
Raducanu: “Ora sento di essere una ‘dura’. Dopo l’incidente con lo stalker, non esco mai da sola”


Ritrovare Emma Raducanu ad un livello di gioco e consistenza da campionessa è una delle sorprese più interessanti e gradite delle ultime settimane di tennis. Lo dimostrano i suoi risultati e le due favolose prestazioni contro Sabalenka tra Wimbledon e Cincinnati, dove ha messo alla frusta la n.1 WTA con un tennis da top 10. La stellina del tennis UK esplose clamorosamente a US Open 2021, quando partendo dalle qualificazioni sbaragliò tutta la concorrenza vincendo il primo Slam in carriera e segnando il record assoluto di più giovane campionessa nel quarto Slam stagionale. Per tanti motivi, più volte qua analizzati e raccontati, Emma non è riuscita minimamente a confermare quel risultato e mantenere un altissimo livello di gioco, crollando in un limbo tra meteora e promessa non mantenuta. Ma lei invece c’ha creduto. Silenziosamente ha pensato a lavorare e curare un fisico non del tutto pronto a tali stress (ha subito tre operazioni a polsi e piedi due anni fa), e nonostante un tourbillon fin troppo vorticoso di allenatori e troppi problemi fuori dal campo, ha ritrovato se stessa e il suo gioco. Ha trovato un discreto equilibrio fisico e di recente una buona serenità, anche grazie alla chiusura di una bruttissima faccenda con uno stalker bloccato in quel di Dubai dopo una caccia di diversi mesi. Pure nel suo team e cerchia ristretta puntavano il dito contro di lei, affermando che non fosse abbastanza tosta per questo sport. Sbagliato. Lei credeva in se stessa e ha spinto al massimo per ritrovare serenità e buone sensazioni, tornando finalmente a colpire la palla con quella combinazione di anticipo e precisione che aveva fatto innamorare migliaia di appassionati. Raducanu non è solo quella bellissima ragazza con contratti milionari degli sponsor, è tornata a brillare in campo con un tennis che l’ha riportata in buona posizione del ranking (è attualmente n.39) ma a valere molto di più.
Intervistata dal quotidiano The Guardian in quel di Cincinnati, Raducanu ha parlato di molti aspetti della sua vita e carriera. Riportiamo alcuni estratti significati dell’intervista, in particolare quelli dove parla della nuova forza interiore e di come sia maturata come persona. Un passo decisivo a farla tornare a splendere anche in campo, non solo sulle copertine delle riviste patinate.
Emma è ancora stupita dall’attenzione mediatica intorno a lei, tanto che quando è a Londra i paparazzi sbucano all’improvviso e la trovano, anche quando non sta facendo altro che salire su un autobus da qualche parte a Wandsworth. “È davvero inquietante, perché non sai che ci sono” racconta la britannica. “E poi vedi una tua foto il giorno dopo sui tabloid e pensi: non è possibile che fossero lì”.
Ad affossare la sua serenità negli anni passati la terribile attenzione degli stalker, due in particolare: uno è stato arrestato e condannato a un ordine restrittivo di cinque anni dopo esser riuscito ad inserirsi in casa sua ed averle rubato degli oggetti nel 2021; un altro, l’ha seguita in quattro paesi diversi all’inizio di quest’anno ed è stato bloccato a Dubai, dove è arrivato addirittura a parlarle nell’impianto. Raducanu nutre sincere preoccupazioni per la sua sicurezza: “Dopo l’incidente di Dubai sto molto attenta. Quella è stata probabilmente la peggiore attenzione morbosa che abbia mai ricevuto”, racconta Emma. “Ricordo che subito dopo ho trovato molto difficile uscire. Ma ora sono molto più astuta, molto più prudente, direi, e ho qualcuno con me. Non esco praticamente mai da sola. Niente passeggiate in solitaria. Ho sempre qualcuno che mi guarda le spalle.”
Altro passaggio decisivo è stato il credere di più in se stessa, sentirsi adeguata e forte a reggere pressioni e sfide. Mentre cercava di dimostrare il suo valore in campo, alcuni i membri della sua squadra le dicevano che non era una dura. “Ovviamente pensavo: ‘Oh, no, sono abbastanza dura’. Non è stato bello sentirselo dire, perché mi sono sempre vantata di essere una gran lavoratrice e di essere tenace. E credo di esserlo. In realtà, credo che siano state più le persone intorno a me a sbagliarsi. Questo mi ha portato a subire tre interventi chirurgici e un doppio intervento al polso. Mi allenavo troppo e lo nascondevo, senza dire che avevo dolore, anche quando era vero. Quindi è stato davvero duro sentirselo dire. Ma con l’esperienza, ho imparato a conoscere meglio il mio corpo e ad avere più fiducia in me stessa. Lo vedo ogni giorno in campo e anche in partita”.
Emma ha affrontato i vari problemi e pressioni con l’aiuto di specialisti, ma la svolta è arrivata trovando energia dentro se stessa. “Ci ho provato. Mi è stato consigliato di farlo, visto quello che ho passato. Era qualcosa che non capita a molte persone, è probabilmente il motivo per cui ho fatto alcune sessioni. Poi ho smesso. Mi sono detta: ‘Guarda, queste persone non capiscono fino in fondo. L’unica persona che può aiutarmi sono io stessa’”.
Altro tema caldo nella sua giovane carriera i tanti cambi di coach. Oggettivamente troppi per trovare una direzione chiara al proprio tennis, ma lei rigira la frittata con una frase sibillina che pone interrogativi su coloro che hanno lavorato con lei: “Ho le idee molto più chiare su cosa mi piace e cosa no”, afferma. “Le esperienze che ho avuto con diversi coach… La gente ama dire che ho avuto troppi coach diversi, ma se entrassi nei dettagli di molti di loro, la gente non direbbe la stessa cosa. Io semplicemente non lo faccio, perché non voglio “smascherare” queste persone. Quindi tengo questa cosa per me.”
Marco Mazzoni
TAG: Emma Raducanu, Marco Mazzoni
Emma ha ritrovato un gioco ed é tornata ad essere una giocatrice e non solo una copertina. Brava.
Connazionali??? Sono confuso ma forse è solo una trollata volutamente senza senso?
Monica Seles, signori
Diciamo che chi va per la maggiore in Gran Bretagna ha solitamente guadagni più ricchi rispetto ad altri paesi meno imperiali e seguiti.
@ Zagor (#4459975)
Vedo parallelismi anche con Jennifer Capriati che vinse a Barcellona 92, ma gli Slam nei primi anni 2000, Emma se riuscisse ad avere una carriera come JC sarebbe un miracolo sportivo, Jennifer vinse meno di quello che poteva se non ricordo male, proprio per la pressione devastante della sua precocità e passaporto, anche Agassi soffrì cose simili agli albori
US Open, mi pare….
Però ha vinto lo us open 2021 non è proprio scema.
Seles 16anni e mezzo ha vinto RG
Seles 16anni e mezzo ha vinto RG
Dopo la sua vittoria a US Open ha incassato DECINE di milioni per la pubblicità, pur non vincendo nessuno titolo e (fino al ’23) pochissime partite.
La notorietà vale ORO ma c’è il rovescio della moneta (molte attenzioni e perfino ossessioni) ma non solo per lei, appunto per tutte le persone famose.
Anche Sinner è rimasto stupito per il bacio alla modella russa che (forse) era solo un’amica (o partner occasionale di doppio misto) ma dopo la sorpresa non ha gridato al “complotto”.
Indubbiamente brava ma non é stata la piú precoce. Tracy Austin, Serena Williams e se non erro pure Martina Hingis quando hanno vinto erano ancora piú giovani di lei.
Spiace per quello che le e: successo pero’ suvvia siamo seri non e’ una impiegata o operaia con quello che guadagna può pagarsi tre guardie del corpo Ex Spetsznaz 24/24
Emma ha sempre avuto il problema di allenarsi troppo con conseguenze deleterie e interventi chirurgici a go go. Ora ascolta il suo corpo, riposa di più e i risultati stanno arrivando alla grande.
Vorrei vederla in Cina con le sue connazionali lavorare 10 ore al giorno per 6 giorni su 7…
Campionessa DE CHE??!!!