
Flavio Cobolli soffre ma conquista il terzo turno a Toronto: battuto Galarneau in tre set. Chiude con 4 ace nell’ultimo game della partita


Flavio Cobolli approda al terzo turno del Masters 1000 di Toronto dopo una durissima battaglia contro il canadese Alexis Galarneau, superato con il punteggio di 6-4 5-7 6-4 in 2 ore e 23 minuti di gioco. Una sfida ricca di colpi di scena e segnata da un equilibrio quasi totale, come dimostra il fatto che il canadese abbia chiuso con due punti in più rispetto all’italiano (112-110), pur uscendo sconfitto dal campo.
Il match ha visto Cobolli partire bene e portarsi avanti di due break nel primo set, ma anche faticare a chiudere quando, sul 5-4, si è trovato a dover annullare diverse palle break. Dopo aver conquistato il primo parziale, il romano sembrava in controllo anche nel secondo, ma qualche errore di troppo e un ginocchio che lo ha fatto penare hanno permesso a Galarneau di rientrare e pareggiare i conti con un 7-5, con Flavio che nell’ultimo game dal 40 pari commetteva due doppi falli consecutivi regalando il set al canadese.
Nel terzo set, dopo un medical time out per il ginocchio destro e la pausa per pioggia, Cobolli ha avuto la forza di rimanere aggrappato al match, nonostante nove doppi falli complessivi (a fronte di ben 11 ace). Avanti per 2 a 0 Flavio subita il controbreak nel quarto gioco. Nel finale, il break decisivo è arrivato proprio quando il canadese, forse tradito dalla tensione, ha commesso un doppio fallo sul 4-4, lasciando poi il palcoscenico all’azzurro che ha chiuso con un game “perfetto” a 30, condito da 4 ace.
Un match che conferma la crescita di Cobolli anche in condizioni di difficoltà fisica e mentale, contro un Galarneau capace di giocare alla pari e sfiorare l’impresa davanti al pubblico di casa. Per il romano ora il sogno continua: al prossimo turno, sfiderà Fabian Marozsan. Da valutare, però, le condizioni fisiche di Cobolli dopo il problema al ginocchio accusato a metà partita.
Nota di colore: alla fine, decisivi sono stati il coraggio nei momenti chiave (4 ace nel game finale) e la capacità di stringere i denti nei passaggi a vuoto, in una giornata che rischiava di diventare amara e che invece si è chiusa con una meritata qualificazione.
Statistica | Cobolli 🇮🇹 | Galarneau 🇨🇦 |
---|---|---|
STATISTICHE DI SERVIZIO | ||
Rating del servizio | 244 | 251 |
Ace | 12 | 7 |
Doppi falli | 9 | 3 |
Prima di servizio | 55/110 (50%) | 51/88 (58%) |
Punti vinti sulla prima | 38/55 (69%) | 35/51 (69%) |
Punti vinti sulla seconda | 27/55 (49%) | 20/37 (54%) |
Palle break salvate | 7/11 (64%) | 3/8 (38%) |
Giochi di servizio giocati | 16 | 16 |
VELOCITÀ DI SERVIZIO | ||
Velocità massima | 222km/h (137 mph) | 204km/h (126 mph) |
Velocità media prima | 188km/h (116 mph) | 186km/h (115 mph) |
Velocità media seconda | 157km/h (97 mph) | 146km/h (90 mph) |
STATISTICHE DI RISPOSTA | ||
Rating della risposta | 171 | 143 |
Punti vinti su prima di servizio | 16/51 (31%) | 17/55 (31%) |
Punti vinti su seconda di servizio | 17/37 (46%) | 28/55 (51%) |
Palle break convertite | 5/8 (63%) | 4/11 (36%) |
Giochi di risposta giocati | 16 | 16 |
STATISTICHE DEI PUNTI | ||
Punti vinti a rete | 10/18 (56%) | 8/11 (73%) |
Vincenti | 24 | 22 |
Errori non forzati | 46 | 47 |
Punti vinti al servizio | 65/110 (59%) | 55/88 (63%) |
Punti vinti in risposta | 33/88 (38%) | 45/110 (41%) |
Totale punti vinti | 98/198 (49%) | 100/198 (51%) |
Francesco Paolo Villarico
TAG: Flavio Cobolli, Masters 1000 Toronto, Masters 1000 Toronto 2025
Veramente Pier e il capitano (che ti faceva il verso) ed io sosteniamo il contrario ahahahahha
ok l’ironia del capitano era troppo sottile, purtroppo mi è sfuggita, allora condivido appieno.
Scarsone è troppo, ha semplicemente dei limiti tecnici evidenti nella pesantezza di palla e non gioca in modo dissennato, per cui è difficile prevederne particolari miglioramenti…poi due challenger e due turni qua e là per entrare nei 100 non si negano a nessuno, ma tant’è!
Dai, se conosci “il capitano” dovresti sapere che si tratta dell’ironia imitando quanche altro utente.
@ il capitano (#4449993)
Che brutta caduta di stile stento a credere che tu sia il”capitano”…
non sai quanto mi piacerebbe essere uno scarsone come lui.
misuriamo le parole, dai.
Vittoria di cuore di Flavio. Ora speriamo che il problema al ginocchio non sia nulla di grave in modo tale che possa andare avanti il più possibile nel torneo. Forza Cobo!
Flavio mi ha fatto un po’ soffrire ieri, ma alla fine il cuore e la classe sono emersi
definire un tennista professionista, e comunque un top200, “scarsone” è contro ad ogni logica tennistica, oserei anche dire contrario all’intelligenza.
Il linguaggio del corpo parlava di un pilota che riesce a fatica a portare la macchina ai box per un check e spera di poter tornare in pista competitivo, ma non ci crede troppo. Intanto è stato bravo a non fermarsi, adesso speriamo sia solo una foratura o poco più.
Si, però qui non si parla di vittoria di un torneo, ma di una partita ATP. Forse un po scarsone lo è per davvero…..
Perfetto!
Sapete che problema abbia al ginocchio? Niente di serio speriamo
@ Pier no guest (#4450009)
Enzo non sbaglia mai.
@ Pier no guest (#4450009)
Non avevo colto.
Il Capitano faceva il verso ad un arcinoto esperto ormai in aceto.
Paolini in effetti ha vinto Portorose nel 2021, quindi a 26 anni e Pennetta Sopot nel 2002 quindi a 22 anni ma avevo inteso “qualcosa di importante”.
Non concordo, Paolini mi sembra abbia vinto i suoi 2 1000 dopo i 26 anni; Pennetta gli USO anche lei dopo i 26 anni (solo per citarti 2 italiane). Però non ho guardato quando hanno vinto il loro 1° torneo.
Che rischio, per fortuna è andata, bravo Flavio
Bravo Flavio grande prova di maturità.
Bravo Flavio a vincere con un ginocchio dolorante. D’altronde se il canadese non ha ancora vinto nulla a 26 anni, significa che sei uno scarsone.
ma cosa vuol dire game perfetto a 30?
il game perfetto sono 4 aces uno di seguito all’altro con l’avversario a 0
Stava rischiando contro un ragioniere locale ordinato ma ne è uscito un pò a randellate! Certo un ragioniere un pò più atletico e potente complicherebbe la sfida.