Lorenzo Musetti è l’Atleta dell’anno per la Gazzetta dello Sport
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Lorenzo Musetti è l’Atleta dell’anno 2025 per la Gazzetta dello Sport. Il noto quotidiano sportivo assegnerà 11 riconoscimenti ad altrettanti sportivi in 9 differenti categorie in una serata di gala che andrà in scena a Milano. Attraverso il suo sito ufficiale sono stati annunciati i vincitori, che vedono il tennista toscano come Atleta dell’anno, insieme a Paola Egonu al femminile.
🇮🇹🏆 Gazzetta dello Sport name Lorenzo Musetti as their ‘Italian Athlete of the Year’ Award winner pic.twitter.com/ZuXjULNlDA
— Olly Tennis 🎾 🇬🇧 (@Olly_Tennis_) December 11, 2025
Luka Modric e Federica Brignone hanno vinto la categoria “Leggenda”, mentre la performance dell’anno è di Lautaro Martinez, calciatore argentino dell’Inter di Milano. Ferdinando “Fefé” De Giorgi è l’allenatore dell’anno per la Gazzetta dello Sport. La rivelazione del 2025 è Simone Cerasuolo, promessa del nuoto italiano. Il Napoli Calcio, campione d’Italia nello scorso campionato di Serie A riceverà il premio di squadra dell’anno. Un altro premio è assegnato al tennis: la squadra italiana di Coppa Davis verrà premiata come “Impresa dell’anno”.
Mario Cecchi
TAG: Gazzetta Awards 2025, Lorenzo Musetti

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Non avere vinto niente é un concetto sbagliato in partenza. Ha vinto 5 partite al RG, che é più difficile che vincerne 4 a Chengdu.
Infatti se un giocatore al termine della carriera ha una finale o un paio di semifinali slam e dieci 250 vinti, viene ricordato per le prime e non per i secondi: tu conducessi un programma sportivo introdurresti Mecir come il vincitore di Kitzbuel o come il finalista RG e USO? L’onoreficenza Berrettini l’ha presa per aver vinto Gstaad? Allo stesso modo se Muso avesse battuto Tabilo, la sua annata sarebbe cambiata in modo così radicale?
La parata sulla Piazza Rossa a Mosca per la vittoria nella “Grande Guerra Patriottica” fu tenuta il 9 maggio 1945: nel film sovietico ufficiale si vede arrivare sulla Piazza Rossa, in tight e cappello a cilindro, e accomodarsi insieme agli altri rappresentanti del Corpo Diplomatico l’Ambasciatore dell’Impero Giapponese, che in tale data non era in guerra con l’Unione Sovietica, vigendo il trattato nippo-sovietico di non aggressione (Mosca, 13 aprile 1941).
Infatti l’Unione Sovietica dichiarò guerra all’Impero Giapponese solo l’8 agosto 1945, due giorni dopo l’esplosione della bomba atomica di Hiroshima e un giorno prima di quella di Nagasaki.
Dopo il discorso alla nazione dell’Imperatore Hiro Hito, prima volta nella stori bimillenaria della dinastia che il Tenno si rivolgeva al suo popolo e, per giunta, via radio, con cui il 15 agosto 1945 dichiarava la cessazione delle ostilità, la firma dell’Atto di resa incondizionata dell’Impero Giapponese sulla corazzata USS Missouri, all’ancora nella baia di Tokio, ebbe luogo il 2 settembre.
Dovette intervenire personalmente il Presidente Truman ordinando al Generale MacAarthur di permettere ai rappresentanti sovietici di salire a bordo della USS Missouri e presenziare alla firma della resa perché MacArthur aveva pubblicamente annunciato che, se avessero avuto la faccia di bronzo di presentarsi, li avrebbe ributtati in mare a calci nel culo.
Tale minaccia non fu necessaria nei confronti del rappresentante brasiliano in quanto il Brasile aveva dichiarato guerra a Germania e Italia il 22 agosto 1942 e inviato a combattere in Italia la Força Expedicionária Brasileira (FEB) nel 1944 ed era quindi alleato delle potenze occidentali.
Alla cerimonia della firma dell’Atto di resa incondizionata tra i dignitari brasiliani era presente un ammiraglio che indossava un’uniforme coperta quasi completamente da nastrini. L’ammiraglio brasiliano si rivolse, per dovere di cortesia tra ufficiali, ad un ammiraglio giapponese presente alla cerimonia, con sull’uniforme, come da tradizione giapponese che non ama le ostentazioni, pochi nastrini chiedendogli cosa indicassero. L’ammiraglio giapponese, benché avvilito per l’umiliazione del suo paese, rispose amabilmente “Questa è la decorazione appuntatami, quand’ero giovane guardiamarina, dall’Ammiraglio Togo per il mio comportamento alla battaglia di Tsushima del 1905, quest’altra decorazione mi è stata concessa per la mia partecipazione alla prima battaglia aeronavale della storia a Qiaozhou, battaglia che costrinse le forze del Kaiser in Estremo Oriente ad arrendersi nel 1914. Poi questa mi è stata concessa dall’Ammiraglio Yamamoto per Pearl Harbour, e questa dal Tenno in persona per la Battaglia del Mar dei Coralli”. Per obbligo di gentilezza l’Ammiraglio giapponese chiese alla sua controparte brasiliana cosa indicassero tutti i suoi nastrini.
Passandosi una mano sul petto, sopra tutti i nastrini, l’Ammiraglio brasiliano rispose fiero “Boa conduta!”.
L’ammiraglio brasiliano, di chiare oreigini italiane, si chiamava Lourenço Musetti.
Il riconoscimento non ha senso se un atleta dello stesso sport ha ottenuto nell’anno risultati infinitamente superiori
Se proprio non lo si vuole dare a Sinner, allora lo si da a Cobollino che ha messo in cascina un 250 un 500, ma soprattutto ha trascinato l’Italia nelle finali Davis, e ha fatto bene in un paio di slam.
“l’unica pecca” dici: per lo Sportivo dell’Anno non aver vinto assolutamente niente non è una pecca da poco
Ma pure Musetti si vergognerà a presentarsi
È un’ottima cosa che per il secondo anno di fila lo abbiano dato al tennis. Peró…
Mi fa ovviamente piacere per Musetti e trovo assurdo che con 2025 così, in questo forum non si perda occasione per esaltare l’unica pecca dell anno, ossia lo zero in casella tornei vinti. Come se un 250 fosse più importante di una semi slam e tutto il resto. Quando poi sulla pagella di Darderi si fanno le pulci proprio al fatto opposto, cioé vittorie nei 250 e rendimento non alla stessa altezza nei tornei superiori.
Comunque sono contento. Peró…
L’unica cosa che stona é il sospetto che non si sia voluto dare il premio a Sinner, che ovviamente lo avrebbe meritato di più, per bigottismo legato alla faccenda doping. O addirittura, non vorrei esagerare con un pó di complottismo, che si sia approfittato del caso per non premiare ripetutamente l’unico sportivo negli ultimi non so quanti anni, che toglie tifosi al calcio. La Gazzetta in passato ha dato premi in anni consecutivi a Tomba, Chechi, Rossi, Magnini, Jacobs, Mennea, Bugno, Paltrinieri e Nibali. Tutti fenomeni, alcuni anche larger than sports… Ma che non davano fastidio all’oppio sportivo dei popoli.
non conta il sudtirol ovviamente immagino
Mah.. Viene il dubbio che queste calssifiche siano condizionate dalla disponibilità degli interessati ad andare a ritirare il premio. Senza nulla togliere a Musetti.Però non ha vinto tornei, non ha preso parte alla finale Davis. Suona un po’ come beffa per gli altri.
Ma dai…ma chi l’ha assegnato? quale giuria? con che criteri?
Ma questo Mattia Furlani non l’ho trovato nella classifica di ATP… pure lui rovescio a 1 mano?
Ahahahah 😀
Beh, uno che non vince niente da 1’146 (millecentoquarantasei) giorni è senz’altro lo sportivo italiano non dell’anno, ma degli ultimi π (3.14) anni.
Sinner vince Wimbledon, questo manco un 250…boh cose pazze
Vabbè, lasciamo perdere.
Meglio non commentare.
Aggiungerei 5 FINALI SLAM CONSECUTIVE che in precedenza sono state fatte soltanto da pochi altri FENOMENI:
– 10 consecutive per Federer
– 6 per Djokovic (raggiungibile a AO-26)
– 5 per Nadal
Poi 4 FINALI SLAM NELLA STAGIONE soltanto per:
– Laver
– Federer
– Djokovic
Oltretutto il più giovane di sempre a riuscirci, a 24 anni e 22 giorni, mentre Federer l’ottenne solo a 25 anni e 33 giorni (nel 2006).
Ma sappiamo che alla “Gazza” di tennis ne capiscono davvero poco, sono più preparati sulle residenze, sulle tasse, sulle lingue autonome, ecc.
Ok. Applausi a Musetti ma questo premio, con tutto quello che ha fatto Sinner nel 2025, è senza senso. E Mattia Furlani allora?
Cazzetta sempre più in basso.
E sono il primo fan di Muso
Non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Questa assegnazione non ha alcun senso. Sinner ha semplicemente vinto Wimbledon
Niente contro Musetti anzi mi piace molto vederlo, però non ha vinto nessun torneo,se non aver disputato ottimi tornei, sicuramente Sinner re indiscusso poi ripeto a livello vittorie Cobolli e Darderi.
Aaaaah, ci siete cascati?
E’ uno scherzo, ovvio
Togli il forse, per quanto puó valere questo riconoscimento, scelta dubbia
Bravissimo Musetti, ma forse e dico forse, chi ha vinto Wimbledon per la prima volta nella storia italiana e per il secondo anno consecutivo le Finals di Torino, forse, ripeto forse….lo avrebbe meritato di più….
What year is this? (Cit.)