un’inesattezza.

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JannikUberAlles 28-10-2025 17:57

Scritto da brunodalla

Scritto da Salvo

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Non esagerare: erano le 2:37 quando finì di giocare contro McDonald nel 2023.

e quindi alle 2 e 45 era già a letto, giusto?

Credo che il team abbia toccato il letto dopo le 05:00 tra defaticamento, conferenza stampa, annessi e connessi.

Poi l’avevano programmato per lo stesso POMERIGGIO 🙁

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no Sinner no Party (Guest) 28-10-2025 17:54

Perfetto l’acronimo di RPM che permette di misurare quanto “girano” ai giocatori che devono affrontare:
– un’ambientazione “originale” ed inconsueta
– una superficie “diversa” (da prima e dopo)
– delle palle specifiche (pare non salti o molto)

Vive la France!

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enzo+ (Guest) 28-10-2025 17:24

@ Brufen (#4509060)

Fotograficamente le riprese schiacciate, sono quelle fatte con il teleobiettivo. Probabilmente non hanno un buon punto di appoggio, sono lontani dal campo e riprendono in questo modo. Non è serio! enzo

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enzo+ (Guest) 28-10-2025 17:21

@ Annie3 (#4508962)

Ci sono giocatori “duristi”? Questa mi è nuova, questa non la sapevo, eppure ne ho sentite tante enzo

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brunodalla 28-10-2025 17:06

Scritto da Salvo

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Non esagerare: erano le 2:37 quando finì di giocare contro McDonald nel 2023.

e quindi alle 2 e 45 era già a letto, giusto?

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OspiteSgradito (Guest) 28-10-2025 16:53

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Che noia, che barba.
Che barba, che noia.

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Koko (Guest) 28-10-2025 16:40

Scritto da compagno di cella di Becker

Scritto da Koko
@ Annie3 (#4508962)
Si uno scenario con spalti rabbuiati è piuttosto cupo. Forse avevano un limite da rispettare per la fornitura elettrica.

naaa vogliono evitare l’effetto Coldplay in concert

Secondo me è un effetto occhio di bue sul campo assai voluto perchè se ci ospitano incontri di Rugby esisterebbe una configurazione più illuminata e meno teatrale.

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Salvo (Guest) 28-10-2025 16:01

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Non esagerare: erano le 2:37 quando finì di giocare contro McDonald nel 2023.

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Salvo (Guest) 28-10-2025 15:56

Ancora?
Quale sarebbe la scelta di rallentare la superficie per avvicinarsi alle condizioni di Torino?
Le ATP Finals sono il torneo più veloce del circuito, casomai andrebbe velocizzato Parigi per avere condizioni simili…..

O forse mi sfugge qualcosa, tipo che da quest’anno anche Torino sarà una mezza palude come il Paris Masters? Allora in questo caso avrebbe senso il rallentamento di Parigi….

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compagno di cella di Becker (Guest) 28-10-2025 15:28

Scritto da Koko
@ Annie3 (#4508962)
Si uno scenario con spalti rabbuiati è piuttosto cupo. Forse avevano un limite da rispettare per la fornitura elettrica.

naaa vogliono evitare l’effetto Coldplay in concert

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Brufen (Guest) 28-10-2025 15:24

Incredibile come in tutto ciò abbiano mantenuto la famigerata visuale TV “schiacciata” che fa apparire il campo più largo che lungo, scombussolando totalmente la percezione della velocità. Evidentemente non era un problema di configurazione del vecchio impianto, ma proprio una scelta voluta!

Ah, les parisiens… CHE DEMENTI!

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Koko (Guest) 28-10-2025 15:11

@ Annie3 (#4508962)

Si uno scenario con spalti rabbuiati è piuttosto cupo. Forse avevano un limite da rispettare per la fornitura elettrica.

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Koko (Guest) 28-10-2025 15:06

Scritto da Alvarez#1
Hanno rallentato il fondo per favorire (está claro que es así) un giocatore spagnolo, quello che si spaccia con il mio cognome per fare la figura del centravanti!
¡Falso y mentiroso!

Poiché anche i Francesi sarebbero da rapido a parte Moutet o puntano sul folle genialoide connazionale o su Alcaraz. Resta da capire perché favoriscano sempre un dominio Spagnolo e tendano ad affossare noi!

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MAURO (Guest) 28-10-2025 15:00

Scritto da compagno di cella di Becker
mi domando : ma se in una partita normale in campo singolo, quando un giocatore è al servizio si lamenta ed è disturbato da uno che sul terzo anello beve una birra, com’è che qui con rumori del centrale, campo parallelo e ameniccoli vari, non è disturbato??? ( lo dice Tien eh )

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compagno di cella di Becker (Guest) 28-10-2025 14:50

mi domando : ma se in una partita normale in campo singolo, quando un giocatore è al servizio si lamenta ed è disturbato da uno che sul terzo anello beve una birra, com’è che qui con rumori del centrale, campo parallelo e ameniccoli vari, non è disturbato??? ( lo dice Tien eh )

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Asni (Guest) 28-10-2025 14:49

Spero che la FITP sia sufficientemente sgamata da rendere Torino il campo più veloce che sia mai stato testato nel tennis.

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Alvarez#1 (Guest) 28-10-2025 14:24

Hanno rallentato il fondo per favorire (está claro que es así) un giocatore spagnolo, quello che si spaccia con il mio cognome per fare la figura del centravanti!

¡Falso y mentiroso!

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Sabatino (Guest) 28-10-2025 14:05

Soluzione comunque rabberciata, rumori da tutte le parti. Si potrebbe in parte ovviare togliendo la musica che è diventata una pessima abitudine anche nel tennis, così come è pessimo il vezzo di inquadrare il pubblico ogni 3×2. Poi, naturalmente, se vinci non ti da fastidio nulla. Superficie adatta al “vero” tennis? Dal punto di vista di Alcaraz sicuramente. Più simile a Torino? Ho qualche dubbio. Un consiglio per Pioline: la stoffa fonoassorbente se non ha dietro una superficie solida a poco serve, si può migliorare un po’ plissettandola così da aumentare la superficie ma ci fai poco. Sono un attore/musicista e so di cosa parlo.

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brunodalla 28-10-2025 13:46

Scritto da walden

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Si, però sentire i punteggi dell’altra partita non era proprio gradevole…possibile che non riescano a trovare un sistema più efficace d’isolare i campi?

già per la grandeur francese è tanto se hanno dovuto cambiare sede (perchè per loro bercy andava benissimo), lasciali assestarsi un attimo. magari le cose miglioreranno con gli anni a venire.

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Annie3 28-10-2025 12:55

Beh, lenti i campi lo sono palesemente e si sono già viste le difficoltà dei “duristi puri”…quanto al confort, lo sarà per alcuni aspetti ma la cupezza e soprattutto il frastuono dei campi “abbinati”, che sicuramente Alcaraz non sperimenta ma le povere retrovie sì, mettono gli utilizzatori in condizioni di gioco molto penalizzanti, se poi gioca un francese, quasi impossibili per i foresti

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+1: Sonj
walden 28-10-2025 12:46

Scritto da brunodalla
ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

Si, però sentire i punteggi dell’altra partita non era proprio gradevole…possibile che non riescano a trovare un sistema più efficace d’isolare i campi?

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+1: Sonj
brunodalla 28-10-2025 12:36

ieri nella prima giornata, con tre campi su cui hanno giocato, le partite sono finite tutte prima delle 20. e non c’era la sessione serale, che immagino ci sarà più avanti.
che differenza quando sinner finì di giocare alle 4 di mattina.

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+1: Marco M.
Alberto Rossi 28-10-2025 12:34

Bercy, ora non so cosa, fra i mille è sempre stato quello messo peggio, per anni lo ha salvato Nole, che vinceva in vista delle finals ma non è che fosse così coinvolto.. prevedo una sua imminente retrocessione a 500 e visto che oggi siamo una potenza nel tennis, potrebbe tranquillamente essere sostituito da un torneo indor in Italia… il problema è che ci vogliono tanti soldi e non vedo all’orizzonte poi così tanti imprenditori che abbiano compreso che il tennis in Italia oggi è diventato un affare

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