Rinderknech: “Il campo è più lento, una buona scelta. Dopo Shanghai avevo bisogno di fermarmi”
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Alla vigilia del suo debutto al Rolex Paris Masters 2025, Arthur Rinderknech ha parlato in conferenza stampa, raccontando le sue sensazioni sul nuovo impianto parigino, la condizione fisica dopo le intense settimane in Asia e la decisione di non giocare a Basilea per preservarsi in vista del finale di stagione.
Il francese, reduce dalla finale a Shanghai, ha ricevuto una wild card per il tabellone principale del Masters 1000 di Parigi, e non ha nascosto la soddisfazione per la scelta degli organizzatori.
“Mi sono sentito bene in campo. Tutto funziona, il campo è un po’ più lento rispetto all’anno scorso e penso che sia una buona cosa, perché nel 2024 era davvero molto veloce. Ora c’è un buon equilibrio. L’impianto è bellissimo, c’era un po’ di pubblico e mi ha fatto piacere condividere il momento con loro.”
“Dopo Shanghai ero esausto, avevo bisogno di riposare”
Reduce da settimane intense, Rinderknech ha spiegato di aver scelto consapevolmente di non giocare a Basilea:
“Sono tornato a casa dopo la tournée asiatica e ho trascorso un po’ di tempo al mare e in montagna, con mia moglie e la mia famiglia. Ero esausto, tra l’US Open, la Davis Cup e poi la finale a Shanghai. È stato importante ricaricare le energie. Giocare a Basilea sarebbe stato rischioso, potevo arrivare qui stanco o infortunato. Ora invece mi sento pronto per questo torneo e per la Davis Cup, che è un grande obiettivo.”
“Con Valentin è stato qualcosa di storico”
Il tennista francese ha anche ricordato con entusiasmo l’avventura vissuta insieme al cugino Valentin Vacherot, con cui ha condiviso momenti indimenticabili in Asia:
“È stato incredibile, qualcosa di storico. Abbiamo vissuto due settimane intense, anche un po’ come una famiglia. Sono felicissimo per lui, ma adesso bisogna voltare pagina: l’ATP Tour è così, ogni settimana c’è un nuovo torneo. Rimango comunque il suo primo tifoso e il suo primo cugino.”
“La wild card per Parigi? L’ho saputo all’ultimo”
Rinderknech ha confermato di non aver saputo in anticipo dell’invito ricevuto dagli organizzatori del torneo francese:
“Non lo sapevo prima degli altri, l’ho scoperto quasi all’ultimo momento. Ma non sono rimasto sorpreso, sapevo che c’era una buona possibilità. Ringrazio davvero il torneo per questo gesto, è un onore poter giocare qui.”
“Sto imparando a gestirmi meglio”
Infine, il francese ha riflettuto sulla maturità acquisita rispetto agli anni passati:
“Sono un competitivo, amo giocare ogni settimana e combattere su ogni punto, ma a volte bisogna anche sapersi fermare. In passato forse avrei giocato comunque a Basilea, ma ho imparato a fare scelte più intelligenti. Questo è ciò che sto imparando con il mio team: giocare in modo più saggio, non solo più forte.”
Francesco Paolo Villarico
TAG: Arthur Rinderknech

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