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Calendario ATP, Amritraj lancia l’allarme: “Errore sacrificare i tornei 250”

14/12/2025 08:53 5 commenti
Calendario ATP, Amritraj lancia l’allarme: “Errore sacrificare i tornei 250” - Foto getty images
Calendario ATP, Amritraj lancia l’allarme: “Errore sacrificare i tornei 250” - Foto getty images

Vijay Amritraj ha appeso la racchetta al chiodo da tempo, ma non ha mai smesso di seguire con attenzione l’evoluzione del tennis professionistico. Anzi, negli ultimi anni la sua voce si è fatta ancora più presente, soprattutto in un momento in cui il calendario ATP sta vivendo profondi cambiamenti, sempre più orientati verso i grandi eventi e le sedi economicamente più forti, spesso a discapito dei tornei minori.

In una recente intervista, l’ex tennista indiano ha espresso con grande chiarezza la sua preoccupazione per la progressiva marginalizzazione dei tornei ATP 250, considerati invece fondamentali per la salute globale del tennis. Secondo Amritraj, la tendenza ad aumentare il numero di tornei di categoria superiore, in particolare in Asia, rischia di compromettere l’equilibrio del circuito:

«In questo momento non servono altri ATP 500 in Asia, servono i 250. Sono questi tornei che permettono al tennis di restare uno sport veramente mondiale. Se qualcuno vuole investire di più va benissimo, ma non sacrificando intere regioni. Ridurre i tornei 250 è un errore gravissimo: Sud America, Africa e Asia devono avere i loro eventi».

Parole nette, che toccano un tema sempre più dibattuto all’interno del tennis professionistico. I tornei ATP 250 rappresentano infatti una porta d’accesso essenziale per i giocatori emergenti, oltre a essere un punto di riferimento per i tifosi di aree geografiche meno centrali dal punto di vista commerciale. La loro riduzione non avrebbe soltanto un impatto sportivo, ma anche culturale e sociale, limitando la diffusione del tennis a livello globale.

Amritraj, che nel corso della sua carriera è stato anche una figura chiave per lo sviluppo del tennis in India, guarda dunque con preoccupazione a un calendario sempre più concentrato e meno inclusivo. Il suo messaggio è chiaro: la crescita economica del circuito non deve andare a scapito della diversità geografica e dell’accessibilità del tennis.



Francesco Paolo Villarico


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5 commenti

Ging89 (Guest) 14-12-2025 13:26

Scritto da ilpallettaro
i 250 non li guarda nessuno, sono eventi locali con budget semiprofessionistici.

Bravissimo! I 250 sono inutili
E sfortunatamente per Massimo(che non vedo più da quando gli ho annunciato brutte notizie per Van Beethoven) la loro totale cancellazione continuerà anche nel futuro

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Ging89 (Guest) 14-12-2025 13:14

Quando vi lamentate “gne gne perché Binaghi ha alzato il prezzo dei biglietti”

È per avere questo numero di challenger che sennò non potremmo mai permetterci
Se rivolete i prezzi bassi ok ma dovrete dire addio al tennis italiano in ogni sua forma

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walden 14-12-2025 11:15

Scritto da ilpallettaro
i 250 non li guarda nessuno, sono eventi locali con budget semiprofessionistici.

possibile che si possano leggere simili idiozie?

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ilpallettaro (Guest) 14-12-2025 10:02

i 250 non li guarda nessuno, sono eventi locali con budget semiprofessionistici.

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Bel colpo! (Guest) 14-12-2025 09:09

Un grande evento porta sponsor e soldoni ed è inutile nascondersi ma è questo che vogliono gli attuali poteri del circuito… Certo che un 250 si può più facilmente organizzare ed ospitare ma questo allora vale ancora di più per i challenger ma se poi succede come ad Islamabad solo pochi giorni fa…

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+1: MarcoP