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Da Cincinnati: Swiatek: ‘Questo titolo mi dà fiducia. A New York si riparte da zero’. Paolini: “Due settimane straordinarie, grazie a chi mi ha supportato” (Video)

19/08/2025 08:57 10 commenti
Iga Swiatek POL, 31.05.2001 - Foto Getty Images
Iga Swiatek POL, 31.05.2001 - Foto Getty Images

Iga Swiatek ha chiuso un’estate da sogno (dal 01 settembre saremmo meteorologicamente in autunno) conquistando il titolo del WTA 1000 di Cincinnati, appena poche settimane dopo aver sorpreso il mondo con il trionfo a Wimbledon. La polacca, che diventerà numero due del ranking WTA nella prossima classifica, ha dimostrato che anche dopo un periodo difficile si può tornare al vertice, e ora si presenterà allo US Open come una delle principali candidate alla vittoria.

In conferenza stampa, Swiatek ha sottolineato quanto questo successo sia speciale per lei. “Nel corso della mia carriera mi sono già dimostrata molte cose, ma giocare bene a Cincinnati è sempre stato complicato, su campi duri veloci. È un risultato che aumenta molto la fiducia. Sono davvero felice di vedere i frutti di tutto il lavoro. Wim mi ha convinta a giocare in un modo diverso”, ha spiegato.

La polacca ha ammesso che la finale non è stata semplice a livello mentale. “È stata una giornata molto dura, credo che entrambe fossimo più tese del solito, come spesso accade nelle finali. Sono stata felice di chiuderla, cercando di concentrarmi sulle cose giuste. Non tutto è stato perfetto, ma mentalmente ero lì per esprimere il miglior tennis possibile in quel momento. A Montreal non ero stata così solida, mi ero lasciata andare alla frustrazione, ma qui sono rimasta molto più lucida e coerente nel modo di pensare al mio gioco”.

Uno degli aspetti più complicati è stato il servizio. “Oggi non riuscivo nemmeno a lanciarmi bene la palla, ho dovuto ripetere tantissime volte il movimento. Nel complesso il servizio è stato molto altalenante. In Australia avevo servito bene, ma poi per gran parte della stagione non ho avuto abbastanza fiducia in questo colpo”.

Guardando allo US Open, Swiatek mantiene i piedi per terra: “Vincere qui significa tanto, ma a New York bisogna ricominciare da zero. È un torneo molto lungo e servirà sfruttare fiducia ed esperienza, anche se non so ancora bene come saranno le condizioni dei campi. Non vedo l’ora di partire e cominciare a giocare”.
Infine, ha voluto smorzare la pressione sul ranking: “Sinceramente, se gioco bene questo si riflette in classifica. Io penso soprattutto a diventare una giocatrice migliore, non sono il tipo di persona che si concentra sul ranking”, ha concluso.

Con questo titolo, Swiatek conferma di essere tornata tra le giocatrici più temibili del circuito, proprio nel momento ideale per sognare in grande a Flushing Meadows.

Nel discorso post-partita Jasmine Paolini ha voluto ringraziare in modo particolare Tathiana Garbin, capitano della squadra azzurra di Billie Jean King Cup, e la Federazione Italiana Tennis e Padel, che l’ha sostenuta lungo tutta la stagione. “Sono venuta qui senza coach – ha spiegato – ma attraverso la Federazione è con me Federico Gaio, e voglio ringraziarlo davvero per il supporto”.

Un pensiero speciale è andato anche all’amica e compagna di doppio Sara Errani, impegnata allo US Open nel tabellone di doppio misto. Paolini non ha mancato di sottolineare il legame che le unisce, augurandole il meglio in vista del debutto a New York.

Durante la cerimonia, la numero uno azzurra ha avuto parole di apprezzamento anche per l’organizzazione: “Grazie al direttore del torneo, al giudice di sedia e a tutti quelli che hanno reso possibile questa edizione con tante novità. La sede rinnovata è spettacolare. Ci siamo divertiti anche fuori dal campo: abbiamo giocato a calcio-tennis sul campo da pickleball… dovrò impararne le regole per l’anno prossimo!”, ha scherzato.

La sua positività ha colpito anche la campionessa Iga Swiatek, che le ha rivolto un elogio durante la premiazione: “Complimenti per il tuo torneo, spero di poter giocare la finale dello US Open contro di te. È sempre bello condividere il campo con te, sei cresciuta molto come giocatrice”.
Swiatek ha voluto rendere omaggio al coach Wim Fissette, che l’ha seguita fino a pochi mesi fa: “Mi ha aiutato a diventare una giocatrice migliore”.



Francesco Paolo Villarico


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10 commenti. Lasciane uno!

Edi 19-08-2025 13:17

Scritto da enzo+
Non si può chiedere di più alla Paolini! Qualcuno chiede: come mai Jasmine è venuta fuori a 30 anni e non prima? Perche nella sua età tennisticamente migliore, 20-25 anni, si è trovata di fronte ad un muro di fuoriclasse per lei “impossibili”. Kvitova, Halep, Pliskova, Azarenka, Garcia, Sharapova, Kleber, Wosniaky, avversarie troppo forti. Oggi, con il ritiro di tutte loro, ha finalmente trovati il campo sgombro. Le nuove arrivata non sembrano essere all’altezza. La Swiatec? … enzo

Impara a scrivere correttamente i cognomi.

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puffo65 19-08-2025 12:52

Scritto da enzo+
Non si può chiedere di più alla Paolini! Qualcuno chiede: come mai Jasmine è venuta fuori a 30 anni e non prima? Perche nella sua età tennisticamente migliore, 20-25 anni, si è trovata di fronte ad un muro di fuoriclasse per lei “impossibili”. Kvitova, Halep, Pliskova, Azarenka, Garcia, Sharapova, Kleber, Wosniaky, avversarie troppo forti. Oggi, con il ritiro di tutte loro, ha finalmente trovati il campo sgombro. Le nuove arrivata non sembrano essere all’altezza. La Swiatec? … enzo

A parte che magari un piccolo sforzo per scrivere i nomi in modo corretto, e il definire Garcia una fuoriclasse (parliamone), fino e 3 anni fa circa la Paolini faticava assai a starr nei primi 50. Quindi una mancata esplosione non dovrebbero dipendere da 4 o 5 fuoriclasse che c’erano prima e ora non piu. I motivi della ritardata esplosione saranno altri, come per free campionesse esplose tardi, come la Errani e, perché no, Wawrinka. Forse qualcuno raggiunge la maturità fisica e mentale intorno ai 25 anni.

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giallu 19-08-2025 11:07

Scritto da enzo+
Non si può chiedere di più alla Paolini! Qualcuno chiede: come mai Jasmine è venuta fuori a 30 anni e non prima? Perche nella sua età tennisticamente migliore, 20-25 anni, si è trovata di fronte ad un muro di fuoriclasse per lei “impossibili”. Kvitova, Halep, Pliskova, Azarenka, Garcia, Sharapova, Kleber, Wosniaky, avversarie troppo forti. Oggi, con il ritiro di tutte loro, ha finalmente trovati il campo sgombro. Le nuove arrivata non sembrano essere all’altezza. La Swiatec? … enzo

Non è proprio così Enzo. Ti consiglio di rivedere la storia di Jasmine e come ha funzionato la collaborazione con mago Furlan (tempi e modi).

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+1: il capitano
giallu 19-08-2025 11:04

Sempre con te Jas! Sempre

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+1: il capitano
giallu 19-08-2025 11:04

Scritto da ospite1
Credo che la Paolini non abbia bisogno della Fitp per trovarsi un coach .

Sono d’accordo. Secondo me, semplicemente, è un momento di transizione. E Gaio si fa un po’ di esperienza.

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Sangalletto (Guest) 19-08-2025 10:58

@ Taxi Driver (#4463308)

Ma mentre Alcaraz e Sinner oltre alla cima del ranking si spartiscono dadue stagioni pure tutti gli slam nel femminile soprattutto a livello di vittorie slam c’è molta varietà con la Bielorussa che addirittura quest’anno non ha ancora bollato

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+1: Taxi Driver, il capitano
ospite1 (Guest) 19-08-2025 10:25

Credo che la Paolini non abbia bisogno della Fitp per trovarsi un coach .

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Detuqueridapresencia 19-08-2025 10:07

Scritto da enzo+
Non si può chiedere di più alla Paolini! Qualcuno chiede: come mai Jasmine è venuta fuori a 30 anni e non prima? Perche nella sua età tennisticamente migliore, 20-25 anni, si è trovata di fronte ad un muro di fuoriclasse per lei “impossibili”. Kvitova, Halep, Pliskova, Azarenka, Garcia, Sharapova, Kleber, Wosniaky, avversarie troppo forti. Oggi, con il ritiro di tutte loro, ha finalmente trovati il campo sgombro. Le nuove arrivata non sembrano essere all’altezza. La Swiatec? … enzo

E anche in versione “premium” ecco a voi le perle del p…..!

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+1: il capitano
enzo+ (Guest) 19-08-2025 09:36

Non si può chiedere di più alla Paolini! Qualcuno chiede: come mai Jasmine è venuta fuori a 30 anni e non prima? Perche nella sua età tennisticamente migliore, 20-25 anni, si è trovata di fronte ad un muro di fuoriclasse per lei “impossibili”. Kvitova, Halep, Pliskova, Azarenka, Garcia, Sharapova, Kleber, Wosniaky, avversarie troppo forti. Oggi, con il ritiro di tutte loro, ha finalmente trovati il campo sgombro. Le nuove arrivata non sembrano essere all’altezza. La Swiatec? … enzo

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-1: Detuqueridapresencia, Edi, il capitano, j
Taxi Driver 19-08-2025 09:29

Swiatek è di un altra categoria, con Sabalenca (Rybakina poteva essere la terza ma mi pare ormai persa).
Come Sinner ed Alcaraz.
Sono dolori x tutti e tutte che raccolgono le briciole di quello che lasciano/lasceranno in carriera.

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