
Lendl: “Mi rivedo in Sinner. Ero magro come lui ma picchiavo più di tutti”


Se chiedi ad appassionati e addetti ai lavori “A chi assomiglia Sinner tra i campi del passato”, molti affermano di rivedere in lui l’anticipo e colpi aggressivi di Agassi con le capacità difensive e motorie di Djokovic. Così anche Brad Gilbert che negli studi di ESPN ha scherzato affermando che “se metti in una lavatrice il meglio di Andre e Novak, uscirà dall’oblò Jannik Sinner”. Una evoluzione di colui che ha rivoluzionato il modo di giocare da fondo campo verso un tennis più completo a tutto campo. Tuttavia c’è un altro super campione che in molti aspetti si rivede in Jannik: è Ivan Lendl. Lo “Zar” ha parlato da New York, dove domenica sarà in campo a consegnare il trofeo al vincitore dell’edizione 2025 di US Open, un torneo che Lendl ha vinto tre volte con ben otto finali consecutive (1982-1989). Parlando a La Stampa, Ivan così si è soffermato su Sinner e quelle che a suo dire sono le similitudini con il suo fisico, tennis e attitudine.
“Ho parlato con il suo coach Darren Cahill nei giorni scorsi, e gli ho detto che fra tutti i tennisti di oggi Jannik è quello in cui mi rivedo di più, specie per il fisico” racconta Lendl. “Ero magro come lui da adolescente, e picchiavo più di tutti, poi mi sono irrobustito e il mio tennis si è sviluppato. Jannik sta lavorando sulle volée, sul rovescio tagliato, sulla seconda di servizio, insomma le somiglianze sono tante”.
Il discorso vira immancabilmente sulla rivalità con Alcaraz e su come lui e Jannik stiano dominando lo sport: “Ci sono tanti giocatori forti, e oggi tutti possono battere tutti. Ma è vero che Jannik e Carlos sono superiori e quando perdono è una sorpresa. Domineranno per anni? Sembra così, ma chi lo sa. Qualcuno con un grande servizio e grandi colpi da fondo può sempre saltare fuori. Lui e Carlos come me e McEnroe? Sono i due più forti al mondo, è un bene per il tennis, ma… quante volte si sono incontrati?”. 15 volte afferma Stefano Semeraro, l’autore dell’intervista. E quindi Ivan, sorridendo: “Allora hanno ancora molta strada da fare. Io e John ci siamo sfidati 37 volte, gliene mancano 22 prima che si possano fare paragoni!”.
Bublik ha affermato che Sinner pare generato dall’Intelligenza Artificiale tanto è perfetto, quasi robotico. Anche Lendl ai suoi tempi veniva accostato ai robot per il essersi costruito pezzo dopo pezzo un tennis formidabile. Un paragone scomodo? Non per Ivan: “Non penso che possa dare fastidio. In un certo senso è un grande complimento: vuol dire che sei molto forte, che non sbagli una palla. In fondo conta quello. È tennis, non pattinaggio artistico“.
Lendl ammira il modo in cui Sinner sta gestendo la sua carriera, in questo davvero simile alla sua: “Non lo conosco di persona. Ma sembra avere il desiderio di migliorarsi sempre, ed è una grande qualità. Se smetti di farlo, gli altri iniziano a batterti, e lui lo ha capito”.
Per il nativo di Ostrava, l’impatto di Cahill nella crescita di Jannik è stato molto importante, ma il merito resta del tennis: “Cahill ha tanta esperienza e ha avuto grandi successi. Ma non conosco il team e non posso giudicare. La cosa importante è che Jannik gioca sempre meglio. E il merito è suo”. conclude Lendl.
Marco Mazzoni
TAG: Ivan Lendl, Jannik Sinner, Us open 2025
In un match con McEnroe indoor colpi John con un dritto al corpo. Nulla di che ma il mio John,che forse aveva visto alcuni video del calciatore Oliveira,cadde rantolando.
Ivan non fece nulla:zero scuse,volto che esprimeva fastidio per il tempo perso.Lo guardava come si guarda la grandine che devasta l’auto del condomino che non sopporti.
Ora si fanno le pulci se tizio dopo la sconfitta sorride,fa le feste,si complimenta subito.
Perdere fa male e per alcuni le sconfitte altrui sono un gran godimento.
L’agonismo è anche questo e Chang,per dire , racconta che, dopo Parigi ’89,non osò mai più tornare con Ivan su quel match perché non gli era ancora passata.
Non lo sopportavo ma grazie a lui ci sono quintali di aneddoti che arricchiscono la storia del nostro sport.
Volevo dire cambio di palle, non di campo, ma spero che abbiate capito lo stesso. Scusate.
In effetti è arduo capire certi ragionamenti
Ma scusate quindi che c’entra Sinner se gli altri non gli stanno dietro? Facessero serve & volley così le partite sarebbero più belle per voi ma soprattutto per noi perchè non cambierebbe il risultato lo stesso. Non capisco veramente i vostri pensieri. Lo stesso gioco l’han fatto altri campioni e quelli erano fenomeni. Lo fa Sinner ( che è un fenomeno che che ne pensiate) e non va bene. Fate pace col cervello gente!
@ Taxi Driver (#4476615)
Si ho scritto male, si chiama anche career golden slam. Comunque gli unici giocatori ad esserci riusciti, sono quei 4, 2 uomini e 2 donne che ho indicato e che hai riportato anche tu.
Monica Bellucci??? Ti piacciono le bambole gonfiabili..
Giusto, nel frattempo ha vinto per due anni di seguito, e il terzo è praticamente in bacheca, il premio per il giocatore più amato…quindi non è nel cuore di molti ma lo è dei più…
Quello di cui parli: tutti gli Slam+Oro Olimpico+Final è chiamato Super Grand Slam (il Carrer Grand Slam non include il Mater).
Gli unici a fare il Super sono:
Agassi
Djokovi
Serena
Graf
Anche per me Lendl fu il primo paragone che mi venne per Sinner un 4-5 anni fa.
Ma ormai è già passato ad un livello superiore vincendo Wimbledon, adesso si punta a Djokovic
@ giumart (#4476593)
Agassi è stato il primo esponente del “corri e tira”,pressione ed angolazione da ogni parte del campo contrattaccando perché colpiva in anticipo e, soprattutto,con entrambi i fondamentali mai prima così equilibrati.E Agassi,a guardar bene, è figlioccio di Connors in questo.
Sinner fa questo aprendo di più e un metro indietro.
Affinità con Lendl e Agassi per me più sul piano della cura maniacale,dell’ordine in campo.
Ma credo che nei prossimi anni vedremo aggiornamenti: non dico serve&volley ma attacchi in controtempo (anche perché ti spedisce nel parcheggio)e slice lungolinea li vedremo.
Se ami allenarti ami sperimentare.
Proprio non capisco volete assolutamente convincere tutti che quello di Sinner è il più bel tennis del mondo. Non mi sembra democratico. Un consiglio. Cliccate su Voltaire, il filosofo francese illuminista. Leggete i suoi aforismi sulla libertà di opinione. Migliorerete sicuramente la vostra cultura. enzo
@ robdes12 (#4476467)
Insomma, mi hai fatto un processo. Non sapevo che live tennis.it fosse un tribunale dove giudicare chi non è d’accordo al comune sentire. Io commento al momento. Quando ho scritto che Sinner era gracilino, “Sinner era gracilino”. Lendl ha detto le stesse cose di se stesso Andare a commentare i miei post del passato, lo trovo ridicolo e puerile. enzo
No. Paragonare Sinner a Chesnokov e Arrese ha solo 2 possibili spiegazioni: antipatia personale, e quindi pregiudizio, o incompetenza totale.
@ Rovescio al tramonto (#4476588)
Anche a me, l’unico giocatore uomo ad aver fatto il career grand slam insieme a Djokovic, cioe’ ha vinto tutto, tutti gli slam, le finals e le olimpiadi. Decisamente più completo di Sampras. Curioso come ci siano riusciti solo in due. Tra le donne solo la Graf e Serena.
Io ho sempre detto/scritto che Jannik è un mix Agassi-Lendl-Djokovic.
Dovremmo essere orgogliosi di avere due campioni dal gioco diametralmente opposto, invece al solito ci facciam prendere dai dualismi alla Coppi-Bartali.
A me Agassi piaceva un sacco, molto meno Sampras.
Sinner, per chi non lo avesse capito ( ne leggo tanti) è un Agassi potenziato e non di poco, è Khan Noonien Singh applicato al tennis( quello interpretato da Benedict Cumbernatch, vederlo se ci capita, merita) senza la sua cattiveria.
@ Er Doge der Tor Pignattara (#4476527)
Se a me fa sangue Monica Bellucci o Charlize Theron e trovo un po’ freddina Nicole Kidman (bellezze dei miei tempi), non mi sogno di dire che quest’ultima è brutta.
Ti può piacere di più Musetti, ed è legittimo, ma se dici che Sinner è noioso, è un parere personale totalmente distaccato dalla realtà.
Sinner non arriva nel cuore, è perfetto, quante banalità mi tocca leggere, solo qui si arriva a queste vette…
Wimbledon di oggi non è quello del 1985, suvvia