Borg incorona Djokovic: “Il più grande di sempre. Federer e Nadal? Al secondo posto. Se avessi avuto il supporto che oggi hanno i tennisti, forse non mi sarei ritirato a 26 anni”
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Bjorn Borg, l’“ice-cool king” di Wimbledon, non ha dubbi: “Ritengo Djokovic il più grande giocatore di tutti i tempi. Poi, subito dietro, vengono Federer e Nadal, a pari merito”. Così il leggendario campione svedese parla a Sky Sport UK, in un’intervista che lancia la sua attesa autobiografia “Battiti”, appena uscita anche in Italia. Borg, 11 volte campione Slam e icona del tennis degli anni 70-80, è intervenuto al media londinese spaziando sull’attualità e altro, un punto di vista il suo sempre assai qualificato. Bjorn si dice impressionato dalla longevità del serbo, ancor più se comparato alla sua carriera, straordinariamente vincente ma assai breve rispetto a quella di “Nole”: “È incredibile il livello a cui riesce a giocare a 38 anni. Sono molto colpito. So che vuole conquistare il suo 25° Slam. Spero che giochi almeno un altro anno, perché con il tennis che esprime può ancora farcela. Certo, sarà dura con Sinner, Alcaraz e altri giovani, ma lui resta capace di tutto”.
Una carriera, quella di Djokovic, che ha avuto un respiro ben più lungo di quella di Borg, ritiratosi a soli 26 anni, una decisione che all’epoca scioccò il mondo dello sport perché arrivata del tutto inattesa. Il motivo? Mancanza di motivazioni e una fama divenuta per lui insostenibile: “Non avevo più privacy. Room service continuo, fotografi fuori dai ristoranti, a volte anche 20 a caccia di una mia foto… gente ovunque. Non potevo mai stare solo”.
Borg provò un timido rientro negli anni ’90, senza però nemmeno avvicinarsi ai fasti del passato, un tentativo che oggi reputa onesto ma di fatto sbagliato. E riflettendo sul diverso supporto che hanno oggi i giocatori – team numerosi, agenti, preparatori, psicologi e nutrizionisti – ammette: “Ai nostri tempi eravamo soli. Dovevamo arrangiarci per tutto. Se avessi avuto quell’aiuto in quella fase nella quale non mi sentivo affatto soddisfatto della mia vita immerso nel mondo del tennis, forse sarebbe andata diversamente. Forse avrei continuato a giocare”.
Il suo nome è legato in modo indissolubile a quello di John McEnroe, una rivalità la loro unica e irripetibile, con finali spettacolari e un contrasto di stile di gioco totale. Borg ricorda un episodio in particolare che segnò un prima e un dopo nella loro storia. “Credo che tutto cambiò a New Orleans, in un grande torneo negli Stati Uniti” racconta lo svedese. “In finale ero avanti 4-1 al terzo set e stavo dominando. Quella fu l’unica volta in cui John si comportò davvero male con me”. Bjorn racconta un momento che è rimasto impresso nella sua memoria: “Dopo uno scambio, sul 4-1 e 15-0, lo guardai e gli feci cenno con il dito: ‘Vieni, John’. Lui mi guardò come per dire: sei matto? Perché dovrei venire? Ma alla fine si avvicinò piano piano e mi chiese: ‘Cosa diavolo vuoi?’. Io gli dissi soltanto: ‘È solo un gioco, prendila con calma’. John mi fissò come se fossi impazzito”. La partita, ironia della sorte, finì per perderla Borg: “Ho avuto match point, ma vinse lui. Dopo quella partita nacque un rispetto reciproco che andava oltre il campo da tennis. Da lì siamo diventati buoni amici”.
Lo svedese nella sua autobiografia “Heartbeats, a Memoir”, scritta insieme alla moglie Patricia, racconta anche il lato oscuro del post-ritiro: dopo una prima fase serena, entrò nel tunnel della droga. Nel 1989 finì in ospedale per un’overdose e, qualche anno dopo, fu colpito da un infarto legato agli stupefacenti mentre si trovava in Olanda. “Scrivere il libro è stato una liberazione” commenta Borg. “Ho fatto tante scelte sbagliate, relazioni e decisioni che non avrei dovuto prendere. Ma oggi mi sento sereno e soddisfatto”.
A fine 2023 Borg ha affrontato un’ulteriore battaglia, quella contro il cancro alla prostata. Operato con successo, è ora in remissione, anche se deve sottoporsi a controlli periodici: “I medici mi hanno detto che era molto grave, ma per fortuna l’intervento è andato bene. Ci sono ancora cellule dormienti, ma ogni sei mesi faccio i test e al momento sto bene, sono felice”.
Marco Mazzoni
TAG: Bjorn Borg, Marco Mazzoni, Novak Djokovic, Rafa Nadal, Roger Federer

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@ SlamdogMillionare (#4488336)
Volevo chiuderla ma mi hai scatenato una curiosità col tuo commento letto oggi per caso: potresti approfondire il concetto del “grande fuori dal campo”? No, perché detta così, vorresti significare che fuori dal campo un Federer o un Nadal abbiano dato dimostrazione di abnegazione, generosità, coraggio, sostanza intellettuale, impegno sociale maggiore rispetto a Novak? Personalmente non li ho mai sentiti nominare, né proferire parola alcuna che potesse segnalarli come “grandi” nel loro settore o nel sociale in generale, ma magari tu sai qualcosa più di me…
Ed infatti spesso si ripropone la “vexata quaestio” e qui si ricomincia a girare e rigirare sempre la stessa polenta nella stessa pignata!
La questione è talmente controversa che le opinioni degli stessi ex grandi tennisti divergono tra loro e addirittura Borg, che sicuramente è da annoverare tra i più grandi tennisti del passato, l’altro giorno la vedeva in un modo e oggi in un altro!
Insomma vige la “teoria della relatività”, non quella sviluppata da Einstein, ma quella dell’elementare significato letterale delle tre parole considerate nella loro connessione, cosi che la polenta per alcuni è più o meno cotta e per altri è più o meno cruda.
Oggi Borg considera Djokovic il più grande di sempre? Ok; e se posso dire la mia, pure io lo considero tale per grandiosità in mania di grandezza.
Aggiungo che l’unico aspetto sul quale la discussione risulta soddisfatta in partenza, anzi questa non si pone proprio, è quella su chi a tutt’oggi sia il più vincente di tutti e la risposta è naturalmente Novak Djokovic (quello che ha vinto ormai l’abbiamo imparato tutti a memoria a furia di sentircelo ripetere).
Detto ciò, oggi a me interessa concentrarmi di più sul presente e sul futuro del tennis che non sul passato.
Credo siate tutti più giovani del sottoscritto per cui vi svelo un segreto che vi sembrerà impossibile che possa essere vero. Esistono al mondo anche persone che amano il tennis senza necessariamente amare o peggio ancora odiare un tennista in particolare. Il mio consiglio è sempre quello di giocare più che potete perché è bello seguirlo ed è bello tifare ma la maglietta sudata e le scarpe bianche sporche di terra battuta restano la cosa più bella.
Un altro sedicente epatologo che non regge che non si dica bene del suo idolo e se succede cerca di offendere. Che ridere…
@ Alessia (#4488404)
Io non ho mai detto che ha comportamenti scorretti. E ti sfido a smentirmi. Ho detto che è parte del suo bagaglio, come di ogni campione, ho detto che è strategia. È diverso.
Leggere, almeno leggere…
E allora stai serena come me che ti fa bene.
Si vede che lui è un tifoso equilibrato. Ma delle volte con lui mi sono trovata d’accordo. E sicuramente il pensiero di un tifoso equilibrato ha più valore del mio parere, a volte troppo negativa, e sicuramente più del vostro di idolatri che pensate che c’è un solo eroe bravo e bello e circondato di nemici.
@ Alessia (#4488400)
Sicuramente i miei genitori mi hanno insegnato che è meglio gioire per qualcuno che rosicare…tanta salute in più! Buona vita
@ Alessia (#4488404)
Io normalmente cito dati fattuali, non opinioni, che come dice il termine sono opinabili. E lo faccio perché mi piace argomentare con persone preparate, come la signora che accusi di avere del “buon tempo”.
Evidentemente ne hai tanto anche tu, anche se saresti più eloquente se dicessi niente. La risposta che hai fornito dimostra la tua totale assenza di argomenti, anche se nel tuo caso gli argomenti sono un eufemismo. Rilassati, e documentati su come si esegue un back di rovescio
@ 22587 (#4488261)
Lo hai detto tu stesso che ha dei comportamenti scortesi durante le partite. Vuoi un caso? La partita della squalifica allo us open è un perfetto esempio. Ma svalvola praticamente ogni partita in cui l’avversario oppone un minimo di resistenza. Tieniti il tuo idolo irascibile che si sente offeso se non viene tifato dal pubblico e se qualcuno lo critica lo invita fuori a fare a botte.
La tua pesantezza non la raggiungerei neanche a fare apposta. E poi non sei on grado di affrontare un discorso senza attaccare sul personale chi ha un’opinione diversa dalla tua. Se i tuoi genitori non te l’hanno detto te lo dico io: al mondo non hai ragione solo tu.
Ma quale chiesa , tu devi andare in ospedale a farti disintossicare il fegato gonfio di rosicamento ….non ti passa più….ah ah ah
@ Alessia (#4488345)
Meglio in chiesa…attenta però ad arrivarci con più miti sentimenti, altrimenti sei indigesta anche lì
@ Annie3 (#4488316)
Ne hai di tempo da perdere. Se voglio leggere il vangelo vado in chiesa non qui.
ma lasciala perdere dai. che sta rosicando male.
non le passa nemmeno con Djokovic che non vince più.
cmq più grande e più forte non è la stessa cosa.
si può essere il più grande senza essere o essere stato il più forte.
la grandezza di uno sportivo va anche oltre il campo di gioco.
@ Alessia (#4488168)
Racchette disintegrate? Sono anni che non vedo Novak rompere una racchetta, in compenso mi sono divertita con quelle fracassate puntualmente da Rublev su ginocchio sanguinante, da Medvedev che credo abbia anche un record personale di insulti al pubblico e al coach nonché agli avversari (chiedere a Sinner), quelle di Zverev che non ha tralasciato di contestare una sola palla pure da quando c’è il sensore elettronico (e stendiamo un velo sul rapporto con l’angolo)…e il simpaticone Tsitsipas, il “riservato” Musetti, il “pacifico” Moutet, il silenzioso e niente esibizionista Bublik, e pure un ricordo del “correttissimo” Rafa che ha chiamato a rete Sonego rimproverandolo dall’alto del suo senso di onnipotenza…Novak? Ha persino aiutato più volte a pulire/asciugare il campo, ha dato il via a riparare lui con l’ombrello il ballboy di turno, ha il record di applausi sistematici ai vincenti dell’avversario e sicuramente di abbracci finali più cordiali a rete soprattutto quando perde…un grande anche in campo…il gesto del telefono a Shelton? La finalità era di vendicare il precedente avversario di Ben che era stato “omaggiato” con questo gesto, e Ben ha capito e non l’ha più ripetuto
@ Alessia (#4488134)
Sicuramente ho argomentato più di lei che sa solo offendere l’oggetto del suo tanto radicato quanto incomprensibile odio contro un grande campione…e da come ha “descritto”, se così si può dire, il tiro che è costato l’estromissione da uno Slam a Novak, è evidente che non l’ha nemmeno visto e si è solo beata di una lettura strumentale che tanta soddisfazione le ha dato ma che non ha interrotto, anzi, ha dato inizio ad un cammino ancora più trionfante di Novak nei suoi anni più maturi: 7 Slam dal 2021 al 2023, Finals e 1000 e oro olimpico nel 2024, omettendo le varie finali e semi…e se ogni tanto guarda qualche partita di tennis, conti quante palle vengono rabbiosamente sbagliate per ogni dove e come vengono sanzionate, così, tanto per, la prossima volta, parlare a ragion veduta
@ Alessia (#4488236)
Sbagli di nuovo. Il regolamento non esclude nessuno tipo di occhiataccia, di smorfia o di battibecco col pubblico. Non hai saputo indicarmi dove e quando avrebbe mal digerito una sconfitta, perché non è mai capitato.
“Signore, dai forza al mio nemico, e fallo vivere a lungo, affinché possa assistere al mio trionfo”
Goditi le ultime imprese del più forte e grande (sono la stessa cosa) tennista della storia, senza avvelenarti il sangue.
Tanto la storia è stata scritta, e tu la puoi solo leggere.. senza poterla cambiare
Non dopo ma durante le partite. Sia perse che vinte. Grazie oer avermi confermato che sono strategie. Scorrette aggiungerei.
Come si dice dalle mie parti “esageruma nen”
non mi pare di averti mai dato del fedalino rosicone. o forse si, non ricordo.
cmq in confronto a certa gente qua dentro (chi ha detto Alessia?) tu sei quasi un Noliano (o Noleggiante cit.).
@ Alessia (#4488168)
Sono tutti espedienti messi in atto ad arte per confondere, come i MTO, come le smorfie di dolore, è strategia, componente fondamentale di ogni sfida in ogni sport. Possibile che non ci arrivi? Un bambino che gattona lo capirebbe.
Piuttosto, invece di scrivere amenità varie e assortite, riusciresti a indicarmi una (1) sconfitta del GOAT dopo la quale avrebbe avuto atteggiamenti e comportamenti non educati o sopra le righe? Sospetto di no. Sei troppo impegnata a cercare stupidaggini atte a sminuire quella che è una delle carriere più lucenti nel panorama di ogni specialità sportiva. E intanto la bile travasa…
@ Mauriz70 (#4488127)
Non l’ho mai visto mettere in difficoltà un avversario con il back di rovescio. Quelle poche volte che lo usa è in contenimento. Poi va be’ sullo smash non c’è neanche da discutere, quando è costretto a giocarlo è una lotteria.
Al contrario ha un rovescio fantastico e un servizio precisissimo e difficile da leggere.
Non sa perdere nel senso che si agita inutilmente nei momenti di difficoltà. Come accadde quella volta. Serviva sbattere sulla parete di fondocampo quella pallina? No, bastava contenersi un attimo a avrebbe finito partita e torneo. Poi se avrebbe vinto il trofeo non è detto. Ci sono buone possibilità ma non era una certezza e lo stesso vale per i tornei saltati causa covid. Anche lì ha la sua dose di responsabilità decidendo di non vaccinarsi ma in ogni caso non c’è la certezza matematica che avrebbe vinto.
Poveretto sarai tu e pure cieco. Più rognoso di Nole quando non gli gira non c’è nessuno. Occhiatacce, litigi col pubblico, il suo angolo preso a calci nel sedere verbalmente, racchette disintegrate, palline lanciate in giro come un qualunque bambinetto che fa le bizze quando non vince solo lui.
@ Jimi Hendrix (#4488000)
Con tutto il rispetto per le tue opinioni per me completamente sbagliate, se ti piace il gioco difesa a oltranza senza vincenti ( guarda i numeri) allora ti appoggio in pieno, su qs Nadal è il migliore, se come a me piace vedere vincenti, variazioni, serve and volley ( Vs Medvedev Parigi) allora io mi tengo Nole tutta la vita
Dai che qua dentro lo sanno anche i muri che lo hai coniato tu. Così come fedalino. Secondo me prossimo anno sei sulla Treccani
Lei è il classico utente che prima di argomentare attacca sul personale. Sudtirol può avere un’opinione diversa dalla mia, ma ha parlato di tennis, non si è rivolto alla mia persona.
Comunque, sorvolando il suo inutile parere su di me, non sono d’accordo sull’intensità del passaggio all’indietro. Era una palla tesa scagliata contro la parete di fondo campo. Per sua sfortuna ha centrato la giudice di linea. Se stava calmo e non si agitava inutilmente avrebbe concluso partita e torneo. Vinto o meno bon si può dire.
No dai..scrivere che Djokovic non ha il back di rovescio,e te lo dice uno che è catalogato come “fedalino rosicone”, non si può davvero leggere.
si però dovresti citarmi quando lo scrivi altrimenti sei passabile di plagio
@ Alessia (#4488022)
Gira su YouTube un video con i 150 match-point relativi alle sfide tra i Big-three. Ti sfido a trovare un solo incontro a rete nel quale Djokovic non abbia complimentato il suo avversario, non abbia dispensato un abbraccio, due parole, un’occhiata…sempre accettando l’esito del match anche nei 52 casi un cui ha perso. Non si può dire lo stesso degli altri due. Guarda Flashing Meadows e Wimbledon (dove lo svizzero sembra un cane bastonato) o Doha (dove lo spagnolo sembra un cane rognoso)…
Lui mai, ma proprio mai.
Tu non sai perdere, e ti nutri di bile. Poveretta!
Se invece di vaneggiare studiassi un po’ di più sarebbe più conveniente. Per te e per quelli come te
La volee. Dannato correttore.
Il rovescio in back lo sa giocare benissimo ma spesso non ne ha bisogno, così come Rafa sapeva giocare benissimo la volte ma spesso non ne aveva bisogno. Nole migliorò tantissimo il back all’epoca in cui il suo coach fu Becker. Poi migliorò il servizio con Goran. Questo si chiama lavorare sul proprio tennis.
@ Alessia (#4488022)
Mi sa che l’unica isterica è lei, spunta solo rabbiosa per accanirsi contro Novak…Novak che anzi, in quell’occasione, dove è stato espulso per un fatto involontario (se ha un po’ di onestà intellettuale si riguardi l’intensità del tiro di Novak, normalissimo passaggio all’indietro verso i raccattapalle mentre chi abitualmente scaglia palline “davvero” rabbiose contro il pubblico viene completamente assolto perché ha la fortuna di non incappare in qualche spettatore), ha dato prova di un’ammirevole sopportazione di palese ingiustizia esponendo semplicemente le sue ragioni e allontanandosi dal campo…
In che senso, “non sa perdere”? Guarda che non era ancora finito il primo set. Ho sempre pensato che sarebbe stato sufficiente assegnare il primo set a Busta, infliggendo a Nole un penalty game. Restano comunque i tornei non giocati in epica Covid.
Rosica,rosica….e pensa che senza la storia del covid avrebbe 2 slam in piu….chi vince di più è perché è il piu forte….e non parlo solo di slam,ma di tutto il resto, compresi gli scontri diretti fra i big3…..
Mai come in questo caso calza a pennello il mantra FEDDERER&NADDALLE erano un altra cosa
@ Jimi Hendrix (#4488000)
Bellissimo!!! Ma cosa vuoi che baratti Novak, con l’impegno che ha messo per arrivare al record Slam, superando Roger di ben 4 Slam e Rafa di 2, record che lo iscrive perennemente negli annali di questo sport…ma come si fa a scrivere stupidaggini di questo genere? L’unico che, dalla faccia distrutta che aveva nell’intervista e per come ha con questa sconfitta siglato il suo fine carriera, forse baratterebbe 2 Slam per avere la vittoria del 2019 a Wimbledon potrebbe essere Federer, ma le tue supposizioni sono comiche, per quanto ti affanni in improbabili argomentazioni che non toccano lo strapotere di Novak in tutto, dagli Slam, ai 1000, alle Finals, agli h2h, al numero di settimane al n.1…ma che doveva dire Borg, che sono più bravi quelli che non hanno mai vinto i master più importanti su terra e non hanno mai battuto l’avversario più famoso al RG e non hanno mai vinto un oro olimpico? o
quelli che hanno praticamente vinto solo sulla terra ma a secco completo di Finals? O chi con questi New Big non si è mai cimentato mentre Novak ha sbaragliato la generazione di mezzo (ha battuto 12 volte Fritz, ci ricordiamo i mezzucci di un Rafa distrutto per battere una volta Taylor?) e ha battuto più volte i nuovi rampanti, anche a 37 anni compiuti? Ma per piacere, non c’è storia, e sulla raffinatezza, dove in Roger c’era un compiacimento persino eccessivo, non paragoniamo la sobrietà e fierezza di Novak con
gli atteggiamenti grossolani e il tennis pesante e muscolare di Rafa, dove parlare di “arte” è davvero un ossimoro
Campione è riduttivo. Altrimenti uno come Murray come lo chiami? Mezza calzetta? Federer Nadal e Djokovic sono a parimerito dei fuoriclasse leggendari. Djokovic ha vinto di più, ma gli altri due erano tecnicamente superiori. Nole non sa nemmeno giocare lo smash e il rovescio in back.
Giustamente o ingiustamente quella squalifica se l’è guadagnata con uno dei suoi tanti comportamenti da isterico che non sa perdere.
Beh, con quel gioco ha vinto 6 volte a Parigi. Non credo ci siano altri (eccetto Rafa) che abbiano fatto meglio.
Sottoscrivo. Fra l’altro alcuni omettendo di citare gli Slam dove Nole non ha potuto giocare in epoca Covid e quello (USO 2021) dove fu (ingiustamente) squalificato.
Ah,ah,ah. Questa è la migliore della settimana.
Vorresti dire che i primi 5-6 Slam vinti da Roger valgono poco perché Nole (e Rafa) erano ancora Junior?
A livello di talento tennistico Nadal è da considerarsi, e non di poco, superiore a Djokovic. Si pensi solo alle abilità nei pressi della rete di Rafa rispetto a Nole, al tocco di palla, alla strategia di gioco. Il tennis di Novak è il meno avvincente dei tre. Sulla questione degli Australian Open, sfido chiunque a sostenere che abbiamo lo stesso prestigio degli altri Slam. Sono convinto che lo stesso Djokovic baratterebbe volentieri 3 titoli a Melbourne con quella vittoria a Wimbledon che gli manca per eguagliare Federer o per una vittoria sul vero Nadal a Parigi. Djokovic per considerarsi il GOAT dovrebbe vincere un Slam battendo Sinner e Alcaraz. Uno Slam vinto ora varrebbe molto di più dei tanti, troppi Slam conquistati senza che Federer e Nadal vi partecipassero
@ Jimi Hendrix (#4487962)
A parte che gli AO è lo Slam più impegnativo dal punto di vista fisico e mentale,a parte che ha stravinto vs Roger e Rafa dopo che ha scoperto la celiachia, ti concedo che Federer in alcuni momenti poteva avere un tennis con più qualità, anche se le scivolate, le risposte fulminee, la potenza di Nole a me piacciono di più, ma Nadal che ha un gioco ultra difensivo ed era un giocatore che ha vinto più match con il minore numero di vincenti di sempre, di qualità con gli altri due proprio non ne ha proprio da mettere a confronto
Sembra che Borg sia voluto tornare sui suoi passi rispetto a quanto detto pochi giorni fa, dove sosteneva che Federer fosse stato il tennista più innovativo (insieme ad altri che non ricordo…) senza nominare Djokovic(!) Ora compiace il serbo che forse si era risentito…
Va bene il politicamente corretto, che ormai finirà che lo mettono in costituzione…
Però…
Grande SlamDogM….
Oltretutto Djokovic ha collezionato molti Slam sfruttando l’ assenza di Roger e Rafa. Nole ha vinto una valanga di Australian Open che sono lo Slam meno nobile tra i 4 e il suo tennis, pur essendo molto efficace, è imparagonabile a quello di Federer e Nadal in termini qualitativi
Semmai l’esatto contrario! Fedal il GOAT e Djokovic un fuoriclasse ma alle spalle di Roger e Rafa
Federer a 38 anni ha cmq avuto due championship point a wimbledon dopo aver battuto nadal e quasi battuto un djokovic molto piu giovane e forte di quello di oggi
Djokovic è quello che ha vinto più titoli Slam ma tutti sappiamo che in tante, troppe occasioni Federer e Nadal erano assenti. Ha trionfato molte volte in Australia, lo Slam sicuramente meno nobile e tra i tre è senz’altro quello che ha espresso il tennis meno entusiasmante. Nella storia del tennis in termini di prestigio e di valore rappresentativo per questo sport sia Federer che Nadal sono superiori a Djokovic, lo stesso Borg è da considerarsi probabilmente più leggendario rispetto a Nole. Il tempo ci confermerà che Novak sarà rispetto a Roger e Rafa quello che è stato Connors rispetto a Borg e McEnroe o Courier rispetto a Agassi e Sampras. I numeri vanno sempre contestualizzati e interpretati quando si parla di arte e il tennis è un’arte più che un semplice sport.
Federer e Nadal campioni! Nole goat!
Alcuni giorni fa è stata pubblicata una sua intervista in cui dichiarava che Djokovic è stato il più vincente, ma che lui (Borg), Federer e Nadal hanno portato il tennis in un’altra dimensione.
Ma come, da idolo di giovani e meno giovani adesso così denigrato…chissà…la butto lì: forse perché ha detto che Novak è il più grande? (grande e forte si equivalgono, le sfumature sono velleitarie e inventate da chi lo avversa, ma sono entrambe “conditio sine qua non” per essere il più vincente perché il più forte non batte il più grande e viceversa, le due doti devono coesistere nella stessa persona)…io invece do molto più credito ad un collega che non ha avuto problemi di rivalità diretta ma che ha assistito alle 3 carriere e, conoscendo le difficoltà e complessità di questo sport praticato ai massimi livelli, ha colto e apprezzato la superiorità di Novak inevitabilmente sfociata nella totalità dei tornei vinti e dei record conquistati, senza caselle incomplete e con una longevità produttiva che ovviamente sta particolarmente impressionando uno che a 26 anni si è ritirato, avendo appunto sofferto i lati oscuri che la popolarità mal vissuta può contenere: credo ci sia comunque nelle parole di Borg un messaggio di rispetto per una continuità che è anche serietà e sacrificio…quindi, per la naturale simpatia che queste opinioni condivise mi hanno suscitato, dopo “Open” leggerò volentieri questo “Battiti” che certamente non sarà noioso visto che, come il primo, racconta l’uomo prima del campione e dal contrasto tra i drammi della vita e i fasti del successo forse aprono ad una visione meno pretenziosa e assolutistica di chi in campo si esibisce anche per assecondare la nostra passione tennistica
Djokovic quello che ha vinto di più, ma non il più grande. Lo stesso Borg e Federer hanno oltrepassato i confini del tennis.
Che djokovic sia il piu grande di tutti I tempi lo sanno anche i sassi, il mio Idolo borg ha detto una banalità, una cosa evidente….il serbo è il piu vincente di tutti I tempi e chi vince è il più forte….mi sembra logico….il resto sono bla bla bla dei rosiconi
Anche se avesse pippato di meno probabilmente avrebbe allungata la sua carriera…ma con tutto ciò resta l’inarrivabile angelo biondo, idolo tennistico (per il suo aspetto ed a dispetto del suo noioso gioco) della mia infanzia.
Sul fatto che Giocovic sia il più forte di sempre, scopre l’acqua calda.
Ah, no, aspetta un momento: non il più forte ma il più grande… evidentemente non ha ancora smesso di pippare.
I campi erano diversi.
Le racchette più pesanti.
Viaggiare era più faticoso.
Ricordavo a memoria la squadra del Malmoe.
Il Tango era il pallone più bello mentre il Tele era uno schifo.
Le Tretorn duravano ma che male.
Non ci sono più le stagioni di una volta.
I cartoni animati di una volta erano violenti ma siamo cresciuti bene uguale.
Massimo rispetto per Bjorn (e solidarietà per la sua salute) ma ormai quando parla è come il suo gioco su terra,variazioni poche… pochissime…nulle.
D’accordo con l’orso !!!