
Sinner vs. Alcaraz: divisi da “solo” 6 punti


L’unicità del nostro amato tennis è racchiusa in molti aspetti che lo distinguono da qualsiasi altra arte o disciplina sportiva. Tra queste una delle più singolari è il fatto che i punti non contano tutti uguale: la somma algebrica non vale nulla, chiunque abbia giocato sa benissimo che non è evento raro un incontro nel quale un tennista sconfigge l’avversario accumulando nel corso del match meno punti complessivi. “Conta vincere i punti importanti”, ammonisce qualsiasi maestro di provincia, e la differenza tra vittoria e sconfitta balla su equilibri minimi. Super campioni come Federer, Nadal Djokovic – per restare ai nostri giorni – hanno vinto tutto quello che c’era da vincere portando a casa “solo” il 53% circa dei punti effettivamente giocati nelle loro carriere. Un 3% sugli avversari che ha creato un abisso in termini di risultati, vittorie, gloria, record e denari. Non esiste un altro sport con una differenza così sottile tra “il trionfo e il disastro”, e proprio l’abilità nel fronteggiare “quei due impostori nello stesso modo” rende il tennista un campione, per dirla alla Kipling.
Questo preambolo sul nostro sport calza a pennello per descrivere una statistica molto singolare ma assai significativa relativa alla rivalità più importante del tennis attuale, Jannik Sinner vs. Carlos Alcaraz. I due più forti giocatori al mondo si sono spartiti equamente gli Slam del 2025, con l’italiano campione agli Australian Open e Wimbledon, e lo spagnolo vincitore a Roland Garros e US Open. Negli ultimi tre Major si sono sfidati in finale, con due successi per l’iberico, l’ultimo a New York che gli ha permesso pure di scalzare Jannik dal trono del ranking ATP (complice ovviamente i tre mesi di stop subiti dal nostro campione per la nota vicenda…). I grandi titoli della stagione sono di fatto diventati una faccenda privata tra loro, pure alcune finali Masters 1000 (Roma e Cincinnati, due degli ultimi tre). Insomma, quando c’è in palio un torneo di quelli “pesanti”, i due giovani campioni stanno facendo letteralmente piazza pulita, e il gap clamoroso in classifica tra loro due e il terzo (Zverev) lo dimostra ulteriormente. Tanto vincenti, e tanto vicini. Anzi, per punti vinti clamorosamente vicini…
La statistica a cui ci riferivamo è relativa proprio ai punti vinti nelle loro 15 sfide, considerando solo quelle giocate a livello ATP (non è considerato quello ad Alicante nel 2019, quando i due erano ancora giovanissimi). Dal primo confronto diretto tra Carlos e Jannik, risalente al Masters 1000 di Parigi Bercy del 2021 (vinto dallo spagnolo) al match point della finale a US Open 2025, i due hanno giocato complessivamente 3.152 punti: Alcaraz ha vinto 1.579 punti, Sinner 1.573. Lo spagnolo ha vinto solo 6 punti più dell’italiano! Un equilibrio clamoroso, totale, che stride con il bilancio vittorie/sconfitte, dove Alcaraz conduce per 10 a 5. Riportiamo il post dell’autore di questa interessante statistica.
Over the course of 15 matches and 3,152 points, just 6 points separate Carlos Alcaraz and Jannik Sinner, or 0.2% pic.twitter.com/YrpZnZbsaY
— SportsBall (@_SportsBall_) September 8, 2025
Questo conferma quanto nel tennis conti vincere i punti decisivi, e quanto i due leader siano davvero vicini a livello di prestazione e qualità di gioco. Tutti ricordiamo benissimo i tre match point non sfruttati da Sinner a Roland Garros, in particolare la risposta out di una spanna sul 15-40, o il terzo punto dove un formidabile Alcaraz è riuscito a rimettere lunghissima una risposta molto aggressiva dell’italiano che, sorpreso, ha sbagliato un colpo di scambio non impossibile. Se mai quella risposta a tutto braccio avesse pizzicato la riga, oggi il bilancio tra i due sarebbe molto diverso, per titoli Slam oltre agli head to head. E non dimentichiamoci anche il confronto altrettanto tirato a spettacolare a US Open 2022, quando Jannik servì per il match e arrivò a match point contro Carlos nel quarto set, ma la prima di servizio non lo aiutò e tutti ricordiamo (purtroppo) come è finita.
Nel tennis quando va in scena una rivalità tanto complessa ed equilibrata come Sinner vs. Alcaraz la differenza tra vittoria e sconfitta è minima, corre sul filo del rasoio, su di un colpo che esce di 4 cm, una prima palla di servizio che non va al momento cruciale, sull’abilità di prendersi il rischio in un passaggio che spacca l’equilibrio e dà a uno dei contendenti un vantaggio decisivo dal punto di vista emotivo e mentale. Carlos quando vince un big-point in una fase importante si esalta e trova 10 minuti nei quali è ingiocabile (ci ricordiamo il tiebreak del terzo set a Pechino 2024, dove inanellò un vincente dopo l’altro, annichilendo l’azzurro); Jannik in altre occasioni è riuscito ad andar sopra alla spinta e anticipo di Carlos, facendo tutto in modo così rapido e aggressivo, pressante e preciso, da non far respirare il rivale, come nella finale di Wimbledon 2025 o Pechino 2023.
Quei sei punti di differenza fanno davvero riflettere. Alcaraz e Sinner sono fortissimi, ci stanno regalando emozioni incredibili, tra gioie e dolori. Non sappiamo cosa accadrà nello loro prossime sfide. I due si conoscono ormai alla perfezione, si studiano e cercano ogni volta di superarsi con qualcosa di nuovo e diverso. Lo staff di Charlie è stato bravissimo nel capire bene cosa era accaduto nella finale di Wimbledon e trovare la contro mossa ideale a far sì che non si ripetesse: servizio top e depotenziare la risposta di Jannik. Detto fatto. Siamo certi che il team Sinner farà altrettanto e alla prossima occasione – che di sicuro arriverà… – ne vedremo delle belle. Tanti numeri a spiegare fenomeni, con una sola certezza: questi due splendidi talenti stanno portando il tennis e lo spettacolo a livelli spaziali, con sfide una diversa dall’altra e per questo terribilmente affascinanti.
Marco Mazzoni
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Marco Mazzoni
È evidente che se Jannik non si fosse involuto nel servizio avrebbe vinto il RG e giocato alla pari la finale US OPEN rischiando il Grande Slam.Se servi male non è certo merito dell’avversario….quindi Ferrerò e soci…
Infatti, al netto di tutte le considerazioni, la cosa che più mi riesce difficile da capire è la “involuzione” della prima, che intorno ad un anno fa era quasi diventata il maggior punto di forza di Jannik (gli stessi avversari via via battuti lo sottolineavano).
Il problema ENORME è l’ eccesso di partite e la totale mancanza di STOP a fine stagione per minimo 8 settimane, meglio, molto meglio almeno 10 settimane di STOP.
Gli impegni dei prossimi mesi sono una pazzia assoluta e la prima competizione da ELIMINARE per qualsiasi top player è la PAGLIACCIATA pseudo-Davis.
Se veramente il Sinner dovesse partecipare a tutti i tornei ipotizzati succede una cosa molto molto semplice: SI SPACCA !!!
Aggiungo:
conta poi anche quanto i due sapranno mantenere un alto livello di prestazione nel tempo. Abbiamo sempre visto Jannik piu’ continuo. Ma negli ultimi 6 mesi ancche Carlos ha trovato grande continuita’.
Al livello attualmente raggiunto (cioe’ con un Carlos cresciuto anche tatticamente), se Sinner continuera’ a veleggiare mese dopo mese intorno all’ 85/90% come ha sempre fatto, mentre Carlos intorno al 60/80% come l’ anno scorso (ma probabilmente un po’ di piu’ vista la maggior maturita’ e continuita’ gia’ dimostrate), temo che per Jannik sara’ dura mantenere una rivalita’ equilibrata.
In conclusione: quanto scritto e’ quel che penso al momento. Son pero’ ragionamenti molto aleatori.. dipende da mille fattori. Certo son curioso di vedere come si sviluppera’ la rivalita’ tra i due. Spero Jannik introduca qualche importante miglioramento (in primis con la prima di servizio) per tener testa allo spagnolo. Sarebbe poco interessante vedere vincere sempre o quasi lo stesso giocatore.
Questa statistica e’ interessante da un lato, ma dice anche poco da un altro. Come spiegato nell’ articolo pure i Big3 vinsero in carriera il 53% dei punti giocati. Eppure furono estremamente vincenti. Cosi va il tennis in generale! Questi 6 punti spiegano poco della rivalita’ Alcaraz-Sinner, mentre spiegano bene che cosa sono i punti importanti.
Il punto chiave al momento e’: la finale US Open ha segnato un netto sorpasso di Alcaraz ai danni di Sinner? Cioe’, e’ Alcaraz al momento un bel pezzo sopra a Sinner, come e’ stato evidente nella finale? O e’ solo un evento attirbuibile al momento di forma che i due avevano nella finale?
E’ chiaro che nessuno sa come sara’ il livello dei due tra uno, due, quattro anni!!
Ma se giocassero ogni domenica da qui a fine stagione, quante ne vince Sinner? La meta’, visto che in finale e’ stata solo un giornata un po’ sottotono per lui, mentre una giornata di grazia per Alcaraz? Poniamo che giocano ogni domenica da qui a fine stagione entrambi al 100%. Oppure entrambi al 90%, o all’ 80%? Quante ne vince Sinner? La meta’?
Secondo me la delusione che aleggia e’ che ci si e’ resi conto che Alcaraz e’ salito un bel pezzo sopra a Sinner, e che la risposta alla domanda e’ che Alcaraz, a parita’ di rendimento, vincerebbe una percentuale decisamente maggiore di partite nello scenario sopra esposto.
Poi ok, Sinner potra’ lavorare e aumentare percentuale di prime, avere piu’ varieta’, etc. etc. e tra sei mesi, o uno, o due, o quattro anni sovrastare Alcaraz. Questo puo’ accadere (come anche non accadere). Ma al momento a mio avviso i valori (al di la’ del fatto che Sinner e’ stato un po’ sottotono domenica e Alcaraz ha giocato al massimo) sono che Alcaraz e’ piu’ forte (a parita’ di rendimento).
Calcoli minuziosi non servono.
Alcaraz ha battuto Sinner 7 volte negli ultimi 8 incontri giocati in 18 mesi.
Se sei appassionato di tennis e anche tifoso di Sinner lo accetti, se sei un sinneriano talebano no.
La penso come te. Forse la cosa che mi ha maggiormente colpito, dopo la finale, è stata la “reazione scomposta” di Jannik. Certo parlando di Jannik questo significa solo fare dichiarazioni un pochino avventate (xD) però le ha fatte.
Ovviamente Carlos ha risposto benissimo e ha annullato un po’ il servizio di Jannik, ma siamo sinceri, era un versione un filino sotto tono di Jannik, non certamente quello visto a Wimbledon per capirci. Tutto sommato ci può anche stare. Ci sta meno pensare di stravolgere tutto per un match che è andato così storto.
Accettare il verdetto del capo, rimettersi a lavorare a testa bassa e sistemare quelle cose che non stanno funzionando benissimo. Stop (per me chiaramente, non so se Jannik sarebbe così d’accordo)
@ WinItaly_ex_Berga (#4481220)
Non l’ ha inventata Tommasi, e’ la classifica ELO (come quella degli scacchi). Per il tennis la trovi aggiornata a questo link:
https://tennisabstract.com/reports/atp_elo_ratings.html
Sugar Ray Alcaraz deve comunque superare le 65 settimane consecutive detenute da Sinner come numero uno, poi ne riparliamo…
Io sono favorevole ai bonus points (come lo era Rino Tommasi, che aveva inventato un suo ranking personale basato solo sul livello dell’avversario battuto). Chi non è (era) d’accordo è la grande maggioranza dei giocatori, che hanno votato a favore del metodo tuttora in vigore. Niente dietrologie in questo caso.
Sì ma non credo sia stata l’analisi di Ferrero a far sì che Sinner servisse in modo disastroso
Anche io sono dello stesso tuo parere.
Jannik secondo me era ancora limitato dal problema fisico accusato in prrcedenza con il canadese. E per la sua grande modestia e per il suo grande senso di sportività nei confronti di Alcaraz, non lo ha voluto divulgare.
@ Koko (#4481204)
Quindi più che inventarsi uomo a tutto campo che non sarà facilmente perché troppo macchinoso deve correggere alcune singole aberrazioni che attualmente vanno automaticamente a favore dello Spagnolo già dall’ inizio gioco portadogli punti troppo facili e mettendolo sempre a favore di dritto di chiusura.
Infatti, che nel 2025 Sinner sia stato 8 mesi al n.1 conferma quanto da te riportato, ma che in questo momento Alcaraz abbia una performance migliore è indiscutibile: aspettiamo i prossimi tornei per trarre nuove conclusioni.
Lo squilibrio si è creato per una novità aberrante: Alcaraz più tozzo e bassino serve assai meglio su cemento del più alto e scheletrico Sinner! Battezza da sinistra l’ angolo e Sinner non intuisce la battuta ripetitiva e la lascia in ace passivamente come tutti gli altri. Se vuole essere considerato n 1 in risposta quella cosa non può accadere troppo spesso perché accade in momenti importanti dei games e un minimo di movimento in anticipo deve vedersi. Al contrario lui da sinistra ha cercato improbabili aces centrali quando prima era il servizio esterno a farsi banca di punti. Anche questa singola aberrazione se corretta riporterebbe un certo equilibrio tra i due!
Hanno detto la stessa cosa di Sinner dopo Wimbledon. Alcaraz stesso durante il match al suo angolo disse che nn aveva il tempo di fare niente. Due mesi dopo tutto rovesciato. La realtà è che sul duro non sta stradominando come tutti credevano. Doveva avvantaggiarsi del riposo extra e invece come freschezza sembra già un po’ bolso. Poi nella battuta c’è la prima e la seconda, la seconda di Sinner è spettacolare.
Se per “calcoli minuziosi” ti riferisci ai miei ti comunico che basta
– un click del mouse al posto giusto
– un Ctrl-C
un grep ed un sed
– un Ctrl-V
ma bisogna saper dove cercare 💡 .
Bellissimo!!! Meno male che nel tennis i numeri non contano…io dei calcoli così minuziosi , cervellotici e noiosi (e inutili) non li avevo mai visti, ma si vede che le “importanze” sono espresse a seconda di chi si vuole sostenere…non è meglio lasciar perdere e vedere gli sviluppi? Tanto, quel che è stato è stato, l’abbiamo visto tutti e bisogna prenderne atto… ma l’anno non è finito e i commenti si faranno alla fine, in base ai dati finali
Vero, una batosta, al pari di quello successo a parti invertite a Wimbledon, ci dimentichiamo molto in fretta!. Ogni partita, ogni stagione farà storia a se. Di sicuro siamo di fronte a due giocatori formidabili e che stanno segnando e segneranno questa epoca tennistica.
La storia, come tutte le storie, è in evoluzione e purtroppo l’ ultimo Slam è tutt’ altro che “… palo dentro / palo fuori…” quanto semmai una batosta.
48% di prime in campo non si giustifica neanche con 38′ di febbre ecsfinito da una semi-finale di 6 ore.
Anche col fiatone, anche sfinito, le prime devono sempre, sempre entrare, ancora di piú nei momenti importanti.
Altrimenti l’ altro (Alcaraz) non lo tieni sotto, si esalta e ti distrugge, chiunque tu sia.
Juan Carlos Ferrero ha dichiarato che hanno analizzato gli incontri di Parigi e Londra e in dieci giorni di allenamento Alcaraz e’ cambiato come un camaleonte ed e’ riuscito a battere Sinner.
In televisione si e’ visto che durante gli incontri di Sinner nei due tornei lui era sempre presente.
La preparazione e’ il 90% del successo!
Ma anche no. La race mai come in questa stagione NON parla chiaro! Sulla continuità di risultati di Alcaraz (ma anche di Sinner) nessuno discute ovviamente, ma è innegabile che se una classifica è fatta dai risultati di otto mesi e una settimana ed un giocatore ne ha saltato di questi ben tre, di chiaro non ci sia proprio nulla. O pensi che Sinner da febbraio a maggio avrebbe fatto soli primi turni?
Se…se…se. La race parla chiaro. 2500 punti si vantaggio testimoniano una continuità di risultati evidente. Gli slam dicono parità. Con le finali ci facciamo il sugo. Ottima stagione per entrambi, al momento superiore quello dello spagnolo. Non è una catastrofe, ultimo grande evento le Finals a Torino che potrebbero accorciare o certificare il divario 2025.
Mi sa che ricordate male sul terzo match point di Parigi. Sinner risponde profondo al centro, Alcaraz d’istinto, con la palla sui piedi, rimette in gioco una palla a tre quarti e lì Sinner manca di coraggio, perché aveva la possibilità di entrare deciso sul rovescio (quanti ne ho visti di vincenti da quella posizione) di Alcaraz e invece inizia lo scambio sul diritto poi altro scambio in diagonale fino all’errore finale a rete. È anche nel 2022 a New York è vero che ci furono due doppi falli ma anche due Ace ma nel match point Alcaraz risponde lungo sul rovescio e Sinner fa un errore banale. Lo stesso succede, più o meno sul 40-40, e infine, sulla palla break, Sinner sbaglia una volée alta di diritto, non facilissima ma nemmeno difficile. Due partite perse decise solo da errori gratuiti di Sinner. Questo, unito alla risibile differenza di punti per dire quanto fiume di inchiostro è stato sprecato nello stabilire chi è il più forte. E invece la storia è palo fuori e palo dentro..
@ Pascal (#4481101)
no vabbè vuol dire che nonostante negli scontri diretti sia in vantaggio di molto alcaraz i punti sono pressoché uguali, quindi le partite sono state super equilibrate e gli head-to-head sono un po’ falsati
Comunque io rimango convinto che in finale sinner qualche problemino lo avesse.
È entrato in campo rassegnato, consapevole di non essere al meglio.
Non era in vero sinner.
Poi per carità, Alcaraz bravissimo, ha ampiamente meritato come si è visto nell ultimo game dove jannik forse per orgoglio ha giocato “alla sinner” arrivando a 40 pari per poi soccombere dietro l efficacissimo servizio del rivale.
La loro rivalità continua con sinner che avrà voglia e tempo di rifarsi.
Contano qualcosa i punti in un incontro di tennis? No. Posso perdere una partita vincendo due set a zero e perdere gli altri tre 7/6 e fare più punti del mio avversario e a cosa é servito? A niente. L’unica cosa certa che la finale è durata meno di tre ore e la sconfitta è stata schiacciante. Poi ognuno vede il suo bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto
Eh,ma c’erano anche i BONUS POINT se ci fossero ancora,la classifica sarebbe stravolta,in alcuni casi(a molti di voi cari)non ne parliamo proprio…
Domenica forse l’equilibrio si è rotto. Alcaraz è evidente che ha compiuto uno step tecnico importante rispetto a Jan. Il servizio dello spagnolo è diventato un ‘arma impropria mentre quello del Dolomitico è sempre il colpo più incostante del suo repertorio. In questo momento, l’ago della bilancia pende a favore del murciano perché in un tennis moderno serviziocentrico, avere a disposizione un colpo di inizio gioco superiore a quello dell’avversario, nel caso specifico della loro rivalità, spariglia le carte in tavola a favore dello spagnolo, soprattutto in una situazione di assoluta parità come ben evidenziato nel pezzo. La questione è se Jan riuscirà a riequilibrare questo gap tecnico così importante nei confronti di Alcaraz. È tanto tempo che ci lavora. La qualità è sicuramente migliorata ma a livello di quantità siamo ancora in una situazione che ora non può lasciare tranquilli nell’eventualità di loro prossime sfide.
Un po’ di folklore ogni tanto non guasta…
Credo tu abbia dimenticato i punti del 500 sull’erba prima di Wimbledon, come dice @von Hayek se togliamo i 2.340 punti conquistati da Alcaraz durante il periodo di squalifica di Sinner (500 Rotterdam, 100 Doha, 400 Indian Wells, 10 Miami, 1.000 Monte-Carlo, 330 Barcellona), il murciano resta comunque davanti sia pure di poco (8.200 a 7.950). Se intendevi i tornei a cui hanno entrambi preso parte sì, l’altoatesino è in vantaggio (7.900 a 7.700)
Premesso che secondo me Alcaraz, in questo momento, merita la posizione di numero 1, un tempo il ranking ATP era basato sulla media punti/tornei giocati con un minimo di 14 tornei.
Utilizzando quel criterio si avrebbe
ALCARAZ 11540/17 = 679
SINNER 10780/14 = 770 (in realtà Sinner ha giocato solo 10 tornei e la sua media reale è 1078 punti per torneo!)
Se però consideriamo gli ultimi 8 tornei di Alcaraz (dopo l’incredibile sconfitta con Goffin al 1.T di Miami) otteniamo una media altrettanto stratosferica:
ALCARAZ 9130/8 = 1141
@ Markux (#4481075)
Potresti essere più preciso sulla frase
“… Il secondo dato e’ che nella Race e’ in vantaggio Sinner come punti ATP se il confronto e’ fatto sul periodo 2025 esclusi i 3 mesi che Sinner era squalificato …”?
A me risulta
1) alcaraz: 7800
2) sinner: 5950
3) djokovic: 2650
4) fritz: 2370
5) shelton: 2210
e precisamente riguardo Alcaraz
[01] 25-05-05 1000 ATP1000: Rome = 1000
[02] 25-05-26 2000 GSlam: RolandGarros = 3000
[03] 25-06-16 _500 ATP500: LondonQueensClub = 3500
[04] 25-06-30 1300 GSlam: Wimbledon = 4800
[05] 25-07-28 ___0 ATP1000: Canada = 4800
[06] 25-08-04 1000 ATP1000: Cincinnati = 5800
[07] 25-08-25 2000 GSlam: USOpen = 7800
mentre Sinner
[01] 25-05-05 _650 ATP1000: Rome = 650
[02] 25-05-19 ___0 ATP500: Hamburg = 650
[03] 25-05-26 1300 GSlam: RolandGarros = 1950
[04] 25-06-16 __50 ATP500: Halle = 2000
[05] 25-06-30 2000 GSlam: Wimbledon = 4000
[06] 25-07-21 ___0 ATP500: Washington = 4000
[07] 25-07-28 ___0 ATP1000: Canada = 4000
[08] 25-08-04 _650 ATP1000: Cincinnati = 4650
[09] 25-08-25 1300 GSlam: USOpen = 5950
Se calcoli anche il periodo 2025 pre squalifica abbiamo solo gli Australian Opn con Sinner +2000 e Alcaraz +400
Quindi avremo sempre Alcaraz davanti con 8200 e Sinner secondo con 7950
Questo per dire che non è il caso di fare tragedie e di stravolgere tutto. Basterebbe migliorare un po’ la prima e essere più centrati. Va beh, “basterebbe”, hai detto niente.
Forza Giannino
Chiunque conosce bene questo gioco è a conoscenza che ogni partita fa storia a se e che non tutti i punti sono uguali,basti pensare a Wimbledon’91 quando il mio Edberg perse in semifinale da Stich 4/6 7/6 7/6 7/6 senza mai perdere il servizio,figuriamoci sommare i punti di 15 sfide(con diversi set terminati 6/1 ndr)…
A breve consiglio di prendere visioni di ben altri dati che vanno a spiegare(e togliere qualsiasi dubbi) su cosa ahimè sta accadendo al nostro(???????)sport.
Verissimo.
Per vedere chi fra i 2 giocatori e’ più performante nel 2025 bastano 2 dati. Il primo dato e’ gli Slam dove Sinner e’ superiore avendone vinti 2 e fatto 2 Finali mentre Alcaraz ne ha vinti 2 e fatto una Finale. Il secondo dato e’ che nella Race e’ in vantaggio Sinner come punti ATP se il confronto e’ fatto sul periodo 2025 esclusi i 3 mesi che Sinner era squalificato. In sintesi a parità di tempistica nel 2025, Sinner e’ superiore ad Alcaraz come risultati conseguiti.