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Stagione 2009 – Italiani: Potito Starace, la differenza in pochi match………

05/11/2009 10:22 8 commenti
Potito Starace classe 1981 n.67 del mondo
Potito Starace classe 1981 n.67 del mondo

Potito STARACE, classifica alla mano è il n.3 di ITALIA. Il numero 67 del mondo ma soprattutto il n.1 dei “terroni” in ATP. Per questo motivo (mi si perdoni lo slancio affettivo..) faccio fatica ad analizzare l’ annata del beneventano che ha vissuto di molti bassi e pochissimi acuti.

Nonostante il sempre meno attendibile RANKING ATP ci dice che POTO ha addirittura guadagnato 4 posizioni rispetto ad inizio anno, la cifra di tennis espresso e di risultati raggiunti resta insufficiente in questo 2009 per il campano
Vediamo se abbiamo, in questo caso, lo “sconforto” dei numeri. In realtà, questi ci dicono che la differenza tra la stagione in corso e quella passata l’ hanno fatta 3,4 match di secondo turno persi a volte anche sul filo di lana come vedremo in seguito.

Il rendimento di STARACE negli SLAM è migliorato rispetto al 2008, impresa non impossibile dal momento che nella scorsa stagione il bottino finale è stato di 3 primi turni (WIMBLEDON contro GROSJEAN, US OPEN contro STEPANEK e R.GARROS contro ANDREEV).
Le sconfitte al primo turno contro TOMIC (AUS OPEN) e CHIUDINELLI (US OPEN) son state bilanciate dalle vittorie contro ACASUSO (per ritiro a WIMBLEDON) e ZVEREV (ritiro a R.GARROS).

Bilancio leggermente più positivo , quindi, e favorito anche da avversari, a mio giudizio, più abbordabili oltre che un po’ cagionevoli. Rispetto al 2006, potremmo invece parlare di vero e proprio “salto di qualità”, dal momento che la corsa di STARACE si fermò per ben 4 volte al lunedì contro avversari tutt’ altro che irresistibili (a parte YOUZHNY a WIMBLEDON) come DELIC, OKUN e SARETTA. Bisogna tornare al 2004 per osservare dei risultati più incoraggianti : terzo turno a R.GARROS (memorabile il match contro SAFIN) secondo a US OPEN.
All’ epoca si navigava oltre la 200esima posizione ATP (prima dello SLAM francese). Considerando che nel 2005 ha fatto 3 primi turni e nel 2007 3 primi turni e 1 terzo, possiamo dire che i risultati di quest’ anno sono “in media” con quelli passati, niente di nuovo. Nei MASTERSERIES possiamo dire la stessa cosa. Il suo score è di 2 primi turni e 1 secondo. Grosso modo in linea con i 3 primi turni e 2 secondi del 2008 e peggio del 2007 (2 primi, 1 secondo e 1 trerzo) e del 2006 (2 secondi turni).

Questo per quanto riguarda i TERRITORI SCONOSCIUTI dal nostri tennisti : MASTER e SLAM. Valutando , invece, il complesso della sua stagione ci accorgiamo di un dato abbastanza chiaro: soltanto in 2 tornei, l’allievo di RIANNA è riuscito a battere 2 tennisti di seguito. E’ accaduto a BARCELLONA e MONACO con un ottavo e un quarto, sue uniche incursioni nei “giorni caldi” delle settimane ATP.
Per ben 10 volte la sua corsa si è fermata al primo turno, 11 al secondo.

Rispetto alla stagione precedente, quindi, non è variato il numero degli stop al primo turno (furono 10 anche nel 2008). Ciò che differisce, invece, sono le battute di arresto al secondo.
Infatti, nel 2008 i secondi turni tramutati in ottavi o quarti (ossia VINTI) sono stati 5 su 12 rispetto ai 2 su 13 di quest’ anno. In quelle 5 occasioni POTITO riuscì a raggiungere anche 1 semifinale (KITZ).
Una semifinale è stata ad un passo anche quest’anno, allorché in svantaggio di 1 set contro BRANDS a MONACO il nostro STARACE è stato costretto al ritiro. I 4 quarti del 2008 sarebbero potuti essere eguagliati, con un bilancio che sarebbe stato a quel punto quasi identico alla stagione passata se, ad esempio,ad ACAPULCO il solito ALMAGRO non l’ avesse stordito con 18 aces (!!!) in un match equilibratissimo in cui, guarda caso, l’ ha spuntata il servizio migliore. O se quel secondo turno ad INDIAN WELLS contro MATHIEU avesse riservato a noi tifosi un esito diverso dal solito “ci sono andato vicino”. Tirando le somme, possiamo dire che al campano mancano 3/4 vittorie al secondo turno rispetto al 2008.

E, dal momento che nel tennis non puoi arrivare terzo e prendere il bronzo né guadagnare 1 punto prezioso per la classifica (neanche allo stomachevole MASTER di fine stagione) ma vinci o perdi, questo conta. E se questo conta, allora la stagione di STARACE sicuramente è al di sotto delle attese e insufficiente.

Del resto, se togliamo il 2007 (suo anno di grazia) ci accorgiamo che i quarti raggiunti sono stati 3 nel 2006 (su 11 tentativi) e gli stessi nel 2005 (9 tentativi).

Anche nel 2004, anno in cui STARACE iniziava ad affacciarsi nel circuito maggiore, il bilancio fu migliore in proporzione rispetto a quello di quest’ anno: 3 primi turni 2 secondi e una semifinale a GSTAAD persa da FEDERER. Se volessimo illustrare la carriera di POTITO con un grafico a linee, dovremmo tracciarne una che cresce fino al 2007 (apice) ed inizia a discendere da quel momento in poi con un “contro-picco” se non raggiunto, sicuramente avvicinato in questi mesi, se non in termini di classifica quantomeno nei risultati. Cosa aspettarci per l’ anno prossimo da STARACE? Abbandonati (se mai avuti) i propositi di migliorarsi sul veloce, credo ormai valga la pena di dedicarsi completamente al rosso challenger compresi. Questo potrebbe aiutarlo a ritrovare fiducia, risultati e classifica. In forma, il beneventano, può dire la sua sulla terra. Dopo questa orrenda, ovvia e noiosissima frase fatta ci vuole un interrogativo (o riflessione) che concluda l’ articolo per non lasciarvi col sapore del “non esistono più le mezze stagioni” : rancido, direi.

Allora: HORACIO ZEBALLOS argentino di 24 anni divoratore di tornei challenger quest’ anno (5 se non erro, sul veloce e sull’ erba) e fino all’ anno scorso frequentatore assiduo del circuito minore, ha scalato il ranking ATP (da inizio anno era 196) fino alla posizione n.42. Settimana scorsa ha perso la finale di S.PIETROBURGO con 2 tie break dopo aver vinto il primo set contro STAKHOVSKY e dopo aver giocato per tutto il mese di settembre sulla terra e in un altro continente.

Tutto ciò con 2 o tre partite sul “duro” alle spalle nei tornei ATP. STARACE ha fatto 2 quarti a S.PIETROBURGO nel 2006 e nel 2007. Non ricordo da quando un tennista italiano non raggiunge una finale ATP sul veloce, e dal momento che a S.PIETROBURGO succedono cose particolari ,come ad esempio non affrontare un top 100 prima della finale (ZEBALLOS 2009), sarei dell’ idea di spostare le nostra flotta di “incursori del lunedì” tutta sul mar baltico all’ assalto dell’ antica LENINGRADO.
Inoltre mi chiedo: ma per diventare dei buoni giocatori da veloce a 24 anni provenendo da un paese di tradizioni terraiole come l’ ARGENTINA il segreto non sarà mica quello di giocarci di più sul veloce?.

POTITO STARACE, secondo voi, l’ ha fatto abbastanza ? Soprattutto quando si stava formando come tennista. O potrebbe avere dei rimpianti ora che a 28 anni tornerà a puntare forte sul rosso?? Non è una provocazione la mia ma una semplice domanda che attende una risposta.

“VITAS GERULAITIS”


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8 commenti

Arridatecci Vassallo!!!! (Guest) 06-11-2009 11:39

Originally Posted By pallettaro

Originally Posted By Adriatikaos
Volandri che non giocava sul veloce potevo capirlo, ma Potito è uno che difende abbastanza bene il servizio, ha un gran dritto, e anche una buona mano a rete. E’ un problema di volontà, molto semplicemente…

quoto in pieno. Starace non ha voluto rischiare, alle prime difficoltà sul cemento non ha voluto insistere, giocando quindi sulla terra il più possibile, disputando spesso tornei minori per il suo talento.
Potito ha un ottima mano e nasce con un bel servizio naturale, gran fisico; giocare sul cemento avrebbe incrementato la sua forza alla battuta, permettendogli di usare quest’arma anche sulla terra.
Giocare sul veloce ti migliora come tennista, dandoti anche qualocsa per migliorare sulla terra stessa. Mi meraviglio che anche a questi livelli non si capisca questo.
Il risultato che buona parte della sua carriera l’ha fatta incontrando i medesimi giocatori nei medesimi tornei, giocando poche partite che gli consentissero di alzare il suo livello di tennis.
Teniamo presente che Starace era l’unico giocatore non dei top che impensieriva Nadal sulla terra.
Peccato, avevamo un bel giocatore e ce lo siamo fumato come al solito

Quoto tutto anchio!!! Se Starace si fosse migliorato.. e avesse giocato di più sul veloce, a quest’ora poteva benissimo.. diventare un Top 10 sulla Terra! e vincere anche qualche torneo Atp dei 250, ma purtroppo come ben sappiamo.. con i se ed i ma, o se avesse.. non si va da nessuna parte!

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vitas (Guest) 05-11-2009 15:05

errata corrige “sul veloce e sulla terra”

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pallettaro (Guest) 05-11-2009 14:45

Originally Posted By Adriatikaos
Volandri che non giocava sul veloce potevo capirlo, ma Potito è uno che difende abbastanza bene il servizio, ha un gran dritto, e anche una buona mano a rete. E’ un problema di volontà, molto semplicemente…

quoto in pieno. Starace non ha voluto rischiare, alle prime difficoltà sul cemento non ha voluto insistere, giocando quindi sulla terra il più possibile, disputando spesso tornei minori per il suo talento.
Potito ha un ottima mano e nasce con un bel servizio naturale, gran fisico; giocare sul cemento avrebbe incrementato la sua forza alla battuta, permettendogli di usare quest’arma anche sulla terra.
Giocare sul veloce ti migliora come tennista, dandoti anche qualocsa per migliorare sulla terra stessa. Mi meraviglio che anche a questi livelli non si capisca questo.
Il risultato che buona parte della sua carriera l’ha fatta incontrando i medesimi giocatori nei medesimi tornei, giocando poche partite che gli consentissero di alzare il suo livello di tennis.
Teniamo presente che Starace era l’unico giocatore non dei top che impensieriva Nadal sulla terra.
Peccato, avevamo un bel giocatore e ce lo siamo fumato come al solito

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Adriatikaos (Guest) 05-11-2009 13:31

Volandri che non giocava sul veloce potevo capirlo, ma Potito è uno che difende abbastanza bene il servizio, ha un gran dritto, e anche una buona mano a rete. E’ un problema di volontà, molto semplicemente…

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Luìs (Guest) 05-11-2009 12:46

“Allora: HORACIO ZEBALLOS argentino di 24 anni divoratore di tornei challenger quest’ anno (5 se non erro, sul veloce e sull’ erba) e fino all’ anno scorso frequentatore assiduo del circuito minore, ha scalato il ranking ATP (da inizio anno era 196) fino alla posizione n.42. Settimana scorsa ha perso la finale di S.PIETROBURGO con 2 tie break dopo aver vinto il primo set contro STAKHOVSKY e dopo aver giocato per tutto il mese di settembre sulla terra e in un altro continente.”

Questo sì che è scrivere!!!! la stamperò e la incornicerò!!!! 😉

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andrew (Guest) 05-11-2009 12:19

io penso che se Starace non avesse fatto quell’exploit al Roland Garros, se ne sarebbe stato bello tranquillo e soddisfatto a giocare tra challenger, Open e Serie A. In un certo senso, quella è stata la sua sfortuna, che lo ha “costretto” a giocare a un livello per lui consono ma non propriamente desiderato…

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kass (Guest) 05-11-2009 11:48

Non che voglia giustificarlo, ma i suoi problemi cronici alla schiena ne hanno limitato un’eventuale dignitosa carriera sul cemento.

Potrei sbagliarmi, ma Starace oramai da l’idea di non provarci più nemmeno tanto sull’amata terra. Ok, ci sono i challenger disputati da protagonista con i quali tiene a galla questo ranking (Una vittoria, tre finali e una semifinale…quasi stile Zeballos), ma a livello ATP gli exploit sono sempre più estemporanei.
Quasi vedo in lui una rassegnazione nell’interpretare un ruolo da comprimario. E a 28 anni ci può anche stare. Per ora è dignitoso.

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Stefano82 (Guest) 05-11-2009 10:43

La stagione di Starace mi ha deluso molto…. 🙁

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