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Zverev, la sfida con Toni Nadal secondo Dinara Safina: “Sarà fondamentale la sua capacità di ascoltare e cambiare”

31/07/2025 09:23 8 commenti
Alexander Zverev nella foto - Foto Getty Images
Alexander Zverev nella foto - Foto Getty Images

Alexander Zverev si trova davanti a una nuova e delicata sfida nella sua carriera: l’inizio della collaborazione – almeno occasionale – con Toni Nadal, uno dei coach più stimati e “diretti” nel circuito, noto soprattutto per aver guidato Rafa Nadal nei suoi anni d’oro. L’iniziativa del tedesco di affidarsi alla guida di zio Toni ha suscitato entusiasmo e curiosità nel mondo del tennis, ma non sono mancati anche alcuni scetticismi legati alle forti differenze di carattere e approccio tra i due.

Una voce autorevole a riguardo è quella di Dinara Safina, ex numero 1 del mondo, allenatrice fino a poco tempo fa di Diana Shnaider e sorella di Marat Safin. Intervistata da tennis365.com, la russa ha voluto evidenziare proprio il nodo principale di questa nuova avventura: “Toni Nadal è una persona molto diretta, dice le cose come stanno. Non so quanto Zverev sarà disposto ad adattarsi al suo modo di lavorare. Tutto dipenderà da questo: dalla sua capacità di ascoltare, di voler cambiare i propri schemi dentro e fuori dal campo, e di provare cose nuove”.

La Safina ha sottolineato come il vero banco di prova sarà proprio l’apertura mentale di Sascha, che negli ultimi anni ha faticato a compiere quello step definitivo, soprattutto nei grandi appuntamenti. “Se riuscirà davvero a uscire dalla sua zona di comfort e ad accettare i consigli e i metodi di Toni, allora questa collaborazione potrà portare grandi benefici. Ma se dovesse chiudersi nelle sue abitudini, rischia di essere un’occasione persa”.



Francesco Paolo Villarico


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8 commenti

Perplesso… (Guest) 31-07-2025 16:39

Per cambiare ci vuole coraggio ma sotto questo aspetto il tedesco non si può certo definire un cuor di leone…

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Aquila. 31-07-2025 14:52

Scritto da Jannik über Alles
@ Aquila. (#4450129)
Sinner aveva già dato segni di reazione in passato e comunque lui lavora con il mental già da anni, quindi risponde più facilmente.
Appunto si è visto il risultato a Wimbledon dove era andato personalmente il dott. Ceccarelli.

Forse se fosse andato anche a Parigi…

Sinner il mental coach lo pratica da anni e sicuramente aiuta, ma ripeto anche lui se pur di poco non è immune, se analizzi i due tornei: Roland Garros è stata una partita equilibrata e tesa mentalmente da ambo i giocatori, una tensione mentale che non ha aiutato Sinner nel momento decisivo della partita. Alcaraz non avendo più niente da perdere ha fatto partire colpi della disperazione che miracolosamente sono entrati, la partita è cambiata Sinner più teso e Alcaraz più tranquillo: Wimbledon primo tempo equilibrato, ma dal secondo tempo in poi la supremazia di gioco di Sinner era evidente Sinner più tranquillo mentalmente, Alcaraz più nervoso mentalmente: Morale nessuno è immune

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Jannik über Alles (Guest) 31-07-2025 14:43

Scritto da Lorenzo
Secondo me si riesce a cambiare sempre , certo devi essere molto determinato .
Guardando l’evoluzione del modo di giocare di Rafa Nadal negli anni si può capire cosa intendo .

Se restiamo sul piano tecnico, ti seguo perfettamente.

Sul piano mentale è più complicato: Rafa è sempre stato molto determinato e deciso, un vincente nato (merito della mamma).

In questo Alcaraz gli assomiglia parecchio!

Invece trasformare un coniglio in un lupo è davvero arduo, anche se un mio amico giura di avere visto un “coniglio mannaro”.

Ahahahah…

6
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Lorenzo (Guest) 31-07-2025 12:39

Secondo me si riesce a cambiare sempre , certo devi essere molto determinato .
Guardando l’evoluzione del modo di giocare di Rafa Nadal negli anni si può capire cosa intendo .

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+1: MarcoP
Jannik über Alles (Guest) 31-07-2025 11:05

@ Aquila. (#4450129)

Sinner aveva già dato segni di reazione in passato e comunque lui lavora con il mental già da anni, quindi risponde più facilmente.

Appunto si è visto il risultato a Wimbledon dove era andato personalmente il dott. Ceccarelli.

Forse se fosse andato anche a Parigi…

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Aquila. 31-07-2025 11:00

Scritto da Jannik über Alles
Quando gioca i punti importanti gli viene il braccino e questo dipende solo dalla testa, quindi ci vorrebbe un mental-coach ma… si riesce davvero a cambiare dopo così tanti anni di professione?
Lo sforzo sarebbe enorme con un risultato non garantito!

Data l’età non credo che si possa fare molto, soprattutto se il giocatore avverte che basta un colpo sbagliato per perdere l’incontro e questo vale non solo per lui, ma per moltissimi giocatori, in piccola parte anche a Sinner nel suo caso più che braccino si irrigidisce

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sander (Guest) 31-07-2025 10:54

Devono lavorare sulle sue parti spaventate. Nadal era già un vincente si suo per zio Toni il lavoro sull’aspetto mentale del nipote non è mai stato un problema.

2
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+1: MarcoP
Jannik über Alles (Guest) 31-07-2025 09:58

Quando gioca i punti importanti gli viene il braccino e questo dipende solo dalla testa, quindi ci vorrebbe un mental-coach ma… si riesce davvero a cambiare dopo così tanti anni di professione?

Lo sforzo sarebbe enorme con un risultato non garantito!

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